Ciao,
Complimenti, sto piangendo da metà storia. Mi ha sempre affascinato il rapplorto dei due fratelli Black, anche perchè la Rownlong svela solo il motivo della loro lite....
Comunque, sappoli cheei bravissima a scrivere, e il fatto che tu da terza persona sia passata alla seonda è anche esso arino ;-)
Baci
LimeLuma

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Hai presente le montagne russe, i giri della morte a testa in giù? Io non ci salgo mai -mai- ma questa shot è stata la stessa cosa. Difficilissimo recensirla, difficilissimo. Soprattutto ora, a caldo, con i brividi che ancora mi corrono lungo la schiena... ;) Ho adorato la descrizione tetra e cupa di Grimmauld Place all'inizio. Così dannatamente perfetta, mi sembrava d'essere in un film, giuro. Ma lo sai che sei brava con le descrizioni, non occorre che sia io a dirtelo... è stato interessantissimo leggerla stasera (che bella nottata passerò :D) anche perché così ho approfondito meglio il tuo punto di vista su Sirius e Reg che, devo dire, trovo alquanto contorto, ma me lo aspettavo. E' una delle più contorte che ho letto, fra le tue storie, giuro (o forse ho solo sonno ed è tutto buio in camera, però...) e sei riuscita ad impressionarmi in maniera diversa dal solito, ecco, oserei dire che mi hai praticamente spaventata. U.U Sii fiera di questa cosa, perché in pochi ci riescono, è raro che io mi spaventi quando leggo qualcosa. Ho amato i bisbigli sinistri e cupi delle pareti della casa. Dio, quanto li ho amati. ''Sei di nuovo qui, Sirius...'' sembra praticamente una minaccia. Non sarei proprio stata in grado di fare di meglio, perciò mi tolgo davvero il cappello. I ricordi, i suoi ricordi che lo rincorrono mentre cerca disperatamente di sfuggirgli. Che si rincorrono proprio come topi nel buio... eccezionale. E quel ''C'è stato un tempo in cui...'' mi ha ricordato la mia visione della loro infanzia spezzata. Il fatto che Sirius non riesca mai ad esprimere il suo dolore, che non riesca a piangere neppure quando viene a sapere della sua morte, ma che invece si metta a ridere, anche lo trovo molto pertinente al personaggio. E mi complimento per come hai lasciato trapelare il senso di colpa che comunque prova nei confronti del fratello, perché è vero, in realtà anche io ho sempre pensato fosse così. Mi sono piaciute moltissimo anche le parole di Remus. ''Voi Black amate la vertigine del vuoto. Amate la morte, più che la vita''. Penso sia una delle tue più belle, ma tanto ho imparato che con te resto sempre a bocca aperta, perciò... veniamo alla parte che in assoluto ho preferito. La scena della fuga, e la lotta fisica fra i due. Tu hai detto a me che non si volevano bene, ma io non ho visto assolutamente solo odio tra loro, però ovviamente correggimi se sbaglio. Ci sono stati pezzi davvero toccanti, pezzi in cui avrei voluto prendere a pugni prima Sirius e poi Regulus, alternativamente, perché non riuscivo a dare torto o ragione a nessuno dei due. Mi sono piaciuti entrambi, ma Sirius l'hai delineato in una maniera pazzesca. L'ho trovato, in alcuni tratti, simile a Bellatrix. E lui se ne rende conto, forse. Mentre colpisce e deride il fratello, mentre lo prende a pugni... si rende conto, forse, di non essere poi così diverso da tutti loro, anche se si rifiuta di seguirne gli ideali. E poi, altra cosa magistrale, bellissima, quasi ''perversa'', che mi ha fatto rizzare sulla sedia, è stato quel richiamo particolare a Walburga. Il momento in cui gli occhi di Regulus -prima innocenti e uguali ai suoi- si sono trasformati in quelli crudeli della madre. Ah, sono impazzita. Quel sorriso, quel sorriso perverso... (non farmi leggere queste cose all'una di notte...) e quelle parole. Quelle parole, glaciali, una specie di nenia infantile... (mi sono lasciata trascinare, sì, non sai!...) ''Perché non sei un bravo bambino, Sirius? Perché non fai il bravo?'' Mio Dio. Ecco, è qui che mi sono spaventata, non so bene perché, ma applausi davvero. Ora... so che non posso chiederlo, ma il motivo... quel motivo, sì, insomma... quel capovolgimento della faccenda... non mi puoi lasciare così! Ti supplico, ti scongiuro! Il mio cervello è partito, non sai i film che girano nella mia testa al momento! Dovrò esporteli, mi dispiace... sono andati da un banale ''ma è innamorato di James?'' ad altri molto più contorti, perciò...comunque non li scrivo qui, dai. Ti lascio, perché nella mia testa i pensieri, come quelli di Sirius, turbinano in maniera piuttosto confusa al momento. Sappi però che non ho detto tutto ciò che volevo e che mi hai letteralmente fatta rabbrividire con questa (più che con altre, davvero ^^'') e che dirti... aspetto le tue delucidazioni, e come sempre penso tu sia eccezionale.

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Complimenti, gran bella storia! Ben articolata, ogni momento descritto viene sviscerato con dovizia di particolari esterni, come l'ambiente, ma soprattutto interiori del protagonista.
Il pezzo che mi è piaciuto di più è quello del ricordo a casa con Regulus, quando Sirius si apprestava ad andarsene per sempre. Hai fatto bene a chiarire nelle note finali che non sono chiare le vere motivazioni per cui Sirius scappa. In effetti, le sole frasi "Perchè non sei un bravo bambino? Perchè non fai il bravo?" non mi avevano convinta proprio per niente! Tra l'altro, magari è solo una mia idea, sono convinta che James, ma anche Remus e Peter, sapessero tutto del malessere che viveva Sirius a casa sua, per cui non avevano molto da immaginare.
Certo che da come Sirius ha trattato Regulus a casa loro, mi stupisco che poi si preoccupasse così tanto per la sua sorte durante le battaglie con i Mangiamorte. Ma forse era appunto il forte senso di colpa che prendeva il sopravvento. E se avesse saputo le vere circostanze della sua morte, eroica diciamolo pure, nel tentativo di contrastare il potere di Voldemort, sapendo a cos'andava incontro, il rimorso credo l'avrebbe ucciso!
Scusa se sono un po' sconclusionata, vorrei dire altro, ma ho sonno; comunque la storia mi è piaciuta molto :)
Brava ^_^

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