Quando ho letto questa poesia, ho subito fatto riferimento ad un verso finale di una canzone, che conquista per la sua pacatezza e la sua delicatezza, che convince e permette di scavare a fondo delle emozioni, delle volontà della persona che parla e ci dice cosa prova e sente. |
Sai che non ho parole per lasciarti un commento pensato/sensato? Mi hai lasciata davvero a bocca aperta, questa poesia ha una forza pazzesca! |
Non posso dire altro: questa poesia è stupenda e questa è la mia recensione più corta ( tranquillo/a è una cosa positiva perchè non ho niente di brutto da dire) baci |
A volte ci sono versi che mi appaiono con grande chiarezza di senso, per altri lettori invece difficili; ora, questi versi, che alcuni potrebbero certo trovare immediati, mi sembrano difficili. :) E nonostante questo, mi piacciono. Non è solo il fascino che viene da ciò che non s'è del tutto compreso - fascino che dipende anche dal desiderio intrinseco di risolvere l'enigma -, ma è anche perché li sento belissimi risuonare nelle mie orecchie. E me li sono letti a sottovoce, proprio per godere dell'atmosfera intima, notturna, che c'hai dato. Quest'idea di parole sensa senso e suono - ossia non-parole -, mi è piaciuta proprio per la sua paradossalità. Forse con "parole" si allude, più che a parole in senso stretto, in generale a un linguaggio - il linguaggio di corpi stretti l'uno nell'altro? Intendono significare forse l'amore "le cose segrete/che da tempo sappiamo"? Se è così, trovo meravigliosi questi versi. L'idea d'una comunicazione connessa unicamente ai corpi, d'una comunicazione che non passa attraverso la verbalità, ma attraverso il contatto della pelle, la stretta delle mani, i sospiri alitosi - quegli enormi segreti che gli amanti, gli innamorati, gli ammorosati, gli sposati, ecc, ecc, conoscono nella quotidianità, senza poterne mai però cogliere la sostanza più profonda, e misteriosa. Eccezionale la chiusa! Rende tutta l'idea dell'intimità, della dolcezza, ma sopratutto di questa segretezza, conchiusa in un linguaggio senza parole, di parole che passano attraverso il corpo, irrealizzabili razionalmente, vissuti nell'istinto. |