Recensioni per
Natale 2012
di messer Rodobaldo

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/01/13, ore 23:55
Cap. 1:

Da uno che legge e recensisce poemi scritti in terzine dantesche, non ci si poteva aspettare che qualcosa in metrica, e l'aspettativa non è stata delusa. Siete rimasti in pochi, voi animali rari della metrica antica! Io mi ci cimento ogni tanto, nella metrica tradizionale, ma non si può certo considerarmi membro della vostra mandria. Leggerò certamente gli altri frutti della tua penna. Intanto, devo dire che ho trovato molto piacevoli questi versi! "Le valli, i prati, e selve e boschi stanchi", per citarne uno di chiara provenienza petrarchesca. E poi: "E, se uccel fossi, gir vorrei con l’ale,/per volar dove amor non abbia frutto", versi che ho trovato molto belli, e forse perché sono quelli che dell'intero sonetto riecheggiano maggiormente la versificazione cortese - e del resto la tematica è di stampo puramente cortese! Al di là di qualsiasi considerazione, è davvero affascinante scovare nella rete persone che non solo nella forma metrica ma anche nella lingua dei loro componimenti utilizzano la tradizione, anche la più antica, senza alcuna intenzione di rielaborarla a livello formale, cadendo nel solito sperimentalismo novecentesco, tipico in queste operazioni di ripresa di forme antiche. Riadoperare la tradizione in questo modo, ossia mantendola intatta, quasi colla precisione d'un archeologo che pulisce lentamente una reliquia del fango rappreso in secoli di sepoltura, da un lato, appunto, sa di necrofilia, e dunque d'un atto che, per quanto bello, è fine a se stesso; dall'altro mi sembra un bellissimo modo per dire, implicitamente, che ci può essere una continuità fra noi e gli antichi, i cui versi sanno ancora esprimere i sentimenti di uomini moderni - del resto, sebbene le tecnologie e il dibattito scientifico ci illudano spesso che la nostra vita sia una linea retta, un percorso continuo e progressivo, la nostra esistenza è in verità un continuo ritorno di elementi sempre uguali, sempre gli stessi, i quali visti di secolo in secolo con diversi strumenti ottici e dunque da diverse prospettive appaiono di volta in volta secondo nuove concezioni. Beh, ciao! :)

Recensore Junior
09/01/13, ore 23:25
Cap. 1:

Ciao!
Di solito non leggo le poesie su efp ma oggi ci sono capitata per caso e questa č davvero carina! Forse un po' in stile Petrarca (per quanto io possa permettermi di fare un'affermazione del genere ... Ahahah) ma carina anche per questo :)
Complimenti davvero! Qualcosa del genere io non sarei proprio riuscita a farla :) !
E adoro la seconda strofa ahahah
Ciaoo!

Recensore Master
09/01/13, ore 15:04
Cap. 1:

mi lasci sempre senza parole. Le tue poesie sono cosė belle ... che riempono il cuore.


DreamNini

Recensore Junior
08/01/13, ore 21:30
Cap. 1:

bella, veramente molto particolare, anche interessante questo modo di scrivere "all'antica" come se fosse una poesia di un poeta del "dolce stil novo"