Recensione premio.

Ciao^^
Anche questa storia mi è piaciuta, Mi sono trovata davanti un uomo che è tutto meno che malato, a mio parere. La gente lo giudica pazzo per quello che ha fatto (qualcosa ha fatto, giusto? Ma non ci è dato sapere cosa), ma la gente spesso esagera. La gente non sa quello che prova una persona e spesso giudica senza conoscere. La "gente" può essere molto cattiva e fare tante vittime. 
Lo sfogo di quest uomo che è arrivato al punto di mettere fine alla sua vita (perché di vita stiamo parlando? Forse di esistenza) è davvero intenso e dovrebbe far capire tante cose.
Complimenti, dunque.
A presto^^

Recensione premio per il Clessidra Contest

Ti sei forse chiesta che fine abbia fatto, è che tra studio e cose varie ultimamente ho pochissimo tempo per sedermi e leggere ma non mi sono dimenticata né di te né tantomeno degli altri partecipanti.
Cercavo una lettura non troppo impegnativa e dopo qualche giro eccomi qua.
Ammetto di aver avuto anch'io, una volta, un'idea simile a questa: scrivere di un pazzo che non è malato ma si trova lì per altri motivi, perché magari qualcuno voleva sbarazzarsene o cose simili. Poi non ho scritto né pubblicato nulla a riguardo ma mi ha colpito trovare sul tuo profilo una flshfic del genere!
In ogni caso penso che tu non abbia voluto scrivere di un malato mentale vero e proprio, ma di qualcuno di sano che è finito in manicomio per qualche ragione.
Lo stile è scorrevole e veloce, rende bene la disperazione di quest'uomo che ha deciso di farla finita... In effetti si può chiamare vita, un'esistenza priva di sogni o obiettivi?!
Anche se non è un trattato di psicologia/psichiatria io l'ho trovata carina, non vi ho cercato particolari significati profondi all'interno e me la sono gustata per quello che secondo è: lo sfogo di un uomo che si sente un rifiuto della società e che non ha più armi per combattere ed andare avanti.
Detto questo chiudo e... Alla prossima recensione!

Dominil.

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Hmm... Davvero banale. Nessun pazzo scriverebbe così, io credo... 
Prima di fingere di essere qualcuno che non si è (immedesimarsi), bisognerebbe conoscerlo da vicino. E' una realtà sicuramente più complessa di quella che tu descrivi. 
Per il momento ho soltanto letto molti libri sull'argomento, ma fra un anno e qualcosa spero di poterti dire a grandi linee cosa potrebbe esserci dentro alla mente di un malato psichiatrico. 

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Trovo in questa “lettera” un particolare sfogo del soggetto esaminato, pazzo che sia io non lo trovo così "malato"; non penso che un uomo anormale come lui, con evidenti sintomi di schizofrenia scriverebbe in maniera così “pura”, descrivendo i propri sintomi come un Dottore! La pazzia non esiste come malattia, i medici o lo psicologo in questione, aiuta il soggetto a capire che possiede la schizofrenia! Se il soggetto malato capisce a pieno di essere appunto “malato”, vuol dire che non è soggetto di malattie mentali ma solamente “paranoico”. Ritornando alla storia, bella e breve, di facile comprensione e molto interessante; tuttavia come già detto lascia alcuni buchi di trama dietro che se approfonditi potranno rendere, questa storia, un vero e proprio divertimento letterario!
P. S: tuttavia se il tuo intento era di finir con questo “Capitolo”, allora rimani così senza forzare nulla…

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