(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
“Evoluzione” è una storia che ha nel titolo la sua essenza. Racconta un percorso, un cammino compiuto all’ombra di un sogno – quello sognato dalla giovane Wendy sull’Isola che non c’è - che una volta cessato non diviene un rimpianto, ma un ricordo bellissimo che l’accompagna dall’inizio alla fine, dal giorno in cui lo sogna fino a quello della sua morte.
È un sogno che, malgrado splendido, non riesce a pareggiare la bellezza di una vita vissuta a pieno, scandita da gioie e dolori e lutti e amore – soprattutto amore -, da tutte quelle cose che la stasi immobile e perenne dell’Isola che non c’è non avrebbe potuto regalarle. Wendy non si duole al pensiero dell’eterna giovinezza che avrebbe avuto continuando a vivere quel sogno, perché il trascorrere del tempo le ha fatto doni che Peter Pan non avrebbe mai potuto darle: un uomo con cui spartire l’intera esistenza, figli e nipoti a cui raccontare le proprie avventure, rughe, acciacchi e dolori – sì, Wendy ama anche quelli, perché sono la prova che ha vissuto. È questo che è “Evoluzione”: la storia di una vita, meravigliosa nella sua semplicità, ricca e piena nella sua assoluta normalità. Wendy è cresciuta, è cambiata, è andata avanti ricordando ma senza rammarico, conservando nella mente e nel cuore le immagini di un sogno che è felice d’aver fatto ma che è altrettanto felice d’aver superato. Perché è giusto così, perché i sogni sono belli ma la vita, con le sue infinite sfumature, lo è di più.
Queste parole non lasciano nemmeno vagamente intuire tutte le emozioni che ho provato nel leggere – ho gli occhi lucidi ancora adesso, mentre commento – e non rendono giustizia alla profondità e alla bellezza del racconto, ma ci tenevo tantissimo a spenderle, perché si tratta di uno dei lavori più pregevoli in cui mi sia imbattuta da quando frequento questo sito e sono fermamente convinta che meriti un posto di rilievo nella sezione, così che tutti possano sognare il sogno di Wendy e vivere la sua vita attraverso la splendida penna di Elos.

Splendida. Un gioiello. Sono arrivata alla fine con gli occhi lucidi e una sensazione splendida nel petto - un misto di gioia, soddisfazione e commozione difficile da rendere a parole. Potrei star qui a decantarne la bellezza per un'eternità, ma quel che più mi preme farti sapere è quanto m'abbia emozionata. È una storia che tocca l'anima e si annida nel cuore, ed è lì che la conserverò. Complimenti e grazie, grazie davvero.

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Penso che questa storia vada inserita tra le scelte perchè oltre ad essere molto bella è scritta in un italiano corretto e scorrevole.
É facile da leggere e trasmette le emozioni provata dalla protagonista in modi degni di bravi scrittori.
É, oltretutto, una delle poche storie (se non l'unica) in cui la scelta di Wendy di crescere viene vista in modo positivo, proprio come nel lubro, in questa storia Wendy non si pente di essere cresciuta ma ne è felice e insieme alla sua crescita conserva sempre nel cuore il ricordo dell'isola che non c'è.
Non c'è niente di superficiale in questa storia ed è, a parer mio, una delle migliori fan fiction su Peter Pan.

É bellissima! Wemdy che cresce, la sua visoone dei cambiamente, l'assenza di rimpianto...
Mi sono commossa e stó ancora piangendo.per quanto è bella.
Mi ha fatto vedere la storia di Peter Pan sotto un altra prospettiva. In fondo Wendy è molto piú coraggiosa di quanto non lo sia mai stato Peter e...
Insomma è stupemda e sono feluce che tu l'abbia scritta perchè è probabilmente l'unica fan fiction (almeno tra quelle che ho letto) che esprime a pieno la storia di Barrie e non vede Wendy solo come una ragazza/donna disperata pentit della sua scelta e vive nel ricordo solo dell'amore per Peter.
Ripeto bellissima storia!
P.s. Anche a me piace molto quel filn.

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OK.
è stupenda.
No, sul serio, è bellissima.
Il film della Disney non è che mi ha mai eccitato tanto, ma il film della 2003 mi ha fatto tornare la passione per questa stupenda storia.
Che dire? Hai uno stile tutto tuo che si legge bene e che è perfetto per questo genere di storia.
è molto dolce, e credo che, sì, spesso la normalità di tutti i giorni, il poter ricordare un'avventura come quella di Peter e Wendy e poterla raccontare, sia meglio che qualsiasi avventura.
Poter vedere i figli crescere...
Molti si immaginano Wendy dopo L'isola che non c'è seria, triste e piena di dubbi. Io me la immagino senza rimpianti e serena. E che dolce quando parla di Jane...
Jane è in assoluto uno dei miei personaggi preferiti, così dolce... E la coppia JaneXPeter è una delle mie preferite (lo so, sembra strano, ma nel film della Disney Wendy e Peter non ce li vedo insieme. In quello del 2003 molto di più. Sono stupendi lì...)
Veramente bella. è stupenda.
Non ho parole...
Io ho scritto due ff su Peter Pan, se ci vuoi passare...

ma che meraviglia!!!
Che tristezza, e che malinconia... Peter Pan è da sempre la mia fiaba preferita. E' bella sia nella versione "depurata", alla disney (perchè sì, i bimbi che volano, l'isola incantata, le sirene, i pirati...è tutto bello!!) sia, in maniera molto più struggente, nella versione originale. Come dici tu, è una fiaba inquietante, con tutti quei bambini abbandonati e tutto. Ma sopratutto, è una fiaba che evoca un senso di nostalgia, e una serie di "e se invece...?" infinita. Cosa sarebbe successo se Peter fosse restato con Wendy? e se lei fosse rimasta con lui? Non lo potremo mai sapere, certo.
Ma questa tua visione di Wendy in pace con se stessa e con la vita che ha avuto mi è piaciuta davvero tanto.

(E sì, Hook è un film meraviglioso)

Questa storia mi incanta per la sua delicatezza. E il tuo stile mi ricorda il miglior Neil Gaiman.
Ti ho inserita tra gli autori preferiti da un pezzo, e non t'avevo mai commentato.

Era stata sempre buona con Capitan Uncino, Wendy, nelle sue storie. Lo raccontava sempre visto dal suo lato migliore.
Aveva cercato di buttarla in acqua e di uccidere Peter, ma Wendy sapeva che non era colpa sua, non proprio, non precisamente. Era solo la sua natura. La sua storia.
Tutte le storie devono avere un Capitan Uncino. Non sono umane, le storie.

Questa frase un giorno la citerò, se me ne darai il permesso.
Grazie per questa storia. Non suicidarti su Cicerone ;)

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