Recensioni per
Sonata N°5, «Primavera» (o anche: I Love Rock 'N' Roll)
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Siccome sono una persona pigra, io prima leggo tutto insieme e dopo recensisco tutto insieme. Ecco perché questa recensione qui arriva subito dopo l'altra. Allora: l'incipit con Tony e la madre!!! Adorabile! Di una tenerezza infinita! Mi è piaciuto tantissimo questo scorcio sull'infanzia di Tony, complimenti. Ma ciò che ho preferito in assoluto è come hai scelto di far sì che Tony facesse pace con il passato, la perdita della madre e il pianoforte: fargli mettere quel pianoforte lì accanto al salotto ma stavolta non in una stanzetta nascosta ma lì bello visibile e in primo piano. E mettere lì così il pianoforte e il ricordo di sua madre davanti ai suoi occhi ogni giorno. Che bella scena. E anche i tempi e i modi che hai scelto: vederlo riprovarci dopo sei mesi la morte e non riuscirci a suonare e poi riprovarci una marea di anni dopo: sì, ci sta. La trovo realistica come cosa. E il piccolo riferimento al viaggio in Medio Oriente pure mi è piaciuto un sacco: fargli fare pace subito prima di rischiare di morire, subito prima di diventare Iron Man, rinunciare al fabbricare armi e cambiare la sua vita! Posso essere sincera? Preferisco questa versione a quella ufficiale, rende gli eventi del film più incisivi secondo me. Rende Tony più deciso, sicuro. Era un cambiamento già in atto in lui. Una narrazione molto migliore :) complimenti!
PS: dimenticavo: è bellissimo come hai scelto di far sì che la musica incida così tanto sulla vita di Tony. Un po' perché la trovo una cosa molto molto IC. Un po' perché per me la musica dovrebbe essere così per tutti :) e quindi mi piace molto leggere storie che si incentrano così tanto su questa tematica e lo fanno così bene.
(Recensione modificata il 25/07/2020 - 10:26 pm)

Recensore Master

Povera Pepper, come la capisco! >.<
Impazzirei con quel baccano nelle orecchie. LOL
(Ora mi starai odiando per aver definito 'baccano' della musica che a te piace).
La storia è molto carina, malinconica nella prima parte. Forse non vedo molto Tony Stark nei panni del muratore, ma a parte questo non trovo i personaggi così OOC.
In fondo quella di Tony è una ferita aperta, e per chi non lo sarebbe?
Pepper è 'lei', il modo in cui si rapporta a Tony è quello che me l'ha fatta piacere nonostante non ami particolarmente l'attrice che la interpreta (ma è perfetta per il ruolo, tanto che non riuscire a immaginare nessun'altra nel ruolo di Pepper) e mi piace moltissimo il rapporto in crescita tra di loro.
Si vede che non sono semplicemente un datore di lavoro e la sua impiegata, ma che ancora non c'è altro. Eppure c'è una certa confidenza, lo spazio per una battuta presa nel modo giusto e per una strigliata senza uscire dai ruoli.
Buona anche la collocazione temporale, poco prima del viaggio che cambierà tutto.
Un po' alla volta arriverò anche alla fanfiction inserita in nota. ^^
Alla prossima. ^^

Recensore Junior

Non so se ti capita mai, ma io mi ritrovo spesso e volentieri a fissare il soffitto di notte... sono un animale notturno costretto a vivere di giorno.
Comunque, ciao!
Sono incappata in questa one-shot, in mezzo alla produzione sconfinata presente nel tuo account, fidandomi ciecamente dei consigli nella bio. Perchè non c'è nulla di meglio che psicanalizzare Tony Stark prima di dormire, concilia il sonno (come se la stesura di due capitoli sulla Stanza Rossa non abbia reso il sonno inesistente).
Considerato che hai scritto la storia prima di Civil War, sono un pizzico basita del tuo intuito, ma ora passiamo alla recensione:
Ho ADORATO la scena iniziale di Tony e Maria, è pura, semplice e racchiude un universo di sentimenti e significati. Hai rappresentato magnificamente il loro rapporto madre-figlio, che nei film viene lasciato intravedere solo in CW per motivi di trama, riuscendo a ricreare una tristezza infinita al pensiero che Maria al pianoforte disturbava il lavoro di Howard... personalmente sono dell'idea che Maria è una santa per aver sposato Howard, ma si è ritrovata in una vita sacrificata dall'incombenza di essere sua moglie per poi finire nel dimenticatoio per tutti tranne che per Tony, che sarà anche la copia carbone di suo padre ma il lato umano l'ha ereditato tutto dalla madre.
Il "sospiro scettico" del piccolo Tony mi ha causato un moto di tenerezza indescrivibile.
Proseguendo con i paragrafi c'è una sorta di crescendo, un'elaborazione del lutto attraverso la musica e l'idea di mettersi a suonare qualcosa.
Ho trovato molto toccante questa parte:
"Erano mesi che evitava quella stanza. L'aveva addirittura chiusa a chiave, come lo studio di suo padre, come la camera dei suoi genitori, come i suoi occhi quando passava nel salone vuoto. Era sempre stato vuoto, ma mai in modo così definitivo, così doloroso."
Il passaggio progressivo che lo porta a sfiorare nuovamente i tasti del pianoforte deve per forza passare per qualcosa che va in pieno contrasto con le note classiche, una sorta di negazione ma su un piano molto più complesso, che porta Tony a rifugiarsi nel Rock.
Menzione speciale: grazie a Dio non ti sei limitata agli AC/DC spaziando un po' sulla scelta musicale, molto apprezzata sia come selta che come gusti musicali. Le pareti che tremano sono terapeutiche, mi sono riconosciuta molto in quella scena, per poi impazzire di gioia nel leggere del complotto di Freddie Mercury (<3).
Hai riallacciato tutto il discorso in questo punto adorabile:
"L'autore dell'inatteso cambiamento sbucò finalmente dalle scale, con un sacco di cemento sulle spalle e un secchio d'acqua in mano. Indossava dei pantaloni da lavoro e una canotta nera, entrambi ricoperti di calce e polvere così come le braccia nude e gli occhiali protettivi, ma lui non parve curarsi del suo aspetto e la salutò con un sorriso naturale, come se non stesse mettendo a soqquadro casa per l'ennesima volta e fosse vestito di tutto punto."
Perchè, con la faccia tosta tipica di Tony, si riallaccia all'impresa edile di riempire il salone vuoto dal punto di vista "materiale" visto che non ci sono più le note del pianoforte a farlo, tale oggetto che sembra innocuo rispetto alla lista disastrosa che presenta a Pepper, ma perchè così innocuo stona, rivelando più di quanto deve.
E poi c'è Pepper. Wow.
Non finirò mai di stupirmi su quanto quella donna riesca a capirlo, che riesca a intuire il rapporto quasi intimo tra Tony e il pianoforte per ciò che simboleggia, e reputa un onore sentirlo suonare.
Bellissimo il passaggio quando non si rende conto di parlare a voce alta, hai scatenato un moto di tenerezza sconfinato... avvalorando la tesi che dopo il 16 dicembre del '91 il mondo ricorda Howard Stark, ma l'unico che conserva gelosamente il ricordo di Maria (e ne soffre di più) è Tony.
Come dicevo, psicanalizzare Tony Stark concilia il sonno, complice anche l'ora indecente.
Complimenti vivissimi, spero a presto,
_T

Recensore Master

Che bella storia! OOC? Follia, follia pura!
Come sai, ADORO la musica rock e tutte le canzoni che hai menzionato. E ti dirò, come Tony a me concentrano tantissimo sia che stia studiando che lavorando. Ma torniamo alla storia.
Mi piace che Tony abbia questa inquietudine dentro e non sappia stare fermo, adoro le battute di Pepper e ho trovato molto profondo e interessante il modo in cui Tony deve cercare di smantellare, sistemare, cambiare, mutare la sua casa. Il suo rapporto con queste mura domestiche e il concetto di famiglia che la casa porta con sé...Beh, l'ho trovato maturo, coerente e spiegato con grande, grande grazia. Poi c'è il riferimento al Medio Oriente, che si riallaccia perfettamente con il film e spezza il mio povero cuore. Devo aggiungere altro?
Brava come al solito

Recensore Master

Ooooh eccomi qui a recuperare anche questa, dopo aver letto il prequel. E per fortuna siamo tornati a livelli sopportabili di allegria e fluff con giusto un goccino ino di angst nell'immaginare Maria che suona al pianoforte e che insegna al suo figlioletto che poi resterà talmente traumatizzato dalla morte dei suoi da non voler più suonare per diciotto ann-ok, ho pianto comunque. Come sono furba.
Concentriamoci di più sulle parti buffose, tipo le solite ingerenze musicali di Tony per il puro piacere di infastidire quella santa delle sua futura moglie o il fatto che sia stata proprio lei a spingerlo a riprendere in mano quella sua passione. Poi mi è piaciuto moltissimo il realismo nel mostrare come alla fine Tony è un essere umano, non un Gary Stu e pertanto sia giustamente un po' arrugginito dopo anni e anni passati a non suonare.
Ah lo scambio di battute "E' strano?" "No non è strano, solo inaspettato", mi hanno fatta miagolare, pensando all'altro contesto nel quale vengono pronunciate ♥ (spero di ricordare giusto)

Prima o poi mi rimetterò in pari, quindi alla prossima ^^
un bacio!

Benni

Recensore Master

Penso di non averlo mai detto direttamente a te, ma purtroppo io ho una pessima abitudine – nel caso l’abbia già fatto, te lo ripeto: quando sono troppo impegnata con studio o preparazione di esami e ho poco tempo da dedicare ad altro, passo su Efp solo per leggere e recensisco ciò che mi piace parecchio dopo. Qualche volta, in realtà, lo faccio anche quando non sono sotto esame; mi piace leggere più volte le storie che mi piacciono prima di commentarle, che ti devo dire. LOL.
Questo inutile preambolo in realtà serve a spiegare per quale motivo mi presento così tardi a recensire questa... la chiamo “storia” in mancanza di un appellativo migliore, perché non ci sono parole abbastanza belle per esprimere quanto sia straordinaria.
Dunque, comincio: il passato di Tony. Non so se lo sai, ma il passato di Tony – e anche di Pepper in realtà, ma cerchiamo di non sviare troppo – mi ossessiona. Amo follemente pensare a lui piccolo, bambino, con gli occhi grandi e la testa intelligente, le mani già sempre sporche di benzina e sul volto i segni di una crescita matura, troppo matura. Penso sinceramente che la sua infanzia sia un ottimo spunto per qualsiasi storia, ma, allo stesso tempo, sia difficilissima da utilizzare perché il rischio di sfociare nel banale, nell’eccessivo o nel ridicolo è in agguato in ogni istante. Il solo fatto che tu abbia deciso di correre questo rischio mi ha attratta immensamente.
Inoltre, tu hai saputo creare una storia meravigliosa, mi mancano le parole e non riesco a descrivere la bellezza per quanto sia incredibile. L’ho letta da parecchio tempo ormai e sono ancora qui che boccheggio senza fiato.
Ho letto tantissime storie che utilizzano il passato di Tony come strumento per farne analisi interiori e spesso anche per far emergere da qualche dettaglio il rapporto Pepperony, ma la tua one-shot è diversa da qualsiasi altra per l’originalità dell’idea di base e il modo in cui l’hai sviluppata durante lo scorrere degli eventi, sempre sapientemente intervallati o accompagnati da potenti e spesso anche commoventi slanci introspettivi.
L’uso dei flashback è perfetto in questo contesto e la struttura circolare che hai creato con l’accostamento di Tony allo strumento – il piano. AW, io amo il piano. *Aspetta, pensa, ma non lo sa suonare... pazienza, lo ama ugualmente* - prima con la presenza della madre e poi con quella di Pepper. L’immagine di Maria che si lascia andare alla musica nella semplicità di un qualsiasi pomeriggio e il piccolo Tony che la spia senza avere il coraggio di disturbarla mi appare tanto veritiera da farmi sentire qualcosa nel petto e il modo in cui questo ricordo accompagna Tony durante la sua vita, dopo l’incidente, quasi perseguitandolo, è di una bellezza struggente. ♥
Mi è piaciuto vedere come hai inserito alcuni missing moments del primo film – la reazione di Tony alla morte dei genitori, il progressivo cambiamento della sua vita a capo delle Industrie, la realizzazione della sua casa così come la conosciamo, alcuni momenti con Pepper – il tutto utilizzando la presenza di quel pianoforte su cui la Mark II cade rovinosamente alla sua prima uscita. LOL. In tutto questo, sei anche riuscita a mantenere perfettamente IC i personaggi: Tony è perfettamente lui, dall’inizio alla fine, da piccolo, adolescente appena orfano, adulto, Maria è come l’ho sempre immaginata, caratterialmente simile a quella parte del figlio più sensibile e dolce ed emotiva, luminosa e profondamente innamorata del suo bambino, Howard, con le allusioni alle “frivolezze” e alle “cose inutili”, pur nella sua assenza, è pienamente lui e Pepper è se stessa al mille per mille.
Che altro dire? Una delle storie più belle del fandom, nient’altro. Mi congratulo pienamente con te e spero di leggere altre meraviglie uscite dalle tue dita. *-*
Un abbraccio e alla prossima!
Mary.
PS. Sono stata troppo prolissa e insensata, non è vero? Pardon, prometto che la prossima volta mi comporto meglio. *Risata malefica ed isterica e corre via saltellando e canticchiando inneggiando alla Pepperony e alle meravigliose autrici che scrivono troppo bene.* <3

Recensore Veterano

Ciao.
Sono incappata quasi per caso in questa one-shot e l'ho davvero davvero adorata!
Ho un affetto tutto mio per il signor Stark, che sula persino dal “fangirlismo” e non ho potuto non lasciarmi prendere da questa lettura.
L'arco di vita di Tony descritto con la musica è una bellissima idea e sei riuscita a catturare istantanee molto vivide ed eloquenti, mettendoci dentro tutto quello che il personaggio è, tutte le sue sfumature, descrivendo i suoi cambiamenti in maniera perfetta, senza snaturarlo.
Quel suo “mettere da parte” la musica classica dopo la morte dei suoi genitori che coincide con lo stato di menefreghismo un po' insensibile in cui lo troviamo all'inizio del primo film, e quel ritrovare man mano sentimenti più importanti – dalla “filantropia”, all'amore per Pepper, alla generosità – che segna l'evoluzione che il personaggio ha nella saga filmica è resa veramente bene, con una prospettiva originalissima.
I dialoghi tra Tony e Pepper sono meravigliosamente IC (e loro sono la madre di tutti i miei OTP, quindi tendo ad essere un po' esigente in merito :P). Insomma, in questa storia ho trovato davvero tutto quello che amo dell'universo “starkiano”
E, personalmente, ho adorato il “prequel” sulla villa di Malibù (la buon'anima, quanto mi è pianto il cuore quando l'ho vista saltare in aria) e su come è arrivata ad avere l'aspetto con cui l'abbiamo vista nei film.
I salti temporali funzionano benissimo e non si perde mai il filo. La fanfic si lascia leggere che è un piacere!
La storia è scritta magnificamente, in maniera impeccabile e qualsiasi commento io possa fare sulla scrittura non potrebbe che essere una lista di aggettivi entusiasti e superlativi di superlativi, quindi: BRAVISSIMA! E grazie davvero per averci regalato questa perla.

Ciauz!
Alki

PS: mi associo alla protesta per lo scempio musicale del terzo film ù_ù

Recensore Master

Sono quasi le tre del mattino e i miei neuroni - o meglio, il mononeurone che ancora gravita, in piena solitudine, nella mia scatola cranica - già solitamente malfunzionanti sono annebbiati dalla stanchezza e dal sonno, ma non me ne frega 'na cippa perchè tutto questo è AMORE ALLO STATO PURO e io sento l'esigenza di gridarlo a pieni polmoni adesso. Se non rischiassi di far sobbalzare i miei e i vicini, lo urlerei davvero.
Faccio fatica a scegliere da quale punto cominciare, perchè le cose che ho amato sono tanto numerose che, come al solito, c'è il rischio che mi perda qualcosa per strada. Scriverò di getto tutto quel che mi viene in mente e, viste le premesse, capirai che t'attende il solito papiro privo di senso - sono quasi le tre del mattino, compatiscimi.
Tony che suona il piano. Ecco, parto da qui, perchè la visione sarebbe bastata, di per sè, a farmi innamorare di questo racconto. Ce lo vedo TANTISSIMO ed è un'immagine idilliaca, addirittura migliore della versione "muratore fai da te" - e ho detto tutto, ma proprio TUTTO. Ora, la trovata è splendida, ma la straordinarietà del racconto sta senza dubbio nel modo in cui l'hai sviluppata. Un'idea geniale, se non si ha la capacità di concretizzarla e articolarla, vale bene poco (almeno secondo me). La scena iniziale ha lasciato immediatamente presagire la bellezza dell'intera storia. Il mio cuore non può sopravvivere ad un piccolo di Tony che ascolta la madre suonare e le chiede di insegnarglielo, non può; inevitabilmente, è straziato e lacerato e lo è ancor di più di fronte all'insensibilità e al materialismo di Howard che, questa volta, colpiscono non soltanto il figlio, ma anche la consorte. Ho amato profondamente quella scena perchè rispecchia alla perfezione il modo in cui immagino il rapporto tra Tony e Maria - lo faccio in modo del tutto campato in aria, visto che di lei non sappiamo assolutamente nulla, ma non riesco a non vedere le cose in questo modo. Sarà che sò sentimentale, che la mamma è sempre la mamma, ma con un padre così assente e freddo non posso che figurarmi una Maria doppiamente chioccia e materna.
L'introspezione di Tony. Qui devo ricorrere ad un neologismo, perchè "amare" non è abbastanza. Lo sanno anche i sassi quanto tu sia brava, in questo campo, ma nella circostanza ti sei superata - e considerando le meraviglie che hai realizzato fino ad ora, è assurdo che tu sia riuscita a farlo. Probabilmente, l'elemento vincente è stato il rapporto/l'interazione con il pianoforte, strumento di per sè meravigliosamente affascinante, al quale hai saputo attribuire un valore affettivo/evocativo splendido, rendendolo il veicolo delle emozioni del protagonista e la fonte da cui sgorgano ricordi, immagini e sensazioni passate ma, in realtà, mai trascorse. Il pianoforte fa da tramite tra il Tony del passato e quello del presente, è una sorta di anello di congiunzione, di nesso...La mia sconclusionata analisi banalizza senza dubbio quella che ho trovato un'operazione straordinaria, sia sul piano strettamente narrativo che su quello emotivo.
Eccezionale, davvero.
OOC? Mia cara, dimmi, dove la vedi sta cosa? *aguzza la vista* Posso assicurarti che di OOC non c'è assolutamente nulla - non saresti in grado di mandare OOC Tony e Pepper nemmeno volendolo. Pepper. Quant'è splendida quella donna? Quant'è bello il modo, dolce e discreto, con cui si affianca - e non solo fisicamente - a Tony, il modo in cui ne coglie il turbamento e le emozioni più recondite, in cui lo rispetta e gli fornisce, senza essere pedante nè invadente, il suo appoggio? Pepper, nella circostanza, si sarebbe comportata esattamente in questo modo. E il disagio di Tony nella scena in cui suona davanti a lei? L'insicurezza, il dolore, la rabbia, lo sfogo che è un confronto con se stesso e con le ferite che non si son mai rimarginate - e, probabilmente, mai lo faranno - e il bisogno di ricordare, rievocare, tornare a suonare. Il tutto raccontato attraverso gesti, mimica facciale, sguardi, smorfie, battute intrise di amaro sarcasmo che nascondono - o meglio, provano a nascondere - la malinconia e la tristezza: ogni dettaglio rivela qualcosa, ogni particolare concorre a tratteggiare, con efficacia e pienezza straordinarie, lo struggente ritratto di un Tony splendido nella sua debolezza e nella sua umanità.
Sei braverrima, punto.
*mette tra i preferiti e fila a nanna*

Recensore Junior

Carina l'idea! Belli i pezzi a salterello nel tempo, da bambino a pre Iron Man.. pensavo che avresti fatto un altro salto a quando lo sfondava il piano, tanto per chiudere il cerchio XD comunque hai fatto benissimo a non piazzare OOC tra gli avvertimenti, che poi la leggo col pregiudizio. (la leggo comunque perchè l'hai scritta tu, sennò non l'aprirei proprio XD)

Recensore Master

Complimenti! Mi è piaciuta moltissimo la storia. L'idea di Tony che sia propenso ad un genere musicale così diverso dal solito Rock'N'Roll è strano... Però l'idea mi piace. In effetti mi sono sempre domandata il perché lui avesse un piano forte in casa, se poi non lo utilizza... Mi sono divertita tantissimo nel leggere la tua storia! 
Molto commuovente è anche il coinvolgimento della madre. E' stato fantastico inserire un elemento così nostalgico e doloroso per lui, ma il suo voler imparare a suonare il piano forte perché lo faceva anche la madre mi ha commossa oltre ogni modo. Si sa che Tony non ha avuto un'infanzia idilliaca, o normale, come ogni altro bambino, e il suo continuo passato sembra voler spuntare all'improvviso giusto per scombussolargli la vita.
E Pepper? E' stata straordinariamente comprensiva nei suoi confronti. Se prima l'amavo, adesso sono totalmente pazza di lei! E' fantastica e Tony è stato incredibilmente sciocco nel non accorgersi di lei, prima. 
Oh, grazie per la storia. E' stata molto bella. =)
Un bacione e alla prossima! 
MissysP ♥
 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

Recensore Master

Che dirti...ho visto questa storia nascere, crescere, evolversi e rotolare sul mio word XD ahah!
Scherzi a parte, è stato bello poter passare una settimana o poco più ritrovandoci alla solita ora, solito posto con il solito Tony muratore...(senza armatura, ma quella è un'altra storia e_é)
Il complesso finale è fantastico e mi ripeto nel dirti che è stato fortissimo vedere il passaggio dal 'lo vorrei così...', a leggere in modo preciso cosa avevi in mente.
Una specie di storia nella storia x3 sei bravissima come sempre e farti da beta è un piacere perché fai davvero pochi errori e coinvolgi i lettori <3
Bravissima Claude (che oggi risentivo il gobbo di notre dame  lo chiamano 'Clode Frollo' e io D: ...claudia ç_ç XD <3 )
ti voglio bene, continua così!!!

<3
tua
Quasimodo XDDDDDDD <3

P.s.
FREDDY FOREVER <3
(Recensione modificata il 06/05/2013 - 09:29 pm)

Recensore Master

Ciao! Devo ammettere che questa storia mi ha piacevolmente stupita, un po' perchè hai reso protagonista la cosa a cui tengo di più a questo mondo e cioè la musica e poi perchè sei riuscita ad inserirla in un contesto in cui, sì è stata sempre presente, ma che con l'ultimo film è andata un po' a farsi benedire *prende a martellate Shane Black, anche per queeto motivo*
L'inizio è molto malinconico, ma è quella malinconia che fa sempre piacere leggere e che ti lascia addosso anche un po' di dolcezza. Sembra quasi una specie di "composizione ad anello" perchè sei partita a descrivere emozioni forti e delicate come quelle di Maria e del piccolo Tony per poi riprenderle alla fine della storia, con un Tony adulto e la sua-non ancora sua Pepper.
La parte centrale è posseduta dal rock più potente e quello che più adoro, quindi complimenti :P
Bella shot, brava.
Alla prossima

Recensore Veterano

Ciao! Partiamo subito con il dire che se per caso avessi visto un OOC per QUESTO te l’avrei fatto togliere a forza perché credo che raramente si sia visto qualcosa di così assolutamente IC come questa storia. E’ vero, Tony ci smartella l’anima con il rock duro e puro, ma è pure vero che un pianoforte in casa ce l’ha e, ammettiamolo, chi ha un piano in genere è perché almeno una volta nella vita lo ha suonato. Iniziando a leggere la tua storia, ancora nella parte ambientata nel passato, mi sono cominciata a chiedere come mai Tony avesse un pianoforte in salotto e mi sarei presa a randellate perché, con tutte le volte che ho visto i film, non me lo sono mai realmente chiesto. E quindi già solo per questo ti ringrazio. Dire poi che questa storia mi è piaciuta sarebbe riduttivo. L’ho letteralmente divorata e mi sono buttata sulla recensione anche se avevo acceso il pc per tutt’altro. La parte iniziale con Maria e i ricordi di Tony nella seconda parte sono struggenti e ti lasciano un senso di malinconia, attenuata solo dalla consapevolezza che Tony, piano piano, viene a patti con il suo passato proprio grazie alla musica. La colonna sonora della storia, AC/DC e tutti gli altri che, da infame incompetente in materia quasi non conosco, è assolutamente in tono con l’atmosfera e ci riporta nel laboratorio di Favreau, così lontano dai jingle natalizi che abbiamo sentito ultimamente (e che, per quanto abbia apprezzato Tony che ancheggia sulle note di Jingle Bells, stanno a Tony Stark come i cavoli a merenda). Le solite schermaglie con Pepper, la sua pazienza nel sopportare musica e calcinacci (d’altra parte non può fare molto più che lamentarsi, la casa è di Tony e ci fa quello che vuole) e poi il suo tatto nel gestire il ritorno al “classico” sono fenomenali e assolutamente come me li sarei immaginati da lei.
Non mi rimane che farti davvero i complimenti per questa storia!
Alla prossima
Even