Ne è passato di tempo, eh? Ho visto che il tuo ultimo aggiornamento risale alla fine dell’anno scorso, così ho capito che ogni tanto bazzichi ancora efp (spero). Avrò avuto questa one-shot tra le preferite da circa mille anni ma l’ho letta soltanto oggi, forse perché lì per lì non avevo tempo, poi sai, sono stata per un bel po’ lontana dalla scrittura (e lettura, a parte manuali), quindi... ho “latitato”, diciamo, anche da efp, poi ieri sera riguardavo i preferiti e mi si è ripresentato sotto gli occhi questo racconto che, pur breve, ho trovato fantastico (l’importante non è la lunghezza, ma il saper dire il giusto, e tu hai saputo farlo). Si sente che dietro c’è lo spunto di un’esperienza reale; non solo è molto realistico e rispecchia benissimo un momento di vita di transizione, ma si percepisce anche quella malinconia struggente che fa stringere il cuore, tipica di quei periodi, insieme anche alle insicurezze di fine adolescenza, di chi si trova davanti ad un futuro ignoto anche nei sentimenti, e in qualche modo ne è impaurito.
Quasi mi stupivo di tutti i problemi che il protagonista si fa durante la prima sera: okay che magari non è facile accettare una simile consapevolezza (dipende dall’educazione che hai ricevuto) ma arrivare addirittura a desiderare di essere una ragazza mi sembra eccessivo, perché, in fondo, certe cose si possono fare lo stesso…^^
Però, a parte l’idillio tra i due e la scena del bagno dell’acqua ghiacciata descritta così bene da farmi sentire i brividi in prima persona, ciò che più ho adorato sono i particolari da giovani scapestrati in vacanza, che vivono all’estremo senza preoccuparsi delle conseguenze: i soldi che finiscono e loro non se ne curano: chissenefrega, si farà l’autostop (cosa dal sapore nostalgicamente anni ‘70-’80). Ma poi la fortuna è dalla loro perché in tasca riescono sempre a racimolare qualche spicciolo per soddisfare gli sfizi o riempirsi lo stomaco, e alla fine trovano anche i soldi per l’autostrada! Ah-ah, beati loro, ancora giovani e “immortali”, che fanno il bagno nudi e dormono sulla spiaggia bagnati (se ero io, la mattina dopo avevo la febbre a 40!^^’’). Ma in ultimo, cito le due battute che più ho adorato: “nessuno voleva bruciare i poeti”, e “quindi niente fumo tra le sette e le otto”. Sono questi i piccoli particolari che mi fanno amare quello che leggo. Il “companatico”, come lo chiamo io, le abitudini, i caratteri dei personaggi che vengono fuori da semplici battute sul quotidiano. E poi quel non voler bruciare i poeti, anche da parte di una ciurmaglia appena uscita dalla Maturità… insomma, i poeti sono sacri, no? Anche per loro.
Un bacione e alla prossima. Scrivi sempre benissimo! ;)
Susy

Mi hai risollevato una giornata no. Grazie :) (e allora non sono l'unica a sperare che le amicizie delle superiori non finiscano dopo il liceo...)

ed eccomi anche qui....mi è piaciuta veramente tanto...di solito nn amo molto le one-shot..mi sembrano "troppo brevi", troppo veloci...la tua ha una strana lentezza che mi ha preso...bravissima..

bella, anche se triste, la fine di un periodo e l'inizio di uno nuovo sono argomenti spinosi, ma sei riuscita a trattarli con delicatezza e senza cadere nel banale con un finale molto dolce (e poi io sono una patita dello yaoi XD)