Recensioni per
Non smettere di cercarla
di Northern Isa

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/02/13, ore 12:29

Ma LA MERAVIGLIA. Accidenti, non capisco come abbia fatto a sfuggire alla mia ira devastatrice dell'altra sera, quando pensavo di aver ripreso tutte le tue storie che avevo - ormai da tempo immemorabile - nella mia sezione 'da recensire'.

Veniamo a noi. La tua interpretazione del Fattaccio tra Helena e il Barone (Baldric è un nome fiquo dal vago sapore norreno che tu gli hai assegnato, vero? Non è una diavoleria rilasciata da Pottermore o cose del genere, giusto?) è meravigliosa e plausibilissima, costituita da quel tragico connubio di passioni umane e terribili casualità e variabili che vanno a tracciare il destino di ognuno.

La trama, nella sua interezza, è ideata e intessuta in maniera magistrale, e il contrasto tra i ricordi di vita passata e la non-vita presente del Barone produce un effetto narrativo ottimo e di grande impatto. Il finale, poi, è da spezzare il cuore.

Non c'è uno solo dei personaggi che non abbia torto marcio (Rowena - e NON Cosetta, Corinna o Priscilla - per la sua alterigia, Helena per la sua permalosità e mancanza di giudizio, il Barone per gli scatti d'ira ingiustificabili e quella che alla fine era più ostinazione che amore), ma sei riuscita comunque a mostrarne un'introspezione completa e dettagliata che permette di poter rivalutare ognuno di loro e comprendere il perché delle loro azioni.

Il finale mi spezza il cuore ç_ç

Mi complimento e ti schiocco un bacione :3

Recensore Master
04/02/13, ore 10:06

Avevo inserito questa fic tra quelle da recensire già da un pò e l'avevo letta al volo, per poi rendermi conto che avrebbe avuto bisogno (e anche meritato) una lettura più approfondita e attenta. Come saprai, non conosco HP e quindi certamente mi saranno sfuggiti un'infinità di dettagli e di sfumature: nonostante ciò, sono veramente contenta di averla gustata. In primo luogo perchè riesce a far immaginare al lettore (anche a uno ignorante come me) l'ambientazione in maniera vivida: le armature che intonano canti di Natale, i profumi di spezie, le ghirlande di ghiaccio, la magia e la desolazione della foresta innevata.
Poi, ho trovato molto interessante l'idea di alternare il punto di vista di Baldric (cupo, disperato e del tutto insensibile rispetto all'atmosfera natalizia) alla descrizione di momenti di vita quotidiana nella scuola di Hogwarts, modellati invece sulla giusta falsariga dei riti del Natale (lo spiritello monello, i tre protagonisti della saga colti nell'istante di allegria dello scambiarsi i doni... loro che sono, appunto, i protagonisti e che qui, invece, interpretano quasi un cameo, rimanendo sullo sfondo).
Infine, lo scontro tra due personaggi fortissimi: Helena devastata dalla rabbia e dai sensi di colpa, divenuta sprezzante pr non soffrire durante il suo esilio. Baldric lacerato tra l'amore per lei e il furore che il suo rifiuto ha fatto sorgere nel suo cuore. Lo stesso furore che lo spingerà a commettere un gesto di cui porterà il peso per sempre e che non riuscirà a dimenticare nemmeno quando sarà diventato una pallida ombra incorporea.
Tuttavia, lasci intendere che in fondo sia stata anche una casualità, in qualche modo: se lei non lo avesse privato della bacchetta lui avrebbe usato quella e non il coltello. Lei si sarebbe ritrovata in un battibaleno dalla madre e chissà, magari il loro rapporto si sarebbe ricomposto.
Insomma, è una storia che lascia un senso di amarezza in bocca, come se anche le creature più potenti, quelle che piegano la realtà ai loro voleri, in fondo possono essere vittime del caso.
Un bacio forte, complimenti e a presto.