Recensioni per
A bakery.
di Ehybastaldo_

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
25/11/13, ore 16:50
Cap. 1:

Continuaaaaa!!! Non vedo l'ora che continui sono troppo curiosa per il continuo!!! O mio dio !!! Ogni capitolo delle tue fan fiction sono sempre stupendi e dopo ti prendi a leggere.....sembra che vorresti continuare a leggere all'infinito! !!! Continua presto!!:) *-*

Nuovo recensore
11/07/13, ore 00:39
Cap. 1:

Troppo forte Ahahah bellissima!! Troppo bella!! Sei Bravissima.pure alle due di notte ;P

Recensore Junior
09/07/13, ore 22:13
Cap. 1:

Ahahahahah devo dire che ci sono delle parti che fanno morire da ridere xD come il fatto della baguette :). É una os molto bella simpatica e passionale allo stesso tempo,mi complimento con te :3 <3

Recensore Master
22/04/13, ore 16:53
Cap. 1:

Mio Diooo mi farai morire con le gif che metti nelle storie *---*
Soooo, parlando di questa os, io la trovo perfetta.
Ha dei momenti davvero simpatici, altri davvero dolci. E' tutto descritto benissimo e non ti sei spinta più di tanto nonostante la os fosse rossa. Intendo dire che di os così ne ho già letto altre, ma difficilmente si trovano os rosse belle. Alcune si spingono troppo esagerando e rovinando tutto.
Sei bravissima tesoro :)
Adesso vado a leggermi pure l'altra

Recensore Master
15/04/13, ore 15:20
Cap. 1:

-smettila, Louis- ridacchio contorcendo il mio corpo.
-dai, dai, dai- cerca di affrettare le cose, continuando comunque a sfiorare i miei fianchi insistentemente.
-se qualcuno qui la smettesse di farmi il solletico magari riesco ad infilare la chiave nel buco- mi volto, fulminando il ragazzo dagli occhi perfetti di cui mi ero innamorata.
Il ragazzo tenta un sorriso -sai chi è bravo ad infilare cose nei buchi?- soffia con un tono malizioso.
Alzo gli occhi al cielo divertita, tornando a trafficare poi con il buco della serratura.
Maledetta me, mai una volta che c'entri il buco al primo colpo.
Le chiavi scivolano dalle mie mani sudate per la fretta, o per la corsa fatta precedentemente per ritornare prima a casa. Mi abbasso a recuperarle velocemente, quando una risata attira la mia attenzione.
Alzo lo sguardo afferrando saldamente il mazzo di chiavi -eh porcellina- mormora ridendo -non me l'aspettavo da te- ridacchia, ammiccando sulla mia posizione praticamente piegata a metà.
-Louis- quasi urlo -davanti a casa mia, in pieno giorno?- mi fingo sconvolta.
La chiave entra perfettamente nella serratura e con uno scatto si apre. Sia lodato Gesù, Giuseppe e Maria.
La grande mano di Louis mi anticipa, spalancando la porta e spingendomi dentro la casa silenziosa. Con un colpo di tacco chiude la porta con un forte tonfo.
-buttami giù la porta- lo canzono, sfilando la giacca a vento e gettandola sul chiodo che uso come attaccapanni.
-sta zitta- le mani di Louis arrivano direttamente dietro la mia schiena, attirandomi voracemente al suo petto, mentre le nostre labbra finalmente si uniscono in un bacio che di casto ha ben poco.
Ridacchio divertita, mentre a malincuore appoggio una mano per spostarlo di poco. Il suo sguardo è confuso.
-devo vedere se mamma è nei paraggi- lo avviso muovendo i piedi verso la cucina.
Urlo un paio di volte il nome di mia madre e quando nessuna risposta arriva alle nostre orecchie, mi sento strattonata per un polso, costringendomi a girare sul posto.
-siamo soli- sorride maliziosamente Louis.
Annuisco mordendomi le labbra con fare provocante.
La mano di Louis mi attira a sè, permettendomi di saltargli al bacino ed incrociare le gambe dietro la schiena.
Il ragazzo cammina nella stanza, trovando appoggio poi al tavolo della cucina.
Le mani scivolano velocemente sui miei fianchi, sfilando senza problemi la maglietta che porto. Ora giace al pavimento pulito della stanza mentre alcuni gemiti riempiono l'aria.
Stringo le gambe avvicinando di più Louis alle mie grinfie. Inizio a sbottonare la camicia del mio ragazzo, facendo attenzione a non strappare qualche bottone dall'eccitazione; proprio come era successa l'ultima volta.
Il ragazzo si allontana di poco, separando momentaneamente le nostre labbra e facendo scivolare la camicia fina lungo le braccia, fino a farla cadere sul pavimento.
-Louis- lo chiamo quasi supplicamente. Il ragazzo si avvicina di nuovo, cominciando a riempire il mio collo di baci -non qui- finisco la frase con voce spezzata.
Chiudo gli occhi, incapace di far altro.
Le labbra morbide del ragazzo passano al lobo dell'orecchio destro, leccandolo senza ritegno -camera tua?- chiede.
Annuisco allacciando le braccia al suo collo. Le sue mani si posano sotto il mio sedere, approfittando della posizione per papparlo un paio di volte, facendomi ridere come una scema.
Sale le scale tenendosi alla parete per tutte le volte che rischia di buttarci giù insieme, merito mio e della mia lingua curiosa di perlustrare attentamente il collo, centimetro per centimetro.
-smettila- sorride Louis solleticando la mia pelle nuda ai fianchi -rischiamo di ritrovarci al punto di partenza- ridacchio.
-non è che la cosa mi dispiace poi così tanto, eh- affermo convinta.
Finalmente, dopo immensi sforzi, riesce a percorrere il pianerottolo del primo piano -ora sei mia- sussurra in tono sommesso, mentre le sue gambe si muovono sicure verso l'unica porta chiusa della casa.
Amavo chiudere il mio mondo; era mio, nessuno poteva sbirciare.
Apre la porta con sicurezza richiudendola con la stessa forza. Alzo gli occhi al cielo, limitandomi ad un morso innocente al lobo dell'orecchio.
Lui e il brutto vizio di sbattere le porte.
La stanza è illuminata dai raggi del sole. Louis mi posa sul letto facendomi uscire un lamento di disapprovazione, poi si muove nella stanza abbassando di colpo la tapparella -l'amore è cieco, ma i vicini no- si giustifica correndo nella mia direzione.
Con uno slancio, si catapulta sul letto facendo svolazzare le lenzuola disordinate. Sì, mi ero alzata tardi quella mattina e mi ero ripromessa di rifare il letto una volta rientrata in casa. Non era nei miei piani rientrare con Louis, però.
-adesso si fa sul serio- si lecca le labbra.
Mi metto comoda al livello del cuscino, scalciando le scarpe con un gesto secco. Alzando il bacino, la stoffa fredda dei jeans scivola lungo le mie gambe, finendo poi sul pavimento.
Sorrido nel ritrovarmi Louis disteso sul mio corpo. Le nostre labbra si uniscono ancora un bacio passionale, mentre le mani continuano ad intrecciarsi tra loro, quasi a giocare.
Il ragazzo getta a terra le scarpe, sfilandole con l'aiuto dei talloni; anche i suoi pantaloni fanno la stessa fine sul pavimento.
I nostri ansimi aumentano, riscaldando in poco tempo l'ambiente e lo spazio in cui ci eravamo rinchiusi.
Le mani curiose di Louis entrano furtivamente sotto sotto la stoffa del reggiseno, massaggiando il seno destro con delicatezza.
Ridacchia sulle mie labbra per poi allontanarsi di poco -Ernesto?- mi chiede ed io alzo gli occhi al cielo, o meglio, alla testiera del letto, sbuffando -no, Sparalesto-.
Possibile che aveva dato un nome ai miei capezzoli? Sì, era vero che uno era più sveglio dell'altro, ma addirittura arrivare a dargli un nome..
-lo sapevo- sghignazza mettendosi su un fianco.
L'aria fredda ricopre il mio corpo, facendo rabbrividire la pelle. Mi sistemo anche io su un fianco fissando l'azzurro intenso degli occhi di Tomlinson.
Era impossibile non farsi incantare da quegli occhi: erano perfetti. Le persone lo descrivevano come il ragazzo dagli occhi azzurri; ma non è così. Louis non è il solito ragazzo dagli occhi belli, azzurri. Il suo colore è particolare, è un azzurro incrociato ad un verde.
Non si nota sempre, più che altro al sole si può notare questo particolare. Ma sono comunque gli occhi più belli che io abbia mai visto, mai amato.
Le labbra di Louis si posano sulle mie, facendomi perdere il filo logico dei miei pensieri.
La sua mano passa senza problemi dietro la schiena, sganciando il reggiseno senza troppi problemi.
La stoffa nera scivola lungo le mie braccia, facendo compagnia ai pantaloni sul pavimento scuro.
Gli occhi di Louis osservano attentamente quello che hanno davanti, brillando.
-mamma mia- impreca mordendosi il labbro inferiore. Con una mano mi spinge sul materasso, accavallando il mio corpo e guardandomi dall'alto.
Si abbassa facendo sfiorare la sua lingua al centro del mio seno. Inarco la schiena involontariamente, lasciandomi andare ad un suono strozzato. Chiudo gli occhi.
Con una mano massaggia il seno destro, mentre con la lingua si diverte a torturare quello sinistro, facendomi contorcere nel letto dal piacere. Dio mio. Quando ci si metteva, era indescrivibile.
Il viso si abbassa di poco, lasciando una scia di umidi baci lungo tutto il busto. Mordo le labbra quando, con i denti, tira leggermente la stoffa degli slip.
Riapro gli occhi, ritrovandomi un paio di occhi azzurri puntati nei miei, come alla ricerca di una risposta.
Sorrido debolmente, incapace di muover muscolo e soprattutto aprir bocca.
Le dita fredde di Louis sfiorano appena la mia pelle, aiutandomi a sfilar l'ultimo indumento che indosso.
Sorrido quando anche le mutande volano sul pavimento. Le gambe si divaricano leggermente, permettendo a Louis di infilarcisi in mezzo.
Con i gomiti riesce a tener il suo corpo e non pesarmi.
Le mie dita si muovono impacciate verso la stoffa dei boxer neri del ragazzo, mentre cerco invano di sfilarli senza far brutta figura.
-faccio io- appunto, sono un completo disastro quando mi ritrovo in intimo con Louis.
Lui è sempre così perfetto: arrossisce poco ai complimenti, o per lo meno è bravo a nasconderlo; non lascia trapelare la sua antipatia verso qualcuno, mentre io ho il vizio di sorridere nervosamente e parlar senza collegare prima il cervello alla bocca; lui è quello dolce e premurosono, io sono quella impacciata e sbadata. Gli opposti si attraggono, no?
Le labbra di Louis sfiorano le mie in un bacio leggero mentre con delicatezza fa sfiorare le nostre intimità.
Strizzo gli occhi, mordendo il labbro inferiore a sangue. Non ce la posso fare un minuto di più.
-Louis- lo richiamo con urgenza.
Il ragazzo sorride, soffiando leggermente sul mio collo.
Prende un profondo respiro prima di farci diventare un'unica cosa. Mordo l'interno della guancia, trovando appoggio alle grandi spalle del ragazzo.
Le mie gambe si aggrovigliano a quelle di Louis, mentre la schiena viene percorsa da piccole scossette.
Le spinte aumentano, proprio come l'affanno del ragazzo. Il respiro caldo riempie le mie orecchie, mentre un sorriso curva le mie labbra: come finivamo sotto le lenzuola ogni volta, ancora non lo capisco.
Lecco le labbra, schiudendole per far uscire quel poco di fiato che ormai era rimasto nei miei polmoni.
Il bacino di Louis ruota facendomi inarcare la schiena e sbarrare gli occhi. La risata di Louis accompagna il mio orgagmo.
Sapeva dove mettere mani, o altro, e sapeva come farmi stare bene.
Gli ultimi colpi arrivano lentamente, come piacevano a me. Niente sesso, solo amore.
Le mie dita sfiorano la pelle della schiena sudata del ragazzo, ansimando ad ogni movimento. Era tutto perfetto, come ogni volta.
Un gesto secco e il liquido caldo carico di piacere si fa spazio dentro me, facendomi sorridere soddisfatta.
Il corpo sfinito del ragazzo, si accascia sul mio alla ricerca di un pò di fiato.
Continuo a sfiorare delicatamente la schiena di Louis con due dita, sapendo quanto bene lo facesse stare quel gesto.
-se continui così, mi addormento- sussurra con gli occhi chiusi.
-non ho mai detto che mi dispiace- rispondo spostando un ciuffo dalla fronte sudata del ragazzo.
Fammi vedere quegli occhi, aprili per me.
Come a leggermi nel pensiero, li riapre fissandomi in silenzio. Si lecca le labbra mentre, con un sospiro in disapprovazione da parte di entrambi, esce da me per poi sdraiarsi al mio fianco.
-che c'è?- chiedo dopo una manciata di secondi.
-mi spieghi come ti è venuta voglia di..- si guarda in giro alla ricerca di un vocabolo che non mi avrebbe messo in soggezione.
-fare l'amore?- l'aiuto.
I suoi occhi restano ancora fissi nei miei per qualche secondo -sì- risponde poi.
Sospiro -eravamo in fila al supermercato, giusto?- chiedo, e lui annuisce prontamente -ho voltato lo sguardo verso il forno e ho visto..- mi interrompe.
-una baguette?- chiede ridendo.
Alzo un sopracciglio confusa -no- quasi urlo -un bocconcino. Avevo fame..- scatta sul letto.
-un bocconcino? Scusa qual è il connesso?- chiede cadendo dalle nuvole.
Lo fisso in silenzio per poi scoppiare a ridere.
-non lo so- ammetto -so solo che ho passato la giornata migliore della mia vita- ammetto.
Il sorriso di Louis curva le sue labbra -aaaaaaah- si butta di peso abbracciandomi -anche per me-.
Ma che era pazzo?
-Rox?- oh cazzo. Scatto nel letto spingendo Louis dall'altra parte del letto.
-vestiti, muoviti- gli lancio addosso i vestiti -mia madre è di sotto- infilo le mutande fissando Louis ancora seduto comodo sul letto -che fai?- chiedo infastidita.
Il ragazzo fa una faccia da intelligente -capirà comunque che qui dentro è successo qualcosa- mormora.
-certo, se non ti vesti- gli tira in faccia anche il pantalone.
-ehy- si lamenta saltando giù dal letto. Le sue mani circondano il mio bacino -ricordi che tutto questo è iniziato dalla cucina?- spalanco gli occhi.
-le magliette- rifletto a voce alta.
-già- dice tranquillamente lui alle mie spalle.
Lo fulmino con lo sguardo per poi lasciargli una gomitata che lo fa piegare a metà -sei pazza?- mi chiede.
-vestiti, dirò che...diro che abbiamo giocato alla wii e faceva caldo- indosso di fretta il jeans.
-è al contrario- mi fa notare Louis.
-LOUIS- urlo.
-va bene, va bene- sventola le mani a mezz'aria, arreso -ma sappi che ti amo- sussurra prima di infilarsi i boxer.
Mi sento sciogliere.
Fisso la porta, poi volto lo sguardo verso il ragazzo intento ad infilarsi il pantalone.
Sospiro avvicinandomi e bloccandolo per una mano. Mi alzo sulle punte baciandolo dolcemente -anche io ti amo- sussurro.
Mi giro di colpo quando la porta viene spalancata -e questi?- squittisce mia madre sventolando una maglia e una camicia.
Alzo gli occhi al cielo -stavamo giocando alla wii- certo di svignarmela.
Se lo sguardo potesse uccidere, io sarei nell'aldilà da qualche secondo -non dirmi bugie, Rox- grugnisce mia madre.
Il suo sguardo si posa sul letto disfatto. Okay, mi sono scavata la fossa da sola.
Mi giro verso Louis, sapendo di essere messa da lì a poco in punizione per il resto della mia vita -mi è caduto l'occhio sulla baguette- gliela do vinta.
Il ragazzo ridacchia mentre lancio un'altra occhiata a mia madre che aspetta le mie spiegazioni, che ormai non avevano più significato.
-il più lungo?- sussurra Louis ricevendo un'altra gomitata decisa.
Ride tenendosi la pancia. Mi mancheranno i pomeriggi con questo stupido, allocco, ma comunque speciale ragazzo. Il mio ragazzo.

HO CAPITO SOLO ORA PERCHE HAI CHIAMATO L'OS 'A BAKERY.' HAHAHAHHAHAHA
C'è io la amo, la adoro, è fantastica,magnifica, stupenda, uxvhjfdvdfhu
basta la smetto HAHAHAHHAHA
l'hai azzeccata :3

Nuovo recensore
14/04/13, ore 17:38
Cap. 1:

Wooooooo ragazza e ` una delle poche one shot che mi e` piaciuta fin da subito e poi beh amo Louis, mi piace e anche tanto complimenti :3

Recensore Junior
13/04/13, ore 22:56
Cap. 1:

Ciao :)

Il capitolo è molto bello, mi piace.
E' molto pervy ... molto è dire poco. 
Comunque descrivi molto bene, sei fantastica a scrivere.
Molto brava.

smile lou

Recensore Veterano
13/04/13, ore 22:05
Cap. 1:

Che bellaaaaaa!!! Mi sono divertita troppo a leggerla! Scrivi davvero bene complimenti :)
Mi fa letteralmente morire Louis :') awww quanto sono teneri C:
Bravaaaaaa!!!
baci vale <3
(Recensione modificata il 13/04/2013 - 10:06 pm)