Recensioni per
Take me
di whitedeer

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
18/06/13, ore 15:58

Trovo difficile rimanere calma in questo momento.
Caaaaaaaaa****o che roba gesù, sento un mare di lacrime bagnarmi le guance, perché ho amato questa coppia così tanto che fa male pensare che sia finito con soli 4 capitoli. Dovevi farci una storia diamine! Non credi anche tu??
Sono arrivata al capitolo precedente, con la brutta esperienza vissuta da Laurel, e con Trevor che acconsente di darle del tempo. Che triste pensare che la ragazza abbia dovuto passare dei giorni da sola; da un lato era la cosa migliore perché aveva bisogno dei suoi spazi, di rilassarsi ma dall’altro quando finalmente Trevor è andato a casa sua, dicendole che stava impazzendo a causa della sua mancanza, mi sono ricreduta: la miglior medicina era proprio lui! Quel ragazzo che per tutto il capitolo mi ha fatto perdere la testa, e che è diventato il secondo uomo (dopo Joe) più amato dalla sottoscritta. Santi numi ci sono certe parti che ho faticato a non rileggere! Squittivo come una scema in preda a crisi ormonali!

<< Trevor..? >> sussurrò Laurel senza spostare il capo per guardarlo.
Trevor aprì gli occhi e si girò un po’ per osservarla. << Si Laurel? >>
<< Ti prego abbracciami. >> E la sua richiesta venne esaudita, senza mai toccarla veramente, Trevor le circondò la vita con un braccio, sopra le coperte, avvicinandola un po’ al suo corpo.
Era ancora rigida perciò Trevor le sussurrò: << Rilassati, ci sono io adesso. >>

La faccenda con Jaxon si è risolta meno male. Anche se ti dirò, un pugno in faccia o qualche costola rotta non mi sarebbe tanto dispiaciuto, ma ha avuto la prigione quindi posso ritenermi soddisfatta eh eh B-)

<< Vado a lavarmi e vestirmi! Mi vuoi dare una mano anche per quello? >> esordì Laurel accigliata poggiando le mani sui fianchi.
<< Conosci già la mia risposta. >> ghignò Trevor incrociando le braccia al petto. Gli era mancato provocarla in quel modo, ma odiava non poterla toccare come prima sapendo di essere negato, perché ogni gesto poteva ricordarle ciò che aveva passato con quel Jaxon. A quel pensiero Trevor si fece cupo mentre osservava Laurel dirigersi in camera sua.
Voleva fargliela pagare a quel bastardo, era da quella notte che ci pensava su e adesso non poteva aspettare.
Perciò lasciò per un po’ Laurel con una scusa e decise di fare ciò che andava fatto. Perché agiva in quel modo? Diamine lo sapeva troppo bene e non poteva negarlo.. lui era innamorato di Laurel!

Lui…è….aaaaah tesoro ma lo sei sempre stato! Ma voglio sentirtelo dire *w* Iceman del mio cuore♥♥


<< Laurel.. >> la chiamò Trevor aspettando che parlasse.
Laurel alzò il capo incontrando i suoi occhi. Quelli celesti della ragazza brillarono e si velarono per le lacrime che spingevano per uscire, in un pianto liberatorio.
<< Ehi piccola. >> Trevor agì d’impulso. La prese dai fianchi, la fece sedere sulle sue gambe e se la portò al petto per abbracciarla e stringerla forte a sé.
Le lacrime uscirono involontariamente e si lasciò andare in quell’abbraccio.
Le tremavano le labbra ma parlò comunque anche se con un sussurro e aggiunse: << Ho avuto tanta paura. >>
<< E’ tutto finito. Ci sono io qui, piccola. >>


Oddio adesso arriva la “seconda parte” come in un film,dove arriva la parte in cui ti viene voglia di strappare i vestiti al protagonista maschile woooo ♥__♥

Era bagnato. Interamente bagnato.

Maronn cominciamo proprio bene, questo è come l’amore descritto da Platone nel Simposio. “Attraverso l’uso della vista l’uomo vede una creatura dalle fattezze divine” mutato in “Ella vide nella sua pervertita psiche un dio greco nudo dal culo irrestitibile” *---------*

I capelli, anch’essi bagnati, erano in disordine e spuntava qualche piccolo riccio sbarazzino. La schiena perfetta lasciava intravedere ogni muscolo che si traeva a ogni movimento mentre le piccole goccioline d’acqua slittavano verso il basso, scendendo sempre più giù e insieme a quelle scendeva anche lo sguardo di Laurel che si bloccò ad ammirare il sedere sodo e nudo di Trevor. ---------> Uuuuuuuuuh *Q*__________
Era di spalle e con il rumore del getto d’acqua ancora aperto non poté sentirla.
Laurel si morse il labbro inferiore e lasciò sfuggire un leggero fischio di approvazione per quel bel vedere.
Trevor chiuse l’acqua, afferrò un asciugamano se lo portò in vita e si girò. Quando i suoi occhi ghiaccio incontrarono la figura di Laurel a braccia conserte con le guance rosee e i capelli un po’ arruffati per il vapore della doccia, sbarrò leggermente gli occhi e la scrutò a fondo.
<< A occhio e croce, belle gambe, mi stavi spiando da qualche minuto. >> parlò Trevor incrociando le braccia al petto, avvicinandosi alla ragazza.
Non si era neanche asciugato o sistemato, rimase così com’era, bagnato dalla testa ai piedi e con quel ghigno stampato in volto, che lo rendeva ancora più sexy e irresistibile in quelle condizioni.
Con disinvoltura Trevor si avvicinava sempre di più a lei e non si fece alcun problema se lei lo stava spiando o l’avesse fatto in precedenza.
<< Sì ma ti sei coperto sul più bello! >> aggiunse Laurel con un piccolo broncio.
Aah.. se non era farlo apposta quello, allora non sapeva davvero perché si comportava in quel modo, pensò Trevor scuotendo il capo divertito.
<< Il bagno è tutto tuo. >> aggiunse Trevor con un sorriso prima di uscire dal bagno e lasciare Laurel da sola con mille domande in testa.

Bel pezzo da novanta dove scappi?! Questo è un colpo da bastardo insensibile! Laurel, cara ragazza pervertita del mio cuore, ora non dobbiamo più solamente guardare. Bisogna toccare per la miseria U.U Perchè come si suol dire??? Se la maglia di David Guetta è di Laurel lo è anche il suo proprietario ;P

I due continuarono ad assaporare il cibo scambiando qualche altra battuta, quando d’un tratto Trevor rimase a fissarla, sorridente.
<< Che!? Sono sporca? >> parlò Laurel portandosi diritta, toccandosi le labbra.
Trevor rise e scosse la testa in senso negativo. << No, non sei sporca, tranquilla. >> Poi i suoi occhi ghiaccio osservarono quelli blu di Laurel ed entrambi rimasero in silenzio così a osservarsi a contemplare il momento.
Laurel voleva davvero sapere che cosa stesse pensando Trevor in quel momento e lui non fece tardare molto l’attesa, infatti, aggiunse: << Lo sai questo è il nostro primo vero appuntamento. >> convenne senza staccare gli occhi da quelli di lei.
Un appuntamento.
Laurel chinò il capo di lato e in volto si disegnò un mezzo sorriso. Sembrò rifletterci sulle parole di Trevor e pensando aveva proprio ragione. Quello per loro era il primo vero appuntamento, non si erano mai trovati a cenare in un ristorante, vestiti eleganti, da soli, senza complicazioni fra loro.
Il fatto che Trevor l’avesse notato prima di lei, però, le fece battere il cuore. Forse Trevor ci teneva a ciò che stava nascendo tra loro due, forse Trevor ci teneva a lei e basta. E Laurel non poté che essere felice perché infondo anche lei ci teneva al ragazzo. Si frequentavano da mesi ormai forse anche troppi per lei, poiché non aveva mai superato il primo mese, quindi lo considerava un record, ma forse la cosa che adesso le era più chiara era che Trevor le piaceva e anche molto.. si era del tutto innamorata di Trevor.


*gongola facendo la sua solita strana vocina nasale* (x’’D) mammina fa che Babbo Natale quest’anno mi lasci quel gran bel pezzo d’uomo…
Sono innamorati! *alza un piede battendo le mani alla cucaracha* sono inanmoratì! Ooh sì, ooh yeaah, okay basta Ella trova il tuo ciacra come caspita si chiama lui e assumi un certo contegno.
A quel punto la vocina di Ella disse: ma che vuoi che me ne freghi!!! -.- ^w^

<< Belle gambe.. hai mai detto ti amo a qualcuno? >> domandò di punto in bianco Trevor. Era una domanda che forse gli balenava in testa da qualche tempo ed era proprio curioso di sapere se Laurel avesse mai pronunciato quelle parole a qualcuno.
<< E tu? >> domandò a sua volta Laurel senza rispondere alla domanda del ragazzo. Trevor sorrise e iniziò a capire che forse non aveva mai detto quelle parole e non voleva uscire quell’argomento.
<< Io? No.. >>
<< Beh allora siamo pari. >> parlò con sfrontatezza Laurel alzando il mento.
<< Voglio fare una scommessa. >> convenne poi, osservandola.
<< Del tipo? >>
<< Scommettiamo che riesco a farmi dire ti amo? >> disse Trevor girandole in torno osservandola interamente, sorridendo.
Laurel lo osservò accigliata e incrociò le braccia al petto. Trevor voleva scommettere con lei? La regina delle scommesse? Laurel rise.
<< E tu cosa ci guadagni? >>
<< La tua fiducia. >>
<< Ed io..? >> domandò poi scrutandolo attentamente trovando interessante la sfida, anche se sapeva di avere la vittoria in mano.
<< Hai già la mia fiducia, dal primo istante. >>
Esaminò attentamente il suo volto quando lo osservò. I suoi occhi ghiaccio erano così sicuri e lei sentiva quel desiderio di accettare la sfida e vincerla come aveva sempre fatto.
<< Ok ci sto. Sentiamo! >>
<< Ok. Quando l’hai fatto per la prima volta e con chi? >> domandò Trevor ghignando.
<< Con il mio vicino. Gli davo ripetizioni e siamo finiti per fare ripetizione di anatomia. >> rispose Laurel roteando gli occhi non capendo il perché di quella domanda di cui Trevor conosceva già la risposta, anzi conosceva tutta la storia.
<< Quand’è stata l’ultima volta che sei andata a letto con qualcuno? >>
<< Non ricordo, ma probabilmente l’estate scorsa quand’ero in vacanza con le ragazze. >>
Trevor in realtà non aveva bisogno di quelle risposte perché le conosceva sapeva tutto, come Laurel sapeva tutto di lui.
Ma una cosa voleva sapere. << Ti sei mai innamorata? >>
A quella domanda Laurel portò la schiena diritta e rifletté qualche istante prima di rispondere. Si era mai innamorata veramente di qualcuno? Beh quella con il ragazzo del college non era un innamoramento vero e proprio, era più una cotta, rifletté.
Prima di rispondere deglutì e poi aggiunse un flebile: << Sì. >> guardandolo diritto negli occhi. Trevor sorrise e così parlò: << Lo sapevo. Lo sapevo che sarei riuscita a farti parlare! >> canzonò lui incrociando le braccia al petto con un ghigno.
Laurel sbatté le palpebre non capendo. << No. Tu hai detto che saresti riuscito a farmi dire che ti amo! >> convenne Laurel puntandoli l’indice contro il petto.
Trevor la osservò con un sorriso e aggiunse: << Anch’io ti amo. >>


*comincia a piangere per la troppa felicità* oddio…io ti giuro che questa parte l’ho amata nel vero senso della parola, quei due mi sono entrati nella pelle, nel cuore e attraverso quel divertente gioco di parole hai saputo creare un momento straordinario. Sappi che nell’ultima frase dove a parlare è Trevor mi sono commossa, ho pianto, penso che non riuscirò a riprendermi facilmente. Complimenti davvero con Take me cocca. L’ho amata, ti ringrazio di averla scritta, ma sono gelosa di questa tua amica a cui hai dedicato la storia. Deve essere sicuramente molto fiera di te, come lo sono io, e sono sicura che anche dopo la fine di Take me lei abbia continuato a parlarne come se non avesse mai avuto una fine.

<< Dimmi di chi sei innamorata. >> Non poteva passarci sopra e sbattersela contro un muro così senza chiederle se era innamorata di lui. Con lei non poteva.
<< Di te, Trevor. >>
Il volto di Laurel si avvicinò a quello del ragazzo e sfiorò le sue labbra per poi allontanarsi di un po’ per osservare gli occhi ghiaccio di Trevor, che, invece di parlare provò ad agire con prudenza. Le mise una mano dietro la nuca e riportò le sue labbra su quelle della ragazza sfiorandole prima, ma quando quelle labbra carnose si schiusero dando libero accesso a Trevor non riuscì a essere più così prudente. Introdusse la lingua nella sua bocca iniziando una danza di passione. Avevano aspettato troppo tempo che adesso i soli baci erano insaziabili. Laurel emise un gemito che Trevor catturò con la sua bocca e quello non poté che eccitarlo ancora di più.
Afferrò Laurel dalle natiche con rudezza ma senza farle male. La fece sdraiare sul letto e prima che Trevor si sdraiasse sopra di lei, Laurel si sfilò la maglia lasciandola cadere a terra, rimanendo quindi solo con la mutandina. Trevor non poté che accogliere quel suo invito a spingersi più affondo e le baciò un seno mentre stuzzicava l’altro.
Proseguì con la mano verso il basso, lasciandole una carezza lungo la pancia, il ventre per poi infilarsi nelle mutandine e stuzzicarla proprio lì.
Laurel s’inarcò sotto di lui e gemette.
<< Dio Laurel quanto sei bella! >> sussurrò Trevor con voce roca baciandole le labbra per poi lasciargli un morso sul seno.
La lasciò con il fiato sospeso e la osservò diritto negli occhi. Si capirono con un semplice sguardo.
<< Devo saperlo. Devi dirmi quello che vuoi. >> parlò Trevor accarezzandole la guancia.
<< Ti voglio Trevor. Ti prego, non ti fermare. >> fremette Laurel osservando i suoi occhi e non appena ebbe finito di pronunciare la frase, s’inarcò verso Trevor. Il ragazzo ghignò e premette le sue labbra su quelle di Laurel per poi trascinarla nel più erotico degli amplessi.

Ed è qui che devo concludere…accidenti è così dura :’) Pensavo al fatto che anche nell'epilogo di Falling in love quei due mi hanno fatto piangere...sto sempre a piangere per la miseria *------------------*
Laurel e Trevor rimarranno sempre nel mio cuore, e non mancherà occasione che io ci butti nuovamente un'occhiata per leggere la loro storia da capo...♥
Di nuovo bravissima bellezza♥
Ci sentiamo prossimanente :*
Tua Ella pazzamente innamorata di Trevor♥♥

Recensore Veterano
26/04/13, ore 16:38

Mi dispiace sia finita di già,era una delle mie storie preferite! Complimenti questo capitolo è assolutamente il mio preferito l'ho riletto mille e mille volte,ho poco tempo e mi dispiace un bacio e ancora complimenti

Nuovo recensore
10/04/13, ore 16:55

La amo questa storia, è bellissima ç___ç Va nei preferiti ewe
La storia di Trevol e Laurel è dannatamente carina, il rapporto che vorrei avere con qualcuno è esattamente così, per questo la storia mi piace tanto.
Grazie per avermi fatto sognare ç__ç

Recensore Veterano
10/04/13, ore 16:21

*----------* *gongola* un quarto capitolo eh?? Cosa sentono le mie orecchie, ma che felicità *le salta addosso e l’abbraccia* dillo che sono una scassaballe e che alla fine hai ceduto, perché non potevi dormire la notte con il pensiero delle palle dei miei occhi che ti fissavano imploranti anche quando sognavi muahahahahahahahaah B-P
Sono contentaaaa tanto tanto mettiamola così: mi hai fatto un regalo per il mio compleanno anticipato di nove mesi x’D….e Ice Man? ma chi sa quel nome dove l’avrai sentito..bu non si può sapere :-P
 
<< Dimmi che è la verità e prendo subito un aereo per Londra! >> convenne Trevor serio.
Laurel rise, una risata piena e gioiosa e disse: << No Trevor, sono a letto e indosso la mia maglia preferita. >> lo ribeccò lei divertita.
Tra loro due era così ormai. Dopo la partenza di Laurel passarono solo pochi giorni prima che i due ragazzi tornassero a sentirsi costantemente. Poco a poco, Trevor iniziava a entrare nella sua vita come qualcosa che non poteva fare a meno, come aria.
<< Vorresti dire la mia maglia preferita.. >>
<< Che mi hai generosamente regalato. >> aggiunse divertita la ragazza pur sapendo che quella non era la verità, perché Laurel si era appropriata di quella maglia come se fosse di sua proprietà.
<< Dimmi Trevor, quando chiami le tue amanti, chiedi a tutte come sono vestite!? >> chiese la ragazza a un tratto, scuotendo il capo sorridente.
<< Solo a una in particolare. >> Fu la classica risposta alla Trevor. Quella che pur non volendo ti faceva arrossire.
Allora io ho il pigiamone della nonna addosso, i capelli trattenuti -volendo usare un termine fine- in una CIPOLLA, due calzettoni ai piedi molto peccaminosi che fanno invidia a quelli dell’Hymalaya…mè che dici ragazzone, sono sexissima anch’io, devi venire a casa?! *ammicca lasciva*
Così avrebbero avuto modo di parlare e conoscersi bene anche se avrebbero potuto iniziare da quel momento, perché anche se da lei era notte fonda, volava sentire la sua voce prima di augurarle la buonanotte come ogni notte precedente.
Si sentivano e poco a poco s’iniziavano a conoscere. Trevor adesso sapeva molte più cose di Laurel, cose anche banali, come qual era il suo cibo preferito o se avesse mai avuto un cane da compagnia. Aveva anche scoperto in quei giorni a Las Vegas una Laurel diversa, più fragile per il suo passato movimentato.
 
Personalmente io sono convinta che una relazione a distanza non possa durare perchè avere vicino la persona a cui si vuole bene è importantissimo, ma l’impegno che ci hanno messo entrambi a farla funzionare mi ha sbalordito e affascinato ^_^


<< Un’incontro galante? O in un sudicio pub? >> chiese Trevor curioso.
<< Nessuna delle due cose, siamo andati direttamente a casa sua.. >>
Quello era l’ultimo goccio di benzina per accendere un grosso fuoco. Trevor strinse gli occhi a due fessure e alla mano libera riuscì a vedere le nocche farsi bianche, poiché era stretta a pugno.
Laurel non udendo alcuna risposta da parte del ragazzo aggiunse: << Ehi Ice Man sta tranquillo stavo scherzando! >> rise divertita.
<< Peccato non mi sarebbe dispiaciuto incontrare questo tipo e parlarli in privato.. >> Laurel pur non vedendolo capì che Trevor stava ghignando.
Trevor non disse con le parole la sua gelosia ma la mostrava. Non era neanche la prima volta che si surriscaldava in quel modo, anzi capitava ogni volta che parlavano di altri uomini.


Ahahahahahahahahahah Laurel la prossima volta digli che ti sei sposata che voglio vedergli il fumo uscire dalle orecchie *w*
I messaggi…li adoro :3 sto caca****o del fotografo mi sta facendo agitare!! Non gli sta bene niente, poi me lo immagino con una voce da gallina versione maschila, frocio…e tu mi vai a dire che ha la fidanzata?? Non ci credo, o forse è trans punto U.U


Jaxon alzò lo sguardo dal computer e aggiunse con un ghigno: << In realtà no.. >>
Laurel alzò gli occhi al cielo e Jaxon si alzò dalla poltrona per chiudere la porta che la ragazza aveva quasi aperto.
<< Gli scatti sono venuti molto bene, il tuo corpo è magnifico, era da tanto che volevo dirtelo.. >>
Laurel lo squadrò circospetta mentre si avvicinava a lei e gli lasciava una carezza sulla guancia. Laurel non si discostò da quel tocco che le provocò un leggero brivido lungo la schiena e continuò ad osservarlo senza fiatare.
<< C’è ancora una cosa che dobbiamo fare.. >>
Il tono di Jaxon era profondo e roco. Non l’aveva mai sentito parlare in questo modo e non gli piaceva affatto. Sembrava più una minaccia la sua.
<< Fare cosa..? >> non ebbe neanche il tempo di pronunciare quella domanda che Jaxon, dopo essersi inumidito le labbra con la lingua, le si avvinghiò addosso premendole le labbra contro quelle della ragazza, che quando si accorse di quello che stava facendo, si trovò appiccicata al muro e il corpo dell’uomo spalmato su di lei, che si strusciava in maniera perversa.
Laurel aprì gli occhi e corrugò la fronte, facendo una smorfia schifata per quello che le stava facendo. Non riusciva neanche a pensare che le mosse di Jaxon erano veloci. La stava toccando per tutto il corpo e quando le sue mani s’infilarono sotto la maglietta salendo verso il reggiseno, Laurel emise un grido che fu soffocato dalle labbra dell’uomo, e così fece anche con il secondo grido quando gli strinse un seno con una presa forte e decisa. Laurel voleva scappare, voleva evadere e rifugiarsi il più lontano possibile da quell’uomo che la stava toccando!

O.O
O.O
O.O
O.O
O.O
O.O
O.O
O.O
O.O
ODDIO!!!!!!!!!!!!!!!!! C-COSA?! Il TRANS????????? Dannazione e chi se lo aspettava!!!! Non capita spesso di leggere cose del genere…anzi quasi mai perché pensavo che non potesse mai accadere ad uno dei tuoi personaggi una cosacosì orribile, mi viene il voltastomaco per quello che è successo alla mia povera Laurel…:’(

<< Che cosa sono quelli? >> la voce di Trevor era severa e i suoi occhi guardavano solo i segni sul collo della ragazza.
<< Cosa? >> rise nervosamente Laurel mascherando la sua paura di essere scoperta. Ma Trevor aveva imparato a conoscerla come neanche se lo immaginava perciò sapeva che era successo qualcosa e non si bevve la semplice scusa inventata sul momento da Laurel per non farlo preoccupare.
<< Laurel questo non è un gioco, cosa sono quei segni? >> domandò di nuovo sempre con lo stesso tono.
<< Te l’ho detto, allergia.. >> ripeté la ragazza e si alzò dal divano in un gesto veloce andando in cucina per prendere altro succo che era finito.


Laurel è speventata…temo che possa chiudersi in se stessa dopo un’esperienza del genere…quel figlio di ******* deve pagarla cara!!!!!!! Maledetto disgraziato!!!!!!! sono furente di rabbia è.é
 
Trevor si alzò a sua volta seguendola.
<< Stai mentendo! >> convenne Trevor mettendo il suo corpo davanti la porta per non farla scappare ancora.
Laurel alzò gli occhi al cielo e posò la brocca con il succo, sul tavolo e incrociò le braccia al petto.
<< Che cosa vuoi che ti dica? >>
<< La verità. Che cosa ti è successo? Non mi avevi detto che eri allergica a qualcosa! >> alzò un po’ la voce Trevor sperando che finalmente parlasse.
Laurel per nulla intimorita da quella sua reazione alzò a sua volte la voce e aggiunse: << Non posso dirti tutto! >> e quando vide che Trevor faceva qualche passo indietro, lo spostò per passare e uscire dalla cucina.
<< Arrivo a Londra e la prima cosa che penso sei tu. Non vado a salutare i miei genitori perché ho una dannata voglia di vedere prima te, per toccarti di nuovo. Mi presento alla tua porta, ti vedo strana e le uniche parole che ricevo sono “Non ho niente”!? Cosa dovrei pensare, eh? >>
Non era di certo il momento giusto per vedersi, pensò Laurel. e quando Trevor alzò la voce esasperato fece qualche passo indietro intimorita.
<< Non alzare la voce.. >> sussurrò lei abbassando lo sguardo.
<< Mi sto preoccupando per te! >> aggiunse Trevor con toni alti e nervosi.
<< Non ce n’è bisogno!! So badare a me stessa! >>
<< Nessuno lo mette in dubbio! >>
<< Beh tu sì, continui a non credermi! >> parlò Laurel allargando le braccia esasperata per quella lite. Aveva voglia di dirgli tutta la verità. Aveva voglia di parlare con Trevor e farsi proteggere da lui, ma qualcosa glielo impediva. Sapeva che se Trevor avesse saputo, allora sarebbe andato su tutte le furie, scatenando il finimondo e lo sapeva bene, visto che più volte le ripeteva quelle parole.
<< Perché ti comporti così, cos’hai? >> quel silenzio lo stava innervosendo. Trevor odiava quando le persone non gli parlavano. Era sempre riuscito a farsi dire cosa accadeva, e cercava sempre di sistemare le cose come poteva. Per risposta Trevor ebbe un ulteriore silenzio. Laurel non fiatò, tenne solo la testa bassa, senza guardarlo negli occhi. Non voleva allontanarla di nuovo, non gli piaceva quella lite, quel distacco tra loro, non ora che erano più uniti. Stava per scoppiare e prima che Trevor alzasse nuovamente la voce, richiamò a sé tutta la buona volontà di stare calmo.
<< Ho capito. Non è un buon momento, vuoi che vada via? >> le parole di Trevor la ferirono più di quanto non avesse fatto il suo tono alto.
Non era un buon momento, lo aveva capito anche lei, non voleva che se ne andasse, non dopo quello che le aveva detto. Le dispiaceva trattarlo in quel modo, ma in quel momento non riusciva a comportarsi diversamente.
<< Sì. >> le parole le uscirono così e forse era meglio per entrambi in quel momento.

Ooh santi numi…non so cosa dire, se non che capisco la sua riluttanza a voler condividere un tale segreto proprio con Trevor, ma leggere quel “sì” alla sua domanda mi ha spezzato il cuore…ç.ç
Le sue amiche ne verranno mai a conoscenza?? D:
Non voglio che sia una cosa da far sbandierare ai quattro venti assolutamente, ma non penso che le persone intorno a lei non si accorgeranno di quelle strane ferite…:-\
Però devo confessarti una cosa...a me non piacciono le classiche storie 'rose e fiori' che una volta conosciuti i due seguono un cammino privo di insidie, e trovo che questa tua idea sebbene cruda, sia stata geniale...ci hai fatto rimanere con l'amaro in bocca qa fine capitolo, ma la mia voglia di sapere come continua è salita ancora di più, e ti faccio tanti complimenti perchè non mi capita di leggere FF che mi lascino questo bisogno. Sono affascinata dagli intrighi, dai problemi, perchè la mia passione per due personaggi nasce soprattutto dalla forza che mettono nei loro sentimenti di fronte a situazioni difficili ^_^
Ebbene l'ultimo capitolo...okay ti ho esasperato abbastanza quindi direi che non ti proporrò di farne un sesto xP Scherzi a parte dolcezza, ti dispiace avvisarmi per l'aggiornamento?? :)
Grazie mille :*
Alla prossima e -purtroppo per me- ( u.u,,) ultima recensione a TAKE ME♥♥♥
Tua Isabella ;P
 

Recensore Veterano
27/03/13, ore 21:17

Mi hai lasciata senza parole davvero!
La storia inizia col romanticismo misto a provocazione,e non c'è niente che mi piaccia di più *-*
Poi quel Jaxon,una merda,ha rovinato tutto,uno schifoso!Spero solo che Laurel trovi il coraggio di raccontare tutto a Trevor,infondo è tornato e lei è stata il suo primo pensiero,credo che inizi a provare qualcosa per Laurel,e speor anche che picchi Jaxon come meriterebbe!
Ok,amo questo capitolo,e questa storia si fa sempre più intrigante,a presto un bacio! <3

Nuovo recensore
22/03/13, ore 19:00

Bellissimo...non vedo l'ora che aggiorni fallin in love ! <3

Recensore Veterano
09/03/13, ore 14:43

Ahiooooooo bella pupa ^_^
Perché?! Perché?!
Perché cosa ti chiederai??
Perché devo diventare dipendente dai tuoi personaggi?! Non so cosa darei per avere tra le mani quel pezzo da novanta di Trevor in questo momento!!! *--*
Sono arrivata ad un totale di sei volte…voglio dire che sono sei volte in tutto che leggo questa OS, praticamente un record nella storia..e tu mi dici che il prossimo sarà l’ultimo capitolo?! :’’(  So che non è una storia vera e propria ma santi numi perché non farne un massimo di quattro?? *occhioni il più possibilmente dolci, i più dolci che tu abbia mai visto* Non puoi strapparmeli così dal cuore adesso che mi sono innamorata!!


http://images.wikia.com/nonciclopedia/images/1/1e/Gatto_occhi_dolci.jpg

Guardaloooo...quella sono io...non ti fa pena?! Non sono dolcissima?! :3 :3

Non le infastidiva affatto il pensiero di passare qualche altro giorno con Trevor soprattutto dopo quei tre giorni passati a casa sua.
Erano volati, il lavoro le faceva passare poco tempo a casa e l’ultimo giorno Trevor lo aveva passato con la famiglia e quindi lontano da casa sua.. lontano da lei.
<--- Trevor ma cosa mi fai sentire?! Tre oggi con quel porcomane e non è successo niente..me sto a sentì male…u.u

<< Meno male! Tranquilla cara, non abbiamo mezz’ora di ritardo che ci verrà aggiunta domani, fa con comodo! >> convenne Jaxon girandole in torno senza esserle d’aiuto.

Calma ciccio calma, non è che è FlashWoman che corre da una parte all’altra…hai un disperato bisogno di quella ragazza, datti ‘na calmata!!! -.-‘
Ahahahahahahah Scarlett e Paige, sempre a inculcare strane idee a Laurel…*scuote il capo rimproverante...con la coda dell’occhio si complimenta*

Quando la folla acclamò, da una porta uscirono i giocatori delle due squadre con le loro divise e da un’altra porta delle ragazze in divisa con pompon alle mani.
Sembravano delle vere e proprie cheerleader e corrugò la fronte. Questa poi.. cheerleader a una partita di basket.
Era troppo in alto per essere notata da Trevor che osservava minuziosamente l’unica biondina che era tra le sette cheerleader. Laurel si accigliò di colpo e prima che potesse fare o solamente pensare qualcosa la partita iniziò.
A ogni punteggio di una delle due squadra le ragazze pompon in minigonna facevano la loro danza. Passi piccoli e normali, forse avrebbero fatto il lavoro grosso durante la pausa, pensò Laurel.
Osservava attentamente i passi delle ragazze e sembrò afferrare i vari passaggi. Non era di certo una ballerina professionista come Scarlett ma si ricordò che una delle tante scommesse fatte con Paige includeva anche iscriversi a una scuola di ballo per qualche settimana.
Sorrise divertita pensando che Trevor non l’avrebbe mai notata dal posto dov’era seduta ma forse, l’avrebbe notata da un altro posto..

O.O Ma mai avrei pensato che quella tipa fosse capace di tanto!!! X’’D
 
<< Ciao principessa! >>
Quella voce era inconfondibile. Alle sue spalle se si sarebbe girata lo avrebbe visto finalmente dopo settimane intere.
Sorrise e posò l’acqua su una panchina e quando si voltò vide Trevor, leggermente sudato, in divisa bianca e celeste. I suoi occhi risaltarono ancora di più.
Laurel era rimasta paralizzata da tanta bellezza. Si era chiesta come rompere il ghiaccio e non c’era modo migliore per farlo stuzzicandosi, proprio come piaceva a lei.
Era una visione quel ragazzo e anche da sudato la eccitava! Si meravigliò lei stessa di quella sua reazione.
Sorrise osservandolo diritto negli occhi.
<< Ciao a te, e tu dovresti essere il principe azzurro.. dov’è l’asino sgangherato? >> domandò con un ghigno.
Oh sì se le era mancato! Portò una mano al fianco e spostò il peso da un piede all’altro. Trevor le rivolse uno sguardo divertito e sincero.
<< E’ nel parcheggio. >> fece spallucce lui con un ghigno. Poi lo sguardo di Trevor cadde sui vestiti che aveva in dosso Laurel. La scrutò attentamente e anche se era una visione con quel completo, non li stava per niente a genio che tutti i ragazzi della sua squadra e di quella avversaria la vedessero in quel modo. Era troppo scoperta e lui non lo faceva per gelosia, no, era solo per il suo bene, altrimenti si sarebbe ritrovata dozzine di cetrioli a seguirla per farla solo soffrire.
 
Ahahahahahahahahahahahahahahah oddioo non ce la posso fa quei due li amo da impazzire..LOL
*O* TREVOOOOOOR!!!!! Ma ciaoooo Ice Man, mi sei mancato tanto tanto tanto *---*
Ora ti spiego, pensando alla natura di Trevor, così chiuso in se stesso, e  non come il fratello Joe che ha voluto darsi un'altra chance con l’amore con la nostra incredibile Kate, vedo Trevor più introverso, e come dice lui stesso, è abituato a donne che sanno fin da da subito che lui è tipo da una notte e via..ma quell’atteggiamento autoritario che assume quando vede Laurel in mezzo a tanti uomini, mi ha ricordato anche Joe con Kate..diamine i fratelli Hart hanno quello sguardo che dicono Non-toccare-ciò-che-è-mio che personalmente mi fa sciogliere in pieno…*--*


E prima che la sua mente potesse pensare anche solo un’altra piccola cosa su Laurel i suoi pensieri furono interrotti da una palla, lanciata da chissà chi che finì proprio sul suo volto.
Laurel avrebbe voluto urlare per avvisare Trevor della palla che lo avrebbe colpito di lì a poco, ma il chiasso copriva la sua voce che se pur si sforzasse non riuscì a farsi sentire.
Non appena la palla colpì il volto del ragazzo, la partita finì e Laurel tirò un sospiro al suono della campanella.
<< Oh mio dio Trevor, stai bene? >> chiese Laurel avvicinandosi a grandi falcate a Trevor che si era appena seduto su una sedia libera.
<< Sì sto bene. >> grugnì quasi massaggiandosi lo zigomo sinistro.
 
*sbarra gli occhi stirando le labbra per non ridere*
Puahahahahhahahaahahahahahah….gesù non posso continuare all’infinito la risata altrimenti non mi basterebbe lo spazio per scriverti altro ma sappi che è stata una scena epica…mi verrebbe da dire l’amore è cieco..perciò state attenti alle pallonate x’’D
Minchia che macchina se quello è un asino fate posto che vengo anch’io **

<< Uuh.. deve fare davvero male. >> proruppe Laurel con una smorfia osservandolo. Posò una mano sul suo mento e voltò lo sguardo di Trevor nella sua direzione. Laurel scrutò attentamente non solo la ferita ma l’intero viso del ragazzo.
<< Non tanto, ma se continui a premere con le dita allora sì che fa male. >>
<< Oh scusa. >> sogghignò Laurel togliendo la mano dal viso di Trevor.
La macchina era ancora in moto ma Trevor non voleva partire.
<< Lo sai che sei stata una vera incosciente prima a comportarti in quel modo? >> parlò lui e finalmente partì uscendo dal parcheggio.
Laurel alzò le sopracciglia aprendo un po’ la bocca colpita da quelle parole.
<< Che cosa? >>
<< Hai capito bene. Non capisco perché ti sia voluta mettere in mostra insieme alle cheerleader! >>
<< A me non sembrava ti dispiacesse il fatto, visto che non mi toglievi gli occhi di dosso! >> borbottò Laurel a braccia conserte rivolgendo lo sguardo al traffico dinanzi a sé. La voce di Laurel era come un sussurro e pensò che forse Trevor non l’avesse sentita.
Invece. Trevor l’aveva sentita eccome ma continuò cercando di evitare di darle una risposta. << Come ti fa in testa di venire a vedere una partita di basket, metterti un completino da ragazza pon-pon e creare subbuglio? >> continuò Trevor lasciando perdere le sue parole.
<< Subbuglio? Stavo soltanto facendo qualche passo, non penso di essermi messa a saltare per tutta la palestra interrompendo la partita. >> disse in sua difesa.
Non credeva davvero che potesse rinfacciala in quel modo.
<< Mi hai distratto! >> disse Trevor osservandosi attorto, tutto purché evitare lo sguardo truce di Laurel.
<< Distratto? Ma se non toglievi gli occhi dalle cheerleader neanche per vedere chi dei ragazzi avesse fatto canestro! Eri abbindolato dalla bionda che era al mio fianco e si vedeva lontano un miglio! >>
<< La bionda? >> Non si era neanche accorto che tra le ragazze c’era anche una bionda, forse l’aveva intravista, ma l’unica ragazza che aveva continuato a osservare per tutta la partita era solo Laurel. Solo lei.
 
Awwwwwwww litigano ma allo stesso tempo li amo ancora di più ♥___♥
 
<< Sei tu che mi hai distratto, per metterti in mostra e farti vedere dai ragazzi, con quella minigonna che non ti copriva abbastanza! >> Trevor non si accorse di non riflettere su ciò che stava dicendo. Forse stava parlando troppo.
<< Un momento. >> Laurel s’incupì e voltò lo sguardo nella direzione del ragazzo. << Ti ha dato fastidio com’ero vestita? Sei.. >>
<< No, no, no. Non è quello che pensi! >>
<< Sei geloso! >> Laurel gli puntò il dito contro come se fosse un assassino.
<< Non sono.. non sono geloso. Penso soltanto al tuo bene, mi hai detto che molti ragazzi ti hanno solo usato. E dopo quello che hai fatto questa sera, non credo che passerai inosservata dai ragazzi della squadra.. e fidati loro non sanno nulla dell’amore! >> Concluse Trevor fermando la macchina davanti casa sua e uscendo prese anche il borsone.
<< Tu sei geloso! >> continuò a ripetere Laurel mentre lo raggiungeva all’interno della casa ripetendo le stesse parole.
<< Io. Non. Sono. Geloso! >> sottolineò Trevor bloccandola tra la porta e il suo corpo, chiudendo la porta con un tonfo.
Erano vicini. Vicinissimi. Tanto che ognuno sentiva il respiro forte e intenso dell’altro. I due si guardarono a fondo e un silenzio calò nella stanza vuota. Si sentivano solo i loro respiri che non avevano alcuna intenzione di tornare alla normalità, mentre il cuore batteva all’impazzata nel petto di Laurel.

Anche il mio…sento il TUM TUM nel petto, e fa anche caldino…l’aria se sta surriscaldando…*si soscia*

Le mani di Trevor erano posate sulla porta all’altezza del volto di Laurel e il suo corpo così vicino le impediva qualsiasi movimento. Il borsone era caduto ai loro piedi, mentre i loro nasi si avvicinavano.
Gli occhi di Trevor caddero prima su quelli celesti e pieni di desiderio di Laurel e poi sulle sue labbra umide e carnose.
La voleva baciare, ma se lo faceva dimostrava che in realtà lui era geloso, anzi gelosissimo di ciò che era accaduto un’ora prima durante la partita. Ma il desiderio di assaggiare le sue labbra era devastante. L’aveva già baciata un bacio veloce, quasi di sfuggita, qualcosa che a lui non stava affatto bene. Desiderava baciarla ardentemente e passionalmente come mai aveva fatto e se qualcuno non avesse sfondato quella porta, forse avrebbe anche fatto la sua mossa.
<< E tu Trevor che ne sai dell’amore? >> Laurel riportò l’attenzione di Trevor sui suoi occhi con quella domanda.
Il cuore le batteva ancora e non riusciva a farlo smettere o a controllarlo in qualche modo, anche solo pronunciare quelle parole risultò difficile per la ragazza, che cercava di capire perché quella reazione spontanea di Trevor.
Trevor si allontanò da lei molto lentamente tenendo lo sguardo nei suoi occhi.
<< Molte più cose di quanto pensi. >> parlò con voce roca e profonda, talmente profonda da far accaldare Laurel che arrossiva.

Fallo Trevor fallo dannazione!!!!! *urla prendendo lo schermo del computer con entrambe le mani*
 
<< Ho indossato questa tua maglia, credo che la userò come pigiama  per questa notte, spero non ti dispiaccia. >> parlò Laurel afferrando una mela rossa che era nel cestino della frutta, addentandola.
Indossava una maglia nera a maniche corte, lunga quasi metà coscia. La sua maglia preferita, autografata personalmente da David Guetta, mai indossata da Trevor prima di allora e adesso l’aveva indossata Laurel.
Sbarrò gli occhi ma di provare rabbia per quel suo gesto, gli piaceva da morire come le stava la maglia.
<< No.. tranquilla. >> Tranquillo un corno. Quella ragazza ne stava combinando una dietro l’altra e Trevor non sarebbe rimasto al suo posto ancora per molto tempo. Ogni cosa che faceva la rendeva sexy ai suoi occhi.
Quella maglia le stava d’incanto e Trevor desiderava ardentemente sfilargliela con le proprie mani.
<< Oh bene. Allora.. buonanotte. >> parlò quasi sussurrando le ultime parole Laurel avvicinandosi a Trevor e alzandosi sulle punte gli lasciò un leggero bacio sulla guancia, quasi vicino all’angolo delle labbra.
Quando il volto della ragazza si allontanò da quello dell’uomo di qualche centimetro, si accorse che la mano di Trevor si era posata sulla sua schiena bloccandola.
Rimasero qualche secondo così, entrambi a fissarsi negli occhi a scrutarsi l’un l’altro.
<< Ti piace proprio provocarmi, eh? >> sussurrò Trevor a qualche centimetro di distanza dal suo volto.
<< Mi sei mancato.. >> le parole di Laurel uscirono così senza rendersene conto. In petto il cuore sembrò esploderle e quando si accorse di averle dette ci rifletté su. Stavano parlando da ore ormai e si accorse di non avergliele ancora dette. Perché la verità era quella. Trevor le era mancato davvero e voleva che lui lo sapesse.
Trevor indietreggiò il volto di qualche centimetro, mentre il braccio che le cingeva la vita non la lasciava.
Mi sei mancato.. Forse stava sognando, ma in realtà quelle parole li arrivarono chiaro e tondo. Nel sentire quelle parole si meravigliò di come fosse stata spontanea nel pronunciarsi. La verità era che anche Laurel le era mancata e tanto.
<< Anche tu mi sei mancata, tanto.. >> parlò con un sussurro Trevor avvicinando il suo volto a quello della ragazza. Non gliene fregava un emerito cazzo se era incazzato con lei per quello che aveva combinato in palestra. Non gliene fregava nulla. Adesso l’unica cosa che importava a Trevor era baciarla. Perché era l’unica cosa che desiderava ardentemente da quando l’aveva rivista e quella volta non voleva il solito bacio della buonanotte e tanti saluti. No, quella notte l’avrebbe baciata come desiderava.
 
Mamma quante volte ho letto specialmente questo pezzo, non ci potrevo credere, tu non hai la minima idea di quanto mi sia accaldata, ed emozionata per le loro parole…una frase così innocente e pura detta dai loro cuori *------*
I loro corpi erano attaccati e le mani di Trevor percorrevano ogni singolo centimetro di pelle di Laurel fin quando non tastarono il sedere semi scoperto della ragazza poiché la maglia che aveva addosso si era alzata. Le prese interamente le natiche con le sue mani con una presa forte e Laurel si trovò ad avvolgere con le gambe i suoi fianchi per non cadere, mentre le sue mani erano ben salde sulle sue spalle.
Mshmshmnshmshsmsh….e ti ho detto tutto*Q* ♥♥♥♥♥

<< Che c’è? Non andava bene? >> chiese Laurel inclinando la testa da un lato.
<< No, sei perfetta. >> .....*a questo punto Ella si intromette con un Awwww *---* tesoro♥♥*e agli occhi di Trevor era così. << Ma non sei ancora pronta per andare oltre. Ed entrambi siamo parecchio stanchi.. >> gli risultò difficile lasciarla così interdetta quando tutto andava a meraviglia tra loro, ma doveva farlo. Laurel si allontanò un po’ dal volto del ragazzo e si mosse per uscire da quella presa. Non capiva il perché di quella reazione improvvisa di Trevor. Prima la baciava, la saziava e poi le diceva che non era pronta? Davvero non lo capiva quando faceva così.
Trevor si accorse che Laurel stava per andare via e la bloccò ancora sotto di lui, senza farla male, impedendo ogni movimento. << Dormi con me questa notte Laurel, non farò nulla tranquilla, voglio solo averti qui vicino a me per stanotte.. >>
Era la prima volta che Trevor pronunciava il suo nome con un tono roco e sexy come aveva fatto in quel momento. Non farò nulla tranquilla.. beh a Laurel non sarebbe dispiaciuto se tra loro fosse successo qualcosa quella notte. Il tono di voce di Trevor era così dolce e persuasivo che la convisse. Annuì e Trevor spostò il suo peso di lato per non persale troppo, tirandosela dietro e stringendola al suo corpo, in un abbraccio.
<< Non sono come gli altri ragazzi, Laurel. >> sussurrò Trevor lasciandole un bacio sul capo. Quando si accorse di non ricevere alcuna risposta dalla ragazza, spostò lo sguardo su quello di lei e si accorse che si era assopita.
Laurel era un caos.. ma gli piaceva.

Santi numi….è stato grandioso, il modo in cui tenta di farle capire che non è come gli altri…come se per lui Laurel fosse un tesoro di cui avere cura e fare attenzione…quanto amo quell’uomo, il mio uomo perfetto, stronzo tutto quello che vuoi ma con un cuore così dolce e il corpo di un dio…praticamente se esiste fatemi avere il numero :’’3
Il secondo capitolo dells straordinaria coppia…cosa succederà adesso?? Tra Miss Caos e Ice Man?? :D :D
Per favore facci un pensierino su quello che ti ho detto...:3
Ora non ti scoccio più...me ne vado...
Tu pensaci eh??
okay vado...
Ci stai pensando??
Okay okay sto andando...
....ci hai pensato?! *si ripara il corpo*
Vado...per davvero...eh eh ciau splendore...alla prossima ^w^
Tua Ella tanto tanto speranzosa♥♥

Recensore Veterano
06/03/13, ore 16:22

Non vedevo l'ora di leggere un nuovo capitolo di questa mini storia,bhè che dire Laurel è una tipa impulsiva,il vestito da ragazza pon-pon,la pallonata,sono scoppiata a ridere,insieme sono fantastici
a parte questi avvenimenti il bacio,e la notte da trascorrere insieme,bhè forse è meglio cono correre,Trevor non vuole farla soffrire.Spero che però i due riescano ad avere il loro momento:)
Ora vado,alla prossima,aspetto con ansia <3

Recensore Veterano
15/02/13, ore 13:43
Cap. 1:

Codella copertina me sembra familiare…mi sembra accettabile dai...;P O.o “codella”?? ahahahahah comincio bene la mia recensione xD
Sono felice…sai perché??? Ma perché hai avuto questa ideonaaa molto molto molto apprezzata dalla sottoscritta che ha avuto uno sguardo inebetito per tutto il tempo che ho impiegato a leggerla!!! E l’ho letta tre volte, e questa è la quarta!!! :D :D
Accidenti però al problema della scrittura…mannagg al tuo computerino che pensa in grande!!! U.U*

Quel ragazzo non poteva rivolgerle ogni volta un sorriso del genere, sapeva di non poter resistere a lungo senza avvicinarsi a lui in quei tre giorni che avrebbe alloggiato a casa sua. Avrebbe fatto ricorso a ogni forza per trattenersi dal buttarsi su quel corpo così virile.

Ma noo Laurel non sei mica una monaca di clausura eh certo che puoi buttarti!!!  Anzi DEVI.
Mi piace che nelle OS tu abbia deciso di usare la terza persona, so che non ci sei abituata e infatti ci sono alcuni errorini, ma siamo ancora agli inizi, e col tempo ci prenderai sempre più la mano :)

<< Ma sono tutti film strappalacrime! >> si lamentò Trevor con una smorfia di disgusto.
<< Non ti azzardare, quello è Titanic, un classico! >> borbottò Laurel portando le braccia ai fianchi sfidando il ragazzo. Era una donna per diamine, cosa si aspettava di trovare? I mercenari 2 o qualche film di squali?  Non che fosse una ragazza sdolcinata che amava solo e unicamente i film strappalacrime, ma aveva la sua buona dose di film romantici.
Trevor la osservò e si morse il labbro inferiore senza farsi vedere da lei. Quei leggins neri che aveva indosso le definivano i lineamenti delle lunghe gambe e dei fianchi, aveva delle bellissime gambe, pensò Trevor. Per essere una modella, pensò, non era assolutamente magra con due spigoli anziché due fianchi, anzi le sue linee erano morbide e.. invitanti.
 
Su Ella non sbavare ce la puoi fare!!!! >.< Ma tu rendi la cosa troppo difficile..grazie al cielo che non ho fatto un fioretto di castità mentale eh U.U
Trevor, tesoro bello, non toccarmi Titanic!!! Jack e Rose…te lo sei visto domenica e martedì???*--*

<< Perché quanti maschi hai conosciuto cui piace l’horror? >> Trevor si accigliò. Non conosceva molto di Laurel, anzi non conosceva praticamente nulla, non aveva mai parlato della sua vita e lui non aveva fatto alcuna domanda ma in qualche modo le parole di Laurel lo fecero diventare serio, come se sapere che Laurel avesse portato qualcun altro a casa sua lo infastidisse. Pazzesco. Non vedeva alcun motivo per cui doveva infastidirsi. Non era mica la sua ragazza. E poi da quando Trevor Hart provava sentimenti del genere per una ragazza?
Le sue relazioni erano state sempre  prive di sentimenti e di caos. Lui odiava il caos. Pur giocando a basket e affrontare quelle partite caotiche non vedeva l’ora di tornare  a casa, accendere la radio con musica soft e riposare.

Muahahahahahah Laurel è il CAOS in persona ragazzo preparati. Mi piace assai questa frase, rende bene l’idea C.C “Belle gambe” oddioo mi fa morire!! *----*
Non ci capisco un tubicchio di poker *osserva attentamente* naaah vabbè il mio cervello è impostato su tutt’altro, ovvero:
 
<< Te l’avevo detto io che.. >> convenne voltandosi nuovamente verso di lei ma lo zittì dicendo: << Spogliati. >>
<< CHE COSA? >> Trevor sbarrò gli occhi nell’udire quelle parole. <----- STIMO QUELLA RAGAZZA!!!!!
Spogliarsi?
<< Belle gambe hai già visto, non ho nulla, puoi fidarti di me. >>
Spogliarsi? Aveva davvero pronunciato quelle parole? Senza riflettere Laurel le pronunciò. Avrebbe potuto ritirare la sua offerta ma la stuzzicava.
Laurel portò le mani sui fianchi e lo fissò intensamente con un sorriso malizioso.
Trevor pensò di non aver mai conosciuto una ragazza come lei. Lo stuzzicava, lo prendeva in giro, adesso gli chiedeva di spogliarsi per vedere se aveva barato. Sorrise spontaneamente, uno di quelli sinceri perché quella situazione se pur sconcia li piaceva da morire.
Trevor odiava il caos e la ragazza che lo avrebbe ospitato a casa sua era un vero e proprio caos!
<< Andiamo Trevor, se non hai davvero barato di che ti preoccupi? Vuoi una mano? >> beffeggiò Laurel stuzzicandolo.
<< E va bene.. mi spoglio. >>

Ed io me lo s***o!!! Ma tanto tanto tanto tanto tanto *-----*
Dio ma come fai??? Io ti giuro che non ho parole, però la mia faccia è solo così: *Q*

<< Belle gambe se volevi giocare a strip poker bastava dirlo. >> continuò con quel tono incrociando le braccia al petto senza rimettere i vestiti. Laurel non rispose ma il suo volto indignato diceva tutto.

Beccata!!! Laurel ammettilo dai LOL

<< Mmh.. vai a dormire sempre così o lo hai indossato per me, belle gambe? >> fece lo spavaldo lui.
Come potevano non irritarle quelle parole per giunta con quel ghigno tanto sfacciato! E come se quelle parole fossero una miccia per lei tanto da infiammarla ancora di più. Perché non stuzzicarlo, pensò Laurel.
<< E se ti dicessi che l'ho indossato per te? >> Lo trovava estremamente piccante, quel punzecchiarsi tra loro continuamente, anche se in realtà era vero che aveva indossato quel completino per Trevor, anche se non ne capiva il motivo, forse voleva scoprire cosa pensasse lui vedendola conciata così.
Con un ragazzo ci usciva qualche sera per conoscerlo bene, giusto per vedere con che tipo fosse capitata e dopo qualche sera se le andava ci finiva a letto.
Ma con Trevor era diverso. Si conoscevano ormai da più di qualche mese. Si erano incontrati per la prima volta nella biblioteca dell’università, si erano scambiati i numeri, si sentivano spesso, si erano visti a Las Vegas passando tre giorni insieme e si era mostrato davvero un ragazzo dolce e dalla battutina pronta. Aveva raggiunto un record personale, per la prima volta in tutta la sua vita Laurel aveva passato mesi e mesi a sentirsi con quel ragazzo senza concretizzare nulla. Ma quel giorno, subito dopo averlo visto in boxer nel suo salotto, avrebbe voluto saltarli addosso.
<< Mi complimenterei per la scelta ma.. >>
Ma? Stava davvero per dire.. ma??
<< .. ma addosso a te starebbe bene qualsiasi cosa, anche uno straccio, perciò non avresti dovuto metterti questo completino sexy, belle gambe! So, dove vuoi andare a parare. >> ghignò lui sicuro di sé.

Io ti faccio una domandina: mhsmshmmshsm momentino hot?! Ma prima di quello…mhmhmhmhm bacino???? Se non lo fa lei lo faccio volentieri io!!
Il carattere di Trevor mi attrae come una calamita, sei stata molto brava, hai saputo creare il perfetto ragazzo sulle sue con i paletti intorno al suo cuore, incline soltanto al sesso. Mi piace, praticamente mi sono innamorata di un personaggio immaginario…i fratelli Hart sanno come affascinare una donna…amo te per averli creati così ^^
 
<< Vuoi sapere se ti desidero, vuoi sapere se ho una voglia pazzesca di prenderti proprio qui adesso.. non è vero? >>
Laurel a occhi sbarrati deglutì non riuscendo a proferire più alcuna parola, poi con tutta la forza imposta rispose con un misero: << Sì. >> Perché forse era vero. Forse Trevor aveva capito tutto di quella ragazza. Laurel desiderasse tanto sapere se anche lui provasse ciò che anche lei sentiva. E se era così beh allora..
Si avvicinò a lei con passo felpato, occhi fissi nei suoi e quel ghigno sexy.
<< Lo desidero. Lo desidero come non l’ho mai desiderato. Ho una voglia matta di baciarti quelle splendide labbra carnose per assaporarne il sapore, ogni parte di pelle, di toccarti e sentirti urlare di piacere mentre ti faccio mia. >>
La sua voce era roca e così sicura.
 
O.O ooooh santissimi numi!!! ^O^ *va in blackout*
Ma quale sapone?!?!?! Quel pezzo-da-novanta pensa alla saponetta!!!! Ragazzo torna qui…gnooo >.<
Bene, ora hai un problema, IO VOGLIO IL CONTINUO.
Assolutamente, perché secondo me ci sarà da divertirsi ;P
Primo capitolo straordinario, sei un genio ♥___♥
Alla prossima♥
Ella
 

Recensore Veterano
04/02/13, ore 19:36
Cap. 1:

Ok,ce l'ho fatta.
Dopo aver sbattuto il mio amatissimo computer contro la scrivania,dopo varie minaccie,mio fratello è riuscito a sistemarlo.
Mi dispiace che sia passato così tanto tempo,ma eccomi <3
Allora,come al solito inizi sempre bene le tue storie,e questa infatti non ti smentisce,solo qualche piccolo errore di distrazionem,ma nulla di grave.
Tornando alla storia,che dire?E' bellissima,davvero.Trevor ha capito i punti deboli di Laurel,e li sfrutta,ma Laurel riesce a tenergli testa,spero solo che non vadano al..ehm..passo successivo,così in fretta,sarebbe solo attrazione fisica,e lei non merita solo questo,e fortunatamente Trevor se ne reso conto!
Ok complimenti per il banner ad Ella,e ovviamenti complimenti a te per la storia <3
Ma non lasciarmi così sulle spine,aggiorna presto,baci xx
Corro a leggere la storia :)