Recensioni per
Il Labirinto
di MedusaNoir

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/06/13, ore 21:02
Cap. 1:

Allora, cara! Eccomi a te per le recensioni premio u.u
Questa storia, ho scoperto, l'avevo già letta in passato! Io amo Albus e Gellert, quindi, in effetti, non è strano xD
Inizio col farti i soliti complimenti sullo stile, è sempre molto bello e ricercato, ed io adoro leggerlo! Ma passiamo alla storia vera e propria u.u
Ho amato il tuo Gellert, l'ho amato disperatamente. Crudele e calcolatore da un lato, determinato a raggiungere i suoi obiettivi! Al punto che, pur di plagiare Albus, si ritrova a fargli da amante, e non solo in senso platonico, mi è sembrato di intuire!
Eppure, dall'altro lato, anche lui è succube, l'amore si è appropriato anche della sua anima corrotta! E di chi è andato a infatuarsi? Di Ariana, un fiore seviziato, bella e con appena un filo di anima.
Ho adorato i momenti e i baci rubati tra i due, il modo in cui Gellert insidia quella fragile ragazzina, che è a sua volta attratta da lui! Ti giuro che mi sono commossa, poi, quando, dopo tanti anni, lui pensa a come sarebbe potuta essere la loro vita insieme... Così ingiusto, l'ho trovato.
Sono contenta, però, che Albus non abbia mai capitato cosa c'era stato tra loro, gli sarebbe andato il cuore in frantumi definitivamente. E, devo ammettere, che mi piacerebbe sapere chi dei due ha effettivamente ucciso Ariana (penso il fratello, se ho inteso bene). Hai questa "mania" di terminare le storie sul più bello, mi lasci sempre con l'amaro in bocca xD
Comunque, ti rinnovo i miei complimenti! Sono personaggi che amo, questi, e non mi stanco mai di leggere di come potrebbero essere andate le cose, soprattutto se la narrazione è così ben fatta!
Un bacio,
Mary.

Recensore Master
28/03/13, ore 01:07
Cap. 1:

La storia è ben scritta e coinvolgente, propone una prospettiva interessante. Il paragone col labirinto del minotauro, il fatto che Gellert non riesca a stare lontano dai Silente un po' per la ricerca dei Doni un po' per Ariana... Però ecco, avrei accentuato le caratterizzazioni dei personaggi, soprattutto Albus, che non ho riconosciuto nel modo di porsi, quella sua cortesia, il fare lieve, discreto, che non riesce a mascherare l'alta opinione di sé, la sbadataggine e le battute argute...insomma, c'è lui ma è come se non ci fosse: il suo modo di parlare non è quello che m'immagino abbia da giovane, e hai dato poche indicazioni sulla gestualità e l'espressività mentre raccontava di Ariana, cosa che mi avrebbe permesso d'inquadrarlo. Certo ci stava il disagio, ma io vi avrei visto più dolore e una sorta di rancore in sordina...rancore per il fatto che, dopo quell'evento, lui ha dovuto sobbarcarsi la sorella. Egoista u___u Anche Gellert mi è parso perdersi un po', nonostante il suo pov: sì, fai capire che è ambizioso e non un santarellino, ci parli del triangolo e del suo desiderio di sfruttare Albus...ma manca qualcosa, a mio avviso. In pochi tratti l'ho riconosciuto davvero, tra cui il pensiero di avere in Albus un ammiratore per la sua capacità di Materializzarsi...quello è Grindelwald, esatto: avrei calcato non soltanto su quello che tutti sappiamo di lui (la manipolazione, l'ambizione) ma su quello che si può dedurre, sui dettagli che ce lo fanno visualizzare al meglio.

Ciò che mi è piaciuto e mi ha colpito è stato il Gellert innamorato, questo giovane che nel suo amore è fervente, un po' ossessivo...e allo stesso tempo delicato, come se abbia timore di macchiare la candida Ariana. E a tal proposito mi chiedo: che cosa può trovare un mago intelligente come lui, che disprezza sia ignoranza che ottusità (sono le caratteristiche che attribuisce ad Abe), in Ariana? La cosa non mi convince, lo ammetto, però non nego che sia un punto di vista affascinante: forse l'innocenza perduta? La bellezza ideale e incontaminata? Perché in effetti lei è una giovane dalla mente fragile...e me la riesco a spiegare solo così. E' la prima volta che un crack pairing non mi convince. Un po' sono di parte perché adoro il Grindeldore con tutto il suo angst e i suoi temi cerebrali, ma non sono una purista della ship né ho problemi a dividerli. Quindi dev'essere una mia convinzione profonda. Mah.
Mi permetto inoltre di farti presente un congiuntivo errato qui "bensì avrebbe sorriso ammiccante tutte le volte che Albus lo avrebbe guardato negli occhi", così da poterlo correggere.
Osservazioni random. Rileggendo mi rendo conto che pare quasi una critica, ma in verità l'ho apprezzata. Mi sono concentrata sulle note che secondo me sono deboli, ma sincermanete: è un'ottima OS e una curiosa interpretazione. Non avevo mai letto una Albus/Gellert/Ariana così approfondita, solitamente trovavo flashfic.

Complimenti.

(Recensione modificata il 28/03/2013 - 01:24 am)

Recensore Master
26/03/13, ore 21:22
Cap. 1:

Ciao, bella!

Non ci giro intorno nemmeno un po', perché la tua storia è splendida e degna di nota. I personaggi sono studiati ed elaborati in maniera accurata e ottimale, e ogni fatto narrato sul quale hai ricamato va a intrecciarsi perfettamente nella collana di situazioni a noi note (seppur a spizzichi e bocconi).

La tua abilità nel trattare i sentimenti e le storie d'amore è ben nota, ma qui hai dato il meglio di te, e si vede.

Lo sviluppo della trama e il cambiamento attraversato dai personaggi nel corso della vicenda è studiato attentamente, e la resa è eccellente.

ADORO TUTTO, dico davvero.


...Ciononostante, non posso esimermi dal puntare il dito contro qualche errorino di distrazione :P
- "Cosa poteva esserci di pericolo nel far volare un fiore?" *pericoloso.
- "“Per quanto tieni a loro due, preferiranno sempre me. Sempre,”" La virgola conclusiva dopo 'sempre' può essere agganciabile al 'sembravano dire' che segue, anche se a quel punto avrei messo la virgola fuori dalle virgolette, e non dentro. Ma il mio vero dubbio è quel 'tieni', perché trovo che il congiuntivo, 'tenga', sarebbe suonato molto meglio.
- "la persona che a soli diciotto anni era già apparso tre volte sulla Gazzetta del Profeta" *apparsA, perché si parla di 'persona'.
- "fuggiva in sua presenza, lo osservava spaventa." *spaventata.

Mi ritiro, soddisfattissima di questa tua storia, e mi complimento ancora.

Un bacione!

Recensore Master
25/03/13, ore 23:23
Cap. 1:

Finalmente riesco a ritagliarmi un po' di tempo per leggermi questa tua perla.
Hai già scritto di questo triangolo, se non ricordo male, ma la protagonista doveva essere Ariana. È un triangolo molto interessante questo tra Albus/Gellert/Ariana per tutta una serie di ragioni che tu hai esplicitato benissimo: le ambizioni di Gellert, una certa ingenuità di Albus e il dramma di Ariana. Adesso, non sapremo mai se Gellert Grindenwald abbia corrisposto Albus o meno, se i suoi "favori" fossero determinati dalla strategia militare piuttosto che da un sincero interesse, o se Gellert fosse così determinato ad avere Albus al suo fianco da arrivare a concedere tutto sé stesso.
La frase di Bathilda non potrebbe essere più profetica, circa la maledizione dei Silente, e viene da rabbrividire al pensiero della ricostruzione che ne hai fatto. La dimenticanza, poi, deve essere uno scotto terribile da pagare, perché chi ambisce alla gloria come Gellert difficilmente può mandare giù l'idea di essere accantonato e "dimenticato".
Eppure, lo ha fatto Ariana e lo ha fatto Albus, che continuano ad essere imprigionati a quel labirinto, e solo la morte è ciò che li riesce a liberare, a sottrarli alla "maledizione dei Silente". Dopo aver fatto un ripasso di Joyce per il contest di Ferao, la paralisi dei "Dubliners" non può non tornarmi alla mente.

È inutile che mi dilunghi sulla forma perfetta, o il tuo stile, che sai già quanto ami profondamente. Piuttosto, preferisco parlare della caratterizzazione dei personaggi, di come tu abbia magistralmente esaltato la figura di Albus e i suoi difetti. "Silente tende a fidarsi delle persone," dice Voldemort, e lo dice anche Piton, e diventa quasi un elemento che ritorna nella saga, a ricordarci che nessuno - nemmeno i generali - è infallibile, che ognuno di noi ha delle debolezze, che possiamo cercare di essere un modello per gli altri e dedicare la vita intera "per il bene superiore" ma che alla fine rimaniamo sempre, inesorabilmente, umani.
Ariana, poi, è una figura delicata e fragile, quasi un angelo, fonte di conforto e di dannazione, perché lei è oltre loro, oltre l'umano, ed i suoi occhi sono troppo distanti. Ariana sarebbe diventata la regina di Gellert? Chi può dirlo. Probabilmente, lui l'avrebbe dimenticata, se lei si fosse rivelata d'impaccio, smettendo di essere solo la bambola da accarezzare.
Ariana pensa, infatti, e chiede conto, sebbene sia chiusa nel suo mutismo. Sa che quello che lega Gellert ad Albus è qualcosa di diverso da quello che c'è tra lei e Gellert, eppure è simile, perché ha sempre la forza dell'amore. Per lo meno, Albus e Ariana sono coloro che amano, ma Gellert? Viene il dubbio nel pensare che lui fosse realmente innamorato, che invece, la sua infatuazione non fosse sopravvissuta al tempo solo perché marchiata dalla parola fine. Non è un caso che lui sia l'unico a non aver dimenticato. “Quando un amore è perduto se ne perde perfin la memoria” dice la citazione, ma se uno non ama, la memoria non la perde, e quindi rimane testimone di quanto è accaduto, ne serba il ricordo, e chissà, forse gli occhi chiari di Ariana tornano a tormentarlo le notti, forse il grande Grindenwald è umano anche lui, come Silente.

Adesso smetto di cianciare e ti rinnovo i miei complimenti per questa storia, è sempre un piacere leggerti.
Un bacio
Sev

Recensore Junior
25/03/13, ore 23:15
Cap. 1:

Vivissimi complimenti.
Questa one-shot è una delle più belle che abbia mai letto... da brividi!
La delicatezza della figura di Ariana che traspare dai versi, e poi l'amore segreto di Gellert nei suoi confronti... molto, molto suggestivo!
Una perfetta Missing Moments... bravissima!!
Julia :)

Recensore Master
25/03/13, ore 16:21
Cap. 1:

Ciao :) devo dire che ho adorato la tua storia. Hai un modo delicato di scrivere ma allo stesso tempo di grande effetto!
Nonostante Gellert Grindelward non sia tra i miei personaggi preferiti, me lo hai fatto rivalutare. Non avevo mai pensato a lui da ragazzo, quando ancora non era diventato un mago malvagio.
Mi sono innamorata dell'amore ingenuo di Ariana verso Gellert e da inguaribile romantica speravo in un finale diverso. Forse amandola non lui non sarebbe diventato uno dei maghi più malvagi della storia, forse sarebbe potuta andare diversamente...
Il loro amore era più puro di quello tra Albus e Gellert, che ho sempre pensato fosse più passione e desiderio carnale...
Il finale è davvero straordinario, Gellert è cambiato  radicalmente, probabilmente a causa di tutta quella magia oscura, ma non ha mai dimenticato nè Ariana nè Albus e penso che in fondo provi un po' di rimpianto per quello che poteva essere e invece non è stato...
Complimenti quindi, la tua storia mi è piaciuta tanto che finisce subito tra le preferite! Baci
PervincaViola
(Recensione modificata il 25/03/2013 - 04:24 pm)

Recensore Junior
25/03/13, ore 16:15
Cap. 1:

Devo dire che mi ha emozionata parecchio. Le sensazione che si provano leggendola sono talmente dense e palpabili, che riesci a capirle e sentirle, amare, sulla punta della lingua. La brama di potere di Gellert, la sua attrazione per Albus dovuta anche dal suo essere terribilmente brillante. Il suo insediarsi tra le delicate e drammatiche dinamiche della famiglia Silente è descritto in maniera tanto sottile e insidioso da mettere i brividi. Devo dire che li sento IC. Vedo Gellert a sfruttare l'amore di Albus per i suoi scopi, eppure anche lui è umano e l'attrazione per Ariana lo bracca, impossibilitato a resisterle. L'unico che vede nonostante la sua burbera natura è Aberfoth che nonostante sia un'apparizione fugace è lì in tutta la sua essenza. L'ultima parte è semplicemente geniale con l'accenno al Nazismo e i sogni di un uomo fini che si accavallano alla dura e triste realtà. Gellert è malvagio e come tutti gli uomini spinti dal potere vivono l'amore come una sorta di possessione ossessiva, o di un mezzo per raggiungere qualcosa. Tu l'hai descritto con maestria, destreggiandoti tra la delicatezza e la profondità dei sentimenti che si snodano tra queste righe. La fiaba che legge Ariana (mi ha ricordato molto la scena di Paolo e Francesca. ) Lo stregone dal cuore peloso è la descrizione di Gellert è Ariana la fanciulla pura di cuore, è quel cuore che lui brama... I rimpianti finali, sono il frutto di una mente malata convinta di poter plasmare la realtà a suo piacimento, giusto per non accettare le sue responsabilità nella morte della ragazza, la sua UNICA responsabilità. Non dirà mai, secondo me la verità ad Albus. Il potere che sente, nel vederlo soffrire, gli da l'ultimo grande brivido di potere, della sua triste e vuota vita...