Comincio col dire che, a parte le ciliegie, anch'io faccio il tiramisù come Castle, con tanti pezzi di cioccolato fondente all'interno *-*
Detto questo, la tua storia è un bel regalo di Natale, come quello che, alla fine, ha ricevuto il nostro bambinone preferito!
La scena alla pista di pattinaggio è un insieme di ironia, giocosità, tenerezza, amore e passione, unita al momento di malinconia di Rick alla vista di quel padre e del suo bambino che impara a pattinare, sicuro però, ben saldo alla mano del padre.
Esprimi un desiderio, Castle!
Kate è una maestra di pattinaggio... ehm... sexy?! alla fine si è divertito un mondo.
La vigilia di Natale, ok... vengono interrotti spesso, ma pure loro però, hanno ospiti in casa potete anche fingere di non volervi saltare addosso ogni momento ahhahhah, Kate che vuole rinchiudersi in frigorifero è esilarante ahhahha...
Quella telefonata ha fatto scoprire a Rick sentimenti diversi nello stesso momento, ma alla fine era contento di risentire la voce di suo padre...
Poi arriva Babbo natale, sua madre se lo sbaciucchia tutto e lui come uno scemo le chiede se lo conosce??? Ma come Castle??? Sei un figaccione intelliogente, ma quando serve non capisci? ahhahha bellino lui <3
La fine è dolcissima: ciao papà!
Alla prossima Lanie, un bacio e grazie per questo regalo di Natale *-*
R

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Lunghissima, davvero molto lunga e non poteva essere altrimenti. Sarebbe stato sacrilego dividerla in capitoli. È fluita da sè immagino e questo si vede benissimo. Le descrizioni sono così minuziose e profonde nell'animo che non si può evitare di pensare di essere comodamente seduti davanti al televisore guardando questa puntata. Sarebbe certo una puntata anomala senza un omicidio da risolvere ma il caso c'è comunque. Parto dall'inizio: il lago ghiacciato. La scena è tenerissima e questo va da sè ma quello che la rende così incredibilmente importante è il collegamento tra la goffaggine di Rick, la sua incapacità di stare in equilibrio, e l'assenza del padre nella sua vita. In effetti il ruolo del padre è molto ben delineato da te e Kate capisce subito che questa incapacità è più psicologica che reale.
Passiamo ora all'esprimi un desiderio e a Rick che avrebbe perso le speranze. Rick che dice una cosa del genere è il modo migliore e più diretto per farci capire quanto sia sconfortato. Avrebbe potuto usare mille descrizioni ma nessuna di esse sarebbe stata tanto incisiva quanto la semplice frase “Ormai ho perso le speranze…”. Il "mormorò sconfortato" è quasi inutile perché la sola frase pronunciata da Rick dice tutto. Per questo Kate lo tranquillizza e, con una dinamica comportamentale adulta, lo guida verso ciò che tanto lo spaventa facendogli pian piano acquistare sicurezza.
La scena salta poi tutti i passaggi intermedi e giunge subito al cuore della storia: la cena della vigilia di Natale. Questa circostanza, appropriatamente introdotta e spiegata all'inizio, acquista ora la sua dimensione corretta. Solo sapendo cosa essa rappresenta per tutti si può comprendere l'agitazione di Rick. Lui sa che Kate e suo padre affronteranno un momento molto difficile: per la prima volta dopo la morte di Johanna cercheranno di superare il legame che le loro menti hanno creato tra questa festività e la tragedia che ha cambiato le loro vite. Per la prima volta loro stanno insieme e lui si comporta come qualsiasi uomo in occasione della prima festività importante celebrata al cospetto del "padre della sposa". Alexis, come sempre, capisce senza che suo padre parli. Lui è stato un padre meraviglioso, ha supplito all'assenza della madre di Alexis e non avendo avuto a sua volta un padre, il solo modello di amore che conosce è quello materno e lo ha messo in pratica. Questo ha creato un rapporto speciale tra lui e la figlia. L'arrivo di Jim e Kate dà inizio alle danze e la tensione, che all'inizio aumenta, finisce poi per prendere la strada della discesa. Questo sino alla telefonata di Alex. L'ingenuità di Alexis, la sua gioia sincera insieme all'emozione di Martha pongono Rick di fronte ad una scelta: restare arrabbiato rovinando tutto, soprattutto il primo Natale di Kate e Jim, o superare questa rabbia istintiva e prendere il lato positivo della situazione. La sua intima solarità lo porta a scegliere questa seconda via. In questo modo anche Alex ha occasione di aprirsi ed ammettere le proprie debolezze. Questa ammissione smonta la rabbia di Rick. Lui ammette di avere paura. Alex Tully, l'invincibile agente della CIA, quello che affrontava le missioni impossibili, ha paura di suo figlio e dell'amore, di quell'amore che ha avuto la fortuna di incontrare. Ora che entrambi si sono confessati i sentimenti arriva la frase che fa da sottofondo a tutta la storia: esprimi un desiderio. Il desiderio che esprimono i bambini a Natale. È come se Alex gli dicesse comportati da quel bambino cresciuto che sei e che anche io amo tanto: sii te stesso perché mi piaci così, perché vai bene così. Rick non capisce subito questo messaggio di accettazione e di amore paterno ma poi lo fa ed esprime il desiderio irrealizzabile.
Molto bello il momento in cui lui comunica a Kate che sa benissimo quanto lei abbia merito in ció. Giustamente quel bambino che tutti amano è in realtà un uomo fatto e da uomo ringrazia la sua donna per il gesto d'amore ricevuto.
Tully che arriva presentandosi sotto le mentite spoglie di Babbo Natale è un assoluto colpo di genio. In effetti "non c’era niente che passasse più inosservato di un Babbo Natale a New York in periodo natalizio".
La descrizione di come Kate abbia convinto Tully è davvero ben fatta, assolutamente Beckett style. Starebbe perfettamente nel telefilm.
Molto bella anche la descrizione di come Rick abbia avuto la conferma delle sincerità delle parole di Alex: le foto nel suo portafoglio; altro colpo di genio narrativo. La conclusione con Rick che questa volta sa di poter davvero credere alle promesse di Alex è il vero regalo di Natale. La certezza che Alex tornerà perché avrebbe troppo da perdere a non farlo gli dà la conferma di essere un buon figlio e questo era ciò di cui più che di qualsiasi altra cosa aveva bisogno. Beckett66

Ciao Lanie, ben tornata su questi schermi. Scusa il ritardo. Sono senza parole! Ho dovuto leggere questa storia in momenti diversi e più di una volta e credo che lo farò ancora. Ti prego di prendermi assolutamente sul serio quando ti dico che è un vero capolavoro narrativo. Lunghissima, davvero molto lunga e non poteva essere altrimenti. Sarebbe stato sacrilego dividerla in capitoli. È fluita da sè immagino e questo si vede benissimo. Le descrizioni sono così minuziose e profonde nell'animo che non si può evitare di pensare di essere comodamente seduti davanti al televisore guardando questa puntata. Sarebbe certo una puntata anomala senza un omicidio da risolvere ma il caso c'è comunque. Ci metterò un po' a scrivere tutto quello che questo lavoro merita e lo farò in diversi momenti perchè ho davvero molto da dirti. Ti meriti almeno un impegno che si avvicini a quello che indubbiamente tu ci hai messo. Parto dall'inizio: il lago ghiacciato. La scena è tenerissima e questo va da sè ma quello che la rende così incredibilmente importante è il collegamento tra la goffaggine di Rick, la sua incapacità di stare in equilibrio, e l'assenza del padre nella sua vita. In effetti il ruolo del padre è molto ben delineato da te e Kate capisce subito che questa incapacità è più psicologica che reale.
Passiamo ora all'esprimi un desiderio e a Rick che avrebbe perso le speranze. Rick che dice una cosa del genere è il modo migliore e più diretto per farci capire quanto sia sconfortato. Avresti potuto usare mille descrizioni ma nessuna di esse sarebbe stata tanto incisiva quanto la semplice frase “Ormai ho perso le speranze…”. Il "mormorò sconfortato" è quasi inutile perché la sola frase pronunciata da Rick dice tutto. Per questo Kate lo tranquillizza e, con una dinamica comportamentale adulta, lo guida verso ciò che tanto lo spaventa facendogli pian piano acquistare sicurezza.
La scena salta poi tutti i passaggi intermedi e giunge subito al cuore della storia: la cena della vigilia di Natale. Questa circostanza, appropriatamente introdotta e spiegata all'inizio, acquista ora la sua dimensione corretta. Solo sapendo cosa essa rappresenta per tutti si può comprendere l'agitazione di Rick. Lui sa che Kate e suo padre affronteranno un momento molto difficile: per la prima volta dopo la morte di Johanna cercheranno di superare il legame che le loro menti hanno creato tra questa festività e la tragedia che ha cambiato le loro vite. Per la prima volta loro stanno insieme e lui si comporta come qualsiasi uomo in occasione della prima festività importante celebrata al cospetto del "padre della sposa". Alexis, come sempre, capisce senza che suo padre parli. Lui è stato un padre meraviglioso, ha supplito all'assenza della madre di Alexis e non avendo avuto a sua volta un padre, il solo modello di amore che conosce è quello materno e lo ha messo in pratica. Questo ha creato un rapporto speciale tra lui e la figlia. L'arrivo di Jim e Kate dà inizio alle danze e la tensione, che all'inizio aumenta, finisce poi per prendere la strada della discesa. Questo sino alla telefonata di Alex. L'ingenuità di Alexis, la sua gioia sincera insieme all'emozione di Martha pongono Rick di fronte ad una scelta: restare arrabbiato rovinando tutto, soprattutto il primo Natale di Kate e Jim, o superare questa rabbia istintiva e prendere il lato positivo della situazione. La sua intima solarità lo porta a scegliere questa seconda via. In questo modo anche Alex ha occasione di aprirsi ed ammettere le proprie debolezze. Questa ammissione smonta la rabbia di Rick. Lui ammette di avere paura. Alex Tully, l'invincibile agente della CIA, quello che affrontava le missioni impossibili, ha paura di suo figlio e dell'amore, di quell'amore che ha avuto la fortuna di incontrare. Ora che entrambi si sono confessati i sentimenti arriva la frase che fa da sottofondo a tutta la storia: esprimi un desiderio. Il desiderio che esprimono i bambini a Natale. È come se Alex gli dicesse comportati da quel bambino cresciuto che sei e che anche io amo tanto: sii te stesso perché mi piaci così, perché vai bene così. Rick non capisce subito questo messaggio di accettazione e di amore paterno ma poi lo fa ed esprime il desiderio irrealizzabile.
Molto bello il momento in cui lui comunica a Kate che sa benissimo quanto lei abbia merito in ció. Giustamente quel bambino che tutti amano è in realtà un uomo fatto e da uomo ringrazia la sua donna per il gesto d'amore ricevuto.
Tully che arriva presentandosi sotto le mentite spoglie di Babbo Natale è un assoluto colpo di genio. In effetti, per citarti, "non c’era niente che passasse più inosservato di un Babbo Natale a New York in periodo natalizio".
La descrizione di come Kate abbia convinto Tully è davvero ben fatta, assolutamente Beckett style. Starebbe perfettamente nel telefilm.
Molto bella anche la descrizione di come Rick abbia avuto la conferma delle sincerità delle parole di Alex: le foto nel suo portafoglio; altro colpo di genio narrativo. La conclusione con Rick che questa volta sa di poter davvero credere alle promesse di Alex è il vero regalo di Natale. La certezza che Alex tornerà perché avrebbe troppo da perdere a non farlo gli dà la conferma di essere un buon figlio e questo era ciò di cui più che di qualsiasi altra cosa aveva bisogno. Brava, davvero. Indicherò questa storia per le scelte. Credo che andrebbe pubblicata. Beckett66

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Ooh è dolcissima questa one-shot :) La sorpresa di Kate a Rick è magnifica, è un modo per rinnovargli i sentimenti che prova!!!
Bravissima :)
Baci


Sara

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Ieri sera me la sono letta con calma e ingrandendo la scrittura e me la sono goduta lentamente U.U
Bellissima *_* La parte che più mi ha preso era quella iniziale del pattinaggio, con Kate che ha fatto la finta ingenua *_*
Il babbo papaCastle natale mi ha spiazzato, non sono riuscita ad immaginarmelo ma rende tantissimo nel contesto e direi personalmente speravo un qualcosa di più concentrato su come si sente Rick quando ha 'fisicamente' il papà di fronte *_* non sono delusa per niente, solo mi sarebbe piaciuto leggere per curiosità come avresti affrontato tu con le tue idee questo particolare =D e anche dalla parte di Martha... se lo avresti fatto ti sarebbe allungata la storia chissà quanto xD non che mi dispiacerebbe... spero allora che farai un continuo, o comunque qualcosa inerente *_*
Tutto fluido e scorrevole alla lettura =D

Alla prossima storia!
Stefy

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Cara Lanie, che meraviglia leggere il seguito di "Montgomery's friends"! L'avevo letta a suo tempo, senza però lasciare alcun commento, ma appena posso me la vado a rigustare, dal primo all'ultimo capitolo. Intanto ti ringrazio per averci regalato questo racconto. E' così intenso e pieno di momenti deliziosi e commoventi che non so da che parte cominciare.... Hai uno stile di scrittura che mi permette, ogni volta (anche per "How I met..." mi succede - anzi, grazie mille per aver promesso che la continuerai!), dicevo, che mi permette ogni volta di visualizzare la scena che descrivi. Prendi la scena iniziale, per esempio: Kate volteggia sul ghiaccio e Castle sta abbarbicato alla ringhiera, deliziosamente imbranato. Dai, è come vederseli di fronte! La detective ha un bel modo per spronare il fidanzato a provare a pattinare con lei... eh eh eh, sa bene come convincerlo!
Il bello di questo racconto è che hai dato il giusto spazio un po' a tutti i personaggi. Ci sono momenti di amore e passione fra i fidanzati, ma c'è anche il dialogo fra Rick e Alexis, in cui lui fa il padre gelosone, ma che alla fine non resiste alla dolcezza della figlia, ben conscio che, fra i due, è lei quella matura.
Martha è sempre la mia preferita, le sue battute sempre sopra le righe me la fanno amare con tutto il cuore: da "se pensi che si calmerà prima dell'arrivo di Beckett, allora puoi aspettare che il sole ghiacci", a "un po' di contegno, o la bava bagnerà il pavimento" e infine "sapere che questa casa non è sprovvista di camere, vero?". Ma mi piace anche la sua versione di donna innamorata quando è fra le braccia di Alex.
Eccolo qui, il cuore di questo racconto: il ritorno di Tully, spinto appena appena da Kate che, lo sappiamo bene, è un tipino che sa essere molto convincente! Il dialogo fra Kate e Tully che hai riportato in corsivo è meraviglioso, assolutamente plausibile visto il temperamento della bella detective. Ma la parte che mi ha commosso di più, nemmeno a dirlo, è la descrizione del rapporto fra Rick e suo padre, della sua iniziale difficoltà a interagire con lui (e ha ragione: mica è facile perdonare un padre assente), fino all'apertura e a quel favoloso, commovente, dolcissimo abbraccio finale, e a quella parolina, "papà", con cui hai concluso il racconto e che ancora mi fa venire le lacrime agli occhi.
Visto che il nostro Rick è il sognatore, quello che dice che "all my dreams come true", l'idea di presentare suo padre vestito da Babbo Natale è la ciliegina sulla torta, anzi, sul ciliegiamisù (quasi quasi provo a farlo anche io, appena la stagione me lo permette!).
Potrei scrivere ancora, ma credo di averti tediato abbastanza, quindi ti dico solo GRAZIE e, davvero, ALLA PROSSIMA!!!

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Bella bella bella bella!! Quando ho letto che era una sorta di continuo di Mongomey's friend non ci credevo! L'avevo seguita già fino alla fine e mi era piaciuta molto! Questo seguito è fantastico! Mi ero già affezionata ad Alex e vederlo tornare dalla sua famiglia è stato meraviglioso*__* e Rick che alla fine ha detto 'papà' aww stupendo*_* ci mancava poco che mi commuovevo xD immaginarsela è stato bellissimo! stupende anche le scene Caskett <3 ahah e i commenti di Marta mi sono piaciuti tanto! che ridere ahah :) beh che altro dire.. complimenti davvero!! Ciaooo!! :)

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Ma che bella questa shot!!!!!!!
Avrei tantissimo leggere il continuo della tua precendente storia, e oggi hai accontentato il mio desiderio (rimandendo in tema di desideri =D)
Finalmente Alex si è fatto vivo....anche lui però....cioè c'è voluta Kate per convincerlo????
Beh meglio tardi che mai.....
Ancora complimenti!!!!!
Alla prossima storia!
Sere

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Ciao e bentornata su questi schermi!
La shot mi è piaciuta molto, così come mi era piaciuta la long :)
La scena della pista di pattinaggio è geniale, ed in tipico stile Castle!
Adoro la figura di Alex. Con la battuta del "Sono Babbo Natale, no? Devo tornare dai miei elfi al Polo Nord, ovviamente!” si capisce davvero da chi Rick abbia preso il suo umorismo!
Castle è il solito malizioso "la parte della notte mi piace..." ahahahah
E poi la fine *-* quel 'papà' awwww dolcissimo!
Stupenda :)
Alla prossima!
Baci

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