Ciao!
Dunque, premetto che non sono una fan del genere horror, in generale (anzi, di solito me ne tengo a distanza di sicurezza).
Passando alla storia, però, devo dire che mi è piaciuta. È vero che il protagonista con una doppia personalità richiama un cliché piuttosto diffuso, da Psycho in poi, ma il modo in cui l'hai gestito è interessante e molto originale. Il pagliaccio è intrigante ed estremamente inquietante (credo concorderai che tutti, almeno una volta, hanno pensato che i pagliacci fossero estremamente inquietanti). La figura della madre è realistica, rimane sfumata, sui bordi, ma non per questo senza spessore.
E la protagonista, con l'altra metà di se stessa, è spaventosamente vera e presente.
Mi è piaciuto molto anche il riferimento finale al brano Per Elisa, non sapevo del dubbio di interpretazione del titolo e questo ha dato un nuovo spessore a tutta la storia.
Complimenti! |