Recensioni per
Opera al Nero
di Dira_

Questa storia ha ottenuto 781 recensioni.
Positive : 780
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
29/08/23, ore 18:39

Il tanto atteso addio celibato arriva e, diciamocelo, non delude per nulla. Porta con se' alcool, caciara, drammi emotivi, partite a poker dai risultati disastrosi...e ovviamente una comparsata del "buon" vecchio Doe, perchè che festa pazza è senza un saluto veloce del cattivo di turno?
Il capitolo inizia con Michel e Milo (anzi, ed Emil- a questo punto sono ancora due persone distinte, il violinista diffidente tormentato e dal passato tragico con Michel, e per Michel, e lo scapestrato Magonò tuttofare con gli altri. Chi è davvero Emil/Milo? Forse la verità sta nel mezzo) che si trovano in quella meravigliosa e delicata fase in cui non stanno davvero ancora insieme ufficialmente, ma non si possono nemmeno definire in onestà amanti occasionali.
E infatti entrambi testano le acque, a modo loro, per vedere cosa pensa l'altro del loro rapporto e di come sta progredendo.
Michel sta pian piano imparando a vedere Emil oltre la miticizzazione del violinista prodigio disperso, e sta imparando a conciliare l'immagine di Milo il Magonò con quella del ragazzo di cui si è infatuato- sta imparando che non esiste una netta distinzione tra i due, perchè tanto l'infanzia Purosamgue quanto la vita nelle strade di Lubecca hanno contribuito a rendere Emil quello che è. Questo è un bene.
Michel ed Emil però hanno entrambi un sacco di strascichi dalle loro difficili infanzie che rendono difficile per loro iniziare relazione, hanno problemi con la vulnerabilità emotiva, il fidarsi abbastanza da impegnarsi con qualcuno.
Michel forse è più sicuro e disposto ad essere vulnerabile di Milo al momento, ma forse è anche perchè Milo sente che l'altro è quello che ha un po' in mano il mazzo di carte nel loro rapporto, e Emil è il gatto cauto ma affamato d'affetto che cerca sempre di prevedere che carta sta per scoprire l'altro (o che leccornia sta per tirarsi fuori dalla manica per spingere Emil a fidarsi di lui- vedi l'invito a teatro, il violino Gualtieri del Gesù, eccetera).
Comunque è chiaro che anche Michel dietro la facciata di sicurezza da "corteggiatore" in missione non abbia bene nemmeno lui idea di dove stiano andando, e, cosa più importante, di dove lui stesso vuole che la sua storia con "Emil" vada. Infatti definisce nella sua testa il loro rapporto "una storia seria" poi però si sente sollevato (e forse in egual misura deluso, chissà) quando Emil da per scontato che andranno alla festa separati e si incontreranno lì, così non dovrà spiegare a nessuno che ha una relazione con un Magonò.
Ah, Michel, piccolo ipocrita contorto che non sei altro. Talmente tanto abile a nascondersi dietro maschere per essere sempre il più ammirato e invidiato in tutti i circoli di società che finisci per far star male te stesso e chi ti vuole bene, in cambio di un'applicazione effimera e falsa- quella di un'alta società pettegola o volubile, o di un padre freddo e distante.
Che poi, tra parentesi, gli amici di Michel presenti alla festa sono quasi tutti del tipo che accetterebbe senza fare storie, tra Loki a cui non interessa del tuo stato di sangue se può scambiare merci di dubbia legalità con te, Scorpius che è il Purosangue meno Purosangue del mondo, Al che è un figlio d'arte liberale e Mael idem, e Violet (che non è presente all'addio al celibato fine Scorpius ovviamente in quanto donna, ma è pur sempre un'amica di Michel) che è stata buttata fuori di casa per il suo orientamento sessuale e la sua scelta di non viverlo in segreto.
Tra l'altro, ma Milo (o Emil-non so mai che nome usare dannazione) scoprirà mai che il famoso amico di cui Michel era stato innamorato era Albus, il tizio che l'aveva quasi fatto finire abbrustolito cinque anni prima? E Michel verrà mai a sapere delle (focose, e non in senso buono) circostanze in cui il suo nuovo amante e la sua cotta storica si sono incontrati per la prima volta? Avrei troppo voluto leggere la sua reazione alla storia e soprattutto al ricatto con cui Albus ha convinto il povero Milo a entrare nell'incendio. Sarebbe protettivo verso Emil e ansioso in retrospettiva, un po' orgoglioso Al e della sua Serpeverdaggine (ehi, minacciare estranei e far fare loro quello che vuoi tu con la buon vecchia formula del "mio padre lo verrà a sapere" è nel decalogo del perfetto Serpeverde), molto scioccato dal fatto che, discorsi pieni d'amore e di morale a parte, Albus abbia effettivamente ricattato un magonò indifeso utilizzando la bacchetta e le sue parentele, e soprattutto dal fatto che il magonò in questione fosse Emil.
E parlando di Al...mi è piaciuto molto il confronto con James. Mi è piaciuto che ci fosse un momento per capire meglio le motivazioni di Al nel suo impicciarsi nel caso Demiurgo e mi è piaciuto che quel momento fosse con qualcuno che è spesso critico di Albus come persona pur volendigli bene- cioè suo fratello James.
Ti dirò, a me piace il fatto che Al e James, fuori da Hogwarts, non si frequentano poi molto e che non ci siano poi molti di momenti di bonding tra loro in Opera Al Nero. Certo, nei loro pochi momenti insieme è chiaro che si vogliono bene, nonostante tutto e forse proprio per questo nonostante tutto.
Perchè smettiamo di nasconderci dietro un bastoncino d'incenso: non è vero che tra fratelli o tra sorelle si diventa sempre migliori amici e si smette di litigare quando si va entrambi via da casa. Al e James hanno sempre avuto e avranno sempre personalità e modi di fare che fanno fatica ad andare d'accordo, e questo non vuol dire che tra loro non c'è infinito affetto (basta vedere quanto entrambi si preoccupano quando l'altro è in pericolo) ma probabilmente il loro rapporto sarà sempre un po' antagonistico.
Eppure James è uno dei personaggi che capisce Al meglio di tutti gli altri, a parte ovviamente Tom, anche se spesso non ne ha una visione molto lusinghiera.
E infatti James non lascia passare liscia al fratellino i suoi magheggi Serpeverde e il modo in cui ha complottato per il rientro in squadra di Prince- e soprattutto le motivazioni poco chiare (forse persino ad Al stesso) per cui l'ha fatto.
Al non aveva detto ad alta voce le sue motivazioni, le sue VERE motivazioni, a nessuno- tutto ha origine dalla paura, dal fatto che non ha mai elaborato il trauma di ciò che è successo con Von Honhemein anni fa e ha quindi bisogno di tener tutto sotto controllo per EVITARE CHE QUALCOSA DI SIMILE SI RIPETA.
Ovviamente Al non è onesto al 100% con se stesso (ma dai?) quindi si dice che quello che vuole fare è solo aiutare per il Bene comune.
Poco importa che il suo aiuto sia utile davvero o controproducente: è motivato dal suo trauma e dal conseguente bisogno ossessivo di controllo, quindi non ascolta motivazioni razionali sul perchè NON dovrebbe essere coinvolto.
Soren è un altro che razionalmente, come dice James, farebbe solo bene a restare fuori da questo pasticcio, ma che per via dei propri fantasmi non può fare altro che lottare per finirci dentro; da questo punto di vista, lui e Albus (e Thomas) hanno trovato un terreno comune.
La cosa davvero interessante del dialogo tra James e Albus, tuttavia, è che si inizia a leggere pensando ad Al come Al fratello "buono" che sta dalla parte di Soren e a James come al bulletto stronzo che vuole tenere Ren fuori dai giochi per partito preso (in fondo non l'ha mai voluto nella squadra dal principio, no?) e mano a mano che si legge, la discussione tra i fratelli Potter si fa più profonda e gli altarini si scoprono si ribaltano le carte -Al è quello che sta mettendo in pericolo Soren, convincendolo a compiere azioni illegali per riprendere in mano un caso da cui era stato allontanato per la sua stessa sicurezza, e tutto questo Al lo sta facendo non (solo) per spirito di altruismo ed empatia verso l'amico di sua sorella ma anche e soprattutto per soddisfare il suo irrazionale bisogno di controllo frutto di un trauma passato; James invece, nonostante Soren gli stia sull'anima e non lo nasconda, si preoccupa sul serio per la sua incolumità, e giudicare male il fratello minore per usare Prince come fonte d'informazione senza tener conto della sua sicurezza.
Insomma, Albus Severus Potter è più incasinato e James Sirius più maturo di quanto tutti credano.
Nel loro dialogo in questo capitolo si vede sia l'antagonismo tra i due fratelli Potter, con James che pensa (e ha ragione) che suo fratello si stia comportando in modo irresponsabile, egoista e subdolo e Al che pensa (e ha anche lui ragione) che la voce di suo fratello è stata in fondo un sottofondo spesso sgradevole della sua infanzia per via della tendenza di James da comportarsi da bulletto (che gli rende purtroppo facile, anche nei casi in cui come qui ha ragione, passare dalla parte del torto) che tuttavia la loro complicità, il modo in cui nonostante tutto sono legati e in fondo capiscono le ragioni l'uno dell'altro e si sentono parte di un destino comune, un destino di vittorie e sfighe al tempo stesso, disgrazie e colpi di fortuna, resilienza e colpi di testa riassunto in quel semplice "Perchè siamo Potter". Il fatto stesso che Al ammetta a James le sue paure e che James, dopo un po' di predica e gonfiamento di muscoli da galletto, lasci correre le sue interfenze, fa capire quanto nonostante siano compatibili come olio e acqua in fondo i due fratelli Potter siano emotivamente vicini l'uno all'altro. Si vogliono bene- anche se non si sopportano.
Piccola parentesi su casa Lupin-Potter per dire che Ted come al solito sta gestendo la situazione Benedetta nel modo sbagliato nel tentativo di non dar fastidio a nessuno- nemmeno al suo compagno. Ciccio, se vuoi adottare Ben e James vive con te, il padre di famiglia prima o poi dovrà farlo anche lui. Non solo, ma VUOLE farlo. O meglio, vuole essere presente per Benedetta e fare in modo di essere importante per la bambina come lo è Ted. Mi è piaciuto il momento in cui Ben ha un attacco di panico e pianto perché si ricorda il padre- o meglio, non è che mi faccia piacere leggerlo, povera piccola, ma mi è piaciuto che tu l'abbia incluso perchè altrimenti potrebbe sembrare che bastino un po' di caramelle e una casa nuova per far dimenticare a una bambina un trauma del genere, quando non è così.
Come dice Ted (ehi, hai visto?? A volte sono d'accordo con Ted!) non dimenticherà mai suo padre, ma lui e James possono aiutarla a fare in modo che col tempo farà sempre meno male.
La frase "con un libro in mano, anche due Lupin potevano cavarsela" non so perché ma mi ha commossa.
Ah, adoro Ama ma, nonostante l'idea dell'appuntamento sotto la statua di Peter Pan sia carino, la ship non parte e ovviamente continuo a preferli come amici. Questione di chimica.
Lo scambio di messaggi tra Soren e Lily invece è adorabile e un'altra di quelle cose che fa salire la ship a mille-davvero, ogni volta che rileggo le loro parti mi chiedo, perché la prima volta che ho letto questa Saga non mi piacevano? Voglio dire, posso capire perchè fossi restia a loro due in Ab Umbra Lumen (anche se le loro parti in Aul sono scritte magnificamente come tutto il resto, e raggiungono talvolta dei picchi lirici impressionanti) ma in Opera Al Nero hanno semplicemente TUTTO per far gridare "ship ship ship": una storia complicata alle spalle, un sincero desiderio di migliorarsi l'uno per l'altra e supportarsi a vicenda, la giusta dose di angst e pining reciproco e inconsapevole, l'altrettanto giusta dose di conversazioni un po' sdolcinate un po' ammiccanti...ci sono occasioni in cui interagiscono come due (incasinati) ragazzi normali e occasioni in cui invece si sente tutto il peso, doloroso e salvifico al tempo stesso, del passato tra loro. Come un dolore che salva e ferisce al tempo stesso. Gi anni passati lontani ma scambiandosi lettere creano quella strana dinamica tra l'imbarazzo e l'intimità fin troppo estrema (del tipo "teoricamente siamo due vecchi amici che non si sono lasciati benissimo e non si vedono di persona da cinque anni, in pratica ci siamo rovesciati a vicenda il cuore nelle lettere che ci siamo scambiati tra continenti, siamo intimi o estranei?), ma siccome ormai sono due giovani adulti e membri (quasi) funzionali della società hanno avuto occasione (tra un rapimento e l'altro, o una crisi politica e l'altra) di ricostruire un rapporto tra loro come ragazzi (più o meno) normali, tra battute, feste, cotte imbarazzanti e nuovi piccoli riti.
A proposito: date una medaglia a Roxanne. Neo madre e deve pure star dietro alle paturnie della Rossa nella sua unica serata di libertà.
"Stasera mi sbronzo" Lily è un meme di relatablità 😂!
E finalmente arriviamo all'addio al celibato vero e proprio.
 
"Il Finnigan’s Wake aveva ospitato molti lieti eventi: la propria inaugurazione coincidente con i festeggiamenti del diploma dei proprietari, svariati compleanni, un paio di matrimoni e per fortuna nessun funerale."
Non so perchè ho trovato questo inizio esilarante.

"A Malfoy, e alla sua sciagurata decisione di sposarsi con quello Kneazle pazzo di mia cugina!” Berciò James, 
James È maturato, ma...non sempre si vede, ecco.

Albus prese il proprio drink, un Platano Picchiatore, che la maggior parte dei ragazzi evitava ad inizio serata. Era divertente vedere come tutti, ad eccezione di Tom e Mike, aspettavano di vederlo stramazzare al suolo ubriaco dopo il secondo giro.
Spiacente, ho imparato a bere.
Ovviamente Al sarebbe il classico con la faccia d'angelo che regge come un camionista. (È così in character per lui.) Same, Al, same.

"Speriamo che si ubriachi. Diventa più silenzioso e tenta di spogliarmi davanti a tutti, ma almeno smette di fare il broncio." Sul serio, Thomas? Tom il piccolo maniaco sessuale il ritorno, questa volta condito di vena esibizionista che esce solo quando si ubriaca. E Al che ci sta ashahaha.

"Sorrise a Sören, entrato in quel momento in compagnia del suo biondo e muscoloso amico, Milo. Al si raddrizzò: voleva proprio vedere che
combinava Michel,  che era era appoggiato alla ringhiera che separava i loro tavoli dal resto della sala"
Mado' che pettegolo.


"Loki si accese la pipa, dando una vigorosa boccata, ma fu abbastanza furbo da non soffiare il fumo in faccia a Tom, che aveva il bicchiere in mano. Era già successo che glielo versasse addosso" voglio lo spin off sull'amicizia strana tra Loki Nott e Tom Dursley.

"Non che Milo fosse un brutto ragazzo, tutt’altro. Solo che con i capelli che sembravano appena usciti da una sveltina e quello che sembrava uno spinello tra le labbra…
… non è proprio il classico tipo di Mike. Pensavo gli piacessero più alla Mael … e alla me?" Al e i suoi momenti di non-modestia lol. Comunque, ok Al e Mael, ma perchè tutti si dimenticano che Michel è andato a letto ANCHE con James, e per un periodo di tempo anche non brevissimo (almeno in termine di storie adolescenziali)? Voglio dire, James sarà anche simile ad Al nei colori (i capelli, più che altro) ma come "tipo" si avvicina sicuramente più a Milo che ad Al o Mael: palestrato, vestiti all'ultima moda che fingono di essere casual, pose ribelli. Non è che Michel non avesse mai mostrato di apprezzare il tipo, ecco, almeno per storie di sesso.

Bellissimi Al e Loki che fanno le comari. E meno male che Michel non voleva chiacchiere su lui ed Emil! Vallo a dire ai suoi due più cari amici.
Bellissimo Thomas che si sbronza e va a cercaee Soren. Mi immagino la sorpresa di Soren a trovarsi accanto il cugino inquietante e misantropo che improvvisamente lo tratta come se fossero migliori amici 😂😂
L'alcool fa di questi e altri miracoli.
Sai cosa mi è piaciuto della descrizione della festa? Il fatto che quando durante la partita a poker il modo di giocare di ogni ragazzo ne rispecchia la personalità: Scorpius ubriaco fradicio e seminudo, Dionis che perde tutto ma si tiene stretta la fede nuziale, Tom arrabbiato perché sta perdendo (perchè il poker è un gioco di strategia che si basa sui bluff, non su schemi come gli scacchi, quindi è logico che Tom perda), Al che perde con grazie e scommette con parsimonia, Milo che colleziona vittorie barando e si ritira prima della fine del gioco e Loki che è il giocatore più temibile e letale.
"Malfoy mi perdonerà se mollo la sua festa etero, ma ho una gran voglia di scoparti.” oddio, non direi che le feste di Malfoy trasudano eterossessualità, ecco. Praticamente di solito di etero c'è solo il festeggiato. Che comunque balla coi maschi per non far ingelosire Rose.

Montague ovviamente è sempre un dispiacere, ma ci ha regalato una delle scene più divertenti del capitolo, con quel "ciao, mi chiamo Scorpius e siamo tutti Auror" e "il tipo ha avuto una pessima settimana" riferito a Soren 😂
...e ovviamente problemi in vista per Michel ed Emil! E Soren che ordina a Michel di inseguire Milo è la mossa da perfetto best friend.

Uhh, angolo confessioni di maschi che parlano di donne! Allora Milo ha ragione, ce ne sono di etero nel giro di amici di Scorpius. È che a parte Soren e Scorpius gli altri sono così secondari che ci si dimentica. Comunque evviva Bobby Jordan, parlando di personaggi secondari. Quando compare sono felice.
Scott anche se non è un cattivo ragazzo mi piace sempre meno, per il modo paternalistico che ha di decidere al posto di Lily quello che secondo lui le farebbe bene o male. Non trovo per forza negativo il fatto che voglia tornarsene in Australia, ha tutto il diritto di seguire i suoi sogni e di chiedere a Lily se vuole venire con lui, ma le modalità con cui lo sta facendo sono tutte sbagliate.
Soren mi ha spezzato il cuore con quel "il carcerato che in fondo ancora era".
Ma chi sono i geni che hanno invitato la scorta di Soren a bere?? E perchè loro, che sono IN SERVIZIO, hanno accettato??? Quando succedono queste cose ci si ricorda che i personaggi alla fine hanno tutti poco più di venti anni. Non sono ancora adulti veri e propri, benche siano tutti avviati con le loro professioni e alcuni di loro siano in procinto di sposarsi o già sposato, ma spesso si comportano ancora come ragazzi che vogliono soltanto divertirsi per una sera. O deprimersi pensando ai propri problemi di cuore irrisolti, ovvio.


Come Soren, che è arrivato più in là di quanto potesse mai immaginare cinque anni fa, con un cognome diverso da quello di Honhemein, un lavoro rispettabili e a servizio della Legge, persino degli amici, più o meno amichevoli, che lo invitano alle loro serate. Eppure è ancora perseguitato dai suoi fantasmi, quelli partoriti dal rimuginare della sua mente...e quelli che altri non sono che la personificazione, purtroppo in carne ed ossa, del suo passato.

Bellissima la scena di Johannes travestito da mendicante che chiede degli spiccioli a Soren mentre quest'ultimo si sta struggendo nel vicolo, e Soren che si accorge solo dopo qualche secondo, per via del nomignolo usato, dell'identità del mendicante...e ovviamente casca subito nella trappola, da bravo Tassorosso.
Sembrava davvero di essere nel vicolo insieme a Ren, la notte, con una festa chiassosa alle spalle. Ma perchè me ne stupisco, in fondo nelle tue storie sembra sempre di venir trasportati nell'atmosfera e nei luoghi in cui si muovono i personaggi.

"Quando si voltò, Johannes già correva.
Fu un sollievo poterlo inseguire."
 
Soren è sollevato all'idea di inseguire i mostri del suo passato invece che pensare alla sua situazione con Lily, come sempre. Oh, Soren, che antieroe disadattato che sei.

Recensore Junior
26/08/23, ore 20:14
Cap. 70:

Un Cargo che scivola sulle acque: per i Babbani è semplicemente una nave fantasma e per i maghi il luogo dove si consumerà una battaglia destinatasi a concludersi con la vittoria definitiva o con una carneficina.
Mi è piaciuta la scena in cui Harry viene visto come Capo attraverso gli occhi di Ama perchè dimostra la forza e la debolezza di Harry come Capo Auror: sa farsi ascoltare e amare dai suoi sottoposti, ma sopravvaluta inconsciamente la propria forza (o la propria fortuna) nel credere di poter affrontare da solo il nemico finale, aldilà di tutte le valutazioni razionali possibili.
Infonde negli altri coraggio con le sue azioni, come in fondo ha sempre fatto fin da bambino, ma il suo comportarsi sempre da Eroe Solitario mettendosi a volte da solo contro mostri più grandi e potenti di lui rischia di far segnare un autogoal all'intera squadra degli Auror.
Nel suo rifiuto di delegare c'è dell'altruismo, perchè non vorrebbe che nessun altro a parte lui rimanesse ferito, ma è comunque una grave mancanza come capo.
E poi arriviamo alla scena in cui Al (e Tom) vengono avvisati dell'arrivo di Harry.
È un Al diverso, strano, quello di questo capitolo. Un Al che ha paura di cedere alla speranza, di sperare troppo o troppo presto. Due o tre giorni intrappolato sulla nave sono riusciti a scalfire l'ottimismo di Al laddove anni passati a "rompersi la testa per mano di maghi psicotici" non ci sono riusciti.
Il fatto che Tom, pur essendo letteralmente nella testa di Albus, non riesca a capire subito cosa diavolo stia facendo fa capire *quanto* Al si chiuda improvvisamente, anche con se stesso, in reazione a un trauma. L'opposto di Tom, in un certo senso, che tra I due è quello più chiuso normalmente ma che come lui stesso dice di fronte alle una forte emozione negativo si trova sempre a dover scegliere se distruggere qualcosa o crollare. Al invece è quello aperto alle emozioni dei due ma in caso di trauma diventa, per dirlo come sua madre e sua sorella, "distaccato". È un tratto di Al che era apparso dopo il rapimento di Thomas e il fatto che ritorni qui alla fine di Oan, nonostante tutti i modi in cui Al è cambiato, fa capire quanto questo personaggio sia coerente e ben caratterizzato.
Se Tom sente uno scoppio di esaltante vittoria all'idea dell'arrivo di Harry, e poi viene travolto dall'ansia all'idea che non faranno in tempo ad avvisarlo, e diventa nervoso e irrequieto nella testa di Al perché non è bravo a gestire questo tipo di emozioni, Al non gestisce nemmeno lo stress, diventa quello freddo e *pianifica* un modo per risolvere il problema alla velocità della luce, senza neanche comunicarlo a Thomas.
Tom non capisce subito il piano di Al, nemmeno intellettualmente, forse perchè è troppo agitato al momento, ed è esilarante sentire Al che si da del genio da solo.
Ma la cosa che più mi ha commosso e mi ha lasciato col fiatone sospeso della scena di Al e Tom è stata Sophia che, forse per la speranza di rivedere Soren, forse per salvarsi la pellaccia, mente al supercattivo salvando Al (e Tom) esattamente come fece molti anni prima Narcissa Malfoy con Voldemort salvando la vita di Harry...e l'esito della guerra.
Ah, corsi e ricorsi storici. Mi uccideranno di feels un giorno.
Il modo in cui crei situazioni che sono simili e opposte a quelle dei libri della Saga originaria è fantastico perche lo fai con leggerezza, quasi en passant, e se non si sta facendo attenzione non lo si nota. Ma una volta che lo si realizza è impossibile non notarlo. Crei parallelismi con *classe*, senza gettarli in faccia al lettore, ma solo indicandoglieli ogni tanto con un sussurro strizzando l'occhio.
Comunque, per sdrammatizzare, mi ha fatto troppo ridere la scena:
Al a Sophia: sa mentire?
Sophia, indignata: chiedi a me, una Von Honhomein, se sa mentire...
Al: ha un flashback di Tom che va in giro dicendo "va tutto bene, non sto facendo nulla di losco" mentre sta facendo qualcosa di losco, e se ne sono accorti almeno una dozzina di cugini, otto spie internazionali, sei zii acquisiti, tutti i compagni di stanza, la squadra di Quidditch di Serpeverde e pure il club di Gobbiglie, perchè lo scemo tormentato passa ore a guardare struggente l'orizzonte con un'insegna luminosa al neon "sketchy and dangerous teenager involved in sketchy and dangerous things, do not talk to me" stampata in fronte. E nasconde il viso dietro la frangia o il bavero del cappotto ogni volta che qualcuno nomina i Naga, il che è un po' sospetto.
Sophia: tutti i Von Honhemein sanno mentire!
Al: ha un flashback di Soren in missione super segreta incaricato di portare creature pericolose a Hogwarts, che si muove cercando di infondere in ogni movimento la consapevolezza che è una persona in missione super segreta che deve portare creature pericolose in una scuola, e se ne sono accorti tre ritratti addormentati, quattro ippogrifi, un paio di investigatori privati che passavano di lì per caso, una mezza dozzina di Grifondoro, una decina di Corvonero, cinquanta Serpeverde, e persino qualche Tassorosso perchè Soren va in giro anche lui con un enorme cartello al neon in testa, ma sul suo c'è scritto "Guilty". E cade a terra inginocchiandosi sui ceci ogni volta che qualcuno nomina la Thule o un'altra associazione alchemica terroristica, il che è un po' sospetto. Quasi quanto Tom che fugge a nascondersi dietro un cespuglio quando gli si chiede se conosce un certo Doe.
A quanto pare però *le donne* della famiglia Von Honhemein FORSE sanno mentire. Almeno Al e Thomas ci sperano, o sono fritti. O meglio, Harry Potter è fritto e tutti loro con lui.
Nel frattempo, team di scettici nei confronti di Harry Potter, che al momento conta solo Ama, si aggiunge anche Scorpius, che rispetta Harry come capo e persona ma non ne approva certo tutte le decisioni. Da un lato Scorpius è sicuramente influenzato dal giudizio paterno, dall'altro lato i dubbi suoi e di Ama sono legittimi.
Come dicevamo, Harry è un bravo leader, perche sa farsi ascoltare e rispettare, ma non è un generale perfetto perchè non è un granché ad organizzare le persone sotto di lui affidando a ognuno il compito adatto. Se può, va da solo contro il nemico n1 e lascia gli altri a combattere come un fronte unico contro i minion del cattivo. È l'impostazione che ha imparato e interiorizzato durante l'adolescenza, dopotutto. Ma persino *James*, il più impulsivo e adorante dei suoi figli, si rende conto che il piano per la cattura di Luzhin rischia di fare acqua da tutte le parti.
Ma le disattenzioni di Harry e i suoi difetti, supposti o reali, come capo fanno sì che Ama e Scorpius vadano alla ricerca di Soren, quindi va bene così, perchè era il modo giusto per concludere le loro storie di auror o guerrieri. Un po' perchè sono sempre stati i supporter n1 e n2di Soren in Inghilterra (a parte Milo e Lily, ovviamente, che però lo erano già da prima) un po' perchè in un qualche modo entrambi salvando Soren fanno pace con le loro eredità paterne.
Il padre di Ama è morto ucciso da Doe ma dopo esser stato messo fuori gioco da Soren.
L'ultimo suo gesto è stato tendere la mano a Soren- l'ultimo suo desiderio salvare quel ragazzino dell'età di sua figlia che i cattivi stavano trasformando in una macchina da guerra a comando. E ora quella stessa figlia tende la mano a Soren salvandolo dalle ferite che si è procurato nel tentare di dimostrare al "Lato Buono" di essere degno del riscatto che gli era stato concesso dalla vedova di quell'uomo morto.
Aveva pensato fosse stato uno spreco, Soren, il fatto che l'ultima mano tesa di quell'agente fosse stata rivolta a lui, e non a sua figlia.
E ora quella fantomatica figlia gli tende la stessa mano, anche se Soren ha contribuito a renderla orfana, è entrato in competizione con lei per il posto come agente di collegamento nel caso Demiurgo, e poi l'ha rifiutata e scaricata per Lily.
E non solo per senso del dovere, o perchè è la cosa giusta da fare. Ma perchè ha conosciuto Soren come persona, e sa che Soren vale la pena. Perchè Ama sa che l'ultimo gesto di suo padre non è stato e non può essere solo "uno spreco".
Scorpius è diventato Auror anche e soprattutto per riscattare il nome Malfoy e ora abbandona la battaglia e rinuncia alla gloria che da sempre ha sognato per salvare un ragazzo che, come suo padre Draco un tempo, molti benpensanti pensano che non valga la pena salvare un'altra volta.
E persino James ammette che salvare Soren è diventata una priorità, checchè ne pensino tutti.
E Ron che come raccomandazione a Scorpius gli dice di non lasciare vedova sua figlia, aww. In fondo si è affezionato al piccolo Malfuretto, anche se lo appenderebbe al muro un giorno sì e l'altro pure. Va detto poi che Scorpius ci mette del suo a mettere in discussione tutte le discussioni dei superiori, eh. In questo è più simile al vecchio trio che a suo padre. Però lo fa con eleganza e classe, perché è pur sempre un piccolo Lord, e la maggior parte delle volte ha ragione. Come in questo caso: mi piace che il fatto che sia determinante per mandare Scorpius alla ricerca di Ren sia un corso di Primo Soccorso che Scorpius ha seguito, presumo, per non sentirsi più impotente di fronte a una persona morente come si era sentitoa cinque anni di fronte alla morte del nonno.
Trasformare i propri ricordi traumatici in punti di forza attraverso un percorso di guarigione è uno dei temi ricorrenti di questa Saga, e mi piace come sia tornato anche con Scorpius.
Comunque, gli Auror della Vecchia Squadra saranno pure stronzi e pieni di pregiudizi come pochi ma alla fine si rivelano competenti e più diligenti nel fare il loro lavoro di quanto tutti avessero pensato.

Dobbiamo stabilizzarlo. Se lo trasportiamo così….” Mormorò Scorpius e poi si bloccò. “Amico, tranquillo, okay? Ti portiamo al San Mungo.”
Lily.
No, non era Ama ad avere le mani bagnate. Era lui; ma supponeva potesse farlo, per la prima volta da quando era bambino.
Piangere. Perché era vero: era salvo, finalmente.
 
Soren è salvo in più di un senso, finalmente. E Lily è l'unica parola, l'unico nome che gli scivola in mente, come una preghiera, una speranza, o un ringraziamento.
(Recensione modificata il 27/08/2023 - 12:47 am)
(Recensione modificata il 27/08/2023 - 12:50 am)
(Recensione modificata il 27/08/2023 - 12:50 am)

Recensore Junior
26/08/23, ore 18:52
Cap. 71:

Lily che riceve la conferma professionale che tanto aveva bisogno di sentire dalle labbra della sua mentore, e cioè che sì, sarà una grande Psicomaga un giorno, nonostante tutti i suoi casini- o forse proprio per questo. La disamina che Padma fa di Lily, dei suoi difetti e dei suoi pregi e di come essi si riflettono nella sua professione, è fantastica e incredibilmente vera. Sì, Lily è chiassosa, inopportuna, emotiva- ma è anche capace di percepire, grazie al suo potere e al suo carattere, non solo quello che le persone provano e sono, ma anche quello che *potrebbero essere*, a volte anche a loro insaputa.
Lily è quel "ci siamo migliorati a vicenda" che in fondo è la chiave dell'amore, e il motivo per cui le tue storie sebbene possano partire da presupposti un po' problematici non siano mai riducibili a "crocerossina X che salva bad boy Y o viceversa".
Lily che attacca di nuovo con la storia del "ignoro il dolore lavorando perchè lavorare mi fa sentire utile", da vera Potter, e Padma 1) non le permette di ignorare il dolore spingendola a parlarne e 2) le dice che lavorando con i pazienti Lily non si SENTE utile, È utile.
Che donna, che Psicomaga, che personaggio.
(Dovrebbe portarsi una medaglia con scritto: "ho avuto una Potter come mia allieva e sono sopravvissuta incolume a Opera Al Nero", visto che Oan è entrata nel vivo con l'attacco al Sergente Flannery ed ha iniziato ad avviarsi verso il Gran Finale con l'attacco al Guaritore Finnigan. Tom ha ragione, i maschi Potter portano sfiga.)
Lily che sente il dolore di Soren adistanza come se fosse suo. Quel suo attimo di disperazione e poi la sua ritrovata, battagliera speranza, senza la quale non sarebbe Lily (Luna) Potter. Quel suo "Ce la caveremo, ragazzone" perchè così come, da brava figlia di suo padre, il suo modo per salvarsi è salvare gli altri, in quanto Potter, in quanto Lena e in quanto *Lily* il suo modo per rassicurarsi è e sarà sempre rassicurare gli altri- fare loro luce.
Harry che non ha mai voluto il potere o la responsabilità di un intero gruppo di persone ma ne è investito dall'adolescenza.
Harry che da sempre spera di esserne degno, di questo potere- "lo sperava da una vita".
James e quel suo "sono pronto" rivolto a suo padre e il suo capo, e Harry che risponde, questa volta onestamente, "forse sono io a non essere pronto", ammettendo implicitamente che se ha sempre cercato di tenere James il più fuori dall'azione possibile non è mai stato perchè pensava che James non ne fosse in grado, ma perchè da padre è lui che non riesce ad accettare di mandare un figlio tra le braccia del pericolo- anche se esercitando una professione che Harry stesso ha esercitato da prima che James nascesse. James che dice a suo padre che ha intenzione di entrare nel pericolo con o senza la benedizione del padre, perche non è più un bambino in cerca dell'approvazione del padre-erore, ma un soldato pronto a fare il suo lavoro. E il suo lavoro ora consiste nell'entrare nella bocca del leone insieme a suo padre e coprirgli le spalle, forse anche salvarlo, in un capovolgimento di ruoli che segna per James l'ultima, vera pietra miliare dell'età adulta. Harry che realizza che James ha ragione e lui non ha piu scuse per tenerlo fuori dai giochi come ha fatto sei o cinque anni prima, che è arrivato il momento di accettare che James sia cresciuto e nel bene e nel male è cresciuto per diventare come suo padre e fare la sua stessa professione correndo i suoi stessi rischi. Harry e James e quell'abbraccio padre-figlio che è allo stesso tempo l'accettare del tempo che passa e dei ruoli che cambiano e la promessa che, nonostante questo, l'affetto e il supporto tra i due non cambierà mai. Lacrimuccia.

Tom che pensa a Robin quando dice a Sophia che "ogni figlio ama la propria madre".
Tom e l'intero confronto con sua Zia, a dire il vero- questi due sono più simili di quanto credano, sicuramente più di quanto Sophia sia simile al povero Soren o Thomas al defunto e non tanti compianto Alberich.
Tom e il suo fare schifo a inventarsi bugie- il tedesco l'ha imparato a scuola e se mormora sottovoce è perchè sta pregando, come no. Che poi lo dice anche in tono di sfida, come un ragazzino arrabbiato e dispettoso che crede che tutti a parte lui siamo idioti, quindi anche se inventarsi bugie migliori la gente non gli crederebbe comunque.
Solo un Mercenago idiota e drogato dalla troppa Magia può cascarci.
Infatti Sophia non ci casca. Analfabeta della Magia, ma mica scema.
Sul serio ho adorato le interazioni di Al e Thomas con Sophia. Così tanta Serpeverdaggine concentrata tutta insieme 😂
Tipo che mi immagino in futuro Sophia diventare bff con Al e Tom di fronte a uno sconvolto e scoraggiato Soren (e Lily che ovviamente scrolla le spalle e alza gli occhi al cielo dicendo "ti PAREVA che questi due non diventavano i cocchi anche della madre sociopatica del mio ragazzo!") Scherzo, ovviamente. O forse no.
Ho adorato ovviamente anche tutt commenti sarcastici di Tom nella testa di Al- e Al che lo rimbotta mentalmente ogni volta, lol.
Al e la crisi di panico quando Tom deve interrompere il legame e lasciarlo di nuovo da solo. Al solo pensiero di doversi separare da Tom mentre è ancora tecnicamente nel luogo del pericolo si sente travolto da un terrore che non ha provato- o forse non ha espresso- nemmeno di fronte a Luzhin. Sono entrambi così emotivamente dipendenti l'uno dall'altro che sarebbe malsano che non fosse reciproco e salvifico per entrambi.
Tom e quel suo "me ne vado per averti qui, cretino di un Potter"- solo loro possono risultare teneri mentre si insultano.
Al sa che "era tutto finito ma non era tutto okay, ma andava bene comunque". Credo che se l'esperienza della nave servirà a qualcosa, a *qualunque cosa* ad Al, sarà ad imparare a parlare dei traumi e dei dolori invece che ignorarli e poi gettarli alle spalle al motto di "ora va tutto bene."
Al e il coming out involontario davanti alla madre- sì, ho apprezzato il fatto che avvenga nella storia maniera dell'ormai storico coming out di suo fratello maggiore...ma che Al non voleva che avvenisse così! Storia di Al e James in a nutshell, lol. Ho apprezzato anche il fatto che Rose fosse presente, e che Al sia avvenuto davanti a Ginny e non a Harry. Un po' perchè Harry aveva già avuto il suo confronto con Thomas sull'argomento un po' perchè c'erano stati accenni, sia in Pov Al che in Pov Harry, al fatto che Harry SAPESSE del figlio di mezzo e del suo figlioccio pur non essendoci mai stata una vera e propria conversazione tra loro a questo proposito, mentre quel che pensava Ginny della relazione del figlio con Thomas è sempre stato un mistero. Tutti sanno che Ginny è stata più disponibile di Harry ad accettare delle relazioni di James con Ted e (soprattutto) Lily con Soren, ma c'è sempre stato un fondo di sospetto che per quanto riguarda la relazione di Al i ruoli sarebbero stati opposti. Invece Al è il solito cocco e a parte un blando rimprovero sul non saper come dare le notizie in modo non shockante, Ginny da la sua benedizione (Harry l'aveva già data a Tom, anche se Al non lo sa-o meglio, lo scopre ora) liquidando il tutto con una battuta, con i suoi soliti modi ironici pieni d'affetto.
Ah, e ho notato come quando Tom dice che Harry lo sapeva già Ginny lo corregge dicendo "lo sospettava, come tutti" così come Al lo aveva corretto dicendo "lo suppongono, è diverso" quando Tom aveva detto che fare coming out o meno era inutile perché tanto tutti sapevano già di loro.
E Hermione che si sente come se fosse l'unica a non aver indovinato la risposta a un esame ripassa ad alta voce tutti i "segni" che non aveva colto è assolutamente esilarante ed in character. Cosi come Al che nonostante tutto si sente in imbarazzo, anche se è un imbarazzo felice.
Tom che sa che non andrà tutto bene in un batter d'occhio, come non è andato subito tutto bene dopo la faccenda Von Honhemein, perchè i fantasmi dei traumi non scompaiono subito ma si portano dietro per un poi, finché non si riesce a sconfiggerli. Ma Tom sa che prima o poi li sconfiggeranno, perchè lì affronteranno insieme, e questo, quando si combatte contro i mostri, fa tutta la la differenza del mondo.
Tom che si sdraia vicino ad Al dopo averlo portato a casa e pensa che Al è ancora quel bambino d'estate, che gli tende la mano tra i campi d'orzo e gli salva l'anima ogni volta.
Quella battuta "sono anche nella tua testa" seguita da "tutto è andato secondo i piani allora". Quel "bentornato a casa" che riflette quello che Al disse con gli occhi e con il sorriso in un altro letto, a Rugen, dopo aver riportato a casa Tom come ora Tom ha fatto con Al.
E la canzone, la canzone, la canzone. Così perfetta per Al e Tom, da adulti e da bambini, e così perfetta in genere. "You are my endless summer, and in the morning I'll be waiting for your never ending-wave..."
(Recensione modificata il 27/08/2023 - 09:06 am)

Recensore Junior
26/08/23, ore 16:49
Cap. 3:

Sai cos'è la cosa bella di questo capitolo completamente ambientato in America? Che tutto è talmente nuovo e ben delineato che ti dimentichi che 1) questa storia è una fanfiction 2) tutti questi personaggi a parte Soren e Milo sono personaggi secondari.
Sul serio, a parte l'impianto generale del Mondo Magico della Rowling, tutte le strutture, i dipartimenti e le dinamiche che hai creato sono completamenti nuovi. E certo, una delle cose che mi piace di più delle storie questa Saga è il modo in cui, per quanto riguarda l'Inghilterra Magica, fai combaciare e incontrare sempre, in modo più o meno sottile, il canon dei libri di Harry Potter con nuove idee di tasca tua e con le storyline dei personaggi. Ma è prova della tua bravura, anche come scrittrice di originali, il fatto che per quanto riguarda la nuova vita di Ren in America tu abbia creato un nuovo set di personaggi e luoghi a partire da zero, e che sia realistico e vivo esattamente come quello dell'Inghilterra Magica che tanto conosciamo.
Perchè non è solo abbozzato, questo Nuovo Mondo Magico oltreoceano (nuovo in tutti i sensi): tutti i personaggi sono incredibilmente vividi e ben caratterizzati, le dinamiche tra loro complicate e credibili al tempo stesso, l'ambiente in cui si muovono, vivono e lavorano è tratteggiato magnificamente.
Per dire, potrei leggere un intero spin off solo su Rico che si abitua alla presenza di Soren in squadra, o su Nora e le sue magagne con politici assetati di potere del calibro di Ethan Scott.
È anche questo che rende le tue storie speciali: oltre i personaggi principali (che comunque sono tantissimi) c'è una fitta rete di amici, conoscenti, colleghi, sempre presente, sempre in movimento, che contribuiscono a rendere REALE il mondo in cui I tuoi personaggi si muovono.
E ogni tanto questi personaggi secondari prendono spazio e parola e attraverso i loro occhi ci fanno vedere come gli "outsider" a tutte le vicende che hanno coinvolto i nostri eroi percepiscono suddette vicende e suddetti eroi, come fa Rico in questo capitolo con Soren.
La sua descrizione di Soren, del suo essere così "testa di latta", apparentemente sprovveduto e in realtà addestrato come un marines, di come sia ingenuo sulle cose del mondo e allo stesso tempo capace di un sarcasmo intelligente (il sopracciglio incaricato!) che però non tira fuori di fronte agli altri colleghi perché non si fida di loro, il modo in cui non toglie i sottotesti pur essendo tutt'altro che idiota e si irrigidisce alle pacche sulla spalla, i segni sparso che si porta dietro un passato tutt'altro che limpido e probabilmente doloroso, i suoi modi da principino blasonato e il suo rifiuto di cedere ai pregiudizi di qualunque genere e alle battute da taverna, i suoi occhi buoni e profondi e la sua presa killer...è così LUI. Oh, Soren.

Recensore Junior
29/07/23, ore 01:23
Cap. 12:

Ultimamente, cioè durante l'ultima rilettura (che poi non rileggo mai in fila, perche mi stuferei, ma sempre a capitoli sparsi o "a blocchi",come si può capire dall'ordine assolutamente casuale in cui recensisco i capitoli) , mi sta interessando il rapporto Al-Michel. O meglio, la cotta non corrisposta ma tenace di Michel e i motivi per cui Al continua a tenerselo intorno, pur sapendo che non è una situazione che fa granché bene a nessuno.
È interessante perchè da parte di entrambi c'è sia un sincero affetto che un fondo di egoismo nella loro amicizia. Solo che in Ab Umbra Lumen/Doppelgaenger sembrava che da parte di Al ci fosse un genuino affetto per Mike, che lo portava perfino a sentirsi assurdamente in colpa per non ricambiare i sentimenti dell'altro, mentre Michel sembrava quello più opportunista con motivazioni ulteriori, ora è Al che, sebbene il suo affetto e la sua amicizia siano sempre sinceri perchè è *Al*, usa Michel Zabini come "boccata d'aria" mentre scopriamo dal Pov di Michel quello che già si poteva intuire da alcune scene di Ab Umbra Lumen, ovvero che, aldilà della sua cotta e del suo desiderio di portarselo a letto (che ormai lui stesso sa essere un'illusione senza speranza), Michel vuole davvero bene ad Al e si preoccupa sinceramente del suo benessere, forse addirittura più di quanto Al faccia con lui. Poi certo, è invidioso di lui e della sua felicità e forse si aggrappa così tanto a questa cotta adolescenziale proprio perchè è una distrazione dallo stress quotidiano e dall'insoddisfazione che prova per come gli stanno andando le cose nella vita in generale, e passare del tempo con Al è, oltre che una distrazione, anche un memento di "cosa sarebbe potuto essere" se le cose fossero andate diversamente.
Ripeto, interessante: e complimenti perchè è raro che in una fanfiction un personaggio nato solo per essere di disturbo alla coppietta principale raggiunga un livello di spessore psicologico e importanza narrativa come quelli di Michel in Opera Al Nero, senza venir demonizzato ne diventare un povero bravo ragazzo incompreso (anzi, sotto certi punti vista, Michel, aldilà del suo essere un membro funzionale e apparentemente impeccabile della società, o forse proprio per questo, è quasi più stronzetto e disagiato di Al e Tom messi insieme. Però non è SOLO uno stronzetto, ed è una cosa che viene rivelata pian piano, e funziona anche se sarebbe potuto essere un clichè perchè tu sei brava con questo tipo di personaggi).
Dettaglio interessante e non so quanto voluto:
"Cos’è, devi restare dove può vederti?”
“Dai, non fare lo stronzo!” Sbuffò senza traccia di vero fastidio nella voce. “Ieri sera si è preoccupato a morte. È rimasto ore di fronte all’ospedale perché non ero venuto a prenderlo. ”
“E questo non è minimamente inquietante perché…”
“Mike.” Stavolta il tono di voce era definitivo e ad un passo dalla reprimenda. “Vediamoci domani, vuoi?”
Al non si indispettisce troppo alla menzione della protettività eccessiva (e sempre venata di possessività e ansia in egual misura) di Tom perchè in fondo è una cosa che gli fa piacere, anche se non lo ammetterà mai. Al scatta subito in modalità gelida "ora zitto o ti becchi una reprimenda", tuttavia, quando con la seconda battuta sarcastica Michel implica il discorso "c'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato e inquietante in Tom e nel modo in cui la sua testa funziona" perchè quello è un discorso che fa scattare la vena protettiva *,di Al*, verso Tom, ed è soprattutto un discorso Mike non può permettersi di accennare visto che ha già espresso abbondantemente i suoi pensieri a riguardo cinque anni fa, con conseguenze che tutti ricordano.
Niente, è solo una piccola interazione che però mostra come non è vero che Al non sappia o non voglia, all'occorrenza, mettere paletti nella sua amicizia con Zabini, quando ritiene che sia necessario.

Parlando di terzi incomodi che fanno comunque una bella figura come personaggi e persone, Scott Ross, nel flashback in cui Lily gli parla del suo rapporto epistolare (e non, a questo punto) con Soren fa le domande giuste, delle obiezioni legittime e una frecciatina assolutamente meritata. Ecco qua un altro terzo incomodo a cui Dira da dignità come personaggio invece di trattarlo come macchietta come farebbero molte altre fanwriter o anche scrittrici pubblicate di molti fantasy/romance ecc.
Bello il brunch con le Quattro dell'Apocalisse perchè non ci sono mai abbastanza amicizie femminili in questa Saga, e in particolare abbastanza interazioni tra petsonaggi femminili della stessa famiglia, il che è un peccato (ti sei rifatta e stai rifacendo con la Via Smarrita, comunque).
Bello il dialogo con Roxanne perché presenti un personaggio che inizialmente si oppone alla corrispondenza, in effetti un po' morbosetta* tra Lily e Soren non perchè è per partito preso contro Soren o ha delle ulteriori motivazioni inconsce dovute a propri traumi irrisolti come Albus (ciao Albie, sei sempre il mio adorato anche se sei da strozzare) ma perchè le importa della cuginetta e del suo benessere più di chiunque altro. Non vuole male a Soren personalmente ma antepone al bene di Soren la serenità di Lily- *dico che la corrispondenza era morbosetta perchè, aldilà di tutto quel che c'e stato tra Lily e Ren, quando Nora (che, non dimentichiamocelo, per quanto sia sempre stata una brava persona e sia ora sinceramente affezionata a Soren, rappresentava comunque l'autorità della polizia, qualcuno a cui difficilmente si può dire di no) ha avanzato l'idea della corrispondenza tra Lily e Soren, la prima era una studentessa traumatizzata e Soren un galeotto al passo dal suicidio, e santo cielo Nora, non dai esplicitamente a una sedicenne instabile come una trottola il compito di salvare psicologicamente e moralmente un ragazzo come Soren da una cosa simile. È proprio una cosa non etica da tutti i punti di vista- aldilà del fatto che poi la corrispondenza tra Soren e Lily abbia fatto molto bene a entrambi, sul lungo periodo, è proprio una cosa sbagliata eticamente, soprattutto visto che è stata caodeggiata e/o accettata dagli adulti per via delle informazioni che Soren era disposto a dare in cambio, ma signori miei, qui stiamo parlando di una ragazza minorenne e di un ragazzo appena ventenne in uno stato psicologico fragilissimo e pericoloso, e non bisorrebbe giocare con il loro stato mentale neanche per tutte le informazioni del mondo.
Ripensandoci, Nora che spinge Lily a scrivere a Soren è come Harry che forza la mano dei Dursley nell'adottare Tom- una cosa assolutamente sbagliata dal punto di vista etico che per fortuna ha avuto solo risvolti super positivi per tutti i personaggi coinvolti, ma in un'altra storia con un'autrice meno benigna sarebbe potuto finire MOLTO male.
I tuoi personaggi adulti a volte sono così frustranti perchè fanno azioni avventate e eticamente questionabili, mettendo in gioco la vita dei ragazzini, animati dalle migliori intenzioni...e per un motivo o per l'altro le cose vanno QUASI sempre secondo i loro piani, anche quando avrebbero potuto o dovuto andare storte.
...Mi sono accorta che ho appena descritto quello che succede per sette libri nella saga di Harry Potter. Quindi un punto a te per la continuità tematica e la coerenza con l'originale.
Anche se c'è da dire che i tuoi, di adulti, mettono a rischio la vita dei ragazzi in modo molto più inconscio e meno perfido di Silente. Il che è un altro punto a te, perchè uno dei cardini di questa Saga è il modo in cui tratti il trauma intergenerazionale, il fatto che tutti gli adulti tendano inconsciamente a riproporre i modelli che hanno avuto nell'adolescenza, nel bene e nel male, ma cercano anche di MIGLIORARE.
Vedi Harry che si rende conto di avere sotto di se' il cugino di Piton e di star riproponendo una dinamica già vista, ma opposta: ora è Harry il superiore dispotico e il ragazzo Prince la vittima che paga per i peccati della sua famiglia.
Tra l'altro, Harry nelle tue storie ha quest'irrisolto desiderio continuo di fare pace con i fantasmi del suo passato, nonostante viva um presente appagato e felice, che trovo bellissimo e realistico.
Troppo spesso ho letto di Harry Potter dopo la guerra descritti come destinati a un presente di infelicità e continua depressione (perchè "ha sofferto troppi traumi per vivere una vita normale" ugh odio quest'argomento, lo usavano anche contro Arya Stark nel fandom di Got, ti ringrazio di esserti opposta con le tue storie a questa visione cinica e priva di speranza non solo con il tuo Harry ma anche e soprattutto con il personaggio di Soren) oppure totalmente intaccato dai traumi del passato (cosa altrettanto fastidiosa e molto realistico- entrambe le narrazioni comunque propagano la narrativa secondo la quale se hai vissuto un'infanzia traumatica le uniche cose che puoi fare sono rinunciare a una parvenza di normalità o, udite udite, smettere di essere traumatizzato/a. Utile.)
Quindi viva il tuo Harry che va a vivere in una villetta in mezzo al bosco che non gli ricorda, non gli DEVE ricordare niente, ma sente un filo di malinconia guardando le nuvole rincorrersi nel cielo di Privet Drive, Harry che mette ai suoi figli nomi di fantasmi non per segnare il loro futuro ma perchè crede che basti questo a esorcizzare il proprio passato e liberare dal peso di esso i pargoli, ma non fa i conti con l'ironia del destino e la sfiga genetica, che lo porterà ancora e ancora a scontrarsi con molti, diversi fantasmi del suo passato finché non capirà come farci i conti DAVVERO.
Tipo, come parlare con Soren. Tipo.
E viva Soren che smette di chiedere scusa, di chiedere il permesso, e finalmente ne dice quattro a Ron. Perchè Ron sconfina dalla diffidenza (sbagliata, ma comprensibile) alla mancanza di rispetto aperta, e Soren giustamente, legittimamente, glielo fa notare.
È quasi rinfrescante per Soren, forse, essere trattato apertamente a pesce in faccia da qualcuno che ha palesemente torto e gli sta palesemente facendo mobbing, perchè di fronte a questo Soren può difendersi, perchè sente di aver DIRITTO di difendersi in questa situazione, mentre alle occhiate gelide e silenziose piene d'accusa non può farci nulla perchè a) una parte di lui sente di meritarle, perché ha tutto il complesso della colpa dell'anti-eroe; e si crogiola nel suo sentirsi incompreso da chi lo incolpa e in colpa al tempo stesso b) oggettivamente, se Harry o James o chi per loro non iniziano il discorso, non è che Soren può andare lì e dire "mi trattate freddamente per del ruolo che ho giocato nel trauma di Lily e del fatto di essere stato una pedina di mio zio" passerebbe dalla parte del torto, perchè 1) farebbe la figura del ragazzino che non sa come si sta sul posto di lavoro e frigna quando i colleghi lo trattano con freddezza o distacco 2) si beccherebbe un "scusa, ma che cazzo ti aspettavi?" in risposta.
Quindi Harry ha ragione, deve essere lui a iniziare il discorso e deporre il cosiddetto ramoscello d'ulivo, perché è lui il superiore ed è lui il padre protettivo. Soren, oltre che camminare sui gusci d'uovo (più di quanto già non faccia) non può far altro per sbloccare la situazione coi maschi di casa Potter con cui è costretto a lavorare (e loro con lui).
Invece con Ron che non perde occasione di insinuare e accusare apertamente Soren può ribattere perchè ha ragione non *solo* da punto di vista morale ("in realtà è buono"- ok, uno potrebbe dire, ma in fondo chissenefrega, sai quante persone che sono *in realtà buone dentro* fanno danni? Poi una persona può starti sull’anima pur essendo la più buona del mondo anche se siete colleghi, SOPRATTUTTO se siete colleghi, lol) ma anche da un punto etico-lavorativo (non importa quanto ti sta sull’anima una persona, se siete colleghi e dovete lavorare insieme, fai buon viso a cattivo gioco e cerchi di fare il tuo lavoro e di farlo fare pure all’altra persona. Soprattutto se questa persona è un sottoposto- se non sai contenere la tua antipatia come da adulto dovresti e le tue frecciatine impediscono al tizio che ti sta sull’anima di lavorare, stai facendo mobbing. Ron e Soren sono sul posto di lavoro, Soren è lì come collega, ha fatto il suo lavoro e l'ha fatto bene, e Ron non ha il diritto o la legittimità di sminuirlo per questo, e non è nemmeno furbo a farlo. E Soren glielo dice chiaro e tondo).

Nessuno può obbligare i Potter-Weasley &co a provare empatia o simpatia verso Soren (che poi impareranno a farlo, e sarà una parte fondamentale del loro percorso di crescita, è un altro discorso) ma se c’è una cosa che Soren può e DEVE pretendere è che non gli facciano mobbing e smettano di ostacolarlo quando lui sta facendo il suo lavoro. Quindi, go Soren go, fai valere i tuoi diritti da agente straniero che deve essere trattato con rispetto e insulta pure Ron con le tue maniere alla Piton. Tra l’altro ha ragione anche da un punto di vista pratica, ostacolarlo nel suo lavoro non conviene neppure a loro, visto che Soren è letteralmente l’AGENTE PIÙ SPECIALIZZATO E PREPARATO CHE ESISTA NEL SUO CAMPO e sta teoricamente lavorando per loro. Che fai, ti alieni apertamente un tizio simile per via dei tuoi sentimenti personali rischiando così di non riuscire a catturare i VERI cattivi? Soren ha ragione, sei un imbecille.

Divagazioni a parte, dicevo: il cameo con Roxanne perché non è (ancora) una fan sfegatata di Soren, ma la ragazza (ormai donna sposata e quasi-madre, cavoli sti personaggi bruciano le tappe troppo in fretta- ROXIE IN OAN DOVREBBE AVERE LA MIA ETÀ RALLENTA!) dicevo, non nega di non sapere una cippa di lui come persona o del suo rapporto con Lily *dall'interno*, perciò ricorda a Lily che lei e solo lei sa quello che c'è tra lei e Soren, e quindi è LEI che deve decidere cosa fare da questo punto in poi.
Tutti fino a questo momento hanno velatamente detto a Lily cosa SECONDO OGNUNO DI LORO la ragazza dovrebbe fare e il punto non è chi avesse ragione e chi torto, il punto è che Lily dovrebbe esser considerata capace di decidere per stessa, aldilà delle sue scelte scriteriate del passato. Albus, Rose e gli altri non possono lamentarsi che Lily si comporti talvolta ancora come una bambina viziata e capricciosa che non cresce mai se loro per primi continuano a non trattarla da adulta e a tenerle nascoste robe che la riguardano o la dovrebbero riguardare “per il suo bene”. (almeno Harry è coerente nel trattare Lily come una bambina e desiderare che la figlia rimanga tale il più a lungo possibile- che poi il fatto che le nasconda le cose tentando di proteggerla mentre in realtà la sta controllando sia agghiacciante è un altro discorso, vedi il passaggio sul riproporre I modelli con cui siamo cresciuto aka per Harry Silente).
Penso che Lily avesse bisogno di qualcuno come Roxanne che le chieda: "TU, per TE stessa, cosa credi di aver bisogno di fare o voler fare a proposito di questa situazione?"
Non so, mi è piaciuto il fatto che Roxie deponga l'ascia di guerra verso Soren ma mantenga il suo focus e le sue priorità su *Lily*, senza cercare di imporre alla cugina più giovane la sua visione delle cose come invece stanno cercando di fare tutti gli altri, anche se con buone ragioni, ma spingendola a guardarsi dentro e a far chiarezza con se stessa, e soprattutto PER stessa, su quello che LEI vuole e cerca da Soren e dal rapporto con lui.
Punti in paradiso per Roxie, gente.
Bella anche l'ultima scena con Michel depresso nella solitudine della folla- la peggiore delle solitudini. Viene però salvato dai suoi cupi pensieri (e dal suo stesso rimurginare) da un angelo biondo, sarcastico, atipico e sgangherato che noi sappiamo essere un certo, tedesco, violinista.
Tra parentesi, apprezzo sempre quando il Pov che apre il capitolo è lo stesso che lo chiude- mi da la sensazione di completezza.
E niente, scusa se durante le recensioni divago sempre e non riesco a rimanere attaccata “al testo” commentando solo quello che viene raccontato nel capitolo, e finisco sempre per fare e scrivere riflessioni che contengono rimandi a quanto detto nei capitoli o nelle storie precedenti o spoiler riguardo cose che verranno dette o esplicitate in seguite- è che non riesco a fare altrimenti, perchè i tuoi personaggi sono tutti così incredibilmente coerenti e al tempo stesso sfaccettati che è impossibile analizzare le loro azioni e i loro comportamenti, ed evidenziare la loro crescita e le loro sfaccettature, senza tener conto del quadro generale.
(Recensione modificata il 03/08/2023 - 01:08 pm)
(Recensione modificata il 03/08/2023 - 01:29 pm)

Recensore Master
23/06/23, ore 18:21

Quanto sono carini Rose e Scorpius!! Sì, in effetti è strano che sono fidanzati ma continuano a viversi in clandestinità, ma mi piace anche questo..sa di trasgressivo ahhah e cmq Scorpius nudo davanti alle finestre.. 🔥🔥🔥 ha ragione che darebbe un bel buongiorno hahahAvrei voluto vederlo questo tuffo nel tamigi a Capodanno LOOL xd

Dionis è così carino con Soren 🥰🥰 pensavo che lo avrebbe incoraggiato a buttarsi su Lily, però..e invece lo incoraggia a uscire con Ama OMG xd Beh, d'altronde lei è fidanzata xd
Ho amato il terzo grado di Roxanne a Lily! L'ha proprio stanata!! 😂😂😂 E non oso immaginare come reagirebbe Rose alla notizia 🤣🤣🤣 certo che però Lily non è molto carina con Ren.. Lui all'idea di uscire con Ama si sente di tradirla anche se non c'è stato niente tra loro e invece lei i maschioni nudi per l'addio al celibato li vorrebbe eccome 😏😆🔥🔥🔥 e comunque Lily dice di non essere più un adolescente ma tutti questi colpi di scena.. È come se fosse tornata indietro all'adolescenza 🤣🤣🥰
Mamma mia che capitolo incredibile O.O confesso che vedere Lily così gelosa mi piace assai 😈😈 rosica un po' anche tu adesso ehheh 😈😈 rotolavo al fatto che Lily pensava di essere al sicuro solo perché l'aveva scampata quando Ren le sistemava il corpetto, ma tanto poi si è accorto che aveva qualcosa, durante l'allenamento 🤣🤣🤣 poi lui ha un tempismo esemplare! Sceglie proprio questo momento per dirle di Ama. Grandissimo. Atterrare l'avversario quando è a terra. Questo non lo insegnano in quegli allenamenti 🤣🤣
devo ammettere anche che sono rimasta stranita dal fatto che il capitolo sembrava inizialmente centrato tutto su Rose e Scorpius.. E poi.. Sono sgusciati di nuovo via.. 🤣🤣🤣

Stavo dimenticando l'appuntamento tra Emil e Michel.. Sono così belli insieme 😍😍😍 Michel è un amore.. Così aristocratico e spiritoso e soprattutto è capace di leggerlo dentro.. Ha capito che si diverte a fare il finto trasandato ma ci tiene al look 😍 e io sono GELOSA, sì, non lo sono come lo è Lily.. Ma anche io vorrei mettermi quello che desidero senza sembrare una scappata di casa 🤣🤣🤣
(Recensione modificata il 23/06/2023 - 07:28 pm)

Recensore Master
23/06/23, ore 17:26
Cap. 23:

L'amore filiale è davvero forte per lasciare che Lily si prenda l'ultima ciambella ahhah
La nipotina di Ted è così tenera 💜💙💜
Amo questo rapporto tra Rico e Soren! Per fortuna il capitamo lo difende! Mi dispiace per Ama che si è presa una cotta per Soren..non ha speranze xd

Dai, mi sono piaciuti Soren e Lily 😍😍😍 mi è piaciuto anche Milo con le sue battute. Lo amo! Ahahah xd
Lily ha compreso pienamente com'è fatto Ren! Questo pone una riflessione molto profonda! Spesso ci impuntiamo a voler per forza aiutare qualcuno da non capire che.. Il modo migliore per prendere questa persona e farla avvicinare, è lasciare che sia lei ad aiutare!! Molte persone infatti amano di più aiutare che essere aiutati e Lily è stata grande a chiedere il suo aiuto!
Ho amato quando è rimasta a contemplare Ren a petto nudo 😂😂🔥🔥🔥 e la moto?? Di solito sono i ragazzi a guidarla ma ci piace anche questo 😂😂 inoltre è stato bellissimo che Lily abbia detto che non vuole leggere i suoi pensieri a tradimento! A volte sono gesti proprio del genere, che preservano la libertà all'altro che ti fanno guadagnare la piena fiducia di qualcuno!! Sarebbe stato terribile per Ren se Lily avesse scoperto dei sentimenti per lei, perché lo costringeva a mostrarglieli e anche se Ren sarebbe rimasto comunque innamorato di lei, sono sicura che avrebbe perso fiducia in lei, oltre ovviamente al fatto che si sarebbe persa tutta la magia 😂❤️
(Recensione modificata il 23/06/2023 - 06:02 pm)

Recensore Master
23/06/23, ore 15:02
Cap. 14:

Ho scordato di recensire alcuni capitoli, quindi se non ti dispiace, rimedio adesso xd ricordo comunque gli avvenimenti, ma mi limito a commentarli😍😍

Achille contento di non avere Albus e James come rivali con le donne..lo capisco! ahhah
Quanto mi dispiace per il sergente :(
Quanto amo Al e Tom che si abbracciano e si baciano..sono troppo teneri

Stato d’animo giusto per incontrare i ricordi.
che frase meravigliosa 💜💜💜
Che carino l'incontro tra Lily e Ren! 💜💙💜💙💜💙
Capisco molto bene l'ansia che deriva dal fatto che hai paura che la persona con cui ti sentivi telegraficamente, non sia la stessa dal vivo.. Però loro si conoscevano già da prima e quindi questo fa la differenza ❤️❤️❤️

Ho seriamente avuto paura che il lupo facesse del male prima a Ted e poi a James..fortunatamente ne sono usciti illesi, ma il lupo mannaro no 😭😭😭 Teddy è talmente buono che anche se ha cercato di ucciderlo, è dispiaciuto comunque della sua morte! È rimasto talmente scioccato che non è riuscito neanche a ribattere ai centauri dicendo loro che non gli hanno salvato loro la vita, ma James 😡😡😡 si prendono pure meriti che non hanno!!
James e Teddy meravigliosi 😍😍
(Recensione modificata il 23/06/2023 - 04:23 pm)

Recensore Junior
04/06/23, ore 17:03

Tom: cerca di annegare da solo nella sua disperazione al pensiero di aver perso Al e di non poterlo contattare forse mai più.
Lily Potter, comparsa dal nulla portando con se un'idea spericolata e ai limiti dell'illegalità, perché è quello che si porta dietro sempre nei momenti di massima tensione: what about NO.

Soren: cerca di imbarcarsi in una missione suicida per sconfiggere i suoi fantasmi del passato che su quella nave sono molto reali e perdipiù magicamente dopati.
Albus Potter, comparso nel mezzo del casino perché trovarsi misteriosamente in mezzo a tutti i casini possibili è la sua segreta vocazione: what about FUCKING NO.

Ovviamente, nel primo caso ha ragione Lily, più o meno, e nel secondo Soren, circa. Ma si sa che Tom è disfattista e Al fa danni, gli vogliamo bene lo stesso ❤ L'importante è che ognuno dei due cuginetti tragici abbia sempre a portata di mano un Potter Portatile (tutto maiuscolo) che lo salvi dalle sue stesse tendenze autodistruttive. Non perchè i Potter, e in particolare i due Potter più giovani, non abbiano tendenze auto-distruttive, ma perchè le loro di tendenze auto-distruttive si presentano in modo opposto e complementare.
Comunque sono tutti e quattro insopportabili e calamite per i guai in modi diversi.
E li si ama tutti e quattro per questo ❤
(Recensione modificata il 10/06/2023 - 10:38 pm)

Recensore Junior
29/05/23, ore 21:46
Cap. 54:

Rosie! Il ritorno! Quanto mi era mancata. L'unica "critica" che ho su Opera Al Nero è che avrei appunto voluto veder apparire la nostra Rosie un pochino di più, perchè è l'unica, tra i personaggi presenti fin dall'inizio di Doppelgaenger, che dopo Ab Umbra Lumen si defila del tutto tra i personaggi secondari. Però capisco anche la sua storyline ormai era conclusa, e che nelle storilynes nuove lei non c'azzeccava molto, non facendo ne' l'auror ne' la ricercatrice e non essendo nemmeno una confidente di Lily o Soren, e non è che tu potessi o dovessi inventarti e poi scrivere diecimila storyline diverse per coinvolgere tutti. Impossibilità dovuta a questioni di tempo e lunghezza della storia a parte, una cosa sarebbe andata a discapito dell'unità di trama.
Comunque, rivedere Rose a una quindicina di capitoli dalla fine mi ha dato una sensazione dolceamara, ma è stato GIUSTO: abbiamo avuto così il modo di salutarla, e il suo personaggio ha avuto la possibilità di una sua conclusione all'interno della Saga. Sarà pure diventata secondaria, ma la chiusura elegante del suo arco narrativo fa capire che non è mai stata abbandonata dalla sua autrice, come purtroppo spesso accade nelle storie o serie tv con tanti personaggi in cui il focus si sposta giustamente su altri dopo un po' di episodi, capitoli o stagionj. Nell'arco narrativo di Rose la famiglia è sempre stato un tema importantissimo, sia come motivo di orgoglio che di conflitto, è stata un rifugio, uno scudo e a volte una gabbia al tempo stesso, quindi ha senso che la sua storia si concluda con la realizzazione di una famiglia tutta sua e di Scorpius, che non sia né Weasley né Malfoy ma in qualche modo sia entrambe le cose. Perchè è questo, secondo me, l'aspetto interessante dei tuoi Rose&Scorpius, che sarebbe stato banale e scontato fare due personaggi che dicono "okay, chissenefrega, diciamo addio alle nostre famiglie e creiamo un mondo tutto nostro", alla Romeo e Giulietta, ma invece entrambi tengono molto sia alle loro famiglie, per quanto incasinate e a volte ingombranti, sia all'eredità paterna del cognome che si portano dietro, pur volendo strozzare i propri padri un giorno sì e l'altro pure. Tutto il loro cammino sta nel cercare di capire come raccogliere l'eredità famigliare accogliendo al tempo stesso un/a fidanzato/a che la famiglia, intesa come entità e non per forza come somma di ogni singolo componente, disapprova. Un piccolo che sia allo stesso tempo 100% Weasley e 100% Malfoy è una soluzione particolarmente in linea sia con i personaggi di Rose e Scorpius (che diciamocelo, tra tutti sono probabilmente quelli più portati a fare i genitori- Rosie è una chioccia che bada a tutti da quando ha imparato a parlare, e Scorpius sarà uno splendido papà, saggio e folle al tempo stesso e comprensivo al punto giusto), che con le loro storie, che con il tono generale della Saga, che alla fine è una storia di figli che solo esistendo e vivendo la loro vita, con tutte le sfide e le difficoltà che ciò comporta, sanano e guariscono le storture e le crepe delle storie dei loro genitori, nonni, bisnonni. In un ciclo infinito di ripetizioni e parentele che potrebbe sembrare una gabbia ma invece, grazie al desiderio dei personaggi di *migliorare* e *essere felici* e *andare avanti*, diventa un'occasione per guarire i traumi del passato e costruire un futuro che non pretende di ignorare tutto il carico di traumi del passato, ma di sistemarlo, trasformarlo in qualcosa di positivo, in un monito di insegnamento.
Ecco, quando parlo di quest'aspetto della Dp Saga mi commuovo sempre. Ma per me è un aspetto fondamentale del perché amo così tanto le tue storie, non posso considerarlo un dettaglio secondario, è qualcosa che si avverte fin dal prologo con la fragile ma potente riconciliazione tra Harry e il cugino Dudley e l'entrata in scena di Tom e rimane aspetto intrinseco di queste storie fino agli ultimi capitoli, con il lieto fine di Lily e di Soren *Prince*.
Ecco, se Scorpius e Rose e la loro unione sono, sia all'interno della storia che da un punto di vista metanarrativo, la prova vivente della possibilità di una pacifica e felice unione tra fazione e parri della società magica che fino a vent'anni prima sembravano incompatibili, Lily e Soren per me sono, tra tutte le relazioni romantiche della tua storia, il simbolo di questo concetto a me tanto caro: ovvero della necessità di partire dai fantasmi irrisolti del passato e ascoltarli e riscattare il loro dolore e le loro possibilità mancate per rispondere a domande del presente, guarirne le storture e costruire un futuro migliore.
Vederli affrontare quella che è di fatti la loro prima crisi di coppia, dovuta al loro differente approccio verso i rischi, mi lascia sentimenti e emozioni contrastanti che ho già in parte espresso mesi fa in una recensione di uno dei capitoli precedenti.

Ovvero: Lily si deve scontrare con una forte verità, ovvero che, anche se lei, in quanto Psicomaga e Lena, può vedere le motivazioni dietro le azioni di qualcuno meglio di questo qualcuno, ciò non la rende più adatta a legittimare o delegittimare la capacità di prendere scelte di questo qualcuno.
È una verità dura da accettare, ma il fatto che una persona che amiamo stia facendo delle scelte motivate da traumi passati non può rendere queste scelte meno valide. Meno valide per noiose, magari, che non abbiamo avuto questi stessi traumi. Ma chi ha detto che il nostro punto di vista sia quello giusto, o l'unico corretto? Chi ha detto che, siccome una persona dal passato traumatico potrebbe avere una visione del mondo diversa da quella standard, coloro che non hanno vissuto gli stessi traumi o ne hanno vissuto di diversi siano più adatti di questa persona a prendere decisioni per lei/lui, o a decidere quando queste decisioni sono prese in autonomia o quando invece non vanno considerate valide perche sono influenzate dal passato o da fattori esterni?
Certo, Harry, il padre di Lily, ha proposto a Soren un piano suicida. Certo, rifiutare il piano sarebbe stato difficile per Soren, sia lavorativamente che soprattutto, moralmente. Certo, Soren è propenso ad accettare i piani suicidi per via dell'educazione che ha ricevuto, che lo poneva nel ruolo di pedina sacrificabile che, oltre al danno la beffa, doveva essere *grata* a chi lo considera una pedina. Certo, questo ha influenzato la sua personalità, il suo modo di ragionare e prendere decisioni e prendere decisioni, e probabilmente in una certa misura lo farà sempre, anche se certo potrà sempre migliorare (e già migliorato un sacco dall'inizio di Ab Umbra Lumen sotto questo e altri punti di vista).
(E ci sarebbe poi tutto un discorso da fare sul fatto che Soren, nell'accettare questo piano, sia tanto influenzato dal proprio passato quanto Harry, che ha ideato il piano suicida per Soren, sia stato influenzato nel crearlo dal proprio, di passato, perché anche Harry, come Soren, è stato usato come pedina e coinvolto in un piano suicida che lo vedeva come chiave risolutiva per sconfiggere il cattivo. Ma Harry, a differenza di Soren, non ha mai smesso di provare ammirazione e persino affetto per l'uomo che l'aveva coinvolto in questo piano suicida, forse perchè Albus Silente provava davvero affetto verso Harry, a differenza di Alberich per Soren, e questo ha reso tutto più complicato per Harry da adulto, perchè lo ha lasciato in un perenne bilico tra il voler essere come Silente e completamente diverso da lui al tempo stesso.
E se Harry padre cerca in tutti i modi di essere diverso da quello che Silente fu per lui, mettendo la vita dei suoi bambini prima di ogni cosa- non sempre ci riesce, ma ci prova- Harry come Generale e Capo Auror
C'è anche una sorta di ironia nel fatto che Harry abbia passato tutta la prima storia a cercare di non diventare per Tom quello che Silente era stato per lui, e finisca nella terza storia a comportarsi ESATTAMENTE con Soren come Silente aveva trattato sia Piton che Harry stesso.
Ah, i parallelismi di questa storia mi uccideranno di feels, un giorno.)
Lily, da brava Lena, ha capito tutto questo e ha ragione a trovare questo ciclo di piani suicidi, fatto di pedine che li accettano e poi diventano generali con altre pedine, parecchio frustrante. Soprattutto per le persone che non fanno parte di questi schemi ma hanno persone che amano dentro di essi, e si trovano a dover assistere impotenti al pericolo e alla carneficina.
Ma questo non vuol dire che, aldilà di tutte queste premesse, Soren non abbia accettato il piano perchè crede fermamente che, nonostante i rischi, sia anche consono ai suoi obiettivi- ovvero quello di catturare i cattivi, riscattarsi agli occhi dei colleghi di polizia del Mondo Magico dimostrandosi un agente non solo capace nel suo lavoro (cosa che è già, e anche i suoi detrattori lo ammettono), ma anche motivato a sconfiggere il proprio passato e poter così voltare pagina definitivamente.
(In un certo senso, mi sto rendendo contro scrivendo questa recensione di quanto il conflitto tra Lily e Soren in questi capitoli fosse simile a quello tra Rose e Scorpius in Ab Umbra Lumen).
Come si direbbe in inglese, la famosa "agency" di qualcuno non smette di esistere solo perchè le scelte che questo qualcuno fa sono influenzate dal suo passato o dai suoi traumi.
Lily non può sperare o pretendere che Soren non prenda mai nessuna decisione finché il suo passato non smetterà di influire sulle sue decisioni. È contorto, ma quello che intendo è che ora Soren e Lily e tutti gli altri potranno essere dalla stessa parte, ma Soren avrà sempre degli schemi di pensiero un po' diversi dagli altri per il modo in cui è stato cresciuto, ma non è che Lily può, appoggiandosi a questa motivazione, negare la capacità del suo ragazzo di prendere decisioni che lui considera giuste per se stesso e la sua vita, comprese decisioni che Lily trova idiote (e forse lo sono- ma Soren ha il diritto di prenderle, e anche di cadere in una o più trappole, senza che la sua capacità decisionale venga per questo messa in discussione. Del resto, non era anche la decisione di Lily di continuare a scrivere a Soren influenzata dai traumi che la ragazza aveva subito anche per "colpa" di quest'ultimo? E Lily non ha nonostante tutto difeso strenuamente questa sua decisione fino all'ultimo, e non è stato dimostrato che aveva ragione nel farlo, alla fine? Scusa se insisto su questo punto, ma per me è importante sottolineare che non bisogna mai usare i traumi o il passato o la forma mentis di una persona per mettere in dubbio la sua capacità di prendere decisioni consapevoli non è un comportamento consono, anche se può essere comprensibile).
Comunque, il fatto che Soren abbia il diritto di prendere le sue scelte valutando pro e contro di un piano che lo mette in una situazione di estremo pericolo, e che Lily non debba mettere in dubbio la capacità decisionale di Soren per questo motivo (perché Soren È consapevole dei contro, crede solo che i pro siano talmente importanti che i contro, seppur siano e forti, al confronto svaniscono- questo è quello che intendevo quando parlavo del fatto che Soren avrà sempre una forma mentis diversa da quella di Lily e degli altri ragazzi cresciuti nella pace e nell'affetto di una famiglia funzionale, una forma mentis se vuoi più simile a quella di Harry Potter che a quella dei suoi figli. Anche Harry alla fine accettò di partecipare al piano suicida di Silente perchè era CONVINTO che fosse la cosa giusta da fare e la meno terribile delle opzioni, e non solo perche Silente avrebbe voluto così. Lily- giustamente- non è una grande fan del martirio come soluzione ultima a tutti i problemi, è un tratto del suo carattere che è sempre stato presente, lei pensa che i problemi si risolvano vivendo e non morendo eroicamente, e io la rispetto per questo e in generale sono d'accordo con lei, ma penso che lei e Soren possano e debbano influenzarsi a vicenda un po' di più da questo punto di vista perchè li renderebbe entrambi più aperti mentalmente.) non vuol dire che Lily non abbia il sacrosanto diritto di arrabbiarsi quando Soren prende decisioni che lei considera stupide, soprattutto quando queste decisioni influiscono anche sul loro futuro insieme, e, dunque, su di lei.
Trovo azzeccato che ne vada a parlare con Al, perchè, benchè non sia di solito il primo con cui Lily si confida quando cerca di consiglio (quella è Roxanne, la cugina preferita- Al, il fratello di mezzo irritante ma di cui in fondo Lily rispetta le opinioni, è il primo da cui Lily di solito va a rivelare la bomba quando ha GIÀ preso una decisione) è il più adatto a capire certe sfumature della relazione di Soren e Lily...non tutte, certo, e non quelle che riguardano Soren e Lily come individui e persone uniche (Roxanne, Milo o Dion potrebbero essere più bravi a capirle, queste) ma quelle che riguardano la relazione di Soren e Lily in quanto vittime di un episodio traumatico che ha ferito entrambe, reso ancora più doloroso dal fatto che una di queste due persone, una di queste due vittime, sia stata costretta da circostanze al di fuori della sua volontà a ferire l'altra. È inutile girarci attorno, per quanto le storie tra Lily e Soren e quella tra Al e Tom siano molto diverse sotto certi punti di vista, sono le uniche due coppie che non sono solo state influenzate *marginalmente* dalla vicenda di Von Honhemein e della Thule, ma che sono state parte integrante di questa vicenda, tanto quanto la tragica vicenda è parte imprescindibile di quello che li ha resi chi sono, singolarmente ma anche come coppie.
Altri personaggi sono stati singolarmente o lavorativanente influenzati dalla vicenda, e magari il loro rapporto di coppia si è rafforzato o è entrato in crisi per via dei casini vari riguardanti Maghi Oscuri, altre coppie della tua storia hanno affrontato altri problemi, esterni o interni, altrettanto importanti o difficili psicologicamente, o hanno avuto periodi di crisi o si sono involontariamente fatte male a vicenda; ma per Lily e Soren, così come per Al e Tom, sarà sempre impossibile raccontare della loro storia d'amore senza intrecciarla con la Storia con la S maiuscola, quella della Thule e dei Von Honhemein e della più grande minaccia al Mondo Magico dai tempi di Voldemort, e senza parlare dell'impatto personale che le azioni dei Cattivi hanno avuto su di loro, come individui e come coppie.
Certo, le loro storie non sono uguali, soprattutto nei dettagli. Come qui specifica Lily, Al e Tom sono cresciuti insieme, avevano un vissuto comune già prima che l'intera vicenda della Thule e dei Doni Della Morte accadesse, e sono stati cresciuti in modo simile e con gli stessi valori e le stesse figure di riferimento, seppure in nuclei familiari diversi. Al contrario, come dice qui Al, Soren è cresciuto in un mondo e in modo a parte, ha avuto esperienze formative che non sono paragonabili a quelle di una persona "normale".
Tra l'altro, mentre recensione questo capitolo di Oan ho sempre in sospeso, mezza scritta nelle note, la recensione all'ultimo capitolo di Ab Umbra Lumen prima dell'epilogo, è una delle scene che mi mancano da recensire è proprio il dialogo tra Harry e Al sull'anima di Tom.
Ecco, praticamente in quella scena Harry dice ad Al che, in un certo senso, per via di certe sue diversità, Tom non sarà mai e non è mai stato propriamente "normale". E ora Al dice la stessa cosa a Lily riguardo a Soren, ("nonostante tutto l'affetto che provava per Prince"), anche se i motivi e i modi in cui Soren è diverso sono, perdona il gioco di parole, a loro volta diversi da quelli di Tom.
In un certo senso, però, i motivi che spingono Soren ad accettare e persino VOLERE andare nel covo di John Doe non sono dissimili a quelli che cinque anni prima hanno spinto Tom a cercare un confronto diretto con Alberich, contro ogni buonsenso o consiglio: rischiare il presente per sconfiggere il proprio passato e poter vivere un futuro più sereno. Difficile da comprendere per Lily come lo era stato per Al, ma alla fine anche Lily, come Al, deve scegliere se accettare questa battaglia del proprio ragazzo o ripensare la relazione in toto, perchè è una battaglia interiore che Soren non può rinunciare a combattere. E non perchè preferisce l'idea di combattere il passato all'idea di vivere il proprio presente e costruire un futuro con Lily, ma perchè questo stesso passato gli sta avvelenano il presente e impedendogli di vedere un futuro, quindi non può far altro che accettare ogni soluzione per sconfiggerlo per potersi godere questo presente e sentirsi libero di sognare quel futuro. Di nuovo, anche se con motivazioni e modalità differenti (quelle di Soren sono più altruistiche, focalizzate anche sulla salvezza del Mondo Magico nella sua interezza, non soltanto sul proprio benessere e su quello dei propri affetti familiari), il tutto non è dissimile dal discorso che Tom aveva fatto ad Al nel castello di Von Honhemeim cinque anni fa.
Quindi, ha senso che sia Al ora a fare lo stesso discorso a Lily. Tra l'altro, mi piace il fatto che nonostante i contenuti della conversazione tra i due fratelli minori Potter siano impegnativi, il tono del discorso sia quotidiano, a tratti leggero e ironico, talvolta affettuoso e talvolta dispettoso, com'è sempre stato il rapporto tra Lily e i suoi fratelli, soprattutto con Al.
Mi piace anche che, di fatto, i consigli che da Al a Lily sul tenere conto del passato del compagno e cercare di vederne il punto di visto, e poi raggiungere un compromesso, siano in realtà consigli consoni alla sopravvivenza di qualsiasi rapporto di coppia, non solo uno con un vissuto comune come quello tra Soren e Lily o Al e Tom. E forse è proprio questo il segreto: è proprio per questo che Tom dice ad Al che sì, la loro vittoria vale anche se è una gara tra storpi, e vicono e vinceranno sempre nel modo migliore. (Comunque: lettrici curiose vogliono sapere qual è la "cosa" tutta a vantaggio di Tom che Al ha fatto per farsi perdonare. Scherzo, in realtà mi piace il modo in cui scrivi le scene diciamo, intime, in una sorta di dissolvenza tipo vedo-non-vedo, lo trovo elegante e in un certo qual modo più romantico di eventuali descrizioni esplicite. Il mio interesse per eventuali kink di Thomas Dursley è puramente legati a motivo di analisi psicologica, giuro. È il desiderio di dissezionare il personaggio nei minimi dettagli fino allo sfinimento- tuo o mio o di chiunque altro legga le recensioni in cui parlo di lui o di altri miei beniamini, lol)
Bello anche il dettaglio di Al che ammette che, se lui accetta i difetti e le complicazioni e i lati contorti di Tom, Tom fa lo stesso con quelli di Al, e in egual misura.
Tom è l'unico, insieme forse a James e a Lily, che conosce e capisce appieno i lati più contorti e *Serpeverde* del carattere di Al, e questo non fa nulla per smorzare l'amore e l'ammirazione che prova e ha sempre provato per il compagno. Così come Al ha sempre conosciuto i lati meno gentili e piacevoli del carattere di Tom e l'ha sempre amato per quello che è, non per quello che sarebbe stato o sarebbe potuto essere senza di essi, o per un'immagine idealizzata di Tom che aveva creato nella sua mente. Al e Tom si amano nelle loro rispettive interezze, niente di più e niente di meno. Per cui sì, Tom, vincete nel modo migliore, almeno per quanto mi riguarda.
È un po' un tema ricorrente in Oan questo, perchè è soprattutto in quest'ultima storia che Al si rivela essere non più l'ingenuo ragazzino di Dp o il nobile e delicato adolescente di Aul, ma un giovane uomo che, sebbene sempre ben intenzionato e estremamente compassionevole, può essere altrettanto contorto e machiavellico di Tom ed è spesso molto più ipocrita o manipolatore. C'è anche un sottile leift motif in questo capitolo, con Al che chiama Tom per raccontargli di Emil e Michel, Tom che sgama subito il fatto che Al sia seccato di aver perso un ammiratore disperato che "gli sbava dietro" senza speranza da anni, (e si indispettisce per questo, perchè è pur sempre Tom) e Al che pensa che chiamare Tom è come farsi un esame di coscienza, perchè Tom capisce, conosce e accetta parti di Al che lo stesso Al fa fatica ad ammettere di possedere.
In un certo senso Al, nonostante l'affetto sincero che prova per Michel, l'ha sempre tenuto stretto come amico non soltanto per questo affetto, che ripeto è sia pure sincero, ma anche e soprattutto perchè il fatto che Michel gli "sbavasse dietro" era diventato, in qualche modo, un toccasana per il suo ego (e, tra parentesi, in un modo ancora più contorto, anche la gelosia di Tom lo era altrettanto, se non di più). E Tom lo SA.
Michel questo non potrebbe mai saperlo o sospettarlo, perchè ha quest'immagine di Al quasi angelico, al di sopra di ogni stortura o bassezza morale. E, sempre tra parentesi, quest'immagine idealizzata che Michel ha di Al è tanto il motivo per cui è stato così a lungo innamorato di lui, quanto una conseguenza del fatto che Al non l'abbia mai ricambiato, imho, perchè l'essere l'unico a non aver mai ceduto alle sue lusinghe è uno dei motivi, se non IL motivo, che ha spinto Michel a idealizzare e desiderare così tanto e così a lungo Albus. Ed è anche il motivo per cui probabilmente non sarebbero mai durati, sul lungo periodo, come coppia, sempre secondo me, anche mettendo da parte Tom e tutto il resto: perchè gran parte della tenace cotta di Michel per Al è sempre stata alimentata dal continuo rifiuto di quest'ultimo. Schema che, ora che ci penso, in un certo senso ritorna nell'iniziale corteggiamento di Milo ad opera di Michel, perchè il fatto che Emil non sia cascato subito tra le braccia- tra le lenzuola sì, a differenza di Al, ma ai piedi o tra le braccia no- di Michel è stato uno dei motivi che ha spinto Mike a fissarsi su di lui. Il che, doppia parentesi, visto la storia di Michel a proposito di rifiuti e abbandoni da parte di familiari nella prima infanzia è...interessante. Se non altro perchè esiste un pattern, Michel cerca di solito intimità sessuale e non emotiva, e le uniche due volte in cui si è preso una sbandata seria per un ragazzo si è trattato nel primo caso di un ragazzo che lo cercava per conforto emotivo ma lo rifiutava romanticamente e sessualmente, e la seconda volta, quella più seria, per un ragazzo che andava a letto con lui più che volentieri, ma, pur non sfuggendo del tutto ai tentativi di Michel di rendere le cose più serie e impegnate dal punto di vista romantico, metteva comunque dei paletti emotivi davanti alla propria interiorità e di conseguenza alla loro relazione. Non voglio fare psiconoalasi spicciola (ma chi sto cercando di prendere in giro, non faccio altro con i tuoi personaggi, poveri loro e povera te) ma questo diciamo...pattern di relazioni o infatuamenti di Michel non credo possa essere del tutto scollegato dall'instabilità e/o freddezza delle figure genitoriali o pseudo-tali della sua infanzia. Così come il rifiuto totale verso ogni tipo di attaccamento emotivo che Milo ostentava prima di conoscere Soren, Michel, Lily & company in un certo senso era frutto del fatto di essere stato tradito e abbandonato dai genitori a soli undici anni, reo di aver deluso suo padre per il solo fatto di non avere la magia, una cosa su cui il piccolo Emil non poteva avere controllo e di cui non aveva colpa- e da allora, fino ad arrivare a Soren e poi a Michel, Emil non aveva mai incontrato nessuno che ci tenesse davvero a lui come persona, nella sua vita da Milo.
Per quanto mi piacesse leggere di Michel e Milo/Emil nella loro modalità "relazione burrascosa e non definita" il fatto che ora siano diventati una coppia ufficiale, affettuosi e aperti l'uno con l'altro e disposti a guardare il futuro insieme, è sintomo della crescita di entrambi.
Non perchè stare in una relazione sia di per se' sintomo di crescita, ma perchè entrambi avevano dei problemi abbastanza evidenti nel creare relazioni stabili e si sono in un certo spronato a vicenda a migliorarsi l'uno per l'altro. Che è una cosa che quando capita, significa che comunque vada la relazione non sarà sicuramente tempo sprecato, perchè ha fatto crescere singolarmente i due individui. Che poi vabbè, io spero e credo che per Michel e Milo andrà bene ma questo è un altro discorso.
Probabilmente i problemi per loro non sono ancora finiti (sono l'ultima coppia di Oan a essersi formata, e quella con più questioni irrisolte) ma sono compatibili e intenzionati a fare sul serio, quindi...hanno tutta una vita per migliorare e crescere ancora di più.

Bella anche l'ultima scena con Rose, Al e Violet. Se l'arrivo del futuro piccolo Lord Malfoy-Weasley (o piccola lady? Sono curiosa di sapere il sesso e il nome della nocciolina! Nel dubbio continuerò a pensare che si tratti di due gemelli, maschio e femmina, lui rosso e lei bionda, come prognosticato da Violet e Al) è il simbolo di una creazione di una famiglia di Scorpius e Rose che è allo stesso tempo la somma delle famiglie di entrambi e qualcosa di solo loro, gli amici (e anche i cugini che si scelgono di elevare a migliori amici) sono la famiglia che ti scegli.
Mi ha un po' commosso il dettaglio di Violet che si sente parte della folle famiglia Malfoy-Weasley più ancora di Rose, che presto lo sarà ufficialmente. Mi ha fatto pensare a Violet a cui sono stati due cognomi ma che non ha mai trovato appoggio da nessuno che portasse uno di essi. E ha invece trovato supporto, aiuto e affetto nelle famiglie della sua ragazza e del suo amico Scorpius, ma soprattutto nelle donne di queste famiglie: Lady Astoria Malfoy nata Greenass, Narcissa Malfoy nata Black, e Madame Fleur Weasley nata Delacour. E ora questo supporto lo trova e lo offre a Rose Weasley, che presto Rose Weasley-Malfoy.
Amo la loro amicizia condita di rivalità e battibecchi, e mi sarebbe piaciuto vederne di più, ma la tua bravura sta anche nel fatto che anche se compaiono poche volte insieme, la loro dinamica è così ben scritta e ben caratterizzata che è impossibile non trovare le loro scene perfette. La ragazza scorbutica ma dal cuore d'oro e quella acida e dalla lingua affilata ma con un lato fragile, tenero e sognante, future colleghe, rivali e in qualche modo strano quasi-cognate.
È anche questo che amo della tua storia: è una storia piena di storie d'amore che però non dimentica mai l'importanza dell'amicizia.
Una piccola nota sull'evoluzione del rapporto tra cugini/migliori amici tra Al e Rose: come Michel, ma per ragioni differenti da lui, anche Rose ha un'immagine di Al più angelico di quel che è, e non è interamente a conoscenza dei lati più *Serpeverde* di Al, o perlomeno se ne indovina qualcuno è perchè ci è cresciuta insieme e ha un buono spirito di osservazione, non perchè Al ammetta i lati meno lusinghieri di se' davanti a lei come invece riesce a fare con Tom, perché come dice Al stesso in questo capitolo pensando tra se' e se', per quanto voglia bene alla cugina quando deve passare del tempo con lei mette "i panni del bravo ragazzo". L'amicizia tra Rose e Al in Dp era basato più sul fatto che Al si appoggiava e confidava con Rose che il contrario, e ora invece accade il contrario- Al si apre quel tanto che basta con la cugina, nonostante le voglia bene e si diverta in sua compagnia, e lei lo considera uno dei suoi due più intimi confidenti. (Di nuovo: lo stesso rovesciamento di dinamiche c'è stato tra l'inizio di Aul e Oan tra Al e Michel). È realistico, perchè è realistico che le amicizie restino nel tempo ma cambino le dinamiche e la frequenza con cui ci si vede- che non vuol dire che diminuisce l'affetto, ma solo che a volte le vite di due vecchi amici scorrono su binari diversi e si fa fatica a coinciliarli. Che è quello che è un po' accaduto secondo me in Opera Al Nero tra Al e Rose, e il motivo per cui abbiamo così poche scene tra loro in quest'ultima parte.
Ho adorato anche i battibecchi amichevoli tra Violet e Al: le amicizie e i legami tra i ragazzi e le ragazze della Dp Saga mi commuovono sempre perchè sono quel tipo di amicizie in cui *sai* che pupi permetterti di battibeccare, proprio perchè sì è sicuri della solidità dei legami e del fatto che non si romperanno per una battuta, un drink o una litigata di troppo.
Il dettaglio di Violet che ha un debole per gli eredi di Salazar è un altro dettaglio di caratterizzazione che mi fa fare "awww", perchè sarebbe stato facile pensare che, siccome Violet non è in buoni rapporti con i suoi, debba rinnegare tutto ciò che potrebbe ricordarle la madre e il suo passato. Ma i tuoi personaggi sono per fortuna più complicati e complessi di così, e nello stesso modo in cui Scorpius è Grifondoro e Auror e fiero di essere entrambe le cose, e allo stesso tempo vuole bene e ammira il padre Serpeverdissimo, Violet può aver tagliato, per il suo stesso bene, i ponti con la madre Purosangue ed ex-Serpeverde...ma una parte da lei rimarrà sempre una piccola aristocratica serpeverde mancata e fiera di esserlo, anche se convive con Dominique la temibile Weasley francese donatrice di draghi e veste all'ultima moda Babbana ormai. Le voglio bene. So che l'ho già detto nella recensione di Filles D'Acier, ma lo ripeto anche qui. Voglio bene alla mia ragazza d'acciaio e non mi vergogno a sbrodolare millemila parole su di lei anche quando compare per un paragrafo soltanto.

...Questa doveva essere una recensione veloce di un capitolo di vantaggio ed è diventata un papiro.
(Recensione modificata il 29/05/2023 - 09:48 pm)

Recensore Junior
22/05/23, ore 10:38

Okay ma QUANTO sarebbe stato utile questo tipo di incantesimo in cui Al e Tom possono non solo comunicare telepaticamente, ma anche e SOPRATTUTTO prendere momentaneamente uno il controllo del corpo dell'altro, nel periodo in cui Tom perdeva il lume della ragione un giorno si e l'altro pure e Voldie-occhi rossi ne approfittava per prendere il controllo del suo corpo???
Cioè detta così mi rendo conto che Padma, per aver esercitato e insegnato ad altri un incantesimo simile, dovrebbe essere radiata dall'albo della sua professione (che a quanto pare però è esercitata solo da lei e da Lily in tutta la Gran Bretagna magica, quindi no problem), perchè i risvolti di questo incantesimo violano PARECCHI principi basilari di consenso e autonomia degli individui. Detto ciò, è l'incantesimo PERFETTO per concludere il cerchio della storia di Al e Tom dal punto di vista narrativo. Al che salva l'anima di Tom è stato un tema ricorrente nella Saga, e ora Tom usa questa stressa anima per comunicare con l'anima di Al e salvarlo. In senso letterale, con l'incantesimo delle Anime Parlanti...ma anche in senso metaforico, perché ora, per la prima volta, è Al che non riesce a vedere un lieto fine per questa storia, e Tom che deve trovare il modo di ridargli quella minima dose di speranza necessaria a continuare a lottare.
In una nota più leggera: fatto che Al e Tom che sembrassero capaci di leggere uno nei pensieri dell'altro è stato un inside joke che è tornato più volte, pronunciato o pensato da vari personaggi, nel corso di Opera Al Nero. Per cui la scenetta di "Porsley" in infermiera è da questo punto di vista una perfetta e semi-comica conclusione dopo tanti foreshadowing in tal senso. Ci sono coppie che concludono il loro arco narrativo sposandosi o adottando bambini, altre partendo insieme all'avventura verso luoghi sconosciuti o iniziando una nuova vita in Paesi stranieri, altre ballando un valzer e altre ancora fondendo le loro anime e creando un collegamento telepatico tra le rispettive menti. A ognuno il suo.
...tra l'altro, un'ultima domanda su questo incantesimo (che davvero, è così affascinante e ha dei risvolti così interessanti che quasi mi dispiace che sia stato inserito a solo dieci capitoli dalla fine, anche se penso che sia un ingrediente perfetto da Gran Finale TM) poi smetto: questi capitoli sono stati scritti prima che il secondo e terzo film degli Animali Fantastici arrivassero al cinema, giusto? No, perchè ti rendi conto che alcuni delle caratteristiche di quest'incantesimo (gli incontri segreti in una dimensione onirica, il procedimento che ricorda la gestualità di un matrimonio magico) sembrano la versione "light" del patto di sangue tra Grindewald e Silente??? La Rowling quando non da di matto su twitter ti stalkera e ti ruba le idee per i suoi mille spin-off arruffa-soldi, fidati. *Comunque* il tuo incantesimo delle Anime Parlanti, nonostante abbia davvero un nome poco dignitoso (concordo come al solito coi serpentelli, come vedi), è spiegato, grazie a Padma e a Lily in modo molto più dettagliato e coerente di qualsiasi incantesimo o legame magico che appare in Animali Fantastici, credi a me.
Ciò detto, parliamo del capitolo nella sua interezza.
Highlights: Soren che fa l'eroe, Al in lutto, scena onirica Al e Tom in cui Tom (stronzetto cinico e sarcastico ma sottone del mio cuore) deve sforzarsi di essere ottimista e positivo per tirare su Al, scenetta di James e Scorpius insieme a fare...quello che James e Scorpius fanno quando vengono lasciati da soli e regrediscono all'età mentale di sedici anni (in due- Oh Scorpius, adorabile ridanciano apparentemente sperimentato dietro cui si nascondono una mente sveglia e brillante, un cuore leale e amante dell'avventura e un vibrante desiderio di giustizia), poi momento bonding Al e James (reso super awkward dal fatto che avviene attraverso il corpo di Tom, il che rende tutto più divertente ma è anche stranamente una metafora del loro rapporto- Al e James, nonostante l'affetto che nutrono l'uno per l'altro in quanti fratelli, sono sempre troppo separati da qualcuno o da qualcosa-spesso dal loro stesso orgoglio e dalle loro differenze caratteriali- per comunicarsi l'un l'altro questo reciproco affetto senza imbarazzo), Lily che sente il terreno cederle sotto i piedi quando pensa che Soren sia finito male malissimo, stacco su Soren che fa ancora l'eroe, sempre più disperato ma *vivo* e non disposto a cedere, ad arrendersi...o a disobbedire gli ordini.
(* Oh Soren, adorabile soldatino sfigato e idealista dal passato tragico e la coscienza pura che non sei altro. Troppo nobile e tormentato per il suo stesso bene, ma noi lettrici non ce ne lamentiamo di certo.)
Cosa si può voler di più da Opera Al Nero?


Il lutto e lo shock di Al in seguito alla (finta) morte di Sören può sembrare eccessivo, visto che fino a un mese prima sti due manco si calcolavano, però ha senso per due (o tre) motivi:
1) come ha ben chiaro Tom, egoisticamente Sören (ö) era l'unica persona che facesse da scudo tra Al e il pericolo su quella nave. Non che Sören non fosse in condizioni pericolose anche lui, eh, lo era più di Al, ma a differenza di quest'ultimo aveva un addestramento da forza della polizia magica e una profonda conoscenza del modus operandi dei villains. Senza di lui, Al è solo in mezzo a un branco di allegri psicopatici. Meno egoisticamente, non c'è nulla quanto un po' di vecchio e sano trauma condiviso per diventare amici per la pelle. (A proposito, com'è il rapporto tra Soren e Albus/Thomas dopo la Saga? E tra Soren e James?).
2) I flashback quelli belli! Ora non è più il tuo ragazzo a cadere nel vuoto e sparire nel nulla proprio quando tutto sembra per essere finito per il meglio, ma suo cugino, nonché nuovo ragazzo (e primo amore precedentemente dato per perso) di tua sorella! scherzi fuori luogo a parte, la reazione di shock e incredulità di Al dopo la caduta di Sören è descritta benissimo dal suo PoV, così come lo è il modo in cui la proiezione psichica di Al (non) reagisce nel sogno condiviso con Tom. La reazione di Al ha molto, molto senso se ci si ricorda di quel famoso ultimo capitolo di Doppelgaenger. Aldilà di qualsiasi affetto (reale o frutto di un trauma condiviso) che Al provava per Soren, le circostanze della (finta) morte di quest'ultimo sono state davvero troppo simili a quelle della "sparizione" di Tom cinque anni prima per non far scattare un trigger nella mente di Al. Il fatto che Soren e Tom siano pure cugini, poi, e che il lato della famiglia che hanno in comune è quello degli psicopatici che hanno messo in piedi l'intero teatrino degli orrori, non può che rafforzare questo parallelismo inconscio e inevitabile. Tanto più che ora anche Ren (come Tom) era entrato a far parte della loro allargata famiglia, in quanto ragazzo di Lily.

Tra l'altro, dire a tua sorella che il suo ragazzo ti è stato ucciso davanti è difficile. Dirle che è morto davanti a te ucciso da un dopato di magia che TU STESSO hai dopato di magia è...non nella top ten di cose che Albus vorrebbe mai fare nella sua vita, comprensibilmente.
Ho apprezzato, dal punto di vista della caratterizzazione, il fatto che Al, contro il parere di Tom, abbia insistito per dire a Lily la verità su Sören, ma poi quando si è trattato di comunicare la notizia sia *scomparso*, lasciando Tom da solo nella stanza di fronte a una Lily in shock. L'ho trovato coerente con la sua caratterizzazione, non so come dire, un po' come proporsi come vittima sacrificale per salvare i pozionisti salvo farsi prendere dalla strizza quando capisce di star *davvero* rischiando la pelle.
*Oh Albie, adorabile piccolo ipocrita benintenzionato e contorto.*
Ma il sangue non è acqua e se Al scappa telepaticamente dai problemi quando non può risolverli con la razionalità, Lily scappa fisicamente per sfuggire al dolore quando esso è troppo forte per poterlo ignorare con battutine ironiche o sopprimere nel lavoro e nelle faccende quotidiane.
*Oh Lily, piccola casinista dai capelli rossi, che per lavoro curi il malessere altrui ma non sai gestire il tuo dolore al pensiero di perdere la persona amata.*
Io comunque non ricordo di aver mai creduto per un momento che Sören fosse morto davvero. Wednesday in Wonderland 1- Al e Lily 0. (Si fa *pat pat* sulla testa per essere stata più perspicace dei personaggi della storia che non sanno di essere nella storia- e soprattutto non sono reali.)

Recensore Junior
31/01/23, ore 21:46

Nell'ordine: Soren continua a fare ghosting alle ragazze senza rendersene conto, Ama continua ad essere tutte noi (lettrici innamorate di Ren e dei suoi occhi neri ma ben consapevoli che un ragazzo così pieno di problemi è meglio tenerselo come amico che come fidanzato), Albus Severus continua a impicciarsi in faccende in cui non avrebbe il diritto di farlo (e si arrabbia pure quando glielo fanno notare- Ama continua ad essere la voce della ragione ma purtroppo o per fortuna non viene ascoltata), i padri Purosangue sono stronzi e Tom è sottone. Ma tanto.

Highlights del capitolo: Scorpius che dice "non credo che i problemi di quel poveraccio si limitino solo alla sua famiglia psicotica, probabilmente ci sono di mezzo questioni di cuore" a proposito di Soren. Certo, cosa vuoi che sia riscoprire che tua madre che credevi morta è a) viva b) amante del tuo ex-aguzzino che credevi anche lui morto c) alla testa di un progetto malavitoso che vuole diffondere una pandemia magica e potenzialmente mortale rispetto a un bacio di Lily Luna Potter.
...e il peggio è che Scorpius ci ha preso.
...no, mi sbaglio, il peggio non è che ci ha preso. È che ci ha preso e ne sta parlando con il fratello maggiore e iper-protettivo della Piccola Potter e la ragazza-non-ragazza di Prince.
Tom aveva ragione e l'avrà sempre: Malfoy ha l'istinto di sopravvivenza di un salmone, che risale la corrente al contrario. (Cit.)
Intanto, Soren: ma quindi Ama è arrabbiata con me solo perchè dopo che ci siamo baciati non le ho più scritto ne parlato??? Sempre Soren, un capitolo prima: "Lily non mi ha più scritto né parlato dopo avermi baciato!! Come farò a vivere adesso?"
...date punti in paradiso ad Ama e a Milo, per favore.
Ama "l'illusione lasciala ai romanzi d'appendice" che fa capire a Soren che non gli vuole fare la pelle perché lui non le ha giurato eterna fedeltà dopo un'uscita, gliela vuole fare perchè non ha avuto il coraggio di dirle in faccia che non aveva voglia di continuare a frequentarla. Vibes da "non sono la protagonista di un romanzo d'appendice, sono una donna che vuole rispetto". Mi piace.
Mi fa morire quando, due minuti dopo, si trova a dover dar consigli a Soren su Lily. Ed è giustamente esasperata da ciò, perchè Ama (insieme a Milo) è la voce della ragione dentro la storia, l'unica che si rende conto dell'assurdità di tutta la situazione. Di tutte le situazioni.
L'unica a rendersi conto di quanto sia assurdo e *sbagliato* che un'indagine che dovrebbe essere super-segreta causa rischio talpe e fughe d'informazioni e incidenti diplomatici viene invece letteralmente risolta passo dopo passo (e passaparola dopo passaparola) da consulenti-non-ufficiali aka agenti-non-in-servizio-che-dovrebbero-stare-fuori-dalla-vicenda-per la loro sicurezza (Soren) e consulenti-dei-consulenti che non dovrebbero nemmeno sapere quel che sta succedendo, non avendo qualifiche Auror o investigative di nessun tipo, ma elaborano il trauma di esser stati quasi fatti fuori due volte dai cattivi impicciandosi nelle indagini per sventare i piani di suddetti cattivi (Albus).
...e la cosa incredibile è che, con tutte queste informazioni che volano fuori dall'ufficio Auror, la talpa arriva DAVVERO dal Ministero, anche se in modo indiretto (Michel parla con Ethan Scott che forse è Luzhin ecc ecc).
Ama che da dell'impiccione ad Albus (in faccia!) e della sciacquetta prepotente a Lily (solo mentalmente, but still). Intendiamoci, amo i due Potter minori (con Al è più un "lo adoro ma è da strozzare", con Lily è più un "è da strozzare ma le voglio bene") ma...Ama non ha tutti i torti.
"Sono a tua completa disposizione" "quello sempre" AHAHAHA Al deve ingegnarsi molto meno per farsi dare retta da Tom che dagli Auror, c'è da ammettere.
L'ultima scena tra Al e Tom sa di sole pomeridiano e relax in mezzo alla tempesta, e giovani adulti che giocano a fare gli scacchieri dietro le quinte. È quel misto di manipolazione, malizia e fluff che rende Al e Tom, beh, Al e Tom.
(Recensione modificata il 31/01/2023 - 10:29 pm)
(Recensione modificata il 31/01/2023 - 10:59 pm)

Recensore Junior
28/01/23, ore 23:24
Cap. 18:

Ren che pensa a Lily da ubriaco è ancora piùpoetico di Ren che pensa a Lily normalmente. No, sul serio, amo tutta la storyline di Ren e Lily in Opera Al Nero, e tutti i personaggi (Roxanne, Dion, Scott e Milo) che chi per un motivo chi per l'altro si trovano invischiati nel loro melodramma, che ormai per fortuna non è più tanto un melodramma ma è una rom-com con spunti lirici. E mi piace. Credo sia più o meno intorno alla prima lettura di questi capitoli che ho cominciato a shippare Lily e Soren PER DAVVERO. Ho deciso di copiare e incollare tutto il passaggio che forse è il primo su loro due che mi ha definitivamente trasformato in una Liren shipper senza possibilità di ritorno:

“Ren, chi era la ragazza da party di noi due? Chi se ne intende?” Aveva argomentato con un sospiro che gli aveva solleticato il collo, caldo come il vento del Messico. Da ubriachi – perché lo erano, nessun dubbio su questo – i paragoni venivano così facili…
Da qualche parte l’impianto stereo suonava imperterrito ed era tutto perfetto.

Memories fade, like looking through a fogged mirror
Decisions too, decisions are made and not bought…

“Tu. Sei tu l’esperta.” Aveva convenuto. Il campanello continuava a trillare, e doveva dargli un senso. Andò a tentativi. “Vuoi che chiami Scott?”
“Perché? È conciato peggio di noi due messi assieme, starà con la testa sotto il rubinetto adesso, lascialo perdere.”
“Allora…” C’era sicuramente una risposta alla domanda che aleggiava tra di loro, ma non l’aveva e quindi aveva aspettato che fosse l’altra a trovarla: era sempre stata più brava di lui in quelle cose.
Come un tempo, Lily non l’aveva deluso. “Portami a letto.”
Il campanello aveva cominciato trillare insistentemente ma l’aveva ignorato, perché aveva un ordine ed era un agente e quello che facevano gli agenti era obbedire. “Ce la fai a stare in piedi?”
“Domanda stupida, Ren. Se fossi in grado, credi che te l’avrei chiesto?”
C’era un metodo nell’ebbrezza di Lilian, molto più che nella sua, quindi vi si era affidato, passandole un braccio sotto le gambe e tirandola su. L’aveva sentita ridacchiare, deserto del Messico contro la sua pelle. “Come una principessa, eh Ren? Un principe e una principessa!”
“Nessuno di noi due è di sangue reale.”

Non so perchè mi è piaciuto tanto, forse perchè per la prima volta li ho visti interagire come due ragazzi normali, più o meno, che si gravitano attorno perchè sono due ventenni ubriachi che non sanno o non vogliono ammettere di essere innamorati ma sono irrimediabilmente attratti l’uno dall’altra, e non la proiezione dei traumi, dei fantasmi o della salvezza l’uno dell’altra. Intendiamoci, non che la loro difficile storia condivisa smetterà mai di esistere tra loro, ed in fondo è giusto che non lo faccia- perchè non è parte solo di entrambi come individui, nel bene o nel male, ma anche del legame che li unisce.
Stanno però anche costruendo un nuovo rapporto, più spensierato ed equilibrato, immerso nella luce estiva della giovinezza e della prima età adulta invece che nell’inverno buio e nevose delle loro adolescenze. Non è un rapporto privo di complicazioni, ci sono ancora confessioni da fare, cotte non corrisposte o forse semplicemente non scoperte o non dichiarate, triangoli amorosi in vista, fantasmi dal passato che danzano sospesi sulle loro teste, pericoli che stanno già arrivando o arriveranno dall’esterno, incubi, incomprensioni o imbarazzi. Ma è un rapporto diverso da quello che avevano un tempo, un tipo di rapporto che non potevano avere quando Ren indossava un’identità falsa o quando c’era un oceano a separarli: un rapporto che tiene conto del loro passato ma non si basa solo su quello- al massimo lo usa per arricchire il presente, che pur tra i problemi enormi che Soren, i Potter e l’Inghilterra magica in generale stanno vivendo, è ancora ricco e luminoso e festaiolo.
Eh poi, oh, nelle storie d’amore etero ho un debole per il ragazzo sensibile e intelligente ma un po’ impacciato innamorato perso della ragazza più spigliata ed estroversa di lui. E Soren e Lily in Oan incarnano PERFETTAMENTE questo trope
E poi il pining di Soren con risvolti lirici e pseudo erotici è la cosa più divertente del mondo. Si crede di star facendo il remake dei dolori del giovane Werther (grazie Milo per la citazione) ma in realtà è un ventiquattrenne ubriaco con le fregole (ancora grazie Milo per questa citazione).

Cioè, vento del Messico? La caviglia erotica? Andiamo, Soren, andiamo. Ripigliati. Anzi no, non farlo che noi lettrici ci stiamo divertendo (e Milo pure).
Parlando di tedeschi e delle loro conquiste...diciamo che Michel ha toccato tutti i punti giusti per far sì che Albus si interessasse alla sua nuova storia di ammor...ehm, di sesso bollente e fumo negli occhi: childhood friends to lovers, salvarsi la vita a vicenda, e un mistero di identità da risolvere. Al è fatto così, quando i suoi amici o parenti gli raccontano delle loro avventure amorose e vi trova anche solo un paio di vaghe similitudini con la storia tra lui e Tom, non può fare a meno che mettersi a tifare perchè ottengano un lieto fine. (Vedi Lily e Ren). Che loro lo vogliano o no. Comunque amo i piccoli dettagli su Al dal punto di vista di Michel, come il fatto che Albus lasci più soldi di mancia di quelli che ha speso, o che inciampi nelle pozzanghere, o che Loki si ricordi di quand'era "timido e buono a nulla". Ah, il piccolo Potter Serpeverde. Quanto bene gli si vuole.
Detto ciò, Rose in Opera Al Nero compare poco ma ogni volta che appare mi ricordo perchè è il personaggio con cui ho sempre empatizzato di più: l'odio per lo shopping! L'incubo di entrare e uscire da mille vestiti che sembrano tutti uguali!
Le amiche che sbavano sui vestiti "carini" e "di classe" che a te sembrano tutti uguali! L'ansia perenne! (E a me piacciono i vestiti, eh. Ma quelli con lo stile che dico io, comprati al mercato o in negozi di costumi teatrali. Di solito poco carini di poco di classe, o entrambi. Tipo mi piacciono i vestiti d'epoca o molto alternativi, tipo famiglia Addams, ecco. Le boutique di lusso o pseudo-tali sono un incubo anche per me, come per Rosie. E comunque anche con i vestiti che mi piacciono, ODIO provarne diecimila prima di decidere. Davvero, non capisco la mentalità di mia madre e delle mie amiche, che poi sembra sia la mentalità delle amiche e della madre e della futura suocera di Rose: se vedo qualcosa e mi colpisce, lo provo, se mi va bene lo compro. A che serve provare ottocento vestiti che "potrebbero" piacere prima ancora di decidere quali prendere? È uno spreco di tempo! Ok, fine sfogo autobiografico. Questo solo per dire che empatizzo Taaaaanto con la povera Rosie. )
Comunque c'è qualcosa di comico nel fatto che Violet, appassionata di matrimoni e simili fino al midollo, e cresciuta con l'obiettivo di accaparrarsi un principe azzurro appena raggiunta la maggiore età, sia lesbica e concentrata sulla carriera e Lily, principessa inside (vero Ren??), è allergica a qualsivoglia pensiero di relazione stabile o convenzionale (scusa Scott) e preferisce "saltare di fiore in fiore" (sia ringraziata Nonna Molly per l'eufemismo) o fissarsi su cavalier serventi dal passato oscuro. Mentre Rose, l'anti-romantica per eccellenza, si è accapigliata il principe azzurro per eccellenza. E si sa che non puoi avere il principe azzurro senza il ballo, il matrimonio in bianco, il buffet, l'abito da cerimonia...anche se Rose farebbe volentieri a meno di tutto questo. (Ma come si suol dire- vuoi la bicicletta? Pedala!)
Il rapporto di amore-odio tra Rose e le sue due damigelle, l'ex-promessa sposa del suo ragazzo, ora ragazza di sua cugina Weasley-Delacour, e la cuginetta Potter con cui è cresciuta e che strozzerebbe un giorno sì e l'altro pure, però per cui è anche stata disposta a prendersi uno Schiantesimo e in fondo continuerà sempre a farlo, è sempre spassosissimo.
Quel "Non voglio sapere. Non. Voglio" mi ha fatto morire, soprattutto per il fatto che, comunque, Rose SA che il fidanzato della cuginetta preferisce le chiamate ai messaggi...quindi in fondo SA. E proprio per questo non vuole sapere di più.
Mi piace l'approccio che assume Rose sulla questiome-Prince: lei stessa non è convintissima, comprensibilmente, ma vuole sapere cosa Scorpius pensa di Soren come *persona*, aldilà del suo ruolo avuto nella faccenda Von Honhemein e del suo ruolo attuale come agente. Riconosce che James è uno stronzo quando vuole, ma capisce anche perchè per suo cugino non è facile accettare Soren in squadra. Si mantiene neutrale sulla faccenda Soren-James e Soren-Lily, e pur avendo qualche vaga opinione in merito non le esterna perchè in effetti lei È esterna agli eventi, sul serio questa volta, e alla fine l'unico con cui si schiera e che difende è Scorpius, il suo ragazzo venuto da lei a chiedere consolazione per via delle dinamiche schifose nella sua squadra di Auror. Bellissimo il fatto che, con lei, almeno per qualche momento, Scorpius senta di poter smettere di essere RaggioDiSole Malfoy.
Scorpius e Rose sanno sempre di sole e fluff e risate e gite in campagna e sano affetto ma in un modo che non caria mai i denti. Anche quando uno dei è di cattivo umore, o lo sono entrambi, e parlano di cose serie.
So che l'ho detto una marea di volte, ma Opera Al Nero è davvero troppo bella per essere una fanfiction- senza offesa alle fanfiction. Doppelgaenger e Aul possono ancora essere considerate tali, non perchè sono meno ben fatte ma più che altro perché sono ambientate a Hogwarts e riprendono molte tematiche dei sette libri e della storia di Harry...
Ma per me Opera Al Nero è un poliziesco, un romanzo famigliare, una collezione di storie d'amore, relazioni e amicizie di un gruppo di giovani adulti che imparano ad essere tali, e di "fanfiction" c'è solo il fatto che essi vivano nel mondo ideato nel mondo da JK Rowling, che tu comunque rendi infinitamente più esteso, complesso e approfondito, soprattutto ora che siamo fuori da Hogwarts. Punto.
Ps- scusa per le continue modifiche alle recensioni.Faccio UN SACCO di errori di battitura di cui mi accorgo sempre dopo,visto che scrivo la maggior parte delle recensioni dal telefono, e li odio. A volte invece mi dimentico di recensire interi paragrafi e mi dispiace perchè c'è sempre tanto da dire, e allora faccio una recensione al singolo paragrafo e la incollo a quella del capitolo intero.
(Recensione modificata il 28/01/2023 - 11:33 pm)
(Recensione modificata il 28/01/2023 - 11:33 pm)
(Recensione modificata il 02/06/2023 - 02:41 pm)
(Recensione modificata il 02/06/2023 - 02:43 pm)

Recensore Junior
08/01/23, ore 16:57
Cap. 53:

Com'è che io Lily l'adoro e mi diverte quando va tutto bene ma ogni volta che litiga con qualcuno mi viene voglia di darle torto a prescindere, anche quando ha ragione? Ah già, perché ha esattamente il tipo di carattere e personalità delle persone che mi attraggono di più inizialmente nelle fasi felici di un'amicizia o una conoscenza e con cui finisco sempre a scontrarmi nei peggio modi durante un litigio.
Questa è un'altra testimonianza della tua bravura: ovvero il fatto sai creare dei personaggi credibili e complessi che non solo assomigliano a dei "tipi" di persone realmente esistenti, ma che scatenano anche nei lettori e nelle lettrici le stesse reazioni che provano quando incontrano e si relazionano a questi "tipi" di persone in carne ed ossa.
Detto ciò, una delle caratteristiche interessanti ma irritanti di Lily è che da un lato, essendo molto empatica, nei conflitti ha spesso ragione per quanto riguarda la parte emotiva; in senso che sì, Soren era davvero "buono dentro" come lei millantava in Aul; e sì, È vero che ora Soren ha delle ferite psicologiche dovute al fatto di essere un bambino soldato che lo spingono a non saper davvero dire di no a un superiore, specie quando si toccano certi tasti come "riscatto dal tuo passato" ; e sì, Harry è stato cresciuto nello stesso modo da Silente, e siccome non lo ha mai davvero risentito per questo, inevitabilmente tende a prenderlo come modello inconscio e a comportarsi nello stesso modo in situazioni di stress, come fanno tutti coloro che non condannano abbastanza le proprie discutibili figure genitoriali e tendono poi a diventarvi sempre più simili con gli anni.
Che poi qui ci sarebbe un discorso più lungo da fare sul fatto che Harry non abbia mai davvero POTUTO essere arrabbiato con Silente, una volta saputa la verità, e non solo perchè Silente era già morto, ma anche perchè affermare che Silente aveva sbagliato a pensare di sacrificarlo avrebbe significato, per Harry, affermare che la propria vita era o sarebbe dovuta essere più importante di tutte quelle vite che Voldemort avrebbe ucciso in futuro. Ovviamente un'affermazione simile sarebbe andata contro tutto ciò per cui Harry Potter, sia come personaggio che come Saga, rappresenta. Perchè piaccia o no, la Saga di Harry Potter della Rowling è una storia dove viene implicitamente ribadito più volte che il sacrificio volontario del singolo a favore dell'intera comunità o addirittura umanità è una cosa nobile e talvolta necessaria. Il che non vuol dire che I TUOI personaggi, come Lily Luna, che dalla penna della Rowling hanno preso solo nome, parentele e colore di capelli debbano pensarla allo stesso modo. Anzi. Una cosa che apprezzo molto nelle tue storie è come, in tutte le famiglie, la generazione di adulti sia caratterizzata in modo coerente ai ragazzini che erano nei libri di HP, e si muova secondo certi valori, modi di pensare, talvolta anche pregiudizi, che non sono per forza condivisi dalla nuova generazione, che per certe cose segue gli insegnamenti dei genitori, e per altre li rifiuta o li ignora, com'è giusto che sia in ogni ricambio generazionale. E nessuna delle due parti è eccessivamente demonizzata per questo, perchè i genitori, visti il loro vissuto e passato, hanno determinate ragioni per pensarla in un modo, mentre i figli, viste le loro diverse esperienze in tempo di pace, hanno tutto il diritto e il dovere di pensarla in modo diverso. E mandare al diavolo alcune cose, tra cui l'idea (tecnicamente corretta e *giusta* in guerra, assolutamente nociva da adottare nella quotidianità) che valga la pena sacrificarsi fino alla morte o allo sfinimento psicologico e/o fisico per il bene comune o per la giusta causa.
Ecco, *mi piace* che Lily sia fortemente contraria a quest'idea del sacrificio, è coerente con la sua caratterizzazione di ragazza cresciuta amata e protetta, e che vorrebbe che tutti fossero amati e protetti quanto lei, e con il suo lavoro di Psicomaga, che si occupa di *salvare* le persone nel vero senso del termine, in senso di ripescarle dai propri demoni,
Anche i suoi fratelli e suo padre fanno un lavoro che si può riassumere con "salvare vite", ma se nella professione di Auror (aka soldato/forza speciale) i sacrifici sono contemplati e talvolta anche considerati nobili e indispensabili per arrivare all'obiettivo, e se nella professione di Guaritore (=medico/personale sanitario) bisogna avere il distacco emotivo necessario per capire quando il mantra "salvare una vita a tutti i costi" va sostituito a una ben più cinica ma necessaria analisi dei costi e benefici, nel mestiere di Psicomaga (=terapeuta) il sacrificio dell'individuo non può essere assolutamente contemplato o incoraggiato, perché la psicomagia (psicoterapia) si occupa di sconfiggere i demoni interiori, non quelli del mondo esterno, e non c'è modi migliore per i demoni interiore di trionfare che non quello di convincere una persona che deve annullarsi per il bene di qualcun altro o qualcos'altro.
Quindi, ha perfettamente senso che, aldilà di ogni legittima preoccupazione per il suo ragazzo (che in fondo chiunque dovrebbe mettere in conto iniziando una relazione con un Agente delle forze speciali), Lily sia proprio contraria a questo piano da un punto di vista morale, perchè è un piano che si basa sul mettere il suo ragazzo in una posizione di debolezza non solo tattica ma anche psicologica, facendo leva sui suoi sensi di colpa e sul suo spirito di sacrificio dovuto da suddetto senso di colpa. E si basa sul fatto che il padre di Lily padre sfrutti le debolezze psicologiche E le risorse magiche di suddetto ragazzo Lily per sconfiggere i cattivi, esattamente come suo padre è stato usato da una figura verso cui Lily ha sempre provato del risentimento.
Come dicevo, da un lato Lily ha emotivamente tutte le ragioni del mondo per essere incazzata. Il problema però, è che come molte persone dall'empatia istintiva e travolgente, che non hanno mai dovuto fare *fatica* a capire gli altri perché viene loro naturale, pensa che capire le emozioni e le motivazioni altrui sia la stessa cosa che capire il loro punto di vista. Lily SA cosa sta provando/motivando le azioni di un'altra persona, lo sa senza bisogno di sforzarsi a indovinare e senza margine di errore, lo sa perchè è così che funzionano i suoi potere, e questo la porta nelle situazioni ad alto conflitto a non sforzarsi di capire che magari queste motivazioni che lei trova stupide sono perfettamente sensate per l'altra persona, per il suo vissuto e la sua psicologia.
Capire i sentimenti degli altri (che è una cosa che Lily sa fare benissimo e spontaneamente) non è la stessa cosa che capirne il punto di vista. I sentimenti sono solo una parte del punto di vista: i valori, la crescita, il passato, le priorità, le visioni del mondo.
Lily sa degli altri cose che neanche loro sanno di sé stessi, e questo la porta spesso ad agire come se sapesse di default cos'è meglio per loro.
Il problema non è solo Lily arrabbiata e preoccupata perché Harry spedisce Soren in una missione pericolosa e Soren accetta- questo sarebbe un sentimento legittimo.
Il problema è che Lily pensa che Soren, per via del suo passato e della sua educazione, non sia nelle condizione di poter scegliere liberamente se accettare o meno, il che forse è tecnicamente vero da un punto di vista psicologico, ma sostenere ciò ad alta voce vuol dire affermare il fatto che Soren non abbia capacità di usare il proprio libero arbitrio perchè Alberich ha cercato di soffocarlonfin da quando era bambino. Il fatto che usi questo libero arbitrio in maniera meno "libera" di quanto farebbe Lily non vuol dire però che non abbia imparato ad usarne uno.
Lily è cresciuta coccolata e amata, pensando di poter fare tutto ciò che voleva, quando voleva, come voleva. Soren no. È naturale dunque che, nel prendere decisioni riguardanti la propria vita, Soren sia più condizionato dagli altri e dai propri sensi di colpa verso gli altri di quanto lo sarebbe Lily al suo posto. Ciò non vuol dire che non SAPPIA che le decisioni che prende comportano dei rischi per sé stesso, o che non CAPISCA che altri (in questo caso Harry Potter) stiano cercando di influenzarlo nelle sue decisioni: semplicemente, come dirà Al in uno dei prossimi capitoli, non ritiene questi fattori abbastanza gravi da mettere in discussione le sue decisioni.
Soren sa che la scelta che gli stanno chiedendo di prenderla non è davvero una libera scelta; Soren sceglie comunque di prenderla.
Per Lily, questo non ha senso. Per Soren sì. Perchè Lily, nonostante le ingombranti ansie paterne e i disagi della sua adolescenza, ha avuto la fortuna di poter tracciare da sola la strada della propria vita. Ha scelto fin da bambina i colori della sua cameretta, le sue amicizie, i ragazzi con cui uscire; ha scelto di ficcarsi in guai in cui le avevano ordinato di stare lontano e ha ricevuto in cambio solo qualche blanda reprimenda, dettata più dalla preoccupazione che dalla severità; ha scelto cosa studiare e ha potuto scegliere di prendersi ben due anni sabatici prima di iniziare a studiarla. I suoi parenti e amici hanno spesso giudicato o scosso la testa di fronte alle sue scelte, ma nessuno le ha mai IMPEDITO davvero di fare nulla (tranne andare a Dumstrang cinque anni prima...cosa che ha fatto lo stesso). È naturale dunque che per lei, spirito libero che ha avuto la possibilità di essere tale, il fatto di scegliere tra due sentieri entrambi già tracciati (che è la situazione in cui Harry ha messo Soren al momento, chiedendogli di scegliere tra rischiare la vita affrontando i cattivi o viverla tra i rimorsi rifiutandosi- che è la stessa scelta-non-scelta a cui Harry stesso fu messo davanti a suo tempo da Silente) sia qualcosa di orribile, una costrizione mascherata da libertà da tecniche manipolatorie.
Mentre Soren, che è stato fisicamente costretto, fin dall'infanzia, a seguire un sentiero e uno solo, senza neanche poter PENSARE di abbandonarlo, pena la morte, il fatto che la scelta che gli Auror gli chiedono di prendere non sia "libera" è più una ragione per ridere tra se' dell'ipocrisia data dagli scrupoli morali di Harry&Co che una ragione per non prendere suddetta scelta. Perchè per Soren già solo prendere una scelta già tracciata che lo fa soffrire, che però non contraddice la sua coscienza e il suo codice morale, è già un passo avanti verso l'esercitazione del proprio libero arbitrio, rispetto a ciò che Alberich e la Thule gli "chiedevano" di fare.
Io umanamente capisco la rabbia e l'angoscia di Lily, e credo di capire il suo punto di vista: ma sento di comprendere e accettare anche la scelta di Soren, così come compresi e accettai la scelta di Harry leggendo Harry Potter.
Penso che Lily avrebbe tutto il diritto, se questa non fosse una fanfiction, di pensare che questa scelta di Soren non sia compatibile con una loro relazione. Il punto è che la scelta di Lily sta nel scegliere se continuare o no la relazione nonostante la scelta di Soren di salire sulla nave, non nel scegliere al posto di Soren se lui debba salire su quella nave o no. Lily ha tutto il diritto di dire, come pensa in questo capitolo, "non voglio dover affrontare un altro castello in fiamme", ma non di pretendere che Soren non attraversi di nuovo questo castello, se per lui è necessario farlo. È il solito vecchio adagio: non si può cambiare una persona che si ama o decidere al posto suo quello che deve fare, ma si può scegliere se stare accanto a questa persona nelle sue scelte o andarsene. (Ci sono anche scelte su cui si può raggiungere un compromesso, trovare una via di mezzo, ma "combattere John Doe o non combattere John Doe" purtroppo non è tra queste, come non lo è mai stata "combattere Voldemort o non combattere Voldemort").
...il problema è che ovviamente Lily, da brava Grifondoro, Potter, e, ultimo ma non meno importante, figlia di Ginny Weasley, si è innamorata di Soren per lo stesso identico motivo per cui ora lo vorrebbe prendere a badilate in testa: ovvero che è il genere di persona che rischierebbe la vita attraversando un castello in fiamme o una nave mortale pur di salvare capra e cavoli. In pratica, il conflitto che Lily e Soren si trovano ad affrontare in questi capitoli di Oan, quelli prima della battaglia finale, è lo stesso che Harry e Ginny si sono trovati ad affrontare alla fine del sesto libro...sono che nelle tue storie, e con i tuoi personaggi, questo conflitto e la successiva riappacificazione viene reso in modo molto meno superficiale, con più attenzione nel descrivere sia le ragioni che le emozioni di entrambe le parti, con più *nuances* come direbbero gli inglesi, e dunque risulta più emotivamente coinvolgente e mooolto meno fastidioso/pretesto di trama. Dira 1-Rowling 0.
Tra parentesi, queste non-tanto-velate similitudini tra Lily/Soren e Harry/Ginny negli ultimi venti capitoli di Oan circa mi sono piaciute UN SACCO, perchè denotano la tua bravura nel creare un tipo di coppia con un modello completamente originale che però si ispira a diversi modelli delle generazioni precedenti, e in modo talmente sottile che nessuna coppia della tua nuova generazione è una copia ESATTA di un'altra coppia della generazione dei genitori o dei nonni, anche se talvolta si nota che ne condivide delle caratteristiche. Che poi è quello che credo succeda nella vita reale: tutti noi siamo influenzati dai modelli relazionali che abbiamo imparato dai nostri genitori, ma non è che per questo le nostre relazioni debbano essere la copia sputato delle loro. (Poi, più malignamente, nel mio periodo da Hinny shipper ho letto fin troppe fanfiction che facevano il paragone diretto tra James/Lily e Harry/Ginny. Paragone che io riesco a vedere sensato solo per quanto riguarda l'estetica, cosa probabilmente voluta dalla Rowling per dare un'idea di continuità visiva, e poco altro, visto che da quel che sappiamo di Lily Evans caratterialmente c'azzeccava più con Hermione che con Ginny- prefetto, nata Babbana, vocazione per difendere le cause perse- e Harry, pur condividendo alcuni tratti caratteriali con James senior, come l'amore per lo sport, la lealtà nell'amicizia e l'insofferenza per l'autorita costituita, non ne aveva in comune la psicologia, visto che il padre era un bulletto viziato e un po' superficiale e il figlio un bambino cresciuto senza amore e votato al martirio, e quindi anche il loro essere dei ribelli indisciplinati derivava da cause psicologiche diverse. Quindi, ecco, il parallelismo diretto Jily-Hinny mi ha sempre dato sui nervi, quindi il fatto che la tua Lily e il tuo Soren rispecchino per certi versi sia la Snevans che Ginny/Harry è la mia piccola vendetta personale. Penso anche che abbia senso, visto che, anche se continuo a credere che Ginny e l'O.G. Lily avessero in comune solo i capelli rossi e la passione per ragazzi dai capelli neri, ha senso che Lily Luna assomigli un po' a entrambe, essendo figlia di una e nipote dell'altra. E Harry e Piton hanno avuto un'infanzia più simile che quella di James e Harry- lo dice persino la Rowling nel capitolo della Foresta!- anche se avevano caratteri e modi di reagire ai traumi completamente diversi e incompatibili tra loro. Soren ha avuto una vita più sfigata di Harry e di Piton messi insieme, ma è meno stronzo di Piton e ha un passato meno puro di quello di Harry, quindi mi piace il fatto che da un lato Harry veda in lui Piton, dall'altro altri personaggi come Nora o Ginny vedono delle similitudini tra Harry e Soren. Persino il ruolo che Soren deve giocare in questa guerra è per metà il vecchio ruolo di Harry, quello dell'eroe solitario che deve sconfiggere il nemico da solo e viene posto di fronte a una scelta che non è una vera scelta, eppure lui sente che lo è, in un modo contorto, e per metà quello di Piton, il falso doppio-triplo-quadruplo giochista che un tempo è stato davvero il doppiogiochista solo che ora non lo è più ma deve fingere di esserlo ancora solo che non per il lato a vantaggio di cui sta davvero facendo il doppiogioco. Già essere graziato dalla narrativa da uno solo di questi ruoli è un suicidio psicologico- vedi quanto fossero entrambi psicologicamente fatturi Harry e Piton- figurarsi doverli interpretare entrambi! Povero Ren, Lily hai ragione, scusa se qualche riga fa ti ho detto che sei viziata e che dovresti sforzarti di più di capire il punto di vista altrui. Cioè, penso ancora che Lily avrebbe dovuto impegnarsi di più, ma penso anche che io al suo posto mi sarei impegnata di meno e incazzata di più. Quindi 50/50.)

Passando invece a commenti più terra-terra sul capitolo, mi perdonerai se commenterò solo la parte tra Harry e Soren riga per riga, perchè è fantastica. In senso che è esilarante in un momento in cui non dovrebbe essere esilarante, visto che Harry ha appena affidato a Soren una missione suicida. Ma essere entrambi vittime della furia e del giustificato rancore di una certa rossa li ha momentaneamente uniti più di bazzecole come una simile infanzia di abusi o il voler sconfiggere John Doe.

Harry Potter non era il genere di padre che sapeva come comportarsi quando i propri figli erano sconvolti o tristi. Poteva offrire un abbraccio e una spalla su cui piangere ma non era Ginny. Non era in grado di dire le parole giuste, dubitava ci sarebbe riuscito mai.
Io non so se ti ringrazierò mai abbastanza per il tuo ritratto di Harry padre amorevole e tutto sommato amato e apprezzato dai suoi figli, ma pieni di difetti e umani errori, e difficoltà nel consolarli e parlar loro di *certe cose* (leggasi: questioni emotive) dovute al fatto che nessun adulto quando era adolescente è mai riuscito a fare ciò per lui- perchè tutti gli adulti di riferimento di Harry nei libri avevano a loro volta i loro problemi, i loro traumi, i loro dilemmi e segreti e imbrogli da sbrigare. Però ci prova più di quanto abbiano fatto la maggior parte degli adulti del suo passato con lui, e ammette le sue mancanze, cosa che nessuno degli adulti del suo passato ha fatto davanti a lui, e soprattutto invece di piangersi addosso per queste mancanze cerca di migliorare partendo dai propri errori. Il che non è perfetto, forse, ma è giusto. È abbastanza. Lily è un po’ il tallone d’Achille perchè mentre coi ragazzi tende ad essere più schietto e questo lo porta a risolvere, in tempi più o meno lunghi, dei determinati conflitti che ha avuto con ognuno di loro, mentre con la figlia che pure adora tende a ripetere sempre gli stessi sbagli, proprio perchè l’adora ma la vede ancora come una bambina da proteggere sempre e a tutti i costi, non trattandola mai da pari o anche semplicemente da adulta e facendola così arrabbiare con lui e le sue scelte.
Non me la sento di dare la colpa di ciò semplicemente a una forma “benevola” ma fastidiosa di sessismo, nonostante certo il fatto che sia l’unica figlia femmina influisce su questa dinamica, purtroppo. Ma credo influiscano anche il fatto che sia di fatto la più piccola anagraficamente, l’unica dei figli che vive ancora a casa, e che abbia attraversato dai quindici ai diciannove una fase diciamo un po’ auto-distruttiva che ha fatto preoccupare immensamente i genitori. È frustrante, essere una ragazza che sta cercando di costruire la propria vita e sentirsi limitata dalla protettività dei genitori che ti vedono ancora come la bambina combina guai che non sa badare a se stessa. Ma è anche comprensibile, dal punto di vista dei genitori, che prima di fidarsi di una figlia che ne ha combinato di ogni passi del tempo, perchè il ricordo della preoccupazione provata per la propria bambina è ancora forte e doloroso, e c’è sempre la paura che i problemi ricomincino non appena la figlia farà un passo falso, nonostante suddetta bambina ormai sia una giovane donna che sta ricostruendo pezzo per pezzo la propria vita; una giovane donna che DEVE ricostruire la propria vita, e deve farlo da sola anche se è difficile, cosa che le ansie e il controllo eccessivo dei genitori (soprattutto del padre) non l’aiutano certo a fare. (Questo è riferito al rapporto tra Harry e Lily in generale, non solo e non soprattutto in questo capitolo)


Harry annuì dandogli una pacca sulla spalla. “È una buona realizzazione.”
Sören abbozzò un sorriso. “Immagino lo sia, Signore.”
“Per Lils…” Lo vide rabbuiarsi di colpo. Dovette trattenere una battuta di spirito, perché i giovani innamorati non avevano un gran senso dell’umorismo. “Non è arrabbiata con te, ma con la situazione … e con me, in effetti.” Aggiunse con un sospiro. “Dalle tempo per processare.”

Soren è praticamente in lizza per diventare il genero preferito, dai! Cioè lo sta mandando a morire per un Bene Superiore come Silente fece per lui! È praticamente il linguaggio d’amore paterno di Harry Potter!

“Vorrei che capisse che faccio tutto questo anche per lei. Per il nostro futuro assieme.”
Okay, ci stiamo avventurando in un territorio un po’ troppo personale …

Okay, se Soren si allarga un po’ troppo perde il primato di genero preferito. Ricordargli che lui e sua figlia stanno insieme in un ‘futuro assieme’ tipo di insieme è allargarsi un po’ troppo. Harry Potter può andare d’accordo con i compagni dei propri pargoli solo se lo lasciano immaginare che le storie d’amore di suddetti pargoli comprendano solo ed esclusivamente il passeggiare in un prato tenendosi per mano, intrecciando margherite e dandosi ogni tanto un casto bacio a stampo.
...è per questo che Al e Tom sono i preferiti, perchè non gli mentono esplicitamente, ma gli lasciano credere esattamente questo, cioè quello che lui vuole credere. Sono Serpeverde mica per nulla.

“Sono certo che … uhm … lo farà.” Gli battè una seconda pacca sulla spalla. “Non è facile avere un … beh … una persona a cui tieni nelle forze dell’ordine. È abituata, certo, essendo il mestiere di famiglia, ma…” Stava blaterando dall’espressione perplessa sul volto del ragazzo, quindi tagliò corto. “Sai cosa intendo.”
Ti adoro per il modo in cui rendi Harry adulto carismatico e autorevole in una riga, come dovrebbe essere il Capo dell’Ufficio Auror e Eroe dei Due Mondi, ma appena si toccano questioni emotive torni ad essere l’adolescenza impacciato e pieno di “ehm” come un tempo. Io ho sempre pensato che l’Harry dei libri avesse entrambi questi lati in lui. Ah, l’IC quello bello. Quello divertente.

Stava blaterando dall’espressione perplessa sul volto del ragazzo, quindi tagliò corto. “Sai cosa intendo.”
“Sissignore.” Ebbe la cortesia di convenire. “Grazie.” Aggiunse. “Per le sue parole.”
“Molto bene.” Rispose come un vecchio pazzo e imbranato.
AHAHAHAHAHAh
Harry è fortunato che tutti e tre i suoi figli, ognuno a suo modo, abbiano preso la capacità di comunicare ed entrare in contatto con le proprie emozioni da Ginny. In compenso, per legge Karmika, si sono scelti tutti e tre compagni che sono, ognuno a modo proprio, disastri emotivi su due gambe. Tutti mammà❤️

Doveva rivalutare la mancanza di informazioni e drammi che proveniva da Albus e James. Nessuno dei due gli avrebbe dato dei nipoti.
Ma neanche compagni da consolare.

Disse l’uomo il cui primogenito era in procinto di adottare una bambina, e il cui secondogenito sarebbe presto stato rapito lasciandogli, di fatto, un compagno da consolare.
Sul serio la tua ironia nei PoV di Harry padre-di-famiglia-ingenuo è così perfida e divertente,
...e comunque questa breve frase conferma che Harry non è COSÌ TANTO padre di famiglia ingenuo. No, certo che non sa di Albus e Thomas, assolutamente no. Sul serio, okay che su certe cose è tardo, ma...quanto credano sia stupido?
(Recensione modificata il 08/01/2023 - 06:46 pm)

Recensore Junior
06/01/23, ore 22:36
Cap. 57:

Il secondo o terzo capitolo che ho letto in fase di aggiornamento. Non c'è da stupirsi che mi abbia conquistato a tal punto che per i successivi tre anni ho controllato più o meno ogni due o tre mesi se ci fossero nuovi aggiornamenti.
Nell'ordine, in questo meraviglioso capitolo ci trovai:
Pov di Thomas che riflette sulla vita, la situazione Demiurgo e Albus, con guest stars Meike e Zorba (i miei adorati ♡ anche se Kafka la cornacchia cannibale mi è mancata in Oan) .
Scena fluff Al e Tom in cui si annusano a vicenda perchè sono in astinenza l'uno dall'altro, e discutono di fare un coming out ufficiale davanti ai membri della loro grande, allargata, caotica famiglia, che finora ha sospettato di loro senza avere conferme né smentite (guest star la povera Zia Muriel, la cui morte non ancora avvenuta a quanto pare viene usata impenitentemente da tutti i pro-pro-nipoti per prendersi giorni liberi al lavoro- so che lo dico sempre, ma adoro queste piccole note di colore che inserisci qui e là nella storia). Il fatto che la molla che spinga Al a decidere che vuole dire a tutti, in modo chiaro e tondo e senza più sottotesti, della sua relazione sia la notizia delle future nozze di James con Teddy è assolutamente esilarante e sensata al tempo stesso, perchè Albus Severus Potter è un terzo Serpeverde, un terzo Potter e un terzo complessi dovuti al fatto di essere nato fratello di mezzo e secondo figlio dopo James. Anche il fatto che Tom lasci la decisione finale ad Al è totalmente coerente col personaggio, che è troppo asociale e misantropo sia per sentire il peso di vivere nell'armadio (cosa che poi in realtà nel concreto non fa, anche se non ha mai davvero fatto un vero e proprio coming out, perchè se qualcuno glielo chiede direttamente così, non nega di stare insieme ad Al in tutti i sensi, vedi sua madre in Aul, quel Danny Figgins a Nocturne Alley o Harry tra un paio di capitoli) che per fregarsene del giudizio altrui (eccetto che di poche persone, che comunque sanno già di lui) in caso di negative reazioni al coming out.
Poi ci sono gli indizi che qualcosa di brutto sta per accadere ad Al, a Tom, o a entrambi- e che il (finto) guardiano delle pulizie che Thomas snobba con la sua solita spocchia e un pizzico di classismo c'entri più di qualcosa. (Io comunque lo SAPEVO che si trattava del maledetto Luzhin, anche se pensavo fosse interessato a rapire Tom, non Al).
Poi c'è il Pov di Soren, e ormai ho già scritto quanto ami i Pov di Soren, ma in particolare c'è il Pov di Soren che fa l'eroe votato al martirio, che è il miglior Pov di Soren che si possa desiderare, specie al cinquantasettesimo capitolo di Opera Al Nero. In più c'è Soren che, di fronte a un maschio alfa TM che da una battuta di cattivo gusto su Lily, non si limita a difendere l'onore della sua donzella da cavalier servente qual è, ma gli fa pure un discorsetto sui doppi standard e la libertà sessuale femminile. Quando il tizio che sembra uscito da un romanzo di fine ottocento, con il suo codice d'onore ingombrante e il suo vocabolario arcaico, è il maschio etero (e non- guarda James) più evoluto dell'intero corpo Auror britannico.
E poi c'è Sophia Von Honhemein. Il dettaglio di lei che prende la mano degli Infetti "come per ballare un valzer" la rende venti volte più inquietante, e gotica, e spettrale. Figura intrigante, sospesa tra la Strega Cattiva e la Fanciulla Rinchiusa nella Torre dal fratello cattivo, ma che per Soren è soltanto la madre che l'ha rifiutato...e per gli Auror è il Ministero sia inglese che americano è solo una pedina per vincere una partita. Solo che sembra che lei, come tutti i Von Honhemein, non abbia molto piacere, a giocare nel suo ruolo di pedina. (Più che madre di suo figlio o sorella di suo fratello, Sophia è zia di suo nipote che non ha mai conosciuto, paradossalmente).
Poi c'è il Pov di Scorpius che è sempre un piacere da leggere, specie se ci sono accenni alla bromance con James e alla relazione con Rose anche quando questi due non sono presenti, e lui sta accompagnando un tizio in una missione suicida e potenzialmente mortale.
L'accenno a James è tenero perchè fa capire quanto Scorpius tenga al suo migliore amico anche se è un coglione patentato, e Scorpius SA che è un coglione patentato, ma nonostante ciò gli manca quando va in missione senza di lui.
Il flashback della scena tra Scorpius e Rose, invece, è pastoso e dolce e un po' sospeso ed è perfetto per loro, e per noi da leggere.
Tra l'altro: "Perché sei un gran essere umano.” non è quello che Rose disse a Scorpius in un'altra fic?
...ah, il ritorno dell'Everte Statim! Fa strano vederlo usato da Scorpius, perché quell'incantesimo sta a Tom e Al come l'Expelliarmus sta a Harry (in senso che è l'unico che sembrano capaci di ricordarsi in azione, ma per fortuna salva sempre loro la pelle) .
Poi c'è il Pov di Rose, Rosie, la ragazza brusca, autoironica e complessata ma dotata di forte fibra morale che adoravo ai tempi di Doppelgaenger e che poi è progressivamente svanita dalle scene. E già solo che il capitolo si conclude con lei, col suo mandare a quel paese un po' di genitori e futuri suoceri senza sentirsi nemmeno un po' in colpa. Finalmente. Guest star Hermione Granger, aka la donna che non vuoi metterti contro. La donna delle regole che però quando è lei a infrangerle ti fa sentire in colpa per aver provato a farle rispettare. Ah, quand'era mancata. Nel mio headcanon, diventerà Ministro della Magia dopo l'epilogo.
Il finale è perfetto: sarebbe stato out of characters per Rose è Scorpius sposarsi DAVVERO a Las Vegas abbandonando tutti quanti nel momento del bisogno, ma una piccola cerimonia solo per loro due (tre) prima della festa vera e propria con tutti gli amici e i parenti era necessaria per loro, come coppia, ma anche come figli di genitori ingombranti e come novelli futuri genitori. Perchè sì, Rose e Scorpius saranno sempre quella cugina e quell'amico disposti a farsi in quattro per chiunque abbia bisogno di una mano nell'ultimo periodo, quelli che organizzano feste caotiche e affollate in cui tutti i personaggi ...però la ragazza che da adolescente viveva in funzione dei familiari, amatissimi ma spesso faticosi da gestire e soprattutto accontentare, e il ragazzo che voleva a tutti i costi essere il più simpatico della scuola per non rimanere senza amici per via del suo cognome hanno imparato che sì, sostenere la famiglia è importante, supportare gli amici è giusto, ma la felicità di loro due, sia come individui sia come coppia, lo è altrettanto se non di più.
Anche perchè senza questa felicità non potrebbero nemmeno rendere felici gli altri, tra l'altro. E quindi si meritano la loro piccola e improvvisata cerimonia privata per festeggiarsi l'un l'altra e celebrare la propria felicità per la loro nuova e futura famiglia, prima della cerimonia ufficiale in cui saranno festeggiati e daranno un'occasione per festeggiare ai parenti fino al terzo o quarto grado, e agli amici di sempre che hanno bisogno di distrarsi ognuno dai propri casini più o meno cercati e più o meno mortali.
Non lo so, trovo molto azzeccato il fatto che il tema non tanto del matrimonio in sé, quanto dei modi in cui una relazione può essere officializzata e ufficializzata di fronte agli estranei, faccia da sottile leift-motif al capitolo.
Al e Tom sono sempre stati il tipo di coppia da "ci facciamo i cavoli nostri e non ci sforziamo piu di tanto ne a nasconderci dagli altri ne a dichiararci con gli altri, a meno che non siano loro a chiedere per primi" mentre Rose e Scorpius sono sempre stati il tipo di coppia per cui ogni scelta, dal tenere la relazione nascosta al bacio da romanzo al ballo del ceppo, dal fidanzamento ufficiale al matrimonio, è stata presa pensando non solo a loro due ma anche a tutto il complesso mondo di parentele e amicizie che li circondava e condizionava.
Nessuno di questi due atteggiamenti era totalmente giusto o totalmente sbagliato (perché come pensa Tom a proposito di altro in questo capitolo, "se siamo felici noi, cosa importa?") e tuttavia è GIUSTO che, verso la fine dell'ultima storia della Dp Saga, delle due coppie che stanno insieme da più tempo quella che sempre avuto la mentalità del "noi dentro, il mondo fuori" esprima la necessità o il desiderio di aprirsi un po' di più alla comunicazione col mondo, mentre i due che si sono sempre pre-occupati e occupati degli altri abbiano un momento da "questa è la nostra festa e la festeggiamo prima di tutto tra NOI DUE, vogliamo bene anche agli altri e celebreremo anche con loro ma DOPO" .
So che lo dico davvero di tutti i capitoli o quasi, ma davvero, questo capitolo 57 è uno dei capitoli più belli della Saga. Le scene di coppia, sia quella iniziale che quella finale, sono piene d'amore e romanticismo senza mai essere stucchevoli, e hanno il sapore di grandi decisioni e cicli che si chiudono e altri che si aprono, mentre una sensazione le scene d'azione (o meglio, di pre-azione, visto che l'azione vera e propria inizia nei prossimi capitoli, in questo più che altro si stanno disponendo le pedine per il gran finale) sono impregnate da una sensazione di attesa, una tensione allo stesso tempo pesante e rarefatta.
E dal prossimo capitolo, inizia l'Ultimo Atto.
(Recensione modificata il 06/01/2023 - 10:38 pm)