Recensioni per
L'angolo nel buio
di Aleena
Gabriel, infine, si è rivelato per ciò che è: un essere vuoto ed egoista. Tutto ciò che aveva mostrato a Shasta era stato un trucco volto a conquistarne il cuore e la mente, al solo scopo di piegarlo alla sua volontà. Il suo sogno di potere è appagato, ma fino a quando? Il vampiro è un essere capriccioso e volubile. Il Drow si è lasciato travolgere dal suo charme, ma fin dove? Quel rosso sulle sue labbra parla della consapevolezza del proprio ruolo di strumento, di un rancore sordo che chiede vendetta, di un piano divino che non si è ancora esaurito. |
Bellissima! Mi piacciono da morire i rapporti basati sui giochi di potere e sugli inganni. Il modo in cui Gabriel seduce Shasta piegando al proprio servizio la sua natura arrogante e ribelle è affascinante, quello in cui lo usa per conquistare la città e per rubargli la vita delizioso, ma la maniera in cui alla fine l'albino si prende una rivincita mordendolo e succhiandone il sangue è ahhhhh, non ho parole. :) |
Ho atteso con ansia il nuovo capitolo! |
Shasta è talmente ebbro della magia di Gabriel (una magia di carne e piacere), da essere divenuto il suo braccio armato, la sua ombra mortale nelle strade di Soham. Ciò che lui non può essere, perché le sue trame non lo prevedono. Il vampiro e il drow vivono e tramano nell'ombra, lavorano per piegare la città, per ridisegnarne la geografia del popolo. Mi domando dove li porterà questo loro connubio di sangue e morte. |
I vampiri sono tra le creature che meno sopporto dell'universo fantasy, troppo lascivi, spocchiosi, irritanti. Ma per Gabriel farò un'eccezione. Non tanto perché in lui ravvisi una curiosa forma di rispetto verso le proprie prede (elemento inusuale, devo ammettere), quanto perché il protagonista era e rimane Shasta. Soggiogato dal potere e dalle concessioni del suo nuovo padrone, il drow passa attraverso una metamorfosi che mette a tacere la sua natura sospettosa e sprezzante, a favore di una maggiormente aperta, disponibile per certi versi, che sfrutta comunque a proprio vantaggio: giorno per giorno apprende, studia, si attrezza di nuove armi che, chissà, gli serviranno per esaudire Gabriel. |
Appena giunto a Soham, Shasta si ritrova già nei guai. In quel mondo così diverso dal suo e dal deserto appena attraversato, le insidie sembrano moltiplicarsi come le facce della gente che incontra.Non può nemmeno permettersi di sostare un istante, che la sua presenza solletica gli appetiti economici di qualcuno. E per giunta, questo qualcuno viene aiutato da un altro Drow, a rimarcare quanto fra di loro non sussista la benché minima empatia. |
Il viaggio di Shasta passa attraverso gli echi della battaglia di Che' el Phish, che non vive direttamente per guidare l'albina fuori dai cunicoli. Eppure è come se fosse stato lui solo a combattere e vincere: il suo trionfo sta nell'aver visto cadere chi l'aveva colpito, chi l'aveva costretto a barricarsi dietro ai segreti. Il fatto che la Drow resti senza nome (per noi) sembra gettare un'ombra sul Fantasma, creando un legame inconsistente con colei che lo ha liberato e a cui lui ha già ritornato il favore. |
Di nuovo - si fa per dire - la vita di Shasta subisce un rivolgimento. La prigionia viene scossa da principio dall'avverarsi della sua visione, con la nascita della bambina, e successivamente con l'attacco che questa porta a Che' el Phish, scatenandole contro gli schiavi. |
La vita di Shasta ha subito una svolta imprevista, ben più di quanto si aspettasse. Il rituale delle Sacerdotesse non lo ha reso un Drider, ma una forma diversa di ibrido. Qualcosa che non appartiene all'Underdark né alla superficie, che è costretto doppiamente a nascondersi (notevole la prontezza con cui formula la menzogna delle sue origini per celare la vergogna del suo stato con gli altri prigionieri) ma che si trova molti passi avanti agli altri. La dimostrazione sono le sue parole con Dresden: venuto a gongolare per il suo trionfo, il Cacciatore finisce per darsela a gambe levate, terrorizzato dalla visione di Shasta. |
Capitolo breve ma incalzante, molto d'impatto nella spiegazione del rito. |
Il piano di Shasta è andato in pezzi per sua stessa mano. Le lacune su cui faceva leva per soggiogare Kania si sono rivelate il suo più grande errore: negargli una conoscenza anche minima del mondo dei Drow li ha condannati entrambi. L'umano è troppo ingenuo, innocente, sentimentale, per comprendere quanto sia vicina la sua fine. |
Lo ammetto, non ho resistito e ho voluto proseguire subito col secondo capitolo. |
Scopro solo adesso questa tua storia (ahimè!), ma spero di potermi mettere in pari al più presto. Ultimamente i drow mi attirano parecchio e sono certa, già dalle prime battute (e a prescindere dal risultato del contest), che non resterò delusa. |
Wow, mi piace il modo in cui scrivi...le danze della terra, estrarre vita dalla roccia...sembra proprio un romanzo fantasy. Gli anni passano e il Fantasma mente sul suo passato, scontando la sua pena con rancore, sopravvivendo più che vivendo, e ho adorato ogni descrizione di questa vita sotterranea di lavori forzati, catene, pietra e sudore. E si vede che lui si sente affine a questa drow maledetta e spietata, che hanno qualcosa in comune. Inoltre ho adorato Alaric xD |
Arieccomi (di nuovo in ritardo, scusa^^) |