Mm..difficile, difficile.
Alla fine commentare esaustivamente significherebbe possedere uno scorcio di conoscenze psicologiche,
psichiatriche e in generale della vita vissuta, dei pazzi, del sangue e della psiche umana.

Posso solo dire che come trattato pseudo-filosofico mi è piaciuto abbastanza, anche se non sono particolarmente d'accordo
con l'omicida seriale come eroe, paladino del quotidiano, proprio perchè questo "eroe", del quotidiano non fa parte!

Poi sono punti di vista, scrivi bene comunque.

Allora allora allora... l'esordio del fantomatico Miquitius ha avuto luogo e me ne compiaccio. Faccio un inchino al lessico del racconto ma anche alla capacità di FK (chissà se capisci subito perchè ti chiamo così) di far sentire il racconto più realistico di quello che è. Adesso mi fanno quasi peccato i serial killer... XD Per me la lettura è stata piacevolissima. Soprattutto perchè mi sono immaginato che fosse V (il protagonista di V per vendetta) a pronunciare le parole del testo. Fatta la mia breverrima (ultimamente ho la mania di fare tutti i superlativi così) recensione, ti saluto e ti ringrazio di questo racconto. Gareth

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Ok, forse ti schiferà ricevere la prima recensione da me, ma in qualche modo devo pur guadagnarmi le mie, quindi...
Anche se non ha una trama, nè personaggi definiti nell'aspetto, l'ho trovata ben congegnata. Decisamente fuori dagli schemi.
L'idea di rappresentare una figura macabra e oscura come l'assassino seriale in veste di paladino della verità è geniale, anche perché vista in quest'ottica si fa apparire l'omicidio come un tentativo di riordinare il mondo e non come un efferato crimine.
Per dirla in parole povere: un buonissimo esordio sul sito.
Mi eclisso
Ciacinski