Recensioni per
Il sole è malato
di lady hawke
Scusa il ritardo... come si dice in questi casi! |
Spero leggerai questa recensione nonostante il ritardo. Per me non sei stata nient'affatto patetica, anzi, tutt'altro. Io alla morte di Sirius sono rimasta scioccata (è stato quasi un trauma), sono riuscita a piangere solo quando (due secoli dopo) ho trovato il coraggio di rileggere quel punto. Quindi ti capisco - e capisco Tonks - benissimo. Passando alla storia: all'inizio Tonks trema, un fatto che ho trovato molto appropriato (già abitualmente goffa, immaginiamoci dopo uno shock...) così come il suo guardarsi attorno a cercare i compagni e il restare raggelata scoprendo l'assenza di Sirius, il suo desiderio frenetico di andarsene al più presto. Poi il suo non comprendere (che sfiora l'indignazione) come possa Remus restare tranquillo - una tranquillità che in realtà è solo vuoto - e il suo desiderio di tornare a spaccare la faccia a Moody per la sua insensibilità. Il ritorno a casa mi è sembrato un desiderio più che comprensibile, da che mondo è mondo, infatti, casa è sinonimo di sicurezza per chi, come nel caso di Dora, ha genitori amati che amano. La sua improvvisa perdita di coraggio e la frase messa in corsivo come un cane randagio, fa capire quanto lei sia ancora sconvolta dalla morte di Sirius, quanto non riesca a togliersi il cugino dalla mente. Il modo in cui si sente quasi abbattuta dalla gentilezza dei genitori, ma soprattutto, come si trova svuotata dalle domande negli occhi della madre, è più che realistico. Poi, finalmente, il pianto inconsolabile. Da questo punto, passi la parola ad Andromeda, e vediamo uno shock pure in lei, ma diverso, con più amarezza e rassegnazione. Poi il senso di colpa di Tonks, che non se ne va quando lei ammette quella che crede una sua colpa, ma diviene più tormentato. Il biglietto mai aperto è a mio parere un'immagine che suscita una nostalgia e una malinconia enorme. Mi è piaciuta la tua descrizione del "gioco" che facevano Andromeda e Sirius, quello scambiarsi biglietti. Lei è la cugina grande, che tranquillizzava il cuginetto, tentava di rassicurarlo con quei "Quando tutto sarà finito..." che ora le appaiono così terribili. Il sole freddo è un'immagine più che efficace. |
bellissima storia, complimenti! hai descritto molto bene le sensazioni di tonks e di sua madre e in effetti forse la rowling avrebbe dovuto raccontarci non solo i sentimenti di harry, ma anche quelli di altri suoi amici..perchè sirius è stato un GRANDISSIMO personaggio che sapeva dare tanto alle persone che amava e meritava una vita migliore,una fine migliore. |
Accidenti.. è davvero bella. Mi sono commossa... sei riuscita a farmi piangere... brava! Ciao |
hai ragione, triste e dannatamente bella... ho pianto alla fine e ti ringrazio mi hai dato delle belle emozioni... complimenti anhe per il tuo stile... quasi tutte le tue fanficiton stanno nei miei preferiti.. ancora grazie |
Bella! Tremendamente forte. Le ultime righe sono quelle che mi hanno straziato di più, il gelo di quel sole l'ho sentito sulla pelle. Brava come sempre, davvero! Baci, Vale |
mi è piaciuta è dir poco!!!wow wow wow!complimentissimi^^!sono davvero colpita!scrivi in modo bellissimo!!!se ti va di leggere qlks di mio ne sarei molto felice!!!un bacio |
Davvero bella complimenti! mi è piaciuta tantissimo! |
uno splendido, lucido, indimenticabile missing moment. nei preferiti, senza altre storie! |
Bella! Molto bella! Brava |