Recensioni per
Limbo
di Takke

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/09/13, ore 00:36

Mi limiterò a dirti solo bravo, perché le parole non servono di fronte ad un componimento del genere. Questa poesia è un grandissimo traguardo, ha un andamento così pacato e malinconico che destabilizza molto più che se fosse aggressiva e violenta. Complimenti davvero, ti sei superato.

Recensore Junior
30/05/13, ore 12:44

Che magnifica sorpresa ritrovarti qui.
E con un pezzo che, devo dirlo, mi ha preso parecchio.
Come sempre, adoro il fatto che una sola lettura non mi basti mai, con te. Non riesco mai a cogliere nemmeno la metà delle cose che vuoi dire soltanto alla prima visione delle tue parole, e questo, oltre a rammentarmi la mia scarsa capacità d'osservazione, alimenta la certezza della sottile e preziosa difficoltà del tuo esprimerti, cosa di cui ti ho già parlato e che, credo fermamente, faccia parte del fascino della tua poesia.
L'argomento, poi, mi rendo conto ora, calza a pennello con altre parole che ci siamo scambiati, ovvero: Stelle.
Quanto mai delicato ed etereo, è un soggetto che si presta splendidamente all'astrazione [non per niente, /astr/azione] e al distacco dalla pesciaglia infida che è il brulichio dell'umana natura sulla sua terra, dunque perfetto nella nuova direzione auspicabile delle tue parole. Ma andiamo nel dettaglio:
amo la prima strofa e le immagini forti che evoca, mi piace davvero moltissimo. Visivamente, riesce a scuotermi e s'imprime nitida e piena. Amo la seconda, l'ambiguità per cui ho pensato prima che fossi semplicemente il tu-poeta, ma puoi essere anche la luna. Impagabile è la terza, che attacca con quel 'ConSIDERO', e mai termine fu più azzeccato, e si chiude nobilmente con quei 'lumi' che sono ancora celesti e del pensiero, della ragione che non ti abbandona mai, come un secondo scheletro.
Sono rimasta definitivamente conquistata dalla musicalità del tutto: la continuazione allitterazione di S e TR mi faceva pensare in loop: 'astri astri astri'!! è decisamente incantevole, e profonda. Sei riuscito a farmi andar giù perfino quel 'tronfie', parola che di solito non mi piace affatto :P
Se questo è il tuo nuovo indirizzo stilistico, lo appoggio con calore. L'atmosfera pacata e i toni lucidi ma delicati e meditativi, e l'armonia, e il fatto che ogni dettaglio sia unico e fondamentale al tutto, è un equilibrio stupefacente.

Davvero, i miei più vivi e ammirati complimenti.

M_E_M

Recensore Veterano
27/05/13, ore 22:29

Sono davvero felice che tu sia riuscito a ritrovare la vena poetica!
E questo nuovo componimento mi piace molto: nonostante le immagini dure, spigolose e voraci che hai creato, il linguaggio risulta pacato, quasi indifferente a ciò che gli succede attorno. Il tuo "limbo" personale è stato capace d'inghiottire anche le parole più aggressive, bravo davvero!

A presto,
Francesca

Recensore Junior
04/02/13, ore 15:22

Devo essere sincero: tra tutte quelle che hai scritto questa è sicuramente la più bella. E belli sono soprattutto le due strofe iniziali, per ritmo e tutto. Piccoli capolavori. Poi come al solito tu hai molto da dire sempre, sempre in profondità.
La seconda strofa è di quanto più vero si possa dire, avrei cercato eccome tre versi così, ma non li avrei trovati. Quel "più del dovuto" è fantastico, perché ruba il tutto al generale e te lo riporta al tuo particolare, e poi la sua prosasticità mi fa impazzire.
Bella anche l' ultima, ma la trovo ritmicamente meno impregnante, non so. La "fiaba mendace" mi sembra tanto la "favola bella", ma sarà bella quanto vuoi, però è mendace lo stesso!
e quell'appestare l'aurora è un immagine molto bella e pregnante... Sì, forse magari è quell'aurola che mi sembra un po' in contrasto... Nel senso: la fiaba e l'aurora non sono un po' lo stesso? O forse l'aurora è la realtà? Però la realtà è già appestata di suo, quindi non so... E' la fiaba che appesta la realtà o dovrebbe essere la realtà ad appestare la fiaba? E se io dicessi che fanno entrambe del loro meglio per appestarsi a vicenda mi allontanerei da quello che tu hai appena detto?
Scusa lo sproloquio... Perché non ti venga da chiederti chi sia costui ti rispondo che sono Euclione col nome cambiato, e me ne pento :'(
Mi dispiace che questa tua nuova raccolta abbia così pochi commenti, mi sembra davvero un oltraggio nei confronti di chi piuttosto che ricercare la banalità come qui fa la maggiorparte della gente cerca di andare in profondità... Forse anche questo dice il tuo testo, no? Il fatto che la poesia non si legga più è perché troppa banalità da qualche tempo l'ha, come dire, portata a perdere di credibilità. Ma se si cerca di uscire da questo circolo, come fai tu, allora non si ottiene niente. E' tutto un cerchiaccio da cui non si trova soluzione, e direi che più il tempo passa più peggiora. -.-
Tu in ogni caso bravo e continua! Saluti :-)

Recensore Veterano
01/12/12, ore 19:31

Ciao Takke

che ti devo dire, amico mio, proprio un bel lavoro, rifinito nel metro ed espressivo alquanto, continuo a seguirti con rinnovato piacere ad ogni lettura, non perdere il vizio!

CC

Recensore Veterano
20/10/12, ore 20:28

Ciao Takke, era da un po' che ti aspettavo al varco ed eccoti qui!
L'immagine del vaglio consunto è fantastica e l'ultima strofa mi è assai piaciuta, complimenti vivissimi, davvero un buon lavoro.

CC

Recensore Veterano
29/09/12, ore 13:40

Questa poesia mi ha trasmesso un'atmosfera triste, a tratti lugubre (a Milano oggi piove, direi che è perfettamente in linea col clima!) e mi ha colpita molto proprio per questo suo essere oscura, nebbiosa quasi. Bravo!
A presto,
VB