Bene, dopo le prime dodici righe mi pare già di avere materiale a sufficienza per ridere per i prossimi trentadue secoli. No, ma bene.
T'annuncio che CI PROVERO', ad appuntarmi tutti i passaggi geniali della tua storia. Ci proverò davvero, e li commenterò con gioia e vigore - e calma, visto che dovrò effettuare delle tattiche e obbligatorie pause per riprendere fiato - ma poi tu non dovrai lamentarti che ho copincollato tutta la tua storia, aggiungendo commenti imbecilli la cui presenza non era richiesta.
"Le cattive persone sono invece quelle che le vecchiette le mettono sugli alberi e i gattini in mezzo alla strada, e tu davvero non vuoi sapere cos'è che le cattive persone fanno con la spazzatura. Davvero. Sul serio. Ci sono cose che si possono fare con una lattina vuota di Coca Cola ed un mucchietto di bucce di mela che non ti farebbero dormire la notte."
"la regola è che al mondo ci sono brave persone e cattive persone.
E poi c'è Mundungus."
Eccolo lì. Questa presentazione, ma in generale l'intera descrizione della differenziazione - un sacco di 'zione' - tra persone buone e cattive va candidata come brano più divertente della storia. Credimi, se ti dico che è GENIALE.
"Molto fegato, compreso quello potenzialmente liquefatto in anni ed anni di serate trascorse in compagnia di una bottiglia di Ogden Stravecchio, perché il codardo di professione è un mestiere serio, da portare avanti con classe, e il codardo di professione si sporca le mani più di tutti gli altri messi assieme, i coraggiosi e i meno coraggiosi ed i codardi normali. Tutti gli altri. E un bicchierino pieno lava le mani sporche molto più di quanto possa fare tutta l'acqua corrente a questo mondo, sissignore."
AH, se l'avesse saputo Lady Macbeth... (Aggiungiamo benzina sul fuoco, mi raccomando: questi passaggi sono eccezionali, tu mi farai morire X°D)
"il sessantanove per cento delle situazioni alle quali il codardo di professione andrà indubitabilmente incontro gli sembreranno intollerabili, il ventiquattro per cento insopportabili e il sette per cento restante inaffrontabili."
Siccome mi conosci, probabilmente potrai intuire che SI', ho fatto il conto a mano per vedere se tornava. Non per mancanza di fiducia nei tuoi confronti, ma perché all'inizio non mi tornava. "Ehi, ma sessantanove più ventiquattro più sette fa... *TURUTURUTURU* <-- che sono i miei ingranaggini nel cervello - Ok, fa cento. Possiamo andare avanti.
"Mundungus ha deciso di coltivare tasche: il suo cappotto ne germoglia come fossero funghi, una in ogni anfratto, piccole tasche e grosse tasche e tasche segrete e tasche nelle tasche che nessuna mano tranne la sua troverebbe mai."
FENOMENO! Ho deciso. Mollo tutto e vado a coltivare tasche.
("Diagon Alley non era tutto in Inghilterra" se posso permettermi, consiglierei d'inserire una virgola tra 'tutto' e 'in', e vado a illustrartene il perché. Leggendolo la prima volta, ho pensato: "Ma come, Hogsmeade non è tutto in Inghilterra? Sorgerà forse sul confine preciso tra Inghilterra e Scozia? ò_ò" E poi ho capito cosa intendevi ^^'' Presumibilmente è più una tara mia che degli altri, ma credo che una virgola chiarirebbe il minuscolo equivoco.)
"Le zollette di zucchero doverosamente servite, il tè regolarmente girato, due sorsi accettabilmente ingeriti per far piacere alle convenienze. Silente aveva un modo di bere il tè, guardandoti appena al di sopra dell'orlo della tazza e appena al di sotto del bordo degli occhiali, che ti metteva addosso una gran voglia di dimenarti sulla sedia; la natura, tuttavia, aveva provvidenzialmente creato Mundungus geneticamente incapace di essere messo in imbarazzo: il disagio era qualcosa con cui dovevano convivere tutti gli altri, i non-Mundungus del mondo."
Ne hai generati, di brani eccezionali, ragazza!
"c'erano poche persone al mondo in grado di apprezzare le intricate sfumature di una risposta vaga, e quelle poche dovevi conservartele, tenertele care. Niente fa piacere all'artista come vedere il proprio lavoro apprezzato da un collega."
E in effetti questo ragionamento mi ha fatto pensare che in effetti, visti i sotterfugi, le trame e le omissioni, Dung e Silente possono proprio essere definiti 'colleghi', perché la parola implica sì una professione in comune, ma lascia comunque aperta - MOLTO aperta - la visione di un modo di portare avanti la propria 'professione' in modo ben diverso. Sì, è un po' come paragonare Freddie Mercury a Gigi D'Alessio. TEORICAMENTE, il mestiere è quello, PRATICAMENTE le differenze sono inenumerabili. Tra Silente e Mundungus direi che è lo stesso.
"La teiera aveva saltellato verso di lui e gli aveva riempito la tazza; tre zollette di zucchero, molto latte, e Silente aveva girato il suo tè lentamente."
Di' ciò che vuoi, ma io qui ci ho CHIARAMENTE visto la zuccheriera insopportabile di Mago Merlino. "Quel servizio da tè è già abbastanza incrinato!"
"Malachia Gibbon. Diamine, avere un nome così era da sola una buona ragione per farsi Mangiamorte."
In effetti tanto vale farci un pensiero.
"ma con Silente non c'era precisamente bisogno di sentirsi dire le cose, era più una questione di sapere che lui sapeva che tu sapevi che..."
VERISSIMO. M'inquieta il fatto di essere riuscita a capire il discorso, ma non saprei trovare un modo migliore per definire la questione. Elos, let me love you.
"Mi ricordo che c'era questa Bess, Bess Campbell, cara, vecchia Bessy, che aveva una lingua come un pezzo di burro, tutta dolce e levigata e veloce, ed una testa che avresti potuto affilarci un coltello sopra, ed era... oh, ragazzo, la vecchia Bess non è precisamente la ragione per la quale sono entrato nell'Ordine quando è cominciata la prima guerra, ma è una delle ragioni per le quali mi piacciono i Babbani. Lingua come un pezzo di burro e testa tagliente.
I maghi avrebbero un sacco di cose da imparare dai Babbani, se si decidessero a tirarsi fuori la testa da dove se la sono seppellita in mezzo alle chiappe."
Questo è esattamente come penso che parlerebbe Mundungus. Fenomenale, il modo in cui l'hai reso. IC come se piovesse!
Bon, e qui comincia davvero la parte difficile.
"si erano aperti piccoli, pittoreschi negozietti di cestini fatti con i capelli umani e orecchie mummificate e scatole costruite per mangiare le dita dei ladri incauti che avessero cercato di frugarci dentro"
Questa, su tutte, è la frase migliore per parlare di Notturn Alley e della fervente attività che la anima. Ma la descrizione della struttura architettonica! Ma... ma... la meraviglia! Sul serio, ragazza, tu mi lasci senza parole. (Parole che non siano mere esclamazioni d'impotenza di fronte al Genio, chiaramente.)
"l'uso di scontrini, fatture, certificati di garanzia, contratti con clausole di restituzione, tutte cose che a Notturn Alley si conoscevano solo di nome e sempre molto vagamente. Il concetto di rimborso era, a Notturn Alley, più una lontana figura mitologica che una pratica conclamata."
In pratica, alla parola 'scontrino' si risponde 'e de tu' nonno'. Chiarissimo.
"I cognati erano una razza curiosa, aveva scoperto Mundungus. Sempre numerosi al momento del bisogno, anche in famiglie dove l'assenza assoluta di fratelli e sorelle avrebbe potuto far considerare la presenza di un cognato una circostanza quantomeno improbabile."
Posso amarti molto? X°°°°°°D
"La cassapanca in questione sembrava essere appena stata disseppellita da un cimitero sconsacrato: era nera e lucida come una bara e due volte più inquietante."
Non so, questo tipo di descrizione mi disintegra dalle risate. Suppongo fosse pienamente nelle tue intenzioni, per cui te ne rendo il giusto merito X°D
Ed ecco che, in mezzo a descrizioni e dialoghi da ilarità pura, distillata e raffinata due volte, hai saputo inserire i giusti riferimenti alla saga, parlando dei loschi traffici che inevitabilmente coinvolgono le famiglia di Purosangue legate (più o meno alla lontana) a Voldemort. Bravissima.
"Perché, chiederà Harry, che cosa c'era nel magazzino accanto?
Crop, risponderà Mundungus, lugubre. Dozzine di Crop chiusi in un magazzino che nessuno si era premurato di areare per più di ventiquattr'ore. Dozzine di Crop giovani e in salute e ben nutriti e ben panciuti e con un sistema digestivo-espulsivo che avrebbe potuto essere usato come arma di distruzione di massa.
Gliel'avevo detto a Silente, io, che quella era la stagione dello svezzamento."
Questa storia horror batte di ampia misura sia quella della bambola di Terry, sia l'abbracciosissimo Slenderman ò____________ò
Oooolé. Ed ecco che nella parte conclusiva torna fuori ciò con cui eravamo partiti. Ciò che hai scritto è qualcosa di fenomenale, cara la mia Elos: hai saputo tratteggiare un personaggio che a nessuno mai verrebbe in mente di includere nella fazione dei buoni, ma che difficilmente si potrebbe classificare come cattivo. È difficile classificarlo, perché è vero che ha collaborato con l'Ordine, aiutando a portare a termine alcune importanti operazioni, ma è anche vero che spesso, per una sua leggerezza o un palese attacco di "ci tengo alla vita" acuta ha mandato tutto all'aria.
Mi piace molto il modo in cui hai concluso la storia, lasciando aperta sia la possibilità che Dung venga condannato e resti ad Azkaban, sia quella che FORSE, come quasi sempre è successo, Harry s'impegni per tirarlo fuori.
Davvero bravissima, cara. Mi hai fatta sganasciare, è vero, ma hai anche saputo trattare la complessità e la poliedricità di questo personaggio con un'abilità indiscussa e indiscutibile. |