Questa fiction è qualcosa di unico: hai reso così bene l'immagine di un Matsuda incapace, ma che ancora non si rende conto di cos'è realmente la sua vita, e tira avanti... stupenda! Anche le parole dei 'Tallica ci stanno a pennello. Complimenti!

Questa l'ho letta un saccco di tempo fa, non so perché non l'ho recensita. Forse per non spammarti l'area recensioni? Comunque è quasi inutile un commento, visto che la storia è talmente "piena" di roba, di suggestioni, che uno si sente un'idiota a commentarla. Scritta bene, come al solito, con il solito stile a turbine, della serie si scrive e si legge tutta d'un fiato, un unico pensiero con i suoi miliardi di sfaccettature (stile che ultimamente si è intensificato, soprattutto con le fanfic su Trinity Blood, mi sa che sei in preda al delirio ^^). In realtà, quello che qui mi fa godere è leggere qualcosa di diverso su DN, vedere la storia da un'angolatura tutta obliqua, un personaggio minore ma che meritava questa attenzione (povero Matsuda, il puro), e il senso di amarezza che la storia lascia, forse ancora di più se ci si ferma a rivederla proprio attraverso i personaggi secondari, che non hanno il presunto "eroismo" di quelli principali. Bella, amara, cupa. Come al solito originale.

molto cruda eppure profonda...non è facile scrivere su di 1 xsonaggio secondario...la tua fanfic gli rende onore,anzi VI rende onore!complimenti

-Non posso non commentarla anche qui, dopo averla letta sul tuo LJ, perché è davvero un pezzo unico… Ben scritta, ha poi un realismo e un clima che si avvicinano veramente tanto alla seconda parte di DN. Come ti avevo già detto, ho apprezzato da morire questa idea del “marcio” che si è insinuato nella vita anche di una persona buona come Matsuda: la vicenda di Kira ha segnato lui come ha segnato il mondo, il male continua silenziosamente a strisciare nella società anche se Kira non esiste più. La storia mi è sembrata raccordarsi in maniera perfetta al finale del manga, dove da una parte vediamo che per i sopravvissuti la normalità riprende, ma dall’altra quella processione ci dice che qualcosa del passato è rimasto, si è impresso in maniera indelebile tra le maglie della società… E poi è davvero un originale e ben sviluppato ritratto di Matsuda: concordo appieno con le tue riflessioni! Grazie di avermi fatto rileggere questa fic!

Prima di tutto, la scelta delle parole, delle immagini e del tono cupo e angosciante mi sono piaciuti tantissimo! Lì per lì si resta un po' spiazzati, all'idea che questa figura senza speranza che descrivi sia il Matsuda che conosciamo...Ma poi, se ci si pensa bene, è chiaro: da una faccenda come il caso Kira non ci si riprende facilmente. Soprattutto uno come lui, l'unico che, anche alla fine di tutto, continuava a voler cercare un perché, un finale diverso. Quindi...in conclusione, davvero notevole!