Okay. ALLORA. Devo commentare con ordine e con metodo, altrimenti va a finire che 'sta recensione si trasforma in un qualcosa di sconclusionato pieno di fangherleggiamenti acuti e gridolini estasiati -come quelli di Darkie, EHM, NO, CHE STAVO DICENDO?!
Vedi? Vedi che mi fai con le tue lemon? Sei meravigliosa. E sei così brava a descrivere tale popò di... "contatto fisico"! *A*
Ma ora, seriamente, sai cosa mi è piaciuto di più di questa fic che non capisco perchè dici che fa schifo? Oltre all'azzeccatissima ambientazione mistery che crea suspance di per sé, oltre ai due soggetti protagonisti, che per il solo fatto che abbiano una mente contorta -resa per di più benissimo da te- rientrano nelle mie grazie, oltre al fatto che questo pairing è qualcosa di divino nella sua maliziosità, oltre beh, al fatto che si tratta di porcellate, e sono cose con cui io vado a nozze... oltre a tutto questo, ho ADORATO come hai scritto. Davvero. Credo che sia la cosa migliore scritta da te che io abbia mai avuto il piacere di leggere.
Le descrizioni, anche solo le parole, le figure retoriche che hai usato per evocare l'atmosfera e l'ambientazione di questa one-shot mi sono piaciute da matti. Ecco, facciamo che te ne riporto qualcuna giusto per farti capire.
-la descrizione iniziale di Dick [io sono abituata a scriverlo così, e sinceramente mi piace di più –CHISSÀPPERCHÈMMAI!] mi è piaciuta un sacco. Hai reso possibilissimo visualizzarlo da solo, nella sala degli interrogatori, seduto ad aspettare pazientemente o meno di incontrare chi è riuscito ad incastrarlo. E' stata un'introduzione perfetta, che mi ha fatta calare subito nella storia, senza contare il fatto che ho fangherleggiato come una scimmia (!) per questa frase "Il serial killer che nel corso degli anni aveva ucciso le sue vittime a martellate, era la sua firma. Una cosa davvero terrificante.". Come stravolgere meravigliosamente l'uso che Lavi fa del suo martello martellino! -EH EH. 8D
-“Il fatto che fosse una ragazzina così ad averlo incastrato, gli faceva salire una tale rabbia e poi vederla così sicura di sé, che lo guardava dall'alto in basso, con quegli occhi grandi, dallo strano color lilla e quella pupilla nera che pareva allungata come quella di un serpente. Gli dava tanto fastidio perché sembrava essere diventato la preda di quella vipera.”
Ecco, a proposito di figure retoriche! Paragone riuscitissimo che ha descritto in modo meraviglioso non solo l'aspetto fisico di Darkie, ma anche il suo lato nascosto e un po' "velenoso", "malvagio".
-“Se le parole non erano servite a molestarla interiormente, voleva farle del male fisicamente. In fondo era così che faceva lui, con le sue vittime. Era un calcolatore, sapeva entrare nella mente delle sue prede, fino a farle cedere e mostrare realmente quello che erano. Da lì in poi, tutto si tingeva di rosso.”
Questa forse è la frase che mi ha colpito di più, per la costruzione, e per, appunto, le parole usate. È... fantastica. Evocativa, ti fa capire che nella psiche di Dick si nasconde qualcosa di malsano, e io... io boh, ci muoio dietro queste cose. ♥
-“Gli occhi di Darukia brillarono nel buio, come quelli di un rettile che caccia di notte. Sapeva che non poteva continuare così, sapeva che doveva vedere ancora Deak, altrimenti il suo demone interiore l'avrebbe pian piano divorata.”
Io mi trovo a non saper che dire davanti a tale magnificenza! Darkie da sola nel buio che, senza rendersene conto, si sta già lasciando divorare dal suo demone interiore liberato da Dick! È tutto così evocativo!
-“-Fin dove sei disposta ad arrivare? Fin dove può arrivare la tua voglia di avermi?-
-Fin dove lo dico io.-”
Vabbè, qui ho sbrodolato sulla “semezza” di Darkie. =Q=
-“La mano di Deak andò ad appoggiarsi sulla sua molto più fredda, sentì il calore della sua pelle e quando portò alla bocca le sue dita, lo vide giocare con la punta della lingua. Le sue mani che prima erano fredde erano state scaldate e le sembrava di andare a fuoco come i capelli di Deak.”
LE MANI, LE SUE, PENSIERO STUPENDO~...! Per non parlare della lingua! Cioè, LA LINGUA! /la Meg è partita/
Sì, ehm, il paragone coi capelli di Dick. ♥
-“-Guarda che non è la prima volta?-
-Ma è la prima volta con me.-”
E qui invece ho sbavato sulla semezza di Dick. Dannato. =Q=
-“Quello che stava facendo era sbagliato, quello che stava provando era sbagliatissimo. Provare un estremo piacere a fare l'amore con un serial killer, lo stesso a cui aveva dato la caccia per anni, un ragazzo più giovane di lei. Eppure eccola lì, ansimante sotto le spinte di quel ragazzo, ad ogni spinta rivedeva tutte le sue vittime, tutto quello che aveva fatto per lui, si sentiva una sua complice, quasi si sentiva di essere lei stessa l'omicida di quelle persone.”
È fantastico come Darkie si senta in colpa mentre fa l’amore con lui, e che come questo... diciamolo, la ecciti ancora di più. Ti fa capire che anche nella psiche di lei c’è qualcosa di distorto, che forse si è accentuato ancora di più a causa della sua ossessione proprio per il nostro bel demone dai capelli rossi. ;W;
-“Tutta quella dolcezza che riusciva in certi momenti a mostrare era quasi terrificante. Da lui ci sia spettava delle prese di posizione violente, invece si stava rivelando diverso. Darukia si sentiva stranamente a suo agio, tra quelle braccia muscolose, avrebbe voluto rimane così per sempre, con lui dentro che pareva ormai essere diventato parte di lei.”
E nonostante tutto, ecco qui, questa dolcezza, questa gentilezza da parte di entrambi. Come se l’un l’altra avessero cura di quella parte di loro già incrinata, terrificante, e in un certo senso proprio per questo vulnerabile, che però li affascina e gli fa provare quel senso di appartenenza così vero e autentico.
-“Se inizialmente avrebbe voluto strapparle la vita, adesso la vedeva come una complice, un essere uguale a lui che nascondeva un essere diverso all'interno del proprio corpo, quel corpo su cui era riuscito a mettere le mani, ma a non distruggere.”
Dick che non può fare a meno di provare riguardo verso il corpo di Darkie, che non lo può distruggere come ha fatto con tanti altri da lui giudicati demoni colpevoli... BELLO. BELLO. QAQ ♥
-“-Ormai hai fatto uscire il demone che c'è in me.-
A Deak pareva che i suoi occhi lilla fossero dannatamente terrificanti in quel momento. La cosa la rendeva ancora più interessante.”
Esatto, è l’interesse che divora Dick –come Lavi, del resto– al pari di un tarlo. E Darkie, la TUA Darkie, per come l’hai resa tu, è impossibile che non accenda questo interesse, questo desiderio.
-“-Sarà il nostro piccolo segreto, Deak.-
Furono le ultime parole che Darukia pronunciò prima che Zaraki riaprì quella porta che illuminò la cella in cui si era consumato un delitto di cui lei era stata la complice dell'assassino.”
Basta, l’abbiamo persa. È stata divorata dal proprio demone, così come da quello di Dick. FORTUNELLA CHE NON SEI ALTRO!
E io sono stata letteralmente divorata da questa tua fic, davvero. Scrivi più spesso delle lemon se ti escono questi capolavori. ;W;
Una Meg che sta andando a fuoco come i capelli di Dick. ♥
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