Recensioni per
Sbagliato.
di Arthemisia

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/02/13, ore 22:22
Cap. 1:

Perché la definisci una cosa senza senso? :) Insomma, i pensieri sono ben articolati e soprattutto li ho sentiti molto “veri”,  hanno una loro logica e poi devo dire che condivido molto questa interpretazione del personaggio di Regulus , sbagliato perché ha sempre e solo cercato di fare la cosa giusta. Secondo me è verissima questa cosa. Regulus voleva solo essere accettato: per compiacere la sua famiglia, ha cercato di riscattare la “vergogna” arrecata da Sirius facendo il passo più lungo della gamba, voleva dimostrarsi all’altezza, degno delle aspettative, ed è diventato Mangiamorte. Secondo me, aveva paura di contrariarli, di deluderli, e ciò lo ha portato a non calcolare bene il rischio in cui andava a mettersi.
Sua madre che finge di amarlo e adorarlo e in realtà lo disprezza, il “figlio sbagliato”- forse perché avrebbe voluto che Sirius, non Regulus, tenesse alto l’onore di famiglia?- Povero Reg, dev’essersi sentito uno straccio, gravato da così tante aspettative, mi chiedo come abbia fatto a resistere così a lungo prima di crollare, come non sia soffocato molto prima. Lui non è libero: come dici tu, deve solo eseguire gli ordini, non può permettersi di ignorarli- altrimenti, cosa? Gli cadrebbe il mondo addosso?- Non è libero, non prova amore per niente- e nessuno prova amore per lui, probabilmente- e non ha dignità. Mi ha colpito ‘sta parte: “La cruciatus mi ha aiutato a capire che sbagliavo. Io sbaglio sempre, se lasciato allo sbaraglio. Per questo non posso permettermi di pensare da solo.” Lo hanno punito e gli hanno ripetuto così tante volte le stesse cose che alla fine lo hanno plasmato come un burattino, addestrato a dire e fare ciò che gli è stato insegnato, privato persino del diritto di pensare con la propria testa. Ed è commovente quel suo “Non sono feccia, vero?” nel tentativo di convincere se stesso, di scacciare l’improvviso dubbio. E fino alla fine si sente sbagliato. Fino alla fine Reg non ha saputo di essere nel giusto, di avere il diritto di scegliere con la propria testa, eppure lo fa lo stesso ed è per questo che lo stimo. 
Un’altra cosa che mi è piaciuta è lui che considera l’acqua alla stregua di una madre, piena di mani amiche, come la liberazione da un affanno, un luogo dove finalmente troverà la pace e non si sentirà più sbagliato. 
E infine, le ultime frasi, sono perfette: “Maman sarà fiera di me. Finalmente ho eliminato la vera feccia dal mondo.” :O E’ meraviglioso. Tristemente meraviglioso. 
Penso che hai fatto un buon lavoro con Regulus: lo hai mostrato in tutta la sua umana fragilità, non è un vigliacco, è semplicemente e giustamente spaventato, come chiunque sarebbe al posto suo- anche il grande Sirius, sì, io credo. E credo che Regulus sia sempre stato una persona migliore di quanto lui stesso pensasse e di quanto la sua famiglia gli volesse far credere: ha commesso degli errori, certo, ma ha avuto il coraggio e l’intelligenza di fare marcia indietro prima che fosse tutto perduto. Ha riscattato se stesso. Non c’è assolutamente nulla di cui debba vergognarsi. È alla pari con Sirius, nemmeno un centimetro più dietro. 
Mi è piaciuta la tua introspezione. Unica cosa: forse scriverei Cruciatus con la lettera maiuscola. 
Alla prossima :) 

Recensore Master
01/02/13, ore 22:08
Cap. 1:

Wow.
Che angoscia.
E ti dirò di più: a me è piaciuta.
Credo che questo genere di storia, così introspettivo, non sia facile da gestire, si rischia di scrivere qualcosa di troppo dispersivo o astruso, ma tu te la sei cavata egregiamente: i pensieri di Regulus sono incredibilmente nitidi, lo stile è fluido, e non sono inciampata nella lettura nemmeno una volta. Non ci sono stati passaggi che mi abbiano fatto perdere il filo, insomma, e mentre leggevo avevo un'impressione di ordine che non credo sia facile trovare nell'introspezione.
In quanto alla grammatica e alla punteggiatura, niente da dire. Non ho visto ombra d'errore, e non immagini quanto ciò mi abbia fatto felice...
Riguardo alla caratterizzazione di Regulus, mi è piaciuta da dio. Devo dire che sono abituata a vederlo più orgoglioso di sé e della propria famiglia, e in linea generale credo che i suoi lo soffocassero di attenzioni. Questa tua versione, dunque, mi è suonata inedita e maledettamente interessante, nonché strabordante angst. Questo Regulus è disilluso, quasi disgustato da se stesso e da ciò che lo circonda, è... wow.
Da brividi la scena dell'abbraccio dei morti, di quelle dita fredde attorno al collo del giovane. Tra l'altro, la voglia di piangere che prova alla fine (voglia che sembra dettata più da un sollievo improvviso che dalla paura o che so io) mi ha fatto sentire un'empatia fortissima, avevo un gran nodo alla gola.
Infine, ho amato da impazzire che Regulus chiami Walburga Maman, davvero, dà al personaggio un tocco in più che non guasta affatto.
Poi non so bene perché, ma qualcosa in questa fanfiction mi ha richiamato le atmosfere cupe de "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde. Okay, lo stile e la storia e tutto è diversissimo. Ripeto: non lo so perché me l'abbia ricordato, ma l'ha fatto, e questo non ha potuto che aumentare il mio apprezzamento.
Insomma, ti faccio i miei complimenti! Spero di non aver scritto una recensione troppo sconclusionata...