Recensioni per
Rosso Sangue
di Keiko

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
20/01/15, ore 22:01
Cap. 1:

Ciao :-)

Il motivo principale per cui la tua storia mi è piaciuta è che descrive la decisione di Grifis in maniera assoluamente coerente con il personaggio: Grifis voleva comandare un esercito, e per questo si è venduto, all'inizio; Grifis vuole comandare un esercito, e per questo si vende, adesso.
Semplicemente, funziona così, e Grifis si fa dire il prezzo, fa i suoi conti e decide se vale la pena di pagarlo.
Ricordo una puntata dell'anime in cui Grifis ha una sorta di allucinazione e si vede camminare sui cadaveri per raggiungere il suo sogno; segue pippone insostenibile e inutile a una mente almeno senziente in cui si spiega che il sogno di Grifis porta morte distruzione eccetera eccetera.
Sai che novità. Grifis vuole Guts e lo sfida a duello, vuole gloria e si mette al servizio del re delle Midlands, vuole Charlotte e la seduce (ecco, qui ha fatto un po' male i suoi conti, ma in effetti era abbastanza insospettabile che il buon re delle Midlands fosse un pazzo di quelli seri, ma nel complesso mi sembra un po' una forzatura, data l'indole del personaggio, un atto avventato che chiaramente non è da lui), vende il suo esercito per averne uno migliore.
E tu rendi questo suo aspetto con una neutralità, una comprensione e un'empatia completamente scevra di giudizi.
insomma, eccezionale, bravissima, grande :-)

A presto
MissD

Nuovo recensore
20/04/13, ore 13:59
Cap. 1:

Partiamo dal fatto che io sono rimasto letteralmente traumatizzato dall'episodio dell'Eclissi; e che quindi non ho mai provato a scoprire cosa accadde in seguito fino a qualche mese fa, quando iniziai a continuare la serie leggendo i riassunti qua e là.
Con questa one shot sei riuscita in maniera indelebile e mettere a nudo la rabbia, l'impotenza, le speranze bruciate, il desiderio e la disperazione cieca del Falco. Griffith è sicuramente uno dei miei personaggi preferiti in Bersek, guerriero dal viso d'angelo e condottiero di umili origini che, se non fosse stato per la sua avventatezza, sarebbe potuto divenire Re di un grande popolo.
Bellissimo il modo in cui Griffith si rende conto che i suoi compagni sono cambiati; come mette a nudo il fatto che i suoi desideri ci siano infranti e che accoglie la realtà delle cose come una frusta in faccia: Gatsu ormai gli è superiore, per potenza ma anche per leadership; Caska un tempo lo venerava come una vergine che ama il suo salvatore, ma poi ha rivolto il suo cuore in un amore più vero e reale proprio col suo migliore amico (anche se, infondo al cuore, ho sempre presupposto che fra i tre vi fosse un menage a trois molto platonico). Infine la consapevolezza che Judo sarà sempre un eterno secondo, ma che in qualche modo anche lui adesso gli è superiore poiché il Falco Bianco è ridotto ad una larva; privo di muoversi e derubato della sua grande forza e bellezza, le due armi che usava per ammaliare chiunque lo circondasse.
I Falchi lo amano ancora, eppure Griffith non esita in alcun modo a sacrificarli e tu hai reso perfettamente questa consapevolezza. Il banchetto demoniaco, un vero e proprio massacro, si rivela una sorta di proiezione della rabbia e dell'impotenza di Griffith stesso; proiezione dei pensieri che i quattro della Mano di Dio rendono reale permettendo il brutale sacrificio.
Infine la caduta finale, ormai privo di qualsiasi forza e speranza di tornare il grande guerriero di un tempo. Consapevole di non poter divenire Re; Griffith accetta l'unica cosa che potrebbe fare: diventare un demone puro. Il quinto elemento della Mano di Dio; completando la squadra e divenendo un demone privo di qualsiasi sentimento ed umanità; tanto che non esita a stuprare Caska, la sua prediletta, dinanzi agli occhi del suo migliore amico.
Le utile frasi legate ai Falchi sono puro veleno che colpisce al cuore. Parole che bruciano, eppure profondamente veritiere.
Ho inoltre gradito il parallelismo fra Griffith e Icaro; in effetti il destino dei due personaggi è molto simile. Entrambi hanno aspirato a qualcosa che era troppo in alto per loro, ed entrambi sono caduti: Icaro, bruciato dal sole, sprofonda del mondo dei morti; Griffith, reso folle dalla disperazione e dall'avventatezza, diviene qualcosa di infernale ed inconcepibile per un comune essere umano.

Recensore Master
14/02/13, ore 05:32
Cap. 1:

Davvero bella.
Non è facile immedesimarsi nell'animo complesso e contorto di Grifis, e mentre leggevo, rivedevo con la memoria tutto ciò che stavi descrivendo, tutti i momenti orribili vissuti dal Falco Bianco dalla sua caduta infausta fino al momento del Sacrificio.
Sei riuscita ad entrare pienamente nella sua testa, a comprendere il motivo per cui non poteva accettare una vita in cui fosse stato un peso per tutti, una bambola di pezza, accudito e osservato con pietà, mentre le persone che l'avevano sempre guardato con ammirazione, non lo guardavano più come una guida, come un dio, ma solo come un essere debole di cui prendersi cura. Senza contare che le due persone a lui più vicine, quelle che erano sempre al suo comando, quelle che l'amavano come nessun altro, gli avevano voltato le spalle, amandosi tra loro, dimenticando la venerazione nei suoi confronti.
Il Falco Caduto non avrebbe potuto vivere in quello stato, osservando i suoi cento uomini guardarlo con pietà, sapendo di dover vivere nella dipendenza totale dagli altri.
No, quello era troppo per lui. Non c'era legame che valesse quella sofferenza. Tutto era sacrificabile, pur di riavere il suo sogno, pur di esere nuovamente un Dio. Non c'era altra strada per lui.
Mi è piaciuta tantissimo l'idea che il dolore, l'orroe e e il tormento del Sacrificio, fossero lo specchio delle sofferenze di Grifis, come se tutto quel mattatoio, fosse la proiezione dei ricordi del Falco, come se volesse ripulirsi dal dolore, infliggendolo agli altri.
Insomma, mi è piaciuta davvero molto questa OS, dal primo all'ultimo rigo, complimenti! :D

Recensore Master
06/01/13, ore 16:02
Cap. 1:

E' bellissima.
E' da tanto che non leggevo qualcosa del genere nel fandom di Berserk, ormai un po' abbandonato, e la tua storia è stata una piacevolissima scoperta.
C'è tutta l'impotenza e la frustrazione di un guerriero nelle parole di Grifis, tutta l'amarezza di un sogno che è lì, a pochi passi, ma incapace d'essere raggiunto.
Il crollo del falco era iniziato molto prima dell'anno di torture e mutilazioni, eppure è dovuto cadere nella polvere per capire il corollario del predatore: senza sacrificio, senza preda, non vi è premio alcuno.
Ho adorato visceralmente questa one-shot, perché credo che Berserk abbia offerto molto e che tu, con le tue parole, sia riuscita a cogliere in maniera drammatica e sublime la rabbia, il dolore, la cieca speranza di Grifis.
L'ascesa dei demoni è stata una scena d'una crudeltà e d'una durezza che difficilmente altri manga sono riusciti a riproporre (forse Claymore, che sto seguendo con molto interesse), ma la tua storia è una piccola perla in un fandom che merita ancora tanto.

Il finale poi, è una frustata dritta al cuore.
Complimenti, davvero. <3