Recensioni per
La vendetta sbagliata
di Elisaherm

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
21/12/14, ore 19:46

Terza classificata nel contest C.S.I Efp

Correttezza 10/10

Stile 8/10

Mistero 5/10

No bonus

Totale 23

La tua storia è così breve e formalmente corretta che non posso nemmeno dilungarmi molto nel commentare questo aspetto.

Tuttavia, la correttezza grammaticale e la scorrevolezza dello stile (che si incrina solo in un paio di momenti, ma nulla di grave), non riesce a nascondere la quasi sostanziale mancanza di trama. O meglio, una trama c’è, ma manca quel tocco di ansia e suspance che l’avrebbero resa ottima.

Il fatto è che il lettore sa già che il colpevole dell’omicidio del padre di Jack è il padre di Anne e sa anche che andrà ad ammazzare la madre di lui e forse anche lo stesso ragazzo. Questa è già una grossa informazione e il plot twist che hai inserito –ovvero, rivelare la colpevolezza di Jack-, è troppo timido e non riesce a dare l’effetto “oh!!” che avrebbe potuto dare.

Recensore Master
03/12/14, ore 21:34

Tredicesima classificata al contest "Quel brivido lungo la schiena" di holls91

Grammatica:9,5/10 
Non ho notato alcun errore di sorta, tranne il fatto che, in alcuni punti, hai dimenticato di inserire lo spazio dopo i tre puntini.

Stile:7,5/10 
Il tuo stile non mi ha particolarmente impressionato, però è fluido e si legge bene. Forse, per una storia del genere, avrei adottato uno stile più elaborato, nonché una struttura della storia diversa, che magari lasciasse il lettore sulle spine fino alla rivelazione finale. Visto che hai svelato il nome dell’assassino fin dalle prime righe, mi sarei aspettata una narrazione più lenta e più accurata nella parte delle indagini, che invece si è rivelata piuttosto frettolosa. In questo modo, il lettore non ha nemmeno il tempo di porsi domande sulla storia, di riflettere sul movente o anche solo di entrare in empatia con l’assassino. Mancano completamente le descrizioni dei luoghi, che magari avrebbero aiutato il lettore a immedesimarsi di più nell’atmosfera e a vivere quella sensazione di tensione che, generalmente, accompagna un giallo.
Il tuo lessico, benché semplice, mi è piaciuto: hai descritto scene e azioni utilizzando il termine giusto, senza ridondanti giri di parole.

Originalità:7,5/10 
Sebbene il colpo di scena finale sia realmente apprezzabile, devo ammettere che l’originalità non è il punto forte di questa storia. C’è da dire, poi, che per anni mi sono dedicata alla mia storia thriller, quindi avevo già in mente un paio di colpi di scena plausibili per una storia di questo tipo, anche se ho cercato di leggerla senza farmi influenzare troppo dalle mie esperienze passate. Devo dire che comunque è un finale che non ti aspetti, quindi direi che hai fatto un buon lavoro.

Brivido lungo la schiena:4/10 
Sebbene il finale sia di tutto rispetto, purtroppo non ho trovato il brivido che cercavo. Di certo sono rimasta a bocca aperta per la rivelazione, ancor più pensando a tutto ciò che il nostro John aveva già commesso, ma è stata più una sensazione di stupore che di brivido. Anche qui, credo che a penalizzarti sia stata questa narrazione distaccata, che mi ha impedito di provare una sensazione così istintiva e profonda come il brivido lungo la schiena. Ho deciso comunque di darti questo punteggio perché qualcosa, di questa storia, mi è arrivato J

Caratterizzazione dei personaggi: 3/5 
Per quanto il comportamento di John sia ampiamente giustificato, non sono riuscita a immedesimarmi completamente in lui, a percepire il suo dolore e la voglia di vendetta che l’ha portato a compiere questi gesti efferati. La sua caratterizzazione mi è apparsa un po’ tirata via; forse avrei cercato di curare maggiormente questo aspetto, magari cercando di entrare un po’ di più nella testa del personaggio. Probabilmente questo distacco è dovuto allo stile, forse in alcuni tratti un po’ superficiale, che ha fatto sì che John apparisse poco più che una macchietta, un personaggio raccontato che non si riesce a vivere e quindi a comprendere.
Anche l’agente Ward è poco caratterizzato, di lui si sa poco o nulla. Non dico che fosse essenziale, visto che non è lui il vero protagonista della storia, ma forse qualche dettaglio in più non avrebbe guastato. Forse avresti potuto sfruttare le indagini e la loro descrizione per farci avvicinare maggiormente a questo personaggio, ma, come dicevo, non è centrale e non ha influito troppo sul punteggio.
Sugli altri personaggi non mi esprimo, dato che sono poco più che comparse e hanno avuto il giusto peso.

Gradimento personale:3/5 
Devo dire che, in genere, sono un’amante delle storie brevi con questi bei risvolti nel finale, eppure la tua storia non è riuscita a catturarmi come speravo. Forse è a causa della narrazione un po’ asettica con cui hai descritto il personaggio principale, ma in ogni caso non sono riuscita a entrare completamente dentro la vicenda. Inoltre, forse mi sarebbe piaciuto vedere più nel dettaglio l’indagine o anche scoprire come ha fatto l’agente Ward a individuare il vero assassino. Insomma, secondo me questa storia aveva un buon potenziale, che purtroppo non è stato sfruttato a dovere. Se deciderai di rivederla, penso che non sarebbe una cattiva idea spendere due parole in più sulla caratterizzazione di John (magari attraverso la tecnica del mostrato) e sull’indagine di Ward, perché ora sono curiosa!

Punteggio finale:34,5/50 

A presto! :)

Recensore Veterano
23/11/14, ore 22:39

Edite contest!
Decima classificata:


La vendetta sbagliata – Elisaherm

Grammatica: 9,5/10

Il testo è molto corretto. Ho pochissime osservazioni da fare e le elenco di seguito:
- ho notato che, molto spesso, non metti segni di punteggiatura quando chiudi le virgolette (solo alcuni esempi, ma il testo ne è pieno: "«... anche se non abbiamo ancora saputo il motivo, ma non è stata trovata alcuna prova contro di loro»"; es: "«Buongiorno. Lei è l'agente Ward, giusto? L'ho vista mentre la intervistavano in TV. Io sono il padre di Anne»") = dunque, forse è una scelta che varia da casa editrice a casa editrice e io mi sbaglio... però, se dopo le virgolette non continui di seguito, credo che sia più corretto mettere un punto (o un punto interrogativo, o esclamativo, o i puntini di sospensione) = es: "«Buongiorno. Lei è l'agente Ward, giusto? L'ho vista mentre la intervistavano in TV. Io sono il padre di Anne.»" o, in alternativa: "«Buongiorno. Lei è l'agente Ward, giusto? L'ho vista mentre la intervistavano in TV. Io sono il padre di Anne»disse il signor Gray.";
- ti segnalo questa frase che, grammaticalmente, non è scorretta, ma disturba un po': "Se la polizia non aveva saputo fare il suo lavoro, si sarebbe fatto giustizia da solo" = di per sé, non ha nessun problema; però penso che sarebbe stata più efficace se avessi usato una causale... qualcosa di questo tipo: "Dato che la polizia non aveva saputo fare il suo lavoro, si sarebbe fatto giustizia da solo";
- un errore di distrazione: "Di fronte a lui, seduto sulla poltrona, c'era un uomo che lo guardava serenamente, come se non stesse tenendo un coltello sporco insanguinato in mano" = immagino che intendessi o insanguinato o sporco di sangue.
 
Stile e lessico: 9/12
 
Da questo punto di vista, non ho troppo da dire. Lo stile non è particolarmente elaborato o ricercato; mi è piaciuto che il narratore adottasse sia il punto di vista dell'ispettore che del signor Gray, ma anche questa scelta non è particolarmente approfondita.
Stesso discorso vale per il lessico: sempre corretto, ma decisamente standard.
 
Rispetto del tema del contest: 7/10
 
Questo parametro mi ha messo in difficoltà, perché non si tratta di un mio contest, pensato e ragionato da me; per questo motivo, ho deciso di basarmi su quanto richiesto dalla giudice originaria, Aki sama: "Il tema di questo contest è la pazzia. Mandatemi storie dove il protagonista è pazzo d'amore, o è talmente depresso da impazzire, si droga, è un assassino coi sensi di colpa etc. Voglio vedere gente che soffre, insomma" (per quanto continui a sembrarmi una richiesta poco chiara).
Alla luce della sua richiesta, ho assegnato questo punteggio. Secondo me, il tuo era uno dei molti personaggi di queste storie che avevano un grande potenziale come individui completamente folli, ma non sono stati sviluppati appieno. La vicenda era perfetta e si prestava veramente a un personaggio completamente pazzo ma, come hai anche sottolineato nel testo, l'assassino è tranquillo e controllato. Che ci sta, perché Hannibal Lecter è così ed è un personaggio riuscitissimo, ma avrei voluto percepire la scintilla di follia, avrei voluto entrare nella sua testa, vedere, capire. Per dirne una, mi sarebbe piaciuto se, una volta scoperta la verità ed aver chiesto scusa alla signora Greengrass, fosse scoppiato in una risata isterica, qualcosa di simile.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 7/10
 
Da questo punto di vista, trovo che sia il signor Gray che l'ispettore Ward avrebbero potuto essere caratterizzati meglio. Del primo conosciamo qualche informazione e sappiamo che ha sofferto molto, ma questo dolore non è reso evidente; in parte credo sia stata una tua scelta, perché hai voluto questo personaggio molto razionale e controllato, convinto di essere nel giusto. Come ho già detto, mi sarebbe piaciuto davvero molto riuscire ad entrare nella sua testa. Per quanto riguarda l'ispettore, mi sembra che sia semplicemente funzionale alla trama e manchi un po' di carattere.
 
Gradimento personale: 12/15
 
Forse, di per sé, l'idea non è particolarmente originale, ma la storia mi è piaciuta moltissimo e tant'è. L'unica cosa che ho da dire è che avrebbe potuto essere più lunga: l'ho divorata in un attimo e mi è davvero dispiaciuto quando l'ho finita. La vicenda si risolve quasi subito ma, specialmente quando si legge un racconto giallo, il piacere del lettore sta anche nel desiderare la conclusione della vicenda... mi sarebbe piaciuto "partecipare" alle indagini dell'ispettore Ward che hanno portato a scoprire il mistero dell'assassinio di Anne, per arrivare pian piano anch'io alle stesse conclusioni, per disperarmi scoprendo che era stato commesso un grave errore. Ecco, se dovessi trovare un difetto, sarebbe la brevità.
L'incipit mi è piaciuto tantissimo: "Anne era morta. Lo aveva lasciato solo. Proprio come aveva fatto, anni prima, la sua adorata moglie Jane.
Questo pensava John Gray mentre, nel bel mezzo della notte, soffocava Carl Greengrass.
"
Stupendo!
 
Per un totale di: 45/57

Nuovo recensore
17/10/14, ore 22:18

Valutazione ricevuta al contest "And the winner is..." indetto da Gnrlove/JonS e Releeshahn/Aleena

PRESENTAZIONE GENERALE PER TUTTI I PARTECIPANTI AL CONTEST
Ciao! Innanzitutto volevo ringraziarti per aver partecipato al contest ed aver messo in gioco le tue doti di scrittore in erba. Dunque, come avrai visto (ripeto così, per cronaca) nel contest non è stata giudicata la parte inerente alla grammatica; quindi nel giudizio riportato di seguito potrebbero comparire dei suggerimenti riguardanti questo aspetto ma che sono irrilevanti per quanto concerne il posto in classifica e i vari premi vinti. Dunque ti lascio alla mia personale visione della storia e a quello che ho pensato leggendola. Ricorda che è la mia prima volta come giudice, quindi gradirei mi lasciassi due o tre minuti di vantaggio, prima di inseguirmi con la vanga in mano.

ASPETTI NEGATIVI DELLA TUA STORIA
La storia è abbastanza lenta all'inizio, ci presenta la situazione grazie anche ai vari dialoghi presenti, ma alla fine prende un ritmo a mio parere troppo veloce in cui l'unica grande pecca, che poi è anche la domanda che mi sono posta dopo aver riletto la storia è stata: "ma come avrà fatto l'agente Listerin a capire chi fosse il reale assassino? Quali passaggi lo hanno portato a risolvere l'inghippo?". Credo che se avessi sviluppato ancor di più questa dinamica la storia non avrebbe faticato ad andare nei primi posti, comunque come ti ho detto non è brutta, anzi, nel complesso posso dire che mi è piaciuta!

ASPETTI POSITIVI DELLA TUA STORIA
Ciao innanzitutto ti volevo ringraziare per aver partecipato al contest, ma veniamo a noi, siam qui per giudicare. Mentre uno dei protagonisti stava soffocando un malcapitato ed ignaro innocente, uno dei giudici, in questo caso io, si trovava ad immaginare il vero protagonista della storia e non poteva fare a meno di figurarselo con un alito profumatissimo: come avrai capito sto parlando dell'agente Listerin. Battute a parte, vediamo di analizzare nelle sue parti la storia: ho trovato bella e interessante l'idea che la successione di eventi non porti necessariamente a chiarire quali siano le reali dinamiche dei crimini citati nel tuo racconto, l'assassino non è mai quello che sembra, giusto?! Abbiamo un assassino, due morti, la dinamica degli omicidi e abbiamo anche un agente pronto a risolvere il caso.

Recensore Veterano
17/10/14, ore 21:56

Valutazione ricevuta al contest "And the winner is..." indetto da Releeshahn/Aleena e Gnrlove/JonS

Mi piacerebbe iniziare segnalandoti alcune piccole imprecisioni che ho annotato mentre leggevo la tua storia:
Ma Greengrass...non era il nome / la fidanzata ed ora il padre...Gli rimane solo sua madre ora / solare...rischiarava la mia vita...non potevo / dei suoi genitori...e così alla fine / In realtà...l'assassino di sua figlia è Jack Greengrass...il figlio / «Vede...Dopo l'omicidio di Carl Greengrass il caso di sua figlia è stato osservato con più attenzione...e le impronte digitali >> in tutti questi casi hai tralasciato lo spazio dopo i puntini, che è corretto inserire.
Inoltre mancano i punti fermi alla fine dei dialoghi.
Ovviamente non sono stati tolti punti o cose simili essendo il contest basato puramente sul gradimento personale. Ho voluto farteli presenti così che tu potessi correggerli :D
Dal punto di vista della presentazione, la tua storia è abbastanza scarna: non c'è titolo all'interno, il testo non è giustificato (cosa non obbligatoria, ovviamente, ma che ti consiglio di fare, perché a mio parere dà un'idea di ordine maggiore) e l'interlinea è totalmente scombinata: fra una frase e l'altra sono presenti spazi di grandezze diverse, talvolta non giustificati da separazioni temporali. Ti consiglierei di rivedere la formattazione del testo e di sistemarlo, perché così non è molto piacevole a vedersi; restando in tema, non sono presenti immagini (banner o piccole foto, ad esempio), che aiutano ad apprezzare di più un racconto. Ovviamente i miei sono consigli, che puoi seguire o meno :D
Premetto che adoro il genere giallo, e negli ultimi anni sono diventata un'appassionata di Agatha Christie. Mi affascina perché offre due modi diversi di affrontare situazioni di suspense e mistero, mantenendo integri gli stessi tre concetti di base: movente, indagine (raccolta prove) e deduzione (uso delle prove e dichiarazione di colpevolezza). Da una parte c’è il giallo più classico, quello in cui l'assassino non ha volto e spetta al lettore vestire i panni dell'assistente investigatore - o dell'investigatore stesso – per dipanare il mistero seguendo le tre fasi sopra dette. Dall'altra, un tipo di giallo in cui si sa da subito chi sia l'assassino, e tutto il mistero si "riduce" alla scoperta del movente e allo svolgimento delle indagini e delle deduzioni. Perché ho voluto fare questa premessa lo capirai tra poco.
La tua storia ha molte potenzialità, ma non riesce ad esprimerle. Hai scelto di scrivere un giallo e sviluppato una trama tutto sommato ben articolata, che però si perde nello stile acerbo e veloce. Quest'ultimo fattore è proprio uno dei più penalizzanti per la tua storia: la suspense, infatti, non viene sorretta da quell'atmosfera di attesa e mistero che è tipica dei gialli, né i personaggi riescono a mantenere quell'aria di segreti e sospetti che è il cardine su cui si basano questo tipo di racconti. Ma andiamo con ordine: la prima frase è introduttiva della situazione, e ci spiega senza mezzi termini chi è l'assassino e chi la vittima. Deliberatamente scegli di eliminare il fattore sorpresa nello scoprire l'assassino e il movente, lasciando del giallo solo altri due elementi: deduzione e indagine. I dialoghi con cui inizi la storia ci presentano il tuo detective: l'agente Listerin, che viene sfruttato per contestualizzare il delitto, dando ora e luogo; e di nuovo, per spiegare le dinamiche. Il primo problema è proprio qui: hai scelto di non intervallare a questo discorso diretto descrizioni del luogo, degli agenti o della scena del crimine, rendendo da una parte nebuloso e vago contesto e attori, dall'altra troppo veloce l'arrivo del nuovo omicidio. Non c'è il tempo materiale di provare orrore per la vittima o tentare di giudicare, di mettersi nei panni o biasimare il carnefice - non c'è nemmeno tempo per affezionarsi al nostro investigatore senza volto!
Un urlo squarcia lo spazio fra i due paragrafi, ed ecco la seconda vittima: anche in questo caso decidi di abbattere un altro dei concetti basilari del giallo, eliminando il fattore investigazione e deduzione - Listerin infatti inciampa sull'assassino, più che incastrarlo, trovandosi di fronte fatto compiuto e confessione. Non si vede il signor Grey tentare di scappare, vivere come un braccato, cercare di nascondere le sue tracce (cosa comune a molti gialli): non lo si vede nemmeno scavare più a fondo sulla morte della figlia, o crescere la sua pazzia e mania ossessiva. Si ha una visione parziale del tarlo che scava la mente di Grey, ma non viene approfondito, lasciando di fatto l'assassino nel suo ruolo di folle straziato dal dolore - un modo abbastanza povero di rappresentare un personaggio che, potenzialmente, ha tanto da dare in termini di complessità sia di trama che caratteriale.
Solo alla fine Listerin si solleva: deduce - non ci è dato di sapere come, purtroppo - che il vero assassino di Anna sia il giovane fidanzato. Un bel colpo di scena, che però viene fagocitato, come gli altri, dalla velocità con cui cerchi di chiudere la storia.
Non posso dire di essermi sorpresa del fatto che Jack fosse l'assassino di Anne. Compito dello scrittore di gialli è di dissimulare il vero colpevole gettando l'ombra del sospetto sugli altri personaggi: tu non l'hai fatto e io, che ho voluto prendermi una pausa per riflettere dove non ce ne erano, ho capito subito che il movente dei genitori non reggeva: perché uccidere una ragazza che non si ritiene all'altezza? Sicuramente avevano altri modi per far lasciare i giovani fidanzatini - che non dovevano essere molto affiatati, visto che lui l'ha voluta uccidere.
C'è un problema di fondo, a mio parere, ed è questo: tutti i personaggi e le dinamiche rimangono lontani e indistinti. Non c'è il tempo materiale di metabolizzare, dedurre, chiedersi le motivazioni e formulare soluzioni: il bello del giallo, di fatti, è completamente azzerato dalla velocità delle vicende, che scivolano rapidamente nel clou finale e da lì, senza un vero e proprio sviluppo del fattore "deduzione" (ultimo elemento proprio del genere giallo che avresti potuto inserire), fino alla fine, drammatica e toccante quando si è in grado di rendersi conto di cosa è successo.
Ultima cosa per cui odiarmi: Listerin non è, a mio avviso, un buon nome. Distrae troppo pensarlo come un detergente per il cavo orale. Hai sviluppato un personaggio molto bello: John Grey. Lavoraci, rendilo più reale, più vero: fa sentire cosa prova, mostralo mentre si sente braccato, cerca di fuggire, prova a completare la vendetta o viene schiacciato dal dolore; dicci come elude la polizia, si procura le prove della morte della figlia, quelle che incolpano i genitori del fidanzato; facci vedere che non è una paranoia, ma un sospetto reale quello che lo spinge ad uccidere, qualcosa di più di un'idea.
Questi sono tutti consigli, ovviamente, e spero non la prenderai a male: si partecipa ai contest per mettersi alla prova e capire dove si sbaglia, e questo è ciò che ti offro ;) poi ne farai quel che credi più opportuno ^_^ Purtroppo quanto sopra era necessario anche per spiegarti il perché la tua storia non ha ricevuto nessuna nomination, pur avendoti valutata, oltre che nella “Miglior Film”, i cui risultati puoi osservare nella classifica, e alle altre categorie comuni, ossia quelle in cui tutti i concorrenti hanno ricevuto una valutazione (Miglior Regista – per la storia più originale, Miglior Film – per la storia più bella, Miglior Sceneggiatura non originale – per la storia edita più bella e Miglior Montaggio – per la storia con lo stile migliore), per il Miglior Attore protagonista e Miglior Attore non protagonista.
Hai ottenuto 1/3 punti bonus, per il genere - non avendo tu specificato nulla dei personaggi, non ci è stato possibile capire quanto rientrassero nel pacchetto. Per quanto mi riguarda, ho dato alla tua storia 5/10 come valutazione globale, che tiene conto molto dell’originalità, della trama e dello sviluppo dei personaggi.
Credimi, odio dover scrivere questo tipo di recensioni :'( Spero di non averti offesa - non era mia intenzione - e mi auguro, sinceramente, di essere stata d'aiuto.

Recensore Junior
22/05/14, ore 21:22

Molto bella. Non sono appassionata di gialli (non riesco a capire la mentalità contorta di assassini e poliziotti) ma brava, davvero!

Recensore Master
15/01/13, ore 18:22

Ciao!...Che dire...quando il dolore diventa follia, ho trovato queste righe molto toccanti. Senza perderti in particolari sei andata dritta al cuore, in un certo senso. C'è sofferenza er dolore in questo assassino ma anche pentimento come, credo, di capire alla fine.
complimenti davvero
Ciao
eldarion

Nuovo recensore
03/01/13, ore 22:41

Stavo gironzolando nella sezione gialli , quando mi sono imbattuta nella tua one-fic! Mooolto carina! Mi è piaciuta molto , anche se avrei preferito sapere di più sulle emozioni del signor Gray , mentre stava aspettando la polizia e durante il suo incontro con gli sbirri!
-Mica

Recensore Junior
02/01/13, ore 05:20

mi è piaciuto però devo dire che l'errore del padre di Anne è molto grossolano, ha ucciso persone sbagliate, ma se il figlio voleva bene hai suoi, alla fine a fatto qualcosa, ottima pensata, è corto, carino si risolve subito e mi è piaciuta la fredezza del assassino e come ha parlato, ottimo veramente bello,e pensare che è la prima volta che apro un giallo per vedere come si poteva scrivere tutto sensa esaggerare bravissima by Lelusc.
(Recensione modificata il 02/01/2013 - 05:22 am)

Recensore Junior
30/12/12, ore 20:16

Ciao! La storia è veramente bella, quando ho iniziato a leggera non riuscivo a smettere, l'ho letta tante volte. Scrivi veramente bene. Potrei chiederti una cosa? Potresti leggere la mia storia, e lasciare una recensione?(perchè è la mia prima e ci tengo) Grazie, e continua a scrivere.

Recensore Veterano
25/12/12, ore 17:46

Ma salve! :-)
Con tutti gli impegni che ho sono riuscita a leggere questa one-short, che ho avuto occasione di mettere tra le storie seguite molti giorni prima, attratta dal titolo.
Si, mi è piaciuto molto e ora che l'ho letto per bene, l'ho messo tra le storie ricordate.
Il capitolo è scritto bene ed è scorrevole da leggere ;)
Che peccato che finisca qua, sarebbe stato bello se lo avresti contnuaro, però vabbene ugualmente .
Questo è tutto e Buon Natale,
Veronica