Mi ritrovi anche qui ^^
Devo dire che leggendo la tua recensione ed il modo in cui era scritta, mi è venuta curiosità di leggere qualcosa di tuo e avendo un po' di tempo l'ho fatto ;)
Ho trovato questa breve shot veramente molto coinvolgente nella sua parte descrittiva... L'atmosfera della montagna, del vento, del senso di libertà e brivido. Ho percepito l'ebbrezza dell'alta quota e quasi il senso del vuoto del non avere che un minimo appoggio sotto i piedi... Sono riuscita a toccare la sensazione del volo del falco, che possiamo solo immaginare, per fortuna o sfortuna, a seconda dei punti di vista (onestamente per poterla provare davvero non ripeterei l'esperienza del nostro uomo dai capelli color sangue che ricorda un rubino ^^).
Il tutto è molto coinvolgente, reso con una terminologia ed uno stile nè povero nè acerbo, ma comunque attraverso parole semplici e non per questo banali. Il tutto è anche molto chiaro, senza strani o astrusi giri di sostantivi e aggettivi ricercati o metafore inconsistenti, senza iperboli di scrittura che invece sono purtroppo comunissime, ma spesso risultano senza senso e sembrano stare lì solo per un'insicurezza dell'autore ed una sua voglia di far vedere "quanto" sia bravo a scrivere cose complesse, che poi, però, non significano niente e non coinvolgono. Perdona la schiettezza su questo punto, ma non sopporto molto questo genere di descrizioni o scrittura, motivo per cui invece apprezzo moltissimo la "ricca" e sana semplicità con cui tu hai approntato queste breve testo, facendo in modo che si percepissero benissimo l'atmosfera ed il luogo in cui ti stavi immaginando l'evento, aggiungendovi anche l'emozione che un essere umano potrebbe provare in un contesto come quello!
Trovo che questo racconto sia stato un ottimo esercizio di scrittura, un breve testo autoconclusivo che potrebbe al contrario essere inserito all'interno di una qualunque storia lunga, come momento a sè di un personaggio (indipendentemente dall'epilogo). Un passo di quelli che nella lettura ti coinvolgono e ti fanno sentire esattamente lì dove si trova il protagonista, o chi per lui, della vicenda.
Ho condiviso profondamente le emozioni fisiche di libertà dell'uomo sul limite del baratro (un baratro piacevole), ma non mi avventuro sulle considerazioni circa i suoi sentimenti e pensieri, perchè ritengo che sia piuttosto complesso definire l'introspezione di chi compie un gesto del genere, e questo indipendentemente dalla sensazione eterea dell'aria leggera che avvolge il proprio corpo e dal volo regale e meraviglioso di un falco ad ali spiegate...
Ho difficoltà a percepire questa sensazione di immenso piacere e libertà connessa al gesto compiuto che, seppure molto ben descritto e toccante, non può non lasciarmi l'amaro in bocca e non comunicarmi una sensazione istintiva di paura e angoscia che invece in ciò che tu hai descritto non compaiono... Ma questa è stata una mia difficoltà, per questo non mi avventuro in altre considerazioni a riguardo ^^
Col tempo, spero anche io di leggere qualcos'altro di tuo, qualcosa in cui momenti così intensi possano essere compresi all'interno di una vicenda più ampia e possano contribuire a coinvolgere il lettore e ad appassionarlo sempre più :)
Bello!
Me ne vado adesso, che condivido al volo qualcosa su Google+ e poi devo uscire di corsa ^^
Un bacio e a presto
Eru
PS Ah, aggiungo in coda un off-topic: scusa per non essermi avventurata nella tua storia fantasy multicapitolo in corso, ma purtroppo non riesco a farmi scendere le yaoi o shonen-ai, anche se ci ho provato, quindi evito. Ovviamente il mio non è un discorso di giudizio! Sono semplicemente gusti: non riesco mai ad immedesimarmi in esse e, dato che il distacco è qualcosa che odio nella lettura, sono arrivata alla conclusione che non posso apprezzarle nel modo più giusto, che non renderei giustizia all’autore, per quanto bravo sia, e che leggerle non è per me un piacere… Sigh… quindi mi esimo dall’affrontarle...
Ok, vado davvero adesso ^^ |