Questa recensione non sarà positiva, ma allo stesso tempo, visto che ho speso un sacco di tempo leggendomi un bel pezzo della tua storia credo che sarà anche molto lunga e, spero, utile senza risultare troppo offensiva, nonostante in alcuni punti non sia riuscita a frenarmi e abbia usato un bel po' di sarcasmo, forse un po' acido.
Inizio dal prologo.
Lungi da me essere una maestra di originalità o roba simile, ma lasciati dire che dal prologo si capisce tutto (e lo sto scrivendo PRIMA di aver finito di leggere la storia). Si capisce che la ragazza sopravvissuta, attraverso mille peripezie e sofferenze, riuscirà in qualche modo - magia? Poteri segreti che ancora non conosciamo? Oppure la semplice forza dell'amore? - a redimere Loki, a salvare la terra, a risollevare dal baratro un essere che, suvvia, non può essere risollevato e se anche può esserlo di certo non sarà un'umana a farlo.
Tuttavia non posso ancora esprimermi del tutto a sfavore della tua protagonista, visto che tutto quello che sto scrivendo è pura supposizione e se dovesse rivelarsi sbagliato mi scuso fin da subito.
Ma la prima impressione è, mi dispiace un sacco, che la tua protagonista sia una Mary Sue fatta e finita.
Ma a parte questo, in poche righe hai descritto la distruzione di una città immensa, la creazione di campi di prigionia, la morte di decine di migliaia di persone. In un prologo.
Suvvia, sono certa che tu sappia fare di meglio, visto che la tua proprietà di linguaggio è buona e non fai errori gravi nè nella grammatica né nella punteggiatura.
Amplia un po' il discorso, amplia un po' le descrizioni, amplia un po' l'ambientazione: il prologo risulta asettico, una sorta di riassunto del riassunto di quello che è successo, e non bastano le parole della protagonista a rendere gli avvenimenti da un punto di vista umano. Spendere un po' di tempo nella descrizione di avvenimenti che magari ti portano lontano dal nucleo della storia che vuoi narrare potrà essere anche noioso, ma è davvero necessario, per ogni autore che si rispetti.
Passando al primo capitolo...
"Dopo un'intera notte, quindi, quegli ambienti erano logori." -> suppongo tu intendessi "lerci" o un sinonimo simile, perché la parola "logoro" si usa solitamente per descrivere un vestito talmente usato da cadere a pezzi, o un pavimento che si sbriciola sotto i piedi e, in senso astratto, "mente logora" nel senso che si è pensato talmente tanto a qualcosa che non se ne può più.
"Non sapevo come avevano fatto a portare l'elettricità fin là giù" -> l'espressione giusta è "laggiù".
A parte questo l'impressione è la solita: corri troppo, in duemila parole o poco più descrivi i compiti che affidano agli umani, i luoghi in cui li tengono, e accenni vagamente a cinque persone che vivono insieme a Leah senza darci niente più che una sporadica descrizione. Soffermati di più sull'ambiente che li circonda, sulle loro espressioni, il colore dei capelli, le vesti che indossano, le fisionomie.
In questo modo sembra di veder muovere una serie di fantasmi della quale l'unica ben descritta è il Capo.
E, a proposito di questo, ho trovato un tantino di cattivo gusto paragonare la prigionia di queste persone alla prigionia degli ebrei. Sono argomenti delicati che, tirati in ballo così, di passaggio, mi hanno davvero fatto alzare le sopracciglia. Non sono una bacchettona che dice che non si debba parlare di queste cose, ma almeno facciamolo con cognizione di causa: gli ebrei deportati manco sapevano chi fosse Hitler, l'unica cosa che sapevano era che, se non chinavano la testa e stavano agli ordini, venivano ammazzati da della gente in divisa. Che non parlava sempre tedesco, credimi.
Ma qui sto andando un po' oltre... tornando a noi: Leah è come mi aspettavo che fosse, più forte, più intelligente, piena d'odio e di rabbia che sicuramente riuscirà a trasformare in pietà e amore per Loki.
Sinceramente, un po' di realismo mi avrebbe fatto piacere: per quanto una persona sia forte d'animo e di corpo dopo mesi e mesi delle torture fisiche e mentali che tu descrivi il cervello comincia a cedere, e difficilmente gli sguardi possono continuare ad essere forti, la mente si indebolisce, si diventa apatici, l'unica cosa che ci spinge avanti è il desiderio di sopravvivenza, si diventa egoisti, e l'altro, l'essere umano che vive la tua stessa condizione diventa un qualcosa di secondario.
Dubito che chiunque avrebbe avuto il coraggio di porre domande davanti ad uno degli alieni, dubito che chiunque avrebbe avuto il coraggio di alzarsi in piedi per essere condotto chissà dove - chi glielo dice che non la stanno portando via con un sotterfugio per bho, ammazzarla, fare esperimenti o roba simile? - e dubito fortemente che in una situazione del genere chicchessia avrebbe seguito i suoi carcerieri di propria volontà e camminando sulle proprie gambe.
Passando al secondo capitolo...
Era un ragazzo, di quella che sembrava una decina d'anni più grande di me. -> Credo che tu sia l'unica ha definire Loki "un ragazzo". Hiddleston ha 32 anni compiuti, e Loki li dimostra pienamente, potremmo anche azzardare a chiamarlo "uomo".
Ok, in una scala da uno a dieci di OOC il tuo Loki, nella sua prima apparizione supera allegramente il venti.
Te lo sto dicendo con il sorriso sulle labbra, non come una maestrina che sbatte il righello sul banco.
E' difficile gestire un Loki che sia IC: la tentazione è quella di smussarne i tratti, rendere quel lato sadico di lui un po' meno sadico, aprire una breccia nel suo cuore di bastardo senz'anima.
Purtroppo però Loki rimane un bastardo senz'anima, sadico, crudele e gratuitamente stronzo.
Inoltre stiamo parlando del Dio degli Inganni e del Caos.
Credi davvero che una descrizione del tipo "già.. eppure, chissà perché, l'amarezza non si estese fino agli occhi. Quelli rimasero grandi, espressivi, e un po' confusi" sia sensata? Credi davvero che Loki avrebbe mostrato sul suo volto anche un bricillino dei pensieri che gli agitavano la mente? Tanto più se erano pensieri privati, come dai ad intendere.
Leah d'altro canto è un capolavoro: in meno di trenta secondi la persona che si era ripromessa di odiare fino alla morte e ritorno solo cinque minuti prima adesso non gliela dà a bere, lei ha capito che dentro quell'uomo che conosce da meno di un minuto c'è del buono. Lei è in grado di rivolgerglisi con sicurezza e perfino sarcasmo. Un sarcasmo che, naturalmente, ovviamente, a Loki piace. Certo.
"Mi guardò con un misto di superiorità e divertimento. Il suo tono divenne tagliente. -L'ho fatto perché voi esseri umani, voi che vi proclamate tanto liberi e indipendenti, avete solo bisogno di un padrone che vi dica cosa fare. È vostra natura essere sot..-
-Sì, questa l'ho già sentita.- Lo interruppi. -Intendevo il motivo vero.-"
Sì, e a questo punto Leah muore e finisce la storia.
Ci sono solo due o tre persone in grado di zittire Loki senza ripercussioni. Uno è suo fratello, perché basta che alzi il suo martellone per ridurlo al silenzio, il secondo è Hulk per i motivi che sappiamo, il terzo è, forse, Tony Stark, per il semplice fatto che ha un ego più grande di quello di Loki. Conterei anche Clint e lNatasha, ma non Cap, perché è troppo ben educato per interrompere qualcuno quando parla.
Leah sarebbe morta polverizzata, se le fosse andata bene. E, mi dispiace, ma su questo non posso proprio soprassedere.
E poi, il capolavoro: Leah gli fa una ramanzina.
Non so nemmeno dirti quanto ci sia di sbagliato in questa cosa, e soprattutto quanto ci sia di sbagliato nella reazione di Loki, che non esiste. Lui la lascia uscire. Sì. Certo.
Passando al terzo capitolo...
Ok. Facciamo un attimo di brainstorming. Qui stiamo parlando di Loki. Il Dio degli Inganni. Lo stesso personaggio che non ha esitato a inviare un androide ad ammazzare il fratello indifeso sulla Terra. Lo stesso personaggio che ha ordito e lavorato e complottato per fingere un'attacco al proprio paese e risultare l'eroe in grado di salvare tutti. Lo stesso personaggio che ha cavato un occhio - in una scena splendida - ad un tizio nel bel mezzo di un party. Lo stesso personaggio che avrebbe ammazzato senza problemi un povero anziano che si era ribellato ai suoi ordini se non fosse stato per Cap. Lo stesso personaggio che ha minacciato Natasha di farla torturare e uccidere da Clint per poi svegliare quest'ultimo dalla trance e fargli vedere che cosa le sue mani hanno compiuto. Lo stesso personaggio che ha ammazzato Phil senza pensarci mezzo secondo. Lo stesso che ha raso al suolo mezza New York e che ha finto un attimo di ripensamento solo per poter prendere Thor alla sprovvista e pugnalarlo.
Questo stesso personaggio, adesso, si sconvolge perché una donna incinta viene uccisa? E uccisa in modo molto tranquillo, tra l'altro. Dalle tue premesse credevo che ci fossero squartamenti o robe simili.
Sul serio, Loki sarebbe stato lietissimo di farla fuori con le proprie mani. E lietissimo è dire poco. Forse avrebbe usato la magia, tanto per non doverla toccare e sporcarsi del suo sangue umano, ma di sicuro l'avrebbe ammazzata lui senza problema alcuno.
E poi avrebbe fatto fuori metà dei presenti, tanto per fare. Ma non avrebbe di certo ammazzato il marito della donna, perché vederlo soffrire è molto più divertente.
Questo è Loki. Non quell'immagine sfocata e, francamente ridicola, che ne stai dando tu.
Credo che da qui in avanti mi limiterò a commentare gruppi di capitoli, tanto le cose da dire suppongo che siano sempre le stesse.
Dunque, intanto è Laufey, e non Lafi. E poi di nuovo, se Loki venisse disturbato da un'insulsa umana che gli va a parlare delle sue origini, quelle stesse origini che gli hanno provocato un'onda di rabbia assassina che dubito si placherà mai, l'insulsa umana schiatterebbe nel giro di venti secondi.
Invece no, lui si mette a raccontarle la storia della sua vita. Ma certo.
OKKEI. No, non ce la posso proprio fare.
Sono solo al sesto capitolo, ma ad un Loki che se ne esce con un "E' così, l'amore?" non posso resistere.
Abbandono questa storia, perché l'OOC può anche andare bene, ma se ti vuoi creare un personaggio originale che si sciolga come un pezzo di burro lasciato al sole davanti ad un paio di occhioni dalle ciglia luccicanti di lacrime allora c'è una sezione apposita e non è di certo quella dei film della Marvel.
Da qualche parte la Mitologia Norrena sta consolando i personaggi della Marvel, e Loki sta ammazzando gattini per tirarsi su di morale.
Dal canto mio mi rendo conto di essere stata un bel po' acida, ma il motivo è che amo Loki per quel personaggio che è: psicotico, folle, mestruato, crudele, sadico, doppiogiochista, in grado di manipolare la mente, egocentrico, egoriferito, con manie di protagonismo e desiderio di essere sempre al centro dell'attezione e, purtroppo per lui, anche un bel po' sfigato.
(Recensione modificata il 19/11/2013 - 10:27 pm) |
