Bene, eccoci qua. Non ho energie e, come ti ho già detto, ho perso il mio mini neurone per colpa tua, però questo capitolo merita una recensione immediata... Quindi ci provo!
La prima parte del capitolo è molto tranquilla, perché vediamo vari momenti della vita quotidiana di Quinn e Santana. Ormai le due vivono da tempo a Parigi, insieme alla piccola Beth e cercano di godersi ogni istante della loro vita, nonostante siano consapevoli che il pericolo per loro è sempre in agguato.
Sono una famiglia a tutti gli effetti, e adesso possiamo finalmente affermarlo, dopo tutte le peripezie vissute. Sono partite con l'essere due singoli opposti, apparentemente con nulla in comune... Ma pian piano hanno capito di essersi ritrovate e di appartenersi da sempre, e quei due singoli opposti sono finalmente riusciti a dar vita ad un "noi", decidendo di correre un grosso rischio pur di stare insieme.
Perché sì, loro sanno che il prezzo da pagare è alto (e le preoccupazioni di Quinn ne sono un esempio), ma non possono concepire l'idea di vivere separate, ancora una volta. E penso che, dopo aver sconfitto la paura di vivere un amore e di mettersi in gioco, tutto il resto faccia un po' meno timore perché tutti i mali si affrontano in due.
Quinn è un angelo da poco, e spesso dimostra di avere ancora delle caratteristiche umane, come la paura di volare. In quel momento, quando San la solleva da terra con le sua immense ali nere, Quinn torna ad essere la "ragazzina" di un tempo, che è riuscita a mettere in moto il cuore della mora. E' come fare un salto nel passato... Quel nomignolo mi ha subito riportato agli inizi della loro conoscenza. Il vicolo buio, una bionda impaurita ed un demone che comincia a provare qualcosa, dopo una vita... Ho ripensato anche ai momenti d'ira di Santana, che nonostante tutto non hanno mai spinto Quinn ad abbandonarla, ma le hanno permesso di avvicinarsi ancora di più a lei... Ed infine ho pensato a Santana, e alla sua enorme crescita col passare del tempo! Ha sfidato se stessa, ha lottato contro il suo essere un demone spietato per via delle imposizioni ricevute, ed è diventata una persona ancor più coraggiosa, pronta a combattere contro forze ben più grandi di lei pur di sentirsi viva grazie al suo amore per Quinn.
Quel nomignolo è solo uno dei tanti simboli del loro trascorso, così come le ali nere di Santana e quelle candide di Quinn che si fondono insieme e si perdono nell'immensità del cielo sopra di loro. Ed è proprio in quel momento che tutto sembra essere giusto, al proprio posto... Due ali nere come il carbone che si plasmano perfettamente con due ali pure e candide. Si muovono insieme, si sfiorano leggermente ma con un'intensità tutta loro... E grazie a questi gesti si ha l'impressione che entrambe siano state generate per questo, per completarsi. L'una fa parte dell'altra e non potrebbe essere altrimenti.
Ed è così che insieme osservano le stelle, mentre Santana spiega a Quinn il significato di molte di esse. Le stelle sono come occhi che osservano. Rappresentano i demoni, che hanno dei conti in sospeso con il passato e che quindi guardano e vegliano dall'alto (E' un significato bellissimo, sei stata grandiosa a descrivere questo passaggio :3).
Quinn le osserva estasiata, in particolare dopo aver sentito il racconto di Santana. La bionda si trova a pensare a quel passato troppo remoto per essere ricordato dalla sua mente, e dentro di se immagina che una di quelle stelle rappresenti la sua vera madre, che non riesce ad associare a nessuna persona fisica, ma che è sempre con lei, e questo Quinn lo sa... Ora lo sa con certezza.
E veniamo alla parte finale... Finalmente rivediamo la piccola Beth, sempre più curiosa e simile alla madre. Sembra aver preso da lei tutti i lati che Santana ama di più, dai gesti più semplici alle sfaccettatute più complesse del suo carattere. Beth le chiede di descrivere un leone, ed entrambe, dopo il racconto, non possono non pensare a Quinn. Ha lo sguardo coraggioso e fiero di una leonessa, che ti cattura l'anima e non la lascia più andare.
Durante il primo periodo di convivenza, Santana non avrebbe mai associato Quinn ad una leonessa... Troppo umana, troppo sentimentale, troppo codarda per essere paragonata ad un animale del genere. Ma si sa, il tempo cambia il modo di vedere certe cose, e la mora in breve tempo è riuscita a rivalutare la personalità della sua nuova coinquilina, finendo per perdere totalmente la testa per lei.
Questo è un altro elemento, all'interno del capitolo, che mi ha permesso di ripercorrere la loro storia, dandomi modo di apprezzare ancora di più le caratteristiche di Quinn, che è stata abbandonata dalla famiglia che l'ha cresciuta e che ha avuto il coraggio (proprio come una leonessa), di creare dal nulla il proprio nucleo familiare. Lei ci ha creduto, ha lottato e ha vinto perché ama ed è amata dalle due persone più importanti della sua vita.
Ma non si può sempre vincere di fronte a ciò che è molto più grande e potente di noi. L'amore per una donna e per una figlia non può sconfiggere il male, e forse questo Quinn l'ha sempre saputo. Ha sempre avuto il tremendo terrore di perdere tutto quanto, soprattutto dopo aver saputo di essere in pericolo per via della storia d'amore tra un demone ed un angelo, da sempre due fazioni opposte.
Ma la realtà fa molto più male dell'immaginazione, soprattutto quando la bionda, con tutto il suo estremo coraggio, si ritrova a dire addio alla persona che l'ha fatta sentire viva come non mai. Un momento prima è felice, ride e scherza con la sua famiglia, mentre quello dopo si ritrova senza il suo cuore, soffiando al vento le sue ultime parole, rivolte alla sua metà.
Ed è così che il suo essere vola via, probabilmente con le sue candide ali, verso una meta lontana... Una stella, magari! E' pronta ad osservare le persone che ama, mantenendo la sua promessa di stare per sempre con loro, in un modo o in un altro.
Ma non è questa la parte peggiore, perché abbiamo sottolineato più volte l'estremo coraggio della bionda... Quella che dovrà vivere senza il suo amore, senza la sua felicità e senza la sua metà, è proprio Santana.
Dovrà crescere una figlia da sola, convivendo per sempre con un'assenza devastante nel cuore, dopo aver perso la persona amata ed essere stata tradita da quello che ha sempre considerato come il suo unico amico.
Santana ha imparato ad amare, quindi ha aperto il suo cuore ai sentimenti, nonostante il suo passato. Aprendo il suo cuore all'amore, ha "accettato" di convivere anche con le sofferenze da esso derivanti. Ma all'assenza e alla perdita non si è mai pronti, perché il pensiero di vivere per sempre senza la persona che amiamo tende a non sfiorarci nemmeno. Preferiamo pensare di essere noi a lasciare loro, perché nella nostra mente egoista questo pensiero fa meno male. E credo che Santana ci abbia pensato a lungo... Ha sempre creduto di dover essere lei quella costretta ad abbandonare la propria famiglia, e ne abbiamo una dimostrazione quando è pronta a sacrificarsi, senza pensarci troppo, per il bene di Quinn e Beth.
Ma la realtà, come ho già detto, è ben diversa... La realtà fa male, ti logora nel profondo, in particolare quando sai di aver incrociato lo sguardo della tua metà per l'ultima volta.
Il finale di questo capitolo fa male nel profondo. L'immagine di San e Beth, sole, senza Quinn, ha causato la perdita di un pezzo del mio cuore che sicuramente non tornerà più.
Non ho altre parole per descrivere questo finale. Sono ancora nella fase "risata isterica", e penso che stanotte sognerò questo capitolo perché sono a dir poco traumatizzata. Ma devo dirtelo, tanto di cappello per questo piccolo capolavoro che sei stata in grado di scrivere! Non me l'aspettavo proprio, infatti sono rimasta molto sorpresa (oltre che traumatizzata), perché mi immaginavo ben altro. Dovrei odiarti nel profondo perché questo è un colpo bassissimo e sto davvero, DAVVERO, male, però giuro che non ci riesco... E un capitolo troppo intenso, bello e sentito ed è per questo che non riesco a volerti male nonostante la tua cazzodicattiveria .__________.
E' il capitolo finale, il numero 24, e posso dire con certezza che, anche se non lo rileggerò mai più nella vita, è sicuramente uno dei capitoli più belli che tu abbia mai scritto. E parlo in generale, non solo all'interno di lfh. Mi inchino di fronte alla tua bravura, che è davvero fuori dal comune!
Non vedo l'ora di leggere l'epilogo, che segnerà la fine di questa bellissima e sofferta avventura, che ricorderò sempre con un grande sorriso.
Un'ultima cosa... non mi aspettavo questo finale, ma non sono affatto delusa! E non sono delusa perché non è un finale scontato, ma è all'altezza del tuo splendido lavoro. Quindi vanne fiera, credimi!
Ci sentiamo alla prossima, con almeno un milione di ringraziamenti per quello che ci hai regalato :P un abbraccio grande Fra <3 *fa i bagagli e va a Briarcliff* (immagina me che incontro suor Jude, e fallo ascoltando Dominique, così rende meglio l'idea) |