Recensioni per
Panic Station
di DontMindMe
Così breve e così dannatamente intensa *-* Mi piace questo far emergere la fragilità di Tony tramite il panico, il suo accorgersi (o ricordarsi?) di essere un essere umano come altri. ll modo in cui si dimostra impreparato è quasi dolce, persino infantile (e già io vorrei coccolarmelo in generale, poi se me lo descrivi così...xD). Insomma: brilliant job, love it ;D |
Mi è piaciuta moltissimo questa storia. E' breve, ma descrive veramente in modo eccellente un attacco di panico, non dal punto di vista esterno, ma interno. |
Ciao. Le crisi di panico di Tony sono state una relativa sopresa per me, me lo sono sempre immaginato depresso, mai ansioso. Ammetto che è stato un colpo di genio a mio parere che ha reso il personaggio unico (di supereroi depressi ne abbiamo anche troppi, grazie tante). Il modo in cui hai descrtto la crisi di panico, il senso di angoscia e il senso di oppressione e di morte imminente che ne deriva è davvero evocativo così come l'incredulità di Tony che non riesce a capire come possa proprio lui avere un attacco di panico. |
Bellissima, davvero. Sei riuscita a descrivere un attacco di panico alla perfezione. |
Ciao, la tua storia mi piace molto. Corta, ma molto intensa. Mi piace il mondo in cui, con poche parole, tu sei riuscita a descrivere quello che Tony prova durante un attacco di panico, e ovviamente sei riuscita ad andare oltre alla semplice paura. |
Non appena ho intravisto il nome di una canzone dei Muse sul fandom, mi sono fiondata a leggere. Devi sapere che la bella gente che analizza la psiche di Tony, preferibilmente con una buona dose di angst, mi garba assai, e lo stesso vale per questa flash. L'ho trovata molto accurata, sia nelle descrizioni dei suoi attacchi di panico, sia per il fatto che hai messo in luce la fragilità di Tony in modo netto e innegabile, così come il suo terrore di fronte alla morte. Il tutto è così vivido che mi sembra di avere Tony davanti ai miei occhi (ma magari, aggiungerei!), solo e spaurito mentre cerca di conciliare la sua parte razionale e quella ancora turbata per gli eventi di New York. Mi ha colpito il modo in cui si pone di fronte a questo problema del tutto nuovo, che non è in grado di gestire: lui, un genio, non può trovare una soluzione, ma solo aspettare che finisca, passivamente. |
Beh, che dire? Breve ma intenso? |