GRAMMATICA: 5/5
Nulla da dire sulla grammatica, punteggio pieno e vai a casa. Sono solo in disaccordo su alcune scelte sintattiche, ma te le spiego nel secondo punto dei giudizio.
STILE E LESSICO: 4/5
In generale possiamo dire che la storia è veramente ben scritta, ma ti ho comunque tolto un punto per alcune sottigliezze che – solitamente – avrei totalmente ignorato ma, questa volta – dall’alto della mia carica da giudice – devo assolutamente far presente.
Dunque, è un po’ una minchiata ma – sintatticamente parlando – ci sono alcune frasi che avrei diviso in modo diverso per alleggerire la lettura e per sottolineare alcuni dettagli descrittivi. Esempio:
“Hidan era un generale nazista, aveva il compito di gestire la clinica del lager.”
Ecco, io avrei cambiato il tempo narrativo della prima frase, trasformandola in:
“ Hidan era un generale nazista, gestiva la clinica del lager.”
Sì, forse a livello narrativo la cosa cambia leggermente, però la trovo più scorrevole con un imperfetto.
Altro esempio e poi vado oltre:
“Aveva sentito che c’era stata una rivolta nel campo, una decina di uomini aveva approfittato del cambio della guardia per provare a fuggire, erano stati tutti uccisi.”
Che farei diventare:
“ Girava voce di una rivolta nel campo, una decina di uomini aveva approfittato del cambio della guardia per provare a fuggire. Erano stati tutti uccisi.”
Mettendo un punto fermo, focalizzi l’attenzione sulla drammaticità della frase che – alla fine – è concentrata tutta in quell’atto di omicidio.
Per il resto, mi piace il tuo stile, hai un carattere descrittivo che è fatto proprio per l’angst e per questo ti faccio tanti complimenti.
Un’unica noticina va al lessico: fossi stata in te, avrei esagerato di più!
IC: 4.50/5
Non mi sentivo di darti 5 in quanto la situazione da te descritta ha per forza trasformato un po’ i personaggi, vedendo un Hidan “quasi” tranquillo, mentre Hinata la trovo molto lei.
Sei stata comunque molto brava, non era facile trattare i personaggi in un’ambientazione del genere, hai tutta la mia stima sorella!
ORIGINALITA’: 4/5
E qui, a malincuore, devo penalizzarti un po’.
Non avevo mai letto una cosa del genere su questo pairing (anche perché nessuno tranne me e te si fila questa coppia ç___ç) e devo dire che non mi è affatto dispiaciuta l’ambientazione. Però, ammettiamolo, la tematica dello sterminio ebraico è un po’ inflazionata. È difficile, ormai, scrivere qualcosa di completamente nuovo e innovativo su questo tema (anche perché si è vincolati alla storia), ma hai comunque retto bene il confronto.
Brava.
GRADIMENTO PERSONALE: 5/5
Ho adorato questa storia. Sono rimasta piacevolmente sorpresa e colpita dalla scelta dell’ambientazione AU e storica al contempo, è una cosa coraggiosa!
Hidan, ovviamente, non poteva che essere un soldato nazista (anche se, da una parte, sarebbe bello provare a rovesciare i ruoli, potresti pensare di scriverci qualcosa!) e Hinata… beh, Hinata è Hinata. Punto.
Ho amato in particolar modo le ultime frasi, quelle in cui è meglio concentrato il pathos, l’angst e la disperazione di questa donna.
Bellissima, quel “ma lei lo chiama amore” mi ha semplicemente spiazzata e lasciata a bocca aperta.
Complimenti, hai reso onore alla coppia!
PUNTI BONUS: 2
TOT: 24,5/25(+2)
Ancora tanti complimenti e grazie per aver partecipato! (L)
Fammi sapere quale storia devo recensire! :)
ps: sono di fretta, risponderò al tuo messaggio privato domani! :*
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