Buonasera, signorina.
Volevo lasciarti una recensione in rima, ma non lo faccio, perchè sono pigra e tonta. E annoiata. E un beccaccino.
Ehm. Questo inizio non lascia presagire niente di buono. Ma siccome l'altra recensione che c'è sulla storia è seria, bella, ed intelligente, proverò a farne una del genere anche io, sfruttando le mie doti nascoste (nascoste sotto strati di idiozia, ovviamente)
Dicevamo.
Apprezzo moltissimo il continuo contrasto tra i primi due versi, giocosi, quasi sarcastici, e il resto delle strofe e, in generale, il senso della poesia. La capacità di trovare rime appropriate e sempre fatte bene e in maniera originale (insomma, non sono robe tipo "casina-carina pinguino-panino e robe così... che poi, come ce li metti in uno stesso discorso un pinguino e un panino?) che sicuramente rende onore al tuo grande vocabolario interiore (sembro Percy quando faccio così, che pena. Non sono in grado di rimanere seria. Che doppia pena).
Inoltre il personaggio di Clitennestra, rappresentato così bene, rende perfettamente onore a tutte le rappresentazioni teatrali che le hanno dedicato nei vari secoli (leggevo giusto due ore fa Ennio, eheh).
Niente, solo questo.
Complimenti
e bastimenti
(LOL)
Writ e lo struzzo in technicolor |