Recensioni per
Lui sorrideva
di margheritanikolaevna
Cara Margherita, ho letto d'un fiato questa storia drammatica. Mi piace tanto il modo in cui sei riuscita a rendere in modo credibilissimo il punto di vista di più parti. Un apparente paradosso è l'ambivalenza dei personaggi nei confronti della guerra: in particolare, il contrasto tra lo struggente racconto del campo di battaglia insanguinato e l'avvallo dato dall'anziano all'azione suicida che mescolerà sangue e macerie per maledire nuovamente un altro terreno. Poi, la drammatica fine della giovinetta, uccisa da quegli stessi che avrebbe voluto salvare anche a costo di rischiare la morte per mano della sua famiglia. Poi, la vendetta per Sabra e Chatila che si rivolge non verso i falangisti autori della strage, ma verso gli anici dei loro amici. E infine, il paradosso dell'intervento di un esercito in armi con lo scopo dichiarato di mantenere una pace che non esiste più. |
Margherita ho appena letto.ho gli occhi pieni di lacrime e credimi sul pc, come sai, non piango. |
carissima...per la millesima volta. Questa è una Storia e mi sento tanto indegna che invece tu legga le mie.... |
Ho voluto aspettare di leggerlo tutto per commentarlo e non sono riuscita a fermarmi prima di averlo finito tutto quanto, in una sera soltanto. |
Cara eccomi...intanto una precisazione che ci terrei ad avere; le note sono tutte nell'ultimo capitolo? perchè volevo leggere la 5, ma senza spoilerarmi nulla! |
mia Cara! |
Sudditanza psicologica, questo il problema di leggere qualcosa così! |
- Sviluppo della trama e trattazione del tema
Vorrei solo appuntarti che quando chiudi il discorso diretto molto spesso dimentichi la virgola, che da quel che so va inserita. Metti invece il punto alla fine, e quello va bene. - Parere personale La prima cosa che voglio dirti è che ho apprezzato davvero molto il fatto che tu ti sia documentata, cosa che, purtroppo, di questi tempi capita davvero raramente, nello storie pubblicate su EFP o altrove Hai inserito riferimenti a situazioni realmente accadute, hai utilizzato momenti della vita vera e accennato ad episodi di guerra che, bene o male, hanno coinvolto anche il protagonista, ed è una cosa non da tutti mettere tanto impegno nelle storie, al giorno d'oggi Per quanto io sia una fan di CSI - quello con Grissom, almeno quando c'era una volta - e abbia visto solo qualche stagione di CSI: NY, non avendolo mai apprezzato a pieno, devo dire che questa tua storia è riuscita a far risalire di qualche gradino il fandom, cosa che non avrei mai creduto possibile Come precedentemente detto, l'intreccio tra finzione e realtà mi ha davvero colpita, ed ha fatto guadagnare molti punti all'apprezzamento personale, dunque i miei più sinceri complimenti. Per quanto abbia passato l'intera notte a leggerla e a valutarla, ne è valsa davvero la pena |
Mi fa una tremenda impressione leggere questo capitolo adesso, dopo l'attentato che c'è stato davvero al consolato americano a Beirut. |
Sapevo che finiva nel sangue e nella disperazione, ma ci sto male lo stesso. Chiaramente, ho apprezzato l'uso che hai fatto di Shirin (ovviamente non la fine che ha fatto), ed il suo disperato tentativo di evitare la tragedia. |
Sento l'inevitabile che si avvicina, e non so se potrò leggere il prossimo capitolo... è come guardare fuori dalla finestra, vedere il temporale che si avvicina ed aspettare che cominci a piovere. Non sai quando accadrà, ma succederà e sei nervoso (qui da me sta per piovere, si capiva?) |
L'attualità di questo capitolo è da brividi. Affronti una tematica molto difficile, ma lo fai in maniera egregia. I punti di vista di entrambi gli uomini sono ben presenti e bilanciati, e davvero ci si trova nella difficoltà di prendere le parti dell'uno o dell'altro. |
Interessante anche l'inizio di questo capitolo. Deve essere stato impegnativo mettersi nei panni di un terrorista. Veramente intenso questo episodio, davvero, e così i seguenti. Ho difficoltà a trovare le parole adatte per descriverli. Innanzitutto immagino che non sia stato facile impersonare tutti quei pov, trattandosi di un terrorista e della sua famiglia. Ogni elemento è però equilibrato perché è una commistione di decisione e commozione, volontà di sacrificio, di massacro, e legame familiare. Me li fai un po' odiare, un po' capire. E mio padre è nato a New York, perciò immagina come deve avermi turbato questo capitolo! |
Ancora una volta devo farti i complimenti per l'attenzione ai particolari e ai dettagli - dalla cucina ai dettagli degli abiti dei personaggi, per finire con gli elementi dell'ambiente. Sembra proprio di vedere un episodio della serie televisiva. |
Scusa, sono lessata (ma dov'è la novità). Nel primo capitolo ti ho scritto di aggiornare presto e poi mi sono accorta che c'erano altri capitoli. Hurrà, per le mie cellule cerebrali defunte... |