Rooooooooooooooooooooooss!!!Con calma ma io arrivo, arrivo sempre (sì, sono tipo una sentenza di morte. D:)
Questo capitolo, se possibile, è anche più bello del primo °__° Innanzitutto ti sei sbagliata: non mi sono ancora stufata di sentire "Mycroft Holmes è un gatto" u__u
Tutta la storia sulle stelle, e di Mycroft che un giorno ci arriverà, che siccome le vuole, lui POTRA' averle, è bellissima. Il fatto che la gatta sia morta (povera gatta ç__ç) mi ha fatto pensare che, anche se non voleva darlo a vedere, Myc ci tenesse e ci sia rimasto un po' male (ecco perché si malediceva per la parte troppo umana uscita) e mi è piacuta anche la riflessione sul fatto che la gatta non amasse nessuno, ma semplicemente siccome aveva cibo, acqua e affetto, ricambiava con qualche strusciamento e miagolio (splendido!)
Tutta la parte dove di parla del fratellino in arrivo (ma Sherlock, aaaaaww *w*) è bellissima! Mycroft che accontenta la mamma solo perché ha un secondo fine e vuole il budino alla ciliegia. Temo il momento in cui Sherlock nascerà, devo essere sincera °___°
E bello anche come Myc inizia a pensare che i sentimenti siano semplicemente uno svantaggio.
Ross, che te devo di?! Aspetto il prossimo capitolo!!!! XD

Mia cara, questo capitolo è stupendo.
E' pura poesia quello che hai scritto su My.
Non vedo l'ora di leggere di quando il nostro gattone si incontrerà con Sherlock, oltre che con gli altri personaggi.
La parte che più mi ha commosso è stata quella delle stelle comunque, era una vera e propria poesia.
Un bacio.
Giù.

Perché Mycroft è così come lo vediamo oggi? Come è diventato così? Come è arrivato a pensare che amare gli altri non è un vantaggio?
Se Moffat me lo chiedesse, gli consiglierei senza dubbio di leggere la tua storia, con le piccole ma importantissime esperienze che ci racconti. Anche in questo capitolo hai bilanciato alla perfezione il suo essere bambino (l'odio per il bagno, le coccole della mamma) e la sua anima profondamente felina nel volere l'impossibile, afferrare le stelle.
A livello di prosa e di stile, la trovo una delle storie più eleganti e raffinate del fandom.

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Eccoci! Te l'ho già detto, ma te lo ripeto: sono innamorata del tuo Mycioft o Fatcroft o come lo si preferisce chiamare. Ne voglio uno da coccolare e con il musotto scocciato di Myc. Ok, torno seria XD
Questa ff è particolarissima e tra le più originali che abbia mai letto e la cosa bella è che ti prende tantissimo. Forse io sono di parte, perché Myc è uno dei miei personaggi preferiti in assoluto dai tempi del Canone, ma c'è qualcosa di speciale nel modo in cui lo descrivi, qualcosa che ti colpisce immediatamente e anche se non riesci a spiegarti cos'è non importa, perché se una cosa e bella e ti piace non c'è bisogno di sapere altro. Se nel capitolo precedente mi ero seriamente sciolta davanti a questo micione e il suo papà, stavolta mi è successo leggendo del suo dolcissimo rapporto con la mamma e con la gravidanza in arrivo. Le scenette con la tata francese e la cara e smodata passione per il cibo sono carinissime e quel tocco di profonda riflessione che hai inserito alla fine, nel filosofeggiante e metaforico discorso sulle stelle abbinato alle prime delusioni di questo bambinone-gatto che, suo malgrado, ancora non è immune alle emozioni, l'ho trovata molto poetica e bella. Che dirti poi della fantastica citazione "All lives end. All hearts are broken. Caring is not an advantage"? Perfetta, stupenda. La amo quella frase di Mycroft e non so spiegarti l'emozione nel leggerla. Bellissima cara. Non vedo l'ora di leggere ancora di questo bel gattone.
Un abbraccio <3

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Non ci sono parole, Ross.
E' quasi più bello del primo capitolo. Io credo che nessuno, in questo fandom, abbia colto l'essenza di Mycroft Holmes come hai fatto tu. Lo hai fatto attraverso un occhio incantato e filtrato di poesia, ma senza tralasciare la sua parte umana, anzi...
Il ritratto che ne hai fatto è un'esplosione di colori dell'anima, è come se tu avessi preso Myc, lo avessi trasfigurato in un bambino un po' cicciotto, solitario, la cui anima è mimetizzata da quella di gatto, e ce lo avessi messo in braccio per coccolarlo e grattarlo dietro le orecchie. E consolarlo dei suoi malumori, dei suoi piccoli dolori, della lontananza della mamma, dell'arrivo del fratellino, e della scoperta, ahimé, triste, che amare non è un vantaggio, perché le persone, nonostante le loro madeleinettes e i nomignoli affettuosi che ti danno, prima o poi ti lasciano.
E' una meraviglia. Io sono profondamente toccata e commossa, raramente ho letto una fic così bella, intensa e profondissima, con dei lampi di genio lessicali e metaforici  che osno una delizia.
Bravissima. Eccelsa. Divina.
Non so che altru superlativo usare.
Ti abbraccio

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Ciao Snehvide, scrivi davvero benissimo!
Ho letto il libro di Soseki e mi è piaciuto moltissimo; credo che questa fanfic sia fantastica, adoro la "fusione" tra il Gatto e Mycroft Holmes =D
Le recensioni non sono il mio forte ma ci tenevo a farti i complimenti!
Bye,

phantom


PS carinissimi i disegni di mello e near ^^

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Mi hai fatto venire una malinconia assurda, te lo dico eh. Non vedevo l'ora di leggere questo capitolo, e come al solito avevo ragione ad aspettare - anche se è sempre un'angoscia, io voglio leggere tutto e subito *batte i piedi come una bambina* -. E' stupendo, perché senti le sensazione di Mycroft direttamente nella carne (il pezzo in cui la madre è con il pancione in attesa di Sherlock mi ha commossa e sciolta), è come essere lui, e tu sei perfetta a esprimere questo e tutto il resto. Personalmente, ho apprezzato tantissimo l'uso di Adèle e il francese, non lo so, ha dato forse il tocco in più a un pezzo già di classe. Non vedo l'ora di leggere il seguito, davvero! *La fissa*


Jess

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Allora, partiamo con il dire che ho letto "Io sono un gatto" di Soseki e l'ho adorato e in questa fanfiction ho ritrovato qualcosa di quel libro, soprattutto nel raccontare le cose da un punto di vista "felino".
Il personaggio di Mycroft ha sì qualcosa di felino, nella sua regale pigrizia (specie se pensi al Mycroft del canone, quello che vive tra Pall Mall e il Diogenes Club e non si alza mai dalla sua poltrona), nel modo in cui osserva il mondo con distacco e con saggezza attraverso le palpebre socchiuse. Anche il fatto che si faccia adfulare, sì, ma senza dare troppa soddisfazione ai suoi adulatori l'ho trovato un bel tocco di classe.
Davvero un'ottima storia!

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Cosa dirti che non ti ho già detto in privato?!
Il betaggio è stato un piacere perché ho trovato questa fanfiction molto scorrevole. Mycioft è ADORABILE, e tu sai come Mycroft sia il mio personaggio secondario preferito.  Pur  non essendo magari nelle intenzioni conscie di Gatiss di creare un personaggio così "felino", trovo che questa tua originale interpretazione possa considerarsi quasi IC, dato che non nega nulla di quanto abbiamo visto nella serie. La parte con il padre sai che mi ha fatta sciogliere in brodo di giuggiole.
Per quanto riguarda gli "scleri" non è una sopportazione ma un piacere condividere vicendevolmente i nostri momenti da fangirls. Anzi grazie a te per esserti fatta trascinare nel tunnel di questo fandom. XD

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Eccomi qua, un pò in ritardo *chiede venia* ma eccomi. Ti ho già detto quanto sia deliziosamente bella questa ff? Beh, lo è. A parte il fatto che Mycroft é uno dei miei personaggi preferiti di Sherlock da sempre e quindi leggere di lui non può che farmi piacere, la tua idea di renderlo un gatto è assolutamente perfetta e mooolto originale. Myc sarebbe davvero un gran gattone *continua a volere un red-fat-cat!Mycroft* e il modo in cui l'hai descritto è fantastico, perchè effettivamente tutte quelle caratteristiche proprie dei gatti sono le stesse che possiede Myc. Credo tu lo abbia inquadrato davvero bene, ma soprattutto ho trovato dolcissima e meravigliosamente ricca di calore e affetto tutta la sequenza con il padre.. Non ho mai letto nulla di così bello sul rapporto padre-figlio di Mycroft e Holmes Senior e l'ho adorato. Ti seguirò con grande piacere e giá da ora complimenti, perchè hai creato una ff davvero nuova e particolare *-* Un abbraccio e come disse lo stesso Myc "Welcome back!" <3

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Ciao Rossella,
bentornata alla scrittura oltre che ri (?) benvenuta nel fandom.
Che dire? E' meraviglioso leggere di un Mycr bambino e per di più che si crede un gatto (i gatti sono i miei animali preferiti), e hai perfattamente ragione: si assomigliano davvero tanto. Sia Mycr che i gatti sono pigri, amano mangiare, e se potessero ragionare secondo me, raggionerebbero più come un Mycr che come un essere qualunque: in modo schietto, ma sofisticato.
Insomma brava, mi hai stupito.
Attendo con impazienza il secondo capitolo.
Un bacio.
Giulia.
(Recensione modificata il 10/02/2013 - 12:46 am)
(Recensione modificata il 10/02/2013 - 10:32 am)

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Rooooossss *___* (Eh, ciao sono Nat. XD)
E' dolcissima! Come ti avevo già detto nel gruppo, e Myc è splendido! AHAHAH un gatto rosso! E' assolutamente bellissimo. E ora, aspetto il secondo capitolo, anche perché son curiosa di che tematiche toccherai *__*
Beh, 4 anni di assenza ma sei tornata più che bene, altro ché!! u___u
Però voglio fargli i grattini *__*
(povero papà Holmes, avrà il braccio in cancrena....)

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Sono felicissima, contenta e commossa.
Felicissima perché hai ripreso a scrivere.
Contenta perché hai deciso di farlo in primis su Mycroft.
E commossa perché hai saputo muoverlo con una maestria assoluta.
Te l'ho detto già quando lessi il primo pezzo, ma penso che ripeterlo non farà male: è un'idea meravigliosa, sono tutta un sdjskjdsj perché credo che nessuno si soffermi mai troppo sul personaggio di Myc, e questo mi dispiace (*lo fa anche lei ma solo perché ha paura di sminchiarlo totalmente*) ma sono fiera e felice che tu ti sia buttata. Il pezzo di Myc che viene portato a letto mi ha quasi fatto piangere, mannaggia a te. Non vedo l'ora di leggere la prossima parte, ma nel frattempo ti amo profondamente!


Jess

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Ma questo è un capolavoro.
Un assoluto capolavoro in cui si sente un po'di kafka, tanto murakami e una cura per i dettagli che mi ha lasciato annichilita e goduriosa. É un assoluta meraviglia.
Adwsso esigo le altre due ff!!!!

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Rossy, non posso che ribadire quello che ti ho già detto in altra sede.
Questa storia è bellissima ed è narrata da dio. DA DIO.
Ascoltami e non pensare che io esageri.
L'originalità del soggetto e della trama, il modo soffice, soave ma profondo in cui hai descritto Mycroft , sono caratteristiche del grande scrittore.
Il tuo modo di dominare le parole, di creare immagini deliziose vivide, e cariche di significato, sono una qualità rara. Tu ce l'hai. Questa storia è unica nel suo genere e io trovo che si collochi un gradino più "su" rispetto a moltissime altre, per prime le mie.
Non so più cosa dire, ti prego di credere alla mia sincerità: sono basita e mi chiedo perché non hai scritto per 4 anni. Ti prenderei a pedate.
ORa che hai cominciato, mi raccomando... non smettere.
Un abbraccio
Cla

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