Molto bella. Bel ritmo, belle parole, su un argomento di cui parla talmente tanta gente (che a volte neppure sembra sapere quello che dice) che non è facile evitare appunto la banalità. Tu ci sei riuscita/o.
Siamo come funamboli e non sappiamo di esserlo, camminiamo sopra un filo sospeso sul vuoto, ma finché portiamo i paraocchi abbiamo la forza per andare avanti. Se avessimo il coraggio di toglierli, forse non arriveremmo dall'altra parte, ma vivremmo senza aver contemplato la vertigine. Resta da chiedersi se senza la vertigine sia davvero vita.
Mi è stata assai gradita la tua espressione "anima abituata", perché rende bene l'idea di un allenamento alla pochezza di senso che va ben al di là di una patina superficiale: una volta che ci siamo inventati un punto di vista ci è sorprendentemente difficile risolverci a metterlo in discussione.
Hai mai ascoltato "Canzone per l'estate" di De André? Penso che potresti trovarci delle parole affini a quello che pensi, che poi è quello che penso io, solo che tu l'hai detto meglio XD
Complimenti, e alla prossima! |
