Recensioni per
Time's Never Enough
di Avah
beh che dire, questa storia è stupenda! è veramente bella, coinvolgente e intrigante! complimentoni, davvero! spero che tu possa aggiornare presto, anzi avvisami quando lo fai se non ti dispiace! :D grazie mille in anticipo! |
Ciao, ho appena letto il primo capitolo della storia e devo dire che mi è piaciuto molto. Scrivi bene in mio parere, e la storia sembra interessante. |
Come definire quest capitolo? Forse interlocutorio, perchè sembra preparare il terreno per la grande rivelazione che verrà, ovvero per il ricongiungimento tra la donna senza nome e la sua famiglia, che è stata costretta ad abbandonare nel dolore più straziante. Ma in fondo è anche un capitolo ove vengono disseminati indizi sul prosieguo del racconto, dato che nel finale scopriamo che la donna senza nome non ha mai consociuto suo padre e si sentiva responsabile per una qualche tragedia passata (di cui forse sapremo qualcosa più in là). |
Mi è piaciuto questo capitolo, trovo che tu l'abbia gestito molto bene. E non era facile, perchè tra cambiamenti di fronte e salti temporali c'era la possibilità di perdersi. L'unica cosa che mi ha lasciata un po' perplessa è l'atteggiamento della donna senza nome, che dopo aver scoperto che l'uomo che le è stato accanto per anni l'ha, in pratica, sottratta all'amore dei suoi cari e alla sua vita vera (e che avrebbe continuato a farlo, se lei non l'avesse messo con le spalle al muro) ha verso di lui sentimenti quasi di amicizia o di compassione. Forse mi sarei aspettata uno sviluppo più drammatico, magari una lotta tra i due, o che lui tentasse di trattenerla. |
Molto intenso questo capitolo, cara Paola, intenso e struggente. Come lo è, quasi sempre, la verità: perchè qui finalmente molto si chiarisce e capiamo quale sia stata la strana e striste storia della protagonista, sottratta alla sua famiglia da un uomo che - evidentemente - la amava e ha fatto di tutto per tenerla legata a sè. |
Eccomi qua, cara Paola! Comincio dicendoti che mi è piaciuta la struttura - matura, direi quasi studiata - che hai dato a questo capitolo, in cui si alternano i punti di vista dei vari personaggi, collocati in maniera simmetrica. Ad esempio, il capitolo si apre con il POV di Madison, che si interroga sulla sua amicizia con la donna misteriosa (che ancora non ha un nome) e si chiude con lei che conforta la figlioccia, invitandola ad essere forte anche in nome della madre scomparsa e, forse, senza comprendere che magari Hayley non tollera proprio il riferimento alla madre che sente averla abbandonata. |
La tua storia mi rimane impressa. Hai mescolato all'irealtà, la conduttività e l'introspettibità. Brava. |
Ecco, ora il quadro comincia a delinearsi, anche se solo in parte: c'è un uomo, innamorato dela moglie ma troppo impegnato nel lavoro (ma la polizia autostradale è un riferimento a Squadra speciale Cobra 11?), costretto ad affrontare un lutto terribile. Un uomo che, nonosstante appaia a chi lavora insieme a lui solido, freddo e granitico, invece non riesce a sopravvivere al dolore e muore un po' ogni giorno anche lui, senza trovare conforto nemmeno nella presenza dei figli. |
Avevi detto che questa storia avrebbe potuto piacermi e devo dire che la tua previsione era assolutamente azzeccata! Perchè il thriller, mescolato con un tocco di soprannaturale e un pizzico di introspezione ben fatta è ciò che preferisco: ho trovato molto ben scritto questo primo capitolo, che suggerisce senza svelare quale sia il legame tra la "donna senza più nome nè certezze" e i due fratelli che rimpiangono una madre sparita troppo presto. Ho notato che non hai mai usato la parola "morta" e credo sia voluto, perchè immagino che lei non sia, appunto, scomparsa per sempre. Bensì, forse, sia stata rapita o in altro modo finita nelle mani di un fantomatico "lui" che la cura con amore e dedizione, pagandole anche medici per farla stare bene, ma le impedisce di fatto di ritornare dalla sua vera famiglia... oppure lui è all'oscuro di tutto? |