Recensioni per
Nient'altro che me stessa.
di Mickyivy

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
20/11/12, ore 22:40
Cap. 1:

Ciao, tesoro.
Leggere questi tuoi pensieri è dilaniante.
Una ragazza così giovane che si ritrova a dover vivere un insieme di emozioni più forti di lei.
Non sei l'unica che si guarda allo specchio e pensa: "Chi sono? ", l'ho fatto anche io in un periodo di smarrimento. La solitudine mi è stata vicina per molto, chiudermi in me stessa mi ha allontanato dal mondo, dalle persone che amo. Un solo momento, una sola solitudine, una sola morte momentanea dell'animo.
Devi sapere che non sei sola, che il fiume scorre come anche la tua e le milioni di possibilità che si imbatteranno durante il tuo cammino!
Hai avuto un passato che ha lacerato la tua personalità, ma chi ti dice che il futuro non possa risanare quelle larghe ferite del tuo animo? C'è sempre una breccia di speranza, c'è sempre qualcuno che crede in te e che ti ama. Anche se comprendo quanto possa essere pesante portarsi dietro un passato difficile, devi reagire e pensare che non è ancora finita, che tutto può prendera una svolta diversa, nuova e piena di sorprese.
L'immagine del rametto e delle uova ne è un esempio. La loro vita poteva finire e invece sei arrivata tu che hai offerto loro altro, una nuova possibilità.
Io spero che questo momento sia passato, deve passare.
Ti abbraccio forte!!!

Verbenam.

Nuovo recensore
05/10/12, ore 19:18
Cap. 2:

"Forse il problema è PROPRIO la felicità. Solo quando si arriva in alto si può sprofondare per chilometri in una buca nascosta. Non vista. E cadi a lungo, senza mai fermarti. Anzi, ogni tanto ti fermi, ti aggrappi a qualsiasi cosa pur di attuttire la caduta, ma non serve a nulla: la mano scivola e cadi e cadi e cadi ancora. E ti chiedi perché devi sempre soffrire così tanto. Cosa avrò mai fatto di così terribile per meritare tutto questo dolore, sopratutto mentale oltre che fisico."
Ho sempre pensato, sin da piccola, che quando sogni qualcosa, o anche solo se la pensi, non accadrà. Naturalmente questo non mi ha impedito di sognare (non credo che nulla potrà mai farlo) ma mi ha sempre fatto sentire destinata a qualcosa che non mi aspetto, che non conosco. Mi ha sempre fatto sentire un pesce rosso nell'oceano, destinata a niente di buono, ma pur sempre ignoto. Eppure questa specie di limite, che limite non è, mi ha portato ad apprezzare gli attimi di felicità, che possono variare da un secondo a un giorno, ma raramente sono di più, purtroppo, in una maniera fantastica. Solo che, non appena e ne rendo conto, sono talmente contorta da chiedermi cosa li farà cessare, cosa mi farà scivolare la mano, come hai scritto tu.
Guarda caso, sono appena uscita da un influenza che mi ha fatto rimandare uscite con gli amici, cinema e un compito di scuola. Delle uscite o del cinema non me ne sono preoccupata troppo perchè le avrei recuperate, ma il non aver fatto il compito mi attanaglia ancora adesso alla gola.
Il perchè è semplice. Non ho idea di quello che farò in futuro, o meglio, mi sembrano idee talmente stupide e inconcrete da non essere degne di essere ammesse, ma ci sono. Le classiche cose che sono stata educata a giudicare come "cose con le quali non puoi vivere" e che quindi posso scegliere per un breve periodo. Quindi devo studiare tutto per essere pronta a tutto. Odio studiare e questo è l'unico motivo che mi spinge a farlo: il mio futuro, perchè per quanta paura e incertezza mi procurino anche solo i prossimi dieci minuti, lui c'è e non posso ignorarlo.
Mi rispecchio davvero tanto in quello che scrivi, non so se si è capito, e ti ringrazio per averlo scritto. Davvero, ci terrei a conoscerti.

Grazie, e davvero tanti complimenti perchè amo come scrivi, buttando fuori e lasciando esplodere tutto quello che senti.

Nuovo recensore
03/10/12, ore 21:19
Cap. 1:

Aspetta un attimo, è biografica? Leggere queste righe ti fa venire i brividi (è una bella sensazione). Ti mette quella malinconia che ti viene quando pensi alla tua vita e, come ogni essere umano, analizzi solo le cose negative.
Adoro il primo pezzo, il primo paragrafo....lo trovo semplicemente stupendo.
Ovviamente la speranza che non sia biografica è nel leggere il secondo paragrafo...pensare al disagio dell'adolescenza. Come sempre le cose possono cambiare in un nulla e te lo dice uno che, per lavoro, ha visto tanti tentativi di suicidio e molti che...ce l'hanno fatta....
L'ultima frase si potrebbe leggere al contrario: La vita è tutto ciò che scrivi all'inizio....tutti danno il meglio se hanno dei compiti gravosi (un modo per reagire) ma, al tempo stesso, si trovano spaesati per il peso eccessivo.
Bello...tra una poesia e un racconto...

Recensore Master
03/10/12, ore 20:27
Cap. 2:

Non so se riuscirei a stare così tanto senzam mia sorella (nel mio caso mio fratello) gli voglio troppo bene.
E non sai quanto mi dispiace per questa situazione.
Spero che guarirai e che tua mamma cambi idea e ti lasci passare più tempo possibile con tua sorella.
Ma come mai sta così lontano?
Auguri per tutto

DreamNini

Recensore Master
17/09/12, ore 18:53
Cap. 1:

Qui davvero non sò cosa dirti se non che mi hai colpito il cuore e anche commosso con questa one-shot meravigliosa e struggente GRAZIE ancora Cla.

Recensore Junior
11/09/12, ore 13:47
Cap. 1:

Quando scriviamo una recensione, come sappiamo, possiamo scegliere tra 3 opinioni ( positiva, neutra e critica). Beh, in questo caso, desidererei poter scegliere qualcosa che vada oltre il "positiva" perché questa tua riflessione è davvero fantastica. E' riuscita a trasmettermi i tuoi stessi sentimenti, ciò che sentivi dentro te stessa quando l'hai scritta e ne sono rimasto davvero colpito.
Per una volta voglio mettere da parte la grammatica, l'ortografia e tutto il resto. Per una volta mi sono sentito veramente riflesso in un racconto, quasi come se l'avessi scritto io stesso. Ivy, non sei l'unica ad avere questi dubbi ( sempre che sia tu la ragazza della riflessione e non un alter ego, chi lo sa), a porti delle domande a cui non riesci a trovare una risposta. Chiunque abbia un minimo di sensibilità si pone in questa situazione e si sente estraniato dal mondo quasi come se non ne facesse parte.
Anche io mi ritrovo spesso a fare il solitario, ad allontanarmi dalla società perché non riesco ad accettarla e mi chiedo spesso che cosa il futuro riserbi per uno come me. Nonostante ciò so per certo che ognuno di noi ha il proprio ruolo nel mondo e che prima o poi lo comprenderà, accettandolo in ogni suo aspetto.
Ricorda:
"Siamo fautori del nostro stesso destino"

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