Recensioni per
Her Eyes
di Keyra

Questa storia ha ottenuto 57 recensioni.
Positive : 57
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/11/15, ore 22:23

Meravigliosa. Semplicemente meravigliosa, non saprei con che altre parole descrivere questa storia: hai scritto un piccolo capolavoro, nel quale riesci a far convivere, con la tua bravura, emozioni contrastanti: gioia, tristezza, malinconia, paura.
Sei stata in grado di delineare le personalità di un ragazzo qualunque e di una ragazza complessa, scegliendo le migliori parole per descrivere le varie scene. Sei stata in grado di trasportarmi all'interno delle vicende, facendomi sognare, a volte piangere, a volte sorridere.
Hai scritto qualcosa di meraviglioso e mi dispiace che tu non sia più presente su EFP, ma spero di potermi consolare leggendo altre tue opere concluse.
Brava, la fine, poi, che lascia un finale aperto, è meravigliosa, veramente.

Recensore Veterano
24/11/15, ore 22:15
Cap. 8:

Le delusioni di amore sono difficili da sconfiggere e il primo amore difficilmente si dimentica, anzi: spesso è quello che ti resta più impresso, bollando la tua pelle con un marchio indelebile; è quello che, però, ti porta più a sorridere ripensando al passato, lasciandoti una sensazione di amarezza, ma anche di dolcezza per aver, comunque, vissuto una vita decente.
Il problema nasce quando non si vuole lasciare il passato alle spalle, pensando al futuro e, purtroppo, lui non è in grado di farlo: preferisce pensare a lei come ancora a qualcuno di possibile, di raggiungibile, di accessibile; ha solo il bisogno di rivederla per un'ultima volta. Spero che tutto vada bene. Mi accingo a leggere l'ultimo capitolo. Brava,
L

Recensore Veterano
24/11/15, ore 22:07
Cap. 7:

L'anoressia è un mostro: ti distrugge, annienta le tue capacità mentali, ti toglie le energie e ti fa sentire debole, un vegetale, incapace di fare qualsiasi cosa e di dire qualsiasi cosa che abbia un senso; è una malattia che ti prosciuga il sangue nelle vene, qualcosa che ti dà l'illusione di stare meglio, ma che, in realtà, ti annienta piano piano, lentamente lentamente, abbattendoti e lasciando di te solo briciole. E' un qualcosa che ho rischiato di sperimentare, perciò mi viene da piangere quando leggo questi tuoi capitoli, anche perché, te l'ho già detto, scrivi dannatamente bene e rende i tuoi personaggi reali. Sei brava, veramente brava.
Alla prossima,
L

Recensore Veterano
24/11/15, ore 21:49
Cap. 6:

No, ragazza, io ti adoro: hai un dono per l'introspezione: giochi con le parole, sei il re della scacchiera e loro sono i tuoi pedoni e tu, perennemente, li mandi all'attacco, stando attenta a non mandarli allo sbaraglio, attuando delle strategie incredibilmente efficaci per vincere, ma, soprattutto, senza riuscire a farti colpire né a ferirti: sei la regina di ciò che scrivi e le parole non hanno la meglio su di te, bensì sei tu che riesci a comandarle, sei tu che decidi dove metterle ed è una buona cosa, perché, troppo spesso, gli scrittori, che si buttano in uno stile di narrazione come questa, tendono a essere dominati da ciò che scrivono, finendo per perdere il centro di ciò che vogliono dire, ma ciò qua non accade e tu riesci a comunicarmi una tristezza infinita con poche, pochissime parole, senza utilizzare troppe descrizioni che appesantirebbero troppo la storia e stancherebbero il lettore: lasci fare tutto al lettore. Sei in grado di farmi sorridere perennemente a ogni capitolo, distruggendomi, però, l'animo, perché, alla fine di ognuno d'esso, troviamo la tristezza, la tristezza per la lontananza in questo caso o, in altri, la tristezza per la situazione di Rebecca, un'anoressica che si sta distruggendo con le sue stesse mani.
Brava, brava, brava.
L

Recensore Veterano
24/11/15, ore 21:30
Cap. 5:

Hai un dono per l'introspezione, un qualcosa che ti porta a saper intrecciare consapevolmente la vita di uno, due, cento personaggi insieme, riuscendo sempre dare un senso a tutto, descrivendo alla perfezione ciò che provano quei personaggi, ciò che sentono, senza cadere in alcun cliché; credo che questo capitolo sia il più bello della storia, perché racchiude sentimenti contrastanti tra loro, ma perennemente presenti nel corpo di un essere umano: l'amore per qualcosa e l'automatica distruzione che conduce l'uomo, che, in questo caso, è rappresentata dalla voglia della ragazza di distruggere tutto, come se non si piacesse per nulla. Le ragazze che soffrono di anoressia sono attratte da un ideale di perfezione e, in questa ragazza, esso è palpabile, è un qualcosa che ti fa urlare di gioia per aver letto questa storia e di tristezza per come racconti crudamente i fatti. Tutto ciò si potrebbe riassumere in poche righe: sei brava, dannatamente brava.

Ci sono sempre quegli errorini di grammatica: due punti di sospensione, virgole prima della "e" e altro, ma tutto passa in secondo piano quando leggo. Sei bravissima; ti inserirò tra i miei autori preferiti al termine della storia - ne sono sicuro.

Recensore Veterano
09/11/15, ore 16:04
Cap. 4:

Capitolo stupendo, veramente. Ho dovuto rileggerlo una seconda volta per poter trovare degli errori grammaticali, perché mi ero immerso a tal punto nella lettura che tutto era passato in secondo piano.
Da persona che ha incontrato molte ragazze anoressiche, posso dire che quella malattia mentale, perché si tratta di una malattia della psiche e dell'Io interiore, è una brutta bestia da curare, qualcosa che non si riesce sempre a combattere, qualcosa che riduce le possibilità di vita di una persona, ma che, allo stesso tempo, apre il portone per tante sofferenze; è una malattia caratterizzata da un perenne perfezionismo e da un'eterna insoddisfazione del proprio corpo, oltre che da un bisogno di controllo. D'altro canto io sarei predisposto a questa malattia, a quanto pare.

Ti segnalo alcuni errori, che sono sempre i soliti:
- Nascondeva qualcosa e sebbene avessi il dubbio di cosa fosse, cercavo di cacciar via dalla mente quel pensiero e inventarmi qualcos’altro. ---> Due congiunzioni non possono andare l'una vicina all'altra, pertanto "e" e "sebbene" dovrebbero essere separate da una virgola; inoltre tendi a mettere la virgoletta al posto dell'apostrofo.
- Cercavo di dare una scusa ai suoi comportamenti strani e quando capii che non poteva essere diversamente mi sentii un mostro, un mostro che incolpava la ragazza che amava – l’unica che avesse mai amato – di non amarsi. ---> "Quando capii che non poteva essere diversamente" è un inciso, pertanto andrebbe messo tra due virgole.
- Si nascondeva, lei. Nascondeva sé stessa dietro una maschera della felicità, dietro sorrisi allegri, dietro risate acute e frasi sagge. ---> "Sé", quando è seguito da "stesso", non vuole alcun accento.
- Se me l’avesse detto lei te lo starei chiedendo? ---> Quando la proposizione con il "se" si trova prima di quella condizionale, allora vanno separate da una virgola.

Scrivi bene e hai una capacità di creare scene introspettive incredibile, brava. E dire che io, un capitolo, lo faccio lungo di dodici, tredici pagine, lol.

Recensore Veterano
09/11/15, ore 15:11
Cap. 3:

Questa storia ha una dolcezza primordiale, una dolcezza che si riesce ad assaporare dalle prime righe e che, allo stesso tempo, ti lascia un vuoto dentro, perché l'alone di misticità ti fa venire voglia di saperne di più, di avere più informazioni sui personaggi; ecco, l'unico difetto di questa storia è che ha capitoli veramente corti.
Ti segnalo degli errori:
- Noi, adolescenti rinchiusi in un paese di quattro vie, avevamo come massimo divertimento gli sballi del sabato sera, sbornie birra spinelli e Marlboro. ---> Ci vuole una virgola per separare gli elementi di un elenco.
- Lei era fatta così, se doveva fare una cosa, la voleva far bene, e pensava a tutto, sì. ---> Quando si introduce una spiegazione, si usano i due punti; inoltre quello è un periodo ipotetico e, infine, prima della "e", non ci vogliono virgole.
- Me ne resi conto con l’avanzare del tempo, di quanto era capace di organizzare tutto nei minimi dettagli, senza essere scoperta, nascondendosi all’ombra di sé stessa. ---> Quando "sé" è seguito da "stessa", non vuole alcun accento.
- Quell’estate lei abitava da suo cugino, era sola, non c’erano i suoi genitori, e così fu facile, estremamente facile. ---> Il correttore continua a segnalarmi il fatto che tu utilizzi delle virgolette al posto dell'apostrofo, cosa piuttosto evitabile; inoltre, prima della congiunzione "e", non ci vuole alcuna virgola.
- Stappavamo vodka o limoncello coricati tra le coperte fresche, ci raccontavamo i nostri sogni fissando la luce del lampadario opaco e la solita zanzarina ronzante, ascoltavamo il rumore dei grilli e il silenzio della notte abbracciandoci e coccolandoci e scambiandoci tanti baci gentili e dolci. ---> Prima del gerundio, ci vuole almeno una virgola per separare i periodi.
- Era in quelle sere, che ogni tanto, mi sentivo inferiore a lei, in cui sentivo di quanto lei fosse migliore di me. ---> Il "che" è un connettivo che introduce la proposizione "mi sentivo inferiore a lei", perciò non possono essere separati.

Scrivi bene, complimenti.
Alla prossima,
L

Recensore Veterano
09/11/15, ore 14:41
Cap. 2:

Premetto che la storia è interessante: c'è un'aura di mistero che avvolge ogni tua parola e che inghiottisce la mia attenzione, evitando che io la perda, ma, allo stesso tempo, quest'ultima rischia di vacillare di fronte ai numerosi errori grammaticali; te ne segnalo alcuni:
- Appena mi avevano chiesto di uscirci – non la conoscevo, ma dicevano fosse bellissima – io avevo rifiutato. ---> C'è bisogno di una virgola per separare i due periodi.
- Mi dissero che mi ero trasformato in un ragazzo serio, - Ma dai Gabo che ti succede.. Non sei più quello di una volta! – , e in qualche modo mi convinsero e risvegliarono in me l’animo da farfallone che in quei giorni era andato in vacanza. ---> Dopo "dai" e "Gabo", rispettivamente un'interiezione e un vocativo, c'è bisogno di una virgola; inoltre non ci vuole alcuna virgola prima della "e"; non si può separare il soggetto dal predicato verbale, quindi non ci vuole alcun complemento tra il "che" e il verbo o, al massimo, va messo tra parentesi.
- Ero leggermente curioso, quella ragazza del paese accanto a me.. si dicesse fosse così bella, ma non ne avevo mai sentito parlare prima. ---> I puntini di sospensione sono tre e solo tre, non due.
- Io volevo solo lei, e basta. Nessun altra. ---> Non ci vuole alcuna virgola; c'è un errore gravissimo: il mancato apostrofo tra "nessuna" e "altra".
- L’ascoltai parlare dei ragazzi con cui era stata, di come se l’era presa nel culo da uno, di come l’aveva fatta star male, di quanto l’odiasse anche ora, di come, dopo di lui, aveva pensato che i ragazzi fossero tutti uguali e di quanto aveva odiato l’intera stirpe maschile. Usò proprio queste parole. ---> Ecco, questa frase mi ha fatto crollare; non puoi usare un'espressione così forte in una storia caratterizzata da questa dolcezza e questo misticismo: se devi parlare di sfortuna, usa altre frasi, non questa.

Scrivi bene, sei in grado di tenere il lettore incollato al foglio, ma ci sono molti errori rivedibili e correggibili.
L

Recensore Veterano
09/11/15, ore 14:31
Cap. 1:

Ho trovato questa storia tra le scelte e, così, ho pensato di commentare. Non mi sbilancio troppo sulla trama, ma posso affermare che ci sono molti errori di grammatica, che ti segnalo:
- Innanzitutto non rispetti mai la consecutio temporum: se narri al presente, i fatti del passato si raccontano col passato prossimo, non al passato remoto, come hai fatto in: << Mi ricorda un po’ quando Ulisse loda Nausicaa dicendole di avere “bellezza eguale a quella di un tronco di palma”. Sì, me lo ricorda abbastanza. >>
- Erano.. morbidi,
e vivi. ---> Andare a capo in questo modo è inutile; inoltre i puntini di sospensione sono tre e solo tre, non due.
- _Ma quel colore.. quel colore è impossibile da trovare negli occhi di qualcun altro. ---> Sei passato dal passato remoto al presente; scegli un tempo e narra con quello. I puntini di sospensione sono tre, non due.-
- Non la sentii più per un anno, perché io, con la mia stupidità neo-adolescenziale e la voglia di crescere, di scoprire, di buttarmi in tante di quelle avventure, non avevo voglia di rincorrere una ragazza che abitava ottocento chilometri lontano da me, e così mi dimenticai in fretta di lei. ---> Prima della congiunzione "e", non ci vuole alcuna virgola.
- Quando ci rivedemmo entrambi facemmo il resoconto di quell’anno passato. ---> Bisogna separare i periodi con una virgola; inoltre il correttore mi segnala che hai messo un accento e non un apostrofo in "quell'anno".
- Fu quella l’estate in cui dissi per la prima volta in vita mia ti amo. Credendoci. ---> Il "ti amo" va tra virgolette.

E' innegabile che la storia sia interessante, ma ci sono molti errori facilmente evitabili. La storia è, comunque, interessante, perciò continuerò a leggere. Bravo.

Recensore Master
08/06/13, ore 18:23
Cap. 6:

e in questo capito viene affrontato il problema della distanza..
certo che i due pincioncini non riescono proprio a essere separati..
Il carattere della ragazza sembra essere debole e ho paura che posso commettere qualche sciocchezza.. spero solo di sbagliarmi..
cmq sia.. vado avanti.. e come sempre ti farò sapere che cosa penso..
un bacione
Krystal

Recensore Master
08/06/13, ore 18:02
Cap. 5:

Caspita, certo che questa Rebecca ha una testa dura!!
Anoressia deve essere guarita.. va bene che è difficile, che non sempre si ha la forza di andare avanti.. di chiedere aiuto.. ma bisogna farlo..
Spero solo che alla fine di questi capitoli non accada niente di brutto che ho una strana sensazione..U.u
vado al prossimo
un bacione
Krystal

Recensore Master
08/06/13, ore 17:44
Cap. 4:

Quindi la ragazza è malata??
O.o caspita, non l'avevo capito per niente.. forse dall'atteggiamento che aveva.. ovvero che preferiva stare solo con lui ma non con amici.. xD
però non pensavo che soffrisse di anoressia.. U.u
Questa cosi si che è grave..
vado avanti..
spero che presto ti accorgerai delle mie recensioni.. ;)
un bacione
Krystal

Recensore Master
07/06/13, ore 14:29
Cap. 3:

caspita, questo è la terza parte e io neanche mi sono accorta che sto continuando a scrivere le recensioni.. U.u
Certo, che la tua storia mi ha colpita particolarmente..
Il ragazzo sembra uno che si sente insicuro ma sono quasi sicura che lei riuscirà a mostragli il vero mondo.. quello dove i sogni si realizzano e i politici fanno il loro lavoro gratis.. ok, forse ho esagerato.. è una cosa pressochè impossibile..
ahahha
vado avanti
un bacione
Krystal

Recensore Master
07/06/13, ore 14:22
Cap. 2:

Quindi il famoso appuntamento ero proprio con la ragazza di cui lui era innamorato?? Vero?? U,u
che carini però, alla fine, nonostate siano innamorati riescono a parlarsi anche delle esperienze avute.. senza mostrare la gelosia.. xD
scrive bene.. in alcuni casi forse ci sono repitizioni..
ma solo adesso mi sono accorta quando è stata pubblicata.. U.u
caspita sono passati tantissimi anni..
di nuovo brava
vado al prossimo
un bacione
Krystal

Recensore Master
07/06/13, ore 14:17
Cap. 1:

Ei.. cercavo qualcosa di nuovo da leggere tra le storie scelte.. e ho trovato la tua.. *.*
che dire, come primo capitolo niente male..
Mi piace quando paragoni gli occhi delle ragazza che gli ha fatto impazzire a del cioccolato fondente..originale diciamo.. e anche il pezzo del tunel.. ahhaha
il modo in cui descrivi la ragazza è quasi unico.. la paragoni a tante cose.. forse anche troppe.. ma importante è che è scritta bene :)
poi.. vado a leggere il seguito..
un bacione
Krystal

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