Ciao! Grazie di aver partecipato al mio contest "Make Me Cry My Eyes Out" con questa storia. :)
Ti lascio il giudizio come recensione.
In generale la storia è corretta sotto questo punto di vista, fatta eccezione per qualche errore di battitura.
C’è un punto senza ragione di essere in una riga bianca in questo paragrafo:
“ad accarezzargli i capelli.
.
Fai la ninna, fai la nanna.”
C’è uno spazio che non dovrebbe esserci dopo il punto esclamativo in “Stammi lontana, non toccarmi !” e “Ti odio !” e uno spazio battuto due volte dopo “e” in “e la crudeltà di quest’ultima”
Lo stile è frammentario ma chiaramente per una scelta stilistica precisa, non per incapacità di creare qualcosa di più fluido; la ninna nanna si alterna a immagini brevi e concitate, solitamente caratterizzate da un discorso diretto più una breve descrizione. In questo modo lo scorrere della narrazione è veloce e a tratti forse troppo veloce.
Ho anche qualche dubbio su questa frase: “il tuo bambino che scalcia, la sua testa sul tuo ventre rigonfio” perché l’ultimo soggetto è il bambino, quindi quando scrivi “la sua testa” sintatticamente viene da pensare che la testa dovrebbe essere quella del bambino, quindi dovresti esplicitare “la testa di tuo marito”.
Mi è piaciuto che tu abbia sottolineato l’amore di questa madre sfortunata per il suo bambino attraverso la ninnananna e attraverso la gioia provata per il matrimonio e per questa maternità, ma avrei voluto che tu caratterizzassi meglio tutti quelli che sono i lati più oscuri e contorti della relazione che Merope ha con Tom, il marito. Da questa storia sembra che Merope sia una donna innamorata e abbandonata e basta, non si intuisce il dolore di Tom, l’inganno di lei (infravisibile solo in quel “Che cosa mi hai fatto strega?” che sembra troppo generico e blando per un litigio di tale importanza), il ruolo che la gravidanza doveva avere nel tenerli insieme, etc…
Sebbene mi piaccia la trama intrecciata alla ninnananna, ho trovato le scene un po’ troppo brevi e quindi prive di spessore e rilevanza introspettiva. Ho apprezzato la scelta di momenti dolci e inusuali come la scena col pancione, mentre ho trovato più scontati e irrilevanti momenti come il sì all’altare e ho sentito la mancanza di altri momenti come la prima volta che i due si sono visti o il momento in cui Merope smette di dare a Tom il filtro d’amore.
Una storia struggente e molto triste, ma, ripeto, i passaggi sono brevi e la storia corre troppo per sviluppare vera e profonda drammaticità (non che persino una drabble non possa essere drammatica, ma questa flash in particolare sembrava scorrere troppo veloce per creare la giusta atmosfera, o almeno questa è l’impressione che ho avuto io). |
