Okay. No, no, no.
Scusatemi per questa introduzione terribilmente criptica, ma non riesco a pensare molto altro: ci sono molti errori grammaticali, specie nel primo capitolo ("Io non ne sapevo niente di loro" invece di "Io non sapevo niente di loro"; "Pensando che era ubriaco" senza il caro congiuntivo "fosse"; "Io e la mia migliore amica Hope, viviamo a Milano" che ha una virgola tra soggetto e verbo, "Poi si soffermo" senza l'accento su "soffermò", tanto per citarne qualcuno, oltre ovviamente della virgola al vocativo, che dimenticate praticamente sempre: "…ehi [virgola] ragazzi [virgola] ci date i vostri numeri??"); inoltre non si scrive "okei" o "okkai", ma "okay", oppure -se proprio siete in dubbio- "ok".
"POV" sta per "point of view", quindi non ha bisogno del genitivo sassone ('s): è la persona (Mia, Hope o chi vuoi tu) che deve averlo (ad esempio: "Mia's POV").
Inoltre, non credo che esista la "Vodka alla carota" -se esiste dovrei seriamente riconsiderare la creatività dei barman, che a quanto pare ho sottovalutato.
È buona norma, scrivendo una fanfiction che non sia comica, cercare non solo di limitare il più possibile gli emoticon, ma anche di provare a eliminarli del tutto, sostituendoli con delle descrizioni vere e proprie.
Inoltre i tre puntolini non vanno abusati, e sono sempre tre. Se volete scrivere di una pausa più lunga, scrivetelo e basta.
Stessa storia per i punti interrogativi e/o esclamativi multipli: se avete intenzione di dare enfasi ad una frase, scrivetelo! (ad esempio, "scusate…ma come vi chiamate??" diventa: " "Scusate…" mi guardai le punte delle scarpe, nervosa. "Ma come vi chiamate?" conclusi, con la voce un poco più alta del normale."
Non sto ad analizzare i personaggi originali, che sono evidentemente la rappresentazione di voi due scrittrici cresciute e con l'opportunità di incontrare i vostri idoli. Dico solo che di cose di questo genere se ne vedono fin troppe, e non sembrate, almeno da come fate comportare i personaggi in questa fic, tanto meritevoli di una storia dedicata. Liberissime di farlo, questo sì, ma un poco di caratterizzazione in più, o magari un qualche cliché in meno -senza contare errori di grammatica e lo stile povero- di certo non faceva male.
Inoltre, una cosa: anche dopo i tre puntolini, se è l'inizio di un discorso, va la maiuscola.
Sentitevi libere di insultarmi. Sono passata anche io nella fase "fan senza speranza e senza talento (senza offesa. Mi riferisco al momento presente, magari avete un talento nascosto da scrittrici che aspetta solo di essere scoperto)". Forse è una frase abusata, ma l'ho fatto per il vostro bene. Magari tra qualche anno mi ringrazierete -o forse mi odierete ancora di più.
Seriamente, rispondetemi sinceramente.
Baci,
Lyu.
PS: "Hope" e "Mia" sono due perfetti esempi dei "nomi che non si devono dare ai tuoi personaggi". Mary Sue ahoy. |
