Meno male che questa volta prima di commentare ho letto le note d'autore, altrimenti avrei pensato come poteva mai fare il protagonista a scrivere mentre veniva assalito da quella piuttosto antipatiche creature ;)
Ma a parte questo, devo dire che la storia mi è parsa molto bella (grazie per la segnalazione), nel protagonista convivono vari sentimenti, in primis certo l'istinto di sopavvivenza nel trovarsi in un luogo oscuro, lontano da tutto quelloche gli è più caro, in un posto felice dove la sua attuale situazionenon era nemmeno immaginabile; si evince che il personaggio non è un vile, combatte con tutto l'ardore possibile, ma anche il coraggio più ardimentoso non riesce a far vincere contro entità feroci (la ferocia è caratteristica tipica della guerra anche se si combatte tra esseri della stessa specie, figurarsi se il nemico è un essere appartenente ad una'altra specie, che ha emozioni e modo di provarle del tutto diverso dal nostro) ed essere sopraffatti da entità del genere a mio parere è anche peggio che se i nemici fossero umani (e che dire poi di trovarsi in una specie di tunnel, è già sarebbe un problema se si è claustrofobici, ma che dire quando in realtà è qualcosa di terrificante (si è trovato un po' nel ruolo della particella alimentare...).
In tutto questo scenario da incubo, in un certo senso è consolante che abbia saputo accettare la sua fine, nonostante l'atroce beffa finale (c'è da sperare che i rinforzi lo vendichino, ma è una soddisfazione che decisamente lascia il tempo che trova, non è certo una cosa auspicabile tornare a casa in orizzontale...). |
