Avvertimento iniziale: non so scrivere recensioni. Ma darò il massimo per far venire fuori qualcosa di decente, perchè la fic lo merita!
Hai colpito con maestria il centro della loro relazione, romantica o meno che sia: l'ammirazione reciproca, il rispetto che scorrono tra di loro sono tra i sentimenti più puri che potremmo trovare (e ne troviamo pochi in Fate/Zero, mi duole ammetterlo). La Saber che hai descritto è quella che amo, una donna e un cavaliere, una 'ragazzetta' e un Re. Un eroina fiera e tragica allo stesso tempo, piena di certezze e dubbi. Reale. Non avrei saputo descriverla meglio.
La devozione che prova il tuo Lancer, anch'essa, non è affatto lontana dalla realtà: lo dice lui stesso, in canon, 'the only thing that still grants my heart peace'. E non ho altro da aggiungere perchè questa citazione, insieme alle tue parole, lo fanno per me.
In generale ho apprezzato tutto di questa fic, a partire dal lessico che hai usato (aaaah, così curato, potrei sposarmelo) fino alla metafora che fa da finale e le da un titolo: la gracilità ma allo stesso tempo l'eleganza che i petali danzanti in primavera trasmettono sono quanto mai azzeccati. Eppure, eppure: tutto ha un inizio, uno sviluppo e una fine, e di certo quei petali non fanno eccezione, ma ciò non vuol dire che il processo finisca lì. Un petalo cade, ne cadono cento, e uno e cento alberi troveranno nutrimento da esso. Ciò che fa di una persona un eroe è proprio questo: cadi ma non vieni dimenticato, muori ma nutrirai i posteri, con i tuoi ideali. Gli stessi ideali che Lancer avrebbe condiviso, se l'universo fosse stato più gentile con lui e Urobuchi non fosse Urobuchi.
Concludo qui questo mio vaneggiare rinnovandoti i miei complimenti e sperando di leggere qualcos'altro di tuo in futuro :3 |
