Recensioni per
L'amore ai tempi di Spotted
di Una Certa Ragazza

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Junior
02/08/13, ore 15:41
Cap. 7:

Bel capitolo, come del resto anche i precedenti! A parte i lievi errori ortografici (che tanto hai scritto che correggerai), la lettura scorre serena senza trovare ostacoli o impicci, brava! Certo che 'sto Giacomo è proprio l'ultimo...che faccia tosta... Brava Rossana che lo manda a spigolare...
Aspetto il prossimo!

Recensore Veterano
25/06/13, ore 22:07
Cap. 2:

In questo capitolo si conosce un po' di più Rossana ed entra anche Emma, la sorella.
Le ombre di Rossana e il sole di Emma.
Emma che ha una spina nel cuore e Rossana che vorrebbe una ragione in più per vivere.
Credo che, nei prossimi giorni, andrò a leggere anche gli altri capitoli...mi incuriosisce la storia che stai raccontando.
Non ho riscontrato nessun errore, complimenti.
Soltanto qualche virgola che io avrei aggiunto ma, si sa, le virgole sono molto, ma molto, personali :P
Appena posso torno e continuo con la lettura.
Baci Parsy

Recensore Veterano
11/06/13, ore 21:49

Eccomi qui, a recensire anche la prima delle due fic-premio.
Leggerò i primi due capitoli di questa fic ma, se mi prenderà... leggerò anche tutti gli altri :P
Bè...devo dire che è iniziata bene.
Rossana è interessante e molto particolare.
Qualsiasi ragazza potrebbe trovarsi in queste righe, nei suoi pensieri.
Incuriosisce e attira quel che basta per continuare a leggere e sapere che cosa ha deciso, che cos'è che ha fatto cambiare quella sua pericolosa pigrizia mentale.
Un piccolo appunto: C'è qualche errore di grammatica.
Nulla di grave...credo che se lo rileggi con calma li trovi.
Complimenti, il libro sta iniziando bene.
A domani.
Baci

Recensore Master
07/06/13, ore 14:50

E' bellissimo questo capitolo. L'ho letto con calma e tranquillità perchè non volevo perdermi niente.
Rossana è proprio forte.
Sai mi sono chiesta spesso chi è questo ragazzo del computer, perchè l'autrice lonmina?

Sono proprio curiosaaa

Recensore Junior
06/06/13, ore 23:36

Oh che bel capitolo! Divertente la scena del quartetto pasquale, e il finale si è fatto interessante: aspetto il prossimo, appena avrai tempo di scriverlo!

Ps: purtroppo ho dimenticato dov'è l'errore, ma può essere utile per la prossima volta: quando scrivi "qual è" togli apostrofo...:)

Recensore Master
29/05/13, ore 13:43

In primis complimenti per la scelta della citazione dell'antico trattato bellico, in fondo la protagonista (che più che pessimista, definirei realista) si accinge a combattere una battaglia, che la porta sulle strade (virtuali) della gente che sa amare (e per "amore" voglio dire un po' tutto, non necessariamente un trasporto sentimentale per qualcuno/a, ma più in generale tutti quelli che vedono la vita in maniera diversa dalla massa anonima e omologata) e "spara" non con un contrabbasso ma con post destinati a migliorare (almeno si spera) la vita dei destinatari (è stato per me una bella sorpresa sapere che la cultura della protagonista sia anche versata nelle lingue).
Personalmente trovo poco etico la creazione (sia pure non priva di una certa dose di inventiva aiutata dalla fortuna) di profli finti, so che la protagonista potrebbe dirmi che non danneggia nessuno, che è a fin di bene e che il fine giustifica i mezzi, però credo che resterei della mia opinione, e lei della sua.
se devo essere sincero, avrei da ridire sul messaggio (ma qui parla chi orgogliosamente proclama la sua ignoranza in materia, qui la protagonista assume ai miei occhi davvero il valore di un'eroina, difficilmente riuscirei ad aiutare, virtualmente o no, una persona del genere).
Molto bello anche il modo in cui lei si è fatta l'idea di chi sia o possa essere l'amministratore/amministratrice del servizio che usa, mi pare che se ne sia fatta un'idea a metà tra un Deus absconditus e il mega direttore galattico di fantozziana memoria, solo che nel primo caso lei si prefissa un ruolo da "profeta" del rispetto per gli altri o come un aiuto ai "fantozzi" che le capita d'incontrare, sia pure con l'apparentemente semplice potere delle parole come balsamo per queste anime tormentate dall'ignoranza, della stupidità e dalla crudeltà altrui.
In sintesi: è una storia che mi dà da pensare, questo è sicuramente un bene.

PS. Mi dispiace per i disegni, purtroppo sono incidenti che capitano in luoghi caotici.
PPS. Forse è un'idea balzana (se non malsana) però chissà quali sarebbero le conseguenze di un incontro tra la protagonista di questa storia e Gossip Girl, prevedo scintille, dato che il ceto sociale cui appartiene la misteriosa blogger non mi sembra proprio simile a quello della protagonista di questa storia...
PPPS. In ultima analisi, ti ringrazio per avermela segnalata, non credo l'avrei mai scoperta da solo, spero di aver capito il doppio tema della storia (ovvero come agisce la protagonista e come tu crei l'ordito per permettere alla protagonista di poter realizzare il suo sogno, forse un po' donchisciottesco, ma forse proprio per questo ancora più ammirevole.

Recensore Master
29/05/13, ore 13:21

Non vorrei sbagliare, ma in questo capitolo vi ho visto tre parti distinte anche se ben amalgamate: da una parte la continua costruzione delle basi che porteranno a mettere in pratica la sua trovata, mi ha fatto pensare il dato che non sia, pur in quest'epoca dove la gente ama mettersi in mostra nelle piazze virtuali (non so, forse sono cambiati i tempi, ma la STA.SI. avrebbe dovuto faticare non poco per raccogliere i dati che oggi invece vengono spiattellati dagli utenti dei vari social network) facile trovare chi invece non si considera al top (e mi sarebbe stupito del contrario, chi non è popolare e non aspira ad esserlo non dovrebbe avere particolari desideri di farsi conoscere, anche da chi ha le migliori intenzioni nei propri confronti, forse perché preferiscono avere pochi, che magari condividono lo stesso stato di approvazione dalla società, o non averne affatto, dipende se pensano che sia meglio guardarsi dagli amici più che dai nemici o che è meglio stare soli che male accompagnati), ma non saranno certo ostacoli di questo tipo a fermare la protagonista ormai convinta dal valore salvifico della sua missione verso i "fuoricasta" (che bella definizione, difficile trovarne una migliore, dà l'idea del tipo di considerazioni che quelli che si considerano al centro del mondo pensano degli altri).
La seconda parte invece è più intimista, perché mostra la ragazza in un momento un po' particolare, quello meno "paladina" e quello più intimista (anche se usare questo termine in un contesto di autobus affollato e gente incarognita da tutto e tutti sembrerebbe fuori luogo); insomma, non vorrei sbagliare, ma ho il sospetto che il suo compagno di viaggio non le sia indifferente, anche se già impegnato; forse si saprà dopo, ma non vorrei che costei da "angelo consolatore" del web si trasformasse in un'arpia che vuole soffiare il ragazzo alla sorella.
La terza infine credo che l'avrà definitivamente convinta del servizio reso alla società, dà o dovrebbe dare davvero un profondo senso di soddisfazione vedere qualcuno come trasfigurato grazie a un messaggio on line e alla gentilezza che si è avuta per lui (come dire, un piccolo messaggio per lei, una grande incoraggiamento per lui).

PS. Anche in questo caso ti faccio i complimenti per la parte iconica, e non mi riferisco solo al punto di vista stettamente tecnico, ma anche al ruolo che possono avere nella storia; in altre parole sarebbe interessante vedere la scena in cui si muovono i personaggi o almeno una parte di essi, non mi ritengo uno che non ha molta immaginazione, ma converrai che è tutt'altra cosa vedere la scena come se l'immagina il creatore della storia.
PPS. (OT) E complimenti per Code Geass, piace anche a me e non poco ;)

Recensore Master
29/05/13, ore 12:54
Cap. 3:

In primis voglio farti i complimenti per la scelta dell'epigrafe, Cirano è una delle canzoni preferite di Guccini, quanto al personaggio in sè, perdonami la divagazione, non l'ho mai consiederato del tutto un escluso o una persona maltrattata dagli altri: è vero che aveva un pesante inestetismo, per usare un eufemismo, che gli causava dei problemi al punto tale da non poter esprimere i suoi sentimenti, però era coraggioso, affascinante, di vivo ingegno ed eloquente, e chi andava oltre i limite del semplice e bonario scherzo provava a sue spese la sua lingua e la sua spada, entrambe molto appuntite, insomma, per farti un paragone, secondo me Elephant Man stava peggio; questo mi ha fatto pensare che la sua missione non si rivolga proprio agli ultimi, ma a penultimi e terzultimi, insomma a gente che ha qualità ma che non viene apprezzata da chi giudica arbitrariamente le persone per quello che hanno e non per quello che sono.
La critico per questo? Così non sia, anzi da un certo punto di vista ha scoperto un nuovo campo d'azione, gli ultimi a volerli cercare si trovano abbastanza facilmente, su di loro si fa addirittura un battage pubblicitario invitando chi può all'obolo (ti immagini pubblicità in cui si chiede di aiutare Tizio che viene preso in giro perché pur avendo un alto Q.I. non ha l'ultimo modello della marca X o Caio perchè è fuori sede e non ha amici? Suppongo che la risposta sarebbe un bell'invito ad arrangiarsi, se non peggio).
Mi è piaicuto molto lo stile del messaggio inviato, la protagonista ha saputo ben mescolare il voler essere chiari con il necessario anonimato (che però fa facilmente capire che si tratta di qualcuno che bene o male ha visto il destinatario) e la descrizione dell'episodio che fa capire che i suoi problemi non vengono solo dall'insensibilità di qualche ochetta, ma mostra un disagio che definirei più profondo e che ha evidentemente altra origine.

PS. Permettimi qualche altra parola sulla parte iconica, prima di tutto per me lo stile vagamente manghesco va benissimo, ma certo non posso dirti che non apprezzo disegni più realistici, anche la scelta dei colori non m'è dispiaciuta affatto; sostanzialmente ho trovato una conferma di quanto detto

Recensore Master
29/05/13, ore 12:35
Cap. 2:

Capitolo molto interessante, perché mostra la vita oltre lo stazionamento in aula e i pensieri cupi sui mala tempora in cui vive della protagonista che vuole ergersi a paladina degli umiliati e offesi (nonché derelitti, isolati, evitati, presi in giro, messi in disparte, oggetto di scherno per qualsivoglia motivo, la casistica in genere è piuttosto ampia).
In primo luogo posso dire che reputo molto saggia la scelta di non dare a questa ragazza un background totalmente sereno, da una che non avendo particolari problemi personali si dedica a quelli degli altri, perché la umanizza e la rende credibile, ma allo stesso tempo è meglio che sia qualcosa di vago, di non pressante, perché anche in queso caso sarebbe stato qualcosa che un eventuale lettore non avrebbe del tutto compreso (e l'avrebbe portato a pensare cose del tipo: "ma come, con i guai che ha pensa agli altri?"), ci sarebbe da dire qualcosa su un padre che fa (è il caso di dire) "figli e figliastri", mi ha fatto venire in mente un aforisma di Wilde che recita:"I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano.", ma questa è un'altra storia.

Ho letto il capitolo più volte, nel timore di Cosa ho capito di lei? Non lo so, e ti prego di non stupirti di questa risposta vaga, in primis posso dire che la sorella sbaglia, la protagonista può essere tutto, ma non depressa (se per depressione si indica una tendenza ad isolarsi dal consesso umano e passare il tempo a piangersi addosso, qui ovviamente indico quello che il volgo ritiene tale, non mi riferisco agli aspetti propriament clinici); non voglio fare in questa sede lo psicologo o lo psicanalista dei poveracci; ma secondo me la protagonista è forte, è colta, è intelligente ed è infelice, quel tipo di infelicità però dovuto a non vedere la realtà come fanno gli altri, per ctitare ancora Wilde, vuole vivere e non semplicemente esistere.
Ama la cultura, la si potrebbe definire un'intellettuale, ma questo non l'aiuta a superare lo strano momento che sta vivendo, vorrebbe coniugare insieme pensiero e azione, e non, come potrebbe benissimo fare, rinchiudersi in una sorta di torre d'avorio dove far entrare solo poche e fidate persone, infischiandosene serenamente di chi preferisce griffe e altre vacue abitudini mentre lei pensa a cose più elevate (come dire, ad ognuno la sua passione e il suo tipo di superbia) sente di avere qualcosa da fare che vada oltre una specie di vita contemplativa dedicata agli aspetti della vita che più le piacciono.
Ho apprezzato particolarmente la parte finale riguardo alla Luna, chissà se in cuor suo la protagonista non speri di essere una novella Astolfo che va sulla Luna a recuperare il senno perduto degli altri, o almeno una che spera di aiutare quelli che sulla Terra devono subire le conseguenze del comportamento dissennato altrui.

PS: Due parole infine sulla parte iconica associata al capitolo: in primis hai una gran bella tecnica nel tratto, lasciamelo dire, a mio parere esprimono molto bene le caratteristiche delle due ragazze, la protagonista mi appare come una dallo sguardo vivace, penetrante, testimone molto fedele della sua indol, la sorella invece mi sembra che anche nel modo in cui guarda rivela un'indola piuttosto tranqulla, se no paciosa, non dubito che insieme formino una coppia ben affiatata aldilà del semplice legame familiare, o che comunque possano completarsi a vicenda, del resto mi pare di capire che tutto sommato vadano d'accordo.

Recensore Master
28/05/13, ore 14:28

Per essere breve, potrei dire che questo capitolo introduttivo mi ha colpito, interessato ed entusiasmato, ma andiamo con ordine, cercherò di esprimermi più in dettaglio.
Ho apprezzato molto la scelta di aprire la storia con la poesia di Sartre, la lista della spesa e con la descrizione dell'aula universitaria e di come la classe sia divisa in tante correnti, c'è chi segue davvero, chi segue ma è perso nei suoi pensieri e chi invece sta pensando beatamente a tutt'altro (anche con poca educazione nei confronti di chi ha avuto la mala ventura di averle come compagne di classe in quell'infelice momento).
In questo ambiente che probabilmente non invita molto all'amore per il sapere (e devo ammettere che un po' mi ci riconosco per esperienze vissute) spicca la protagonista, una persona di un'intelligenza forte e viva e dallo spirito inquieto, che cerca di capire la realtà che la circonda, ma allo stsso tempo vi è qualcosa che la fa stare sulle sue, un disagio forte ma che le crea una sorta di molestia profonda ma indeterminata, vi è qualcosa che evidentemente non la soddisfa, qualcosa che va oltre lo junk food, il libro di testo e le presenze fastidiose.
Se devo scegliere un momento particolare della vicenda, lo porrei nella scena agonale che si svolge in bagno; c'è stata una lotta feroce, anche se non si è mosso un muscolo, non si è detta una parola, eppure c'è stato uno scontro, la protagonista ha potuto sentire da vicino la dimensione di qualcuno spaventosamente lontana dal suo modo di vedere il mondo, ed è una presenza estremamente aliena, credo che sia questo che la rende furiosa sulle dichiarazioni che quelle ochette giulive fanno su quel ragazzo descritto da loro come un paria, con una sensibilità degna di un crotalo.
Capisco la reazione della protagonista, però c'è qualcosa che m'impedisce di seguire il filo dei suoi pensieri, se persone del genere dicessero qualcosa del genere di qualcuno/a che conosco, probabilmente (anche se questo può sembrare qualcosa di illogico) ne sarei felice, perché dimostra che tra lui/lei ed esseri del genere non ci sono punti di contatto (e perché dovrebbero essercene? Quelle persone non vedono che l'esteriorità dell'individuo di cui parlano, anche se qualcuno dicesse loro quanto si sbagliano nel giudicarlo e elencasse con dovizia di dettagli tutte le qualità che costui/costei possiede, a loro non interessano, perché dovrebbe interessare loro? Non appartiene al loro personale orizzonte degli eventi, secondo me sarebbe fatica sprecata, l'unica tattica da usare secondo me sarebbe stata l'indifferenza, dicono che sia la più forte espressione di disprezzo, invece no, lei non si accontenta di tenersi dentroquesta forma di risentimento verso quelle persone e quello che rappresentano.
Forse sbaglio, ma vedo in lei anche il fattore età, avesse avuto qualche anno in più forse non si sarebbe arrabbiata così tanto, invece in lei si agita lo spirito irrequieto che la porta a passare all'azione, con l'aiuto dele nuove tecnolgie (mica è detto che i cambiamenti debbano avvenire per forza con avvenimenti clamorsi, sono cambiati i mezzi, ma non i sentimenti e i desideri degli esseri umani.

Recensore Junior
10/05/13, ore 00:19

In questa storia ci sono sempre più cose che mi ricordano noi: prima di tutto, il momento del risveglio - Emma riesce comunque a dormire nonostante la sveglia di Rossana suoni (a meno che Rossana non si sia messa i tappi alle orecchie per soffocare il casino del vicino, preoccupandosi di metterli tanto bene, ma tanto bene da far suonare la sveglia a vuoto), e l'unica cosa che riesce a tirarla giù dal letto è Bach (non so come sia Badinerie, ma mi è venuto da pensare alle campane a morto). Poi, vabè, la doccetta del mattino, dettaglio poco significativo ma che comunque si è aggiunto agli altri. Poche righe dopo, ed ecco che compare l'oggetto dei miei incubi: lo scara-(in questo caso -beo, nel nostro -faggio)...brividino lungo la schiena, sul serio. Aggiungiamoci il vecchio rincoglionito (non so se in questa storia è vecchio, ma mi viene automatico raffigurarmelo così), che fa casino al mattino e, oso immaginare, non solo al mattino. E poi, beh, tante cose di Rossana che mi fanno immedesimare bene in lei: in parte perché è un personaggio che mi piace e di cui condivido molte idee e in parte perché riesci a descriverlo tanto bene - nei pensieri, nei modi di fare... - che è inevitabile!
Infine, la dichiarazione su Spotted è veramente bella, e devo dirti che mi ha ricordato una po' Shakespeare, ancor prima di leggere la tua nota finale! Sul serio, dovresti usarla per qualche concorso, perché sarebbe un peccato abbandonarla.
Concludo aggiungendo: non preocuuparti per il cappuccino, hai rimediato all'errore e lo apprezzo tanto, ma soprattutto mi fa piacere che trovi sempre il modo per combattere la depressione del momento.

Recensore Master
08/05/13, ore 15:30

'Configurazioe tattica' mi piace! XD
Tranquilla per lo meno io di errori non ne ho visti, quind Rossana è in svantaggio rispetto a te.
In effetti sono curiosa di vedere come hai fatto a tirar fuori ciò da Gossip Girl ... non farmi aspettare troppo però!

Nuovo recensore
05/05/13, ore 10:25

Accidenti! Aspetttavo davvero con ansia questo capitolo, e ora ho tutto il cuore in gola! Sono curiosissima di sapere come va a finire! Come fa ora Rossana a soddisfare la richiesta di Andrea senza farlo soffrire? Diamine, sono un po' alterata e non riesco a fare una recensione che abbia un filo logico XD

(comunque mi è piaciuta tantissimo l'immagine del bimbo sull'autobus che gioca con un videogioco, immerso nel suo mondo... davvero, mi ha colpito XD)

Nuovo recensore
28/04/13, ore 21:30

Non vedo l'ora di leggere il 5 capitolo sorellona!:D(che probabilmente mi leggerai tu!;)).Questo romanzo mi stà piacendo molto e sono troppo curiosa di sapere come farà Rossana a fingersi la ragazza che ha spottato Andrea!;) Quindi muoviti a scrivere il seguito,capito?!(prendila pure come una minaccia!xD)Ah dimenticavo!Mi piace molto il personaggio di Emma e spero di vedere altri disegni di lei e di quel figo di nome Giacomo!;3 Un bacio!

Recensore Junior
28/04/13, ore 19:59

Finalmente, con un po' di ritardo, ho letto questo nuovo capitolo! Devo dire che il personaggio di Rossana mi piace sempre un po' di più, perché mi ci ritrovo in tante cose, persino riguardo al mercoledì universitario :)

[Precedente] 1 2 [Prossimo]