Recensioni per
Asya e la clessidra del tempo
di Rose of Blood

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
04/10/12, ore 19:20
Cap. 1:

Mi dispiace per la critica che sto lasciandoti, ma devo assolutamente farlo.
L'idea che hai adoperato per scrivere questa storia è abbastanza buona da renderla interessante, ma dal punto di vista grammaticale e d'interpunzione non posso assolutamente chiudere occhio. Oltre al fatto che hai uno stile un po' acerbo - dovuto comunque al fatto che scrivi da poco - ho notato che passi da un tempo all'altro continuamente. Di sicuro, non è una scelta stilistica perché è qualcosa di perenne durante la lettura e non è nemmeno dovuto alla distrazione.
Ti elenco di seguito tutti gli errori che hai fatto in modo che tu possa correggerli:

1) "Mia madre mi disse di  correre, scappare."

"Disse" è passato remoto. Nella frase successiva, usi di nuovo il presente quindi non va bene usare entrambi: "La nostra città, la nostra casa E' stata attaccata."

Correttamente, risulterà: "Mia madre mi DICE di scappare".

2) "Rividi per un attimo quel volto, il ragazzo dagli occhi neri che ho conosciuto quest’estate a una festa in paese."
"Rividi": passato remoto.
Corretto: "RIVEDO per un attimo quel volto, il ragazzo dagli occhi neri che ho conosciuto quest’estate a una festa in paese."

3) "Presi per mano Ashvin e corsi via verso la periferia, in una strada secondaria che porta fuori città."

Corretto: "PRENDO per mano Ashvin e CORRO via verso la periferia, in una strada secondaria che porta fuori città."

4) "Cercai di tirarlo per la mano ma non riusciva a starmi al passo. Lo presi in braccio e raggiunsi dopo un po’ la strada deserta. Il cuore mi batteva forte e avevo il fiatone. Stridori di lame, urla, pianti disperati. Ripensai a mia madre e a mio fratello maggiore ancora dentro al caos."

Corretto: "CERCO di tirarlo per la mano ma non RIESCE a starmi al passo. Lo PRENDO in braccio e RAGGIUNGO dopo un po’ la strada deserta. Il cuore mi BATTE forte e HO il fiatone. Stridori di lame, urla, pianti disperati. RIPENSO a mia madre e a mio fratello maggiore ancora dentro al caos."

5) "Ricacciai quei pensieri anche se le lacrime mi rigavano il viso. Dovevo farcela per Ashvin, dovevo proteggerlo. Ci sedemmo su un masso e me lo presi sulle ginocchia. Poverino era così piccolo. -Adesso dove andiamo Asya? Io sono tanto stanco- mi chiese guardandomi con i suoi occhioni scuri. Me lo strinsi al petto. -Non lo so piccolo, cercheremo di arrivare a Raghae. Mi faceva pena. Dovevo viaggiare, arrivare a Raghae dai nostri parenti che di sicuro ci avrebbero ospitati. Dovevo farcela, dovevo essere forte. Dovevo scappare, ed avevo paura perché eravamo noi quelli che cercavano."

Corretto: "RICACCIO QUESTI pensieri anche se le lacrime mi RIGANO il viso. DEVO farcela per Ashvin, DEVO proteggerlo. Ci SEDIAMO su un masso e me lo PRENDO sulle ginocchia. Poverino, (virgola - si applica il complemento vocativo, in quanto ci si rivolge a qualcuno) era così piccolo. -Adesso dove andiamo, (virgola - si applica il complemento vocativo, in quanto ci si rivolge a qualcuno) Asya? Io (si può anche omettere) sono tanto stanco- mi CHIEDE, guardandomi con i suoi occhioni scuri. Me lo STRINGO al petto. -Non lo so, (virgola - si applica il complemento vocativo, in quanto ci si rivolge a qualcuno) piccolo. Cercheremo di arrivare a Raghae.- Mi FA pena. DEVO viaggiare, arrivare a Raghae dai nostri parenti che di sicuro ci OSPITERANNO. DEVO farcela, DEVO essere forte. DEVO scappare, ed HO paura perché SIAMO noi quelli che CERCANO."

Ho dovuto praticamente correggerti tutto il capitolo, e SOLTANTO i verbi. In realtà, c'è molto da revisionare; a partire dalle frasi, che risultano semplici e brevi. La scorrevolezza è del tutto assente e per quanto la paura della protagonista si avverta, non posso darti un giudizio positivo. Ti consiglio di chiedere a qualcuno di aiutarti a migliorare. Spero non la prenderai come una critica cattiva, che mira ad offenderti. Assolutamente, non è questa la mia intenzione. Soltanto, vorrei dare il mio contributo per dare una mano a chi ne ha bisogno. E mi auguro anche che non la cancellerai come hanno fatto altri quando recensivo negativamente. La trama non è male, ma manca la parte tecnica, quella che regge la storia. Mancano le fondamenta, per dirti.  
Alla prossima,
Dear Juliet