molto forte e molto inquietante. lo stile narrativo scelto - una sorta di abbattimento della quarta parete - aiuta il lettore a calarsi meglio nella vicenda, con rapidità innata, permettendo così di risolvere il tutto nella lunghezza minima e indispensabile: fosse stato in terza persona, ad esempio, si sarebbe dovuto perdere del tempo ricamandoci sopra, e il 'brodo' ne sarebbe uscito più lungo e meno dinamico.
all'inizio credevo si trattasse di boogeyman, afflitto dal fatto che - una volta cresciuti - gli uomini non riescano più a vederlo ( così come si dice che i neonati siano in grado di vedere gli spiriti e poi perdano col tempo questa facoltà. ). poi ho pensato - quando parlava di gelosie e abbandoni - si trattasse di un fantasma rimasto al suo fianco e decisamente troppo possessivo, ossessionato dalla sua persona e dunque disposto a tutto per mentenere il monopolio su tutto. devo dire che però anche la versione finale, quella riguardante la traposizione fisica delle frustrazioni dell'uomo, non mi dispiace affatto. il fatto che le macchie della nostra anima possano diventare concrete e affliggerci anche fisicamente - oltre che mentalmente - è un argomento angosciante e spaventoso, in poche parole: d'effetto.
la situazione è originale e ricca di potenziale, lo stile narrativo è efficace.
congratulazioni..!
un abbraccio,
ivan |