Recensioni per
L'ultima estate
di SNeptune84

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/12/14, ore 21:46

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 4.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Ciao! 
Eccomi qui, ho con curiosità aperto questa one-shot perché mi ha subito interessata l'ambientazione e sono contenta di averlo fatto. 
Il tuo stile di scrittura mi piace, è fluido e chiaro. I personaggi sono interessanti e devo dire che se apprezzo molto Lorenzo, Jacopo  va un pò in seconda linea se vogliamo metterli a confronto. Nonostante ciò Jacopo acquista un pò di più quando alla fine Lorenzo fa quel che fa perché ama più la musica di lui e sono rimasta sorpresa per la sua scelta finale, drammatica e quasi teatrale. Per me hai saputo dare un'atmosfera di un certo tipo, con un finale commovente che mi ha lasciato una certa amarezza. E' un argomento complicato e poco semplice, ci vuole una certa serietà per poterlo affrontare ma secondo me lo hai reso bene. 
Complimenti ^^ 

Recensore Master
20/08/13, ore 21:49

Buonasera!
E sono finalmente riuscita a venire a leggere questa storia, perdona il ritardo! >_<
Che dire... ho come la sensazione che a te riescano meglio queste storie velate di malinconia che non quelle romantiche a lieto fine, sai? Trovo che tu ci metta una profondità maggiore anche a livello stilistico. Comunque, venendo alla storia, mi è piaciuta. Lorenzo e Jacopo sono dei bei personaggi, forse più Jacopo di Lorenzo, perché Lorenzo rappresenta leggermente di più lo stereotipo dell'"artista tragico" che arriva a compiere gesti estremi pur di non rinunciare all'elemento che lo caratterizza, in questo caso la voce. Jacopo in questo senso è più genuino di lui, con tutte le sue ingenuità e insicurezze. Penso che di questa storia sarebbe interessante farne una long, anche di pochi capitoli, per sviluppare al meglio l'ambientazione e i personaggi del cugino Amedeo, e magari anche il rapporto di Jacopo coi genitori o perché no Lorenzo stesso e i motivi che l'hanno portato a staccarsi dalla sua famiglia (motivi che si possono intuire anche qui, comunque).
Per il resto, si sente che a questa storia ci tenevi particolarmente e il risultato, perlomeno per quel che è parso a me, è gradevole.
A presto! :)

Vit

Recensore Master
25/07/13, ore 10:47

Ciao!
Ho voluto leggere questa tua storia anche se sapevo che mi avrebbe depresso da morire XD
Mi hai ricordato tanto una puntata di cold case che ho amato e mi ha fatto versare un mare di lacrime.
Mi è piaciuta molto e in particolare il discorso sulle cicale e l'ultima frase dove accenni alla morte di Jacopo e nuovamente alle cicale.
Mi ha emozionato e del resto non poteva essere diversamente.
A mio avviso c'è solo qualche virgola fuori posto ma per il resto mi sembra ben scritta! Complimenti

Recensore Junior
18/07/13, ore 14:16

Eccomi, come promesso all'inizio, a lasciare la recensione per la storia partecipante al Queer Contest!

-Correttezza grammaticale: 4.8\5;
-Stile e lessico: 4.8\5;
-Originalità: 9\10;
-Attinenza al tema: 3\5;
-Credibilità della trama: 3.5\5;
-Caratterizzazione dei personaggi: 7\10;
-Gradimento personale: 7\10;

Totale: 44\50 ---> 39 + 5 per il finale più triste: "Una volta raggiunta la vetta, la discesa è tanto rapida quanto inesorabile"


1) Correttezza grammaticale: questa recensione parte in modo molto positivo: con dei complimenti per la grammatica! Io adoro le persone che scrivono bene e che stanno attente alla correttezza grammaticale (chiunque abbia ricevuto una mia recensione lo sa), nonché chi sa dare ordine al testo.
Devo dire che ho trovato pochissimi errori rilevanti – per lo più qualche imprecisione – che ti elencherò qui sotto, nel caso volessi correggerli:

-Le virgole prima delle "e" congiunzione: a meno che la frase che inizia per "e" non sia un'incisiva, le virgole con la "e" congiunzione non vanno mai messe;

-I tre puntini di sospensione: che devono essere staccati sia dalla parola che li precede che da quella che li segue, secondo le regole grammaticali attuali;

-"dii" dovrebbe essere "dei" a pagina 16;

-"invasivo" dovrebbe essere "invadente" a pag 19, perché si riferisce ad una persona: invasivo è un termine prettamente medico.

-Paragrafi: per rendere il testo meno "mattone" – qualsiasi tipo di testo – deve essere diviso in paragrafi contrassegnati da una rientranza di tre punti nella riga iniziale, o staccati con una riga vuota dal paragrafo precedente. Non lo conto come un errore, è solo un piccolo consiglio.

-"Andrebbe convincere i miei genitori e mio cugino di questo": non ricordo in che pagina sta, comunque qualcosa non mi quadra in questa frase. Non lo so, forse ci vuole una "a" tra i due verbi all'inizio, ma anche così c'è qualcosa che suona stonato. Non so, prova a rileggere la storia, a me da quest'impressione che ci sia un'imprecisione grammaticale.

2) Stile e lessico: il tuo stile di scrittura mi piace abbastanza: è molto chiaro e pulito, piuttosto preciso e adeguato. Ad esempio, mi sono piaciuti molto i rimandi alla lingua fiorentina, che contribuiscono notevolmente a dare un tocco di realismo e di ambientazione al racconto: per tutto il tempo, non ho fatto che leggere i dialoghi con l'accento toscano!
Tuttavia, ti suggerirei, per questioni di stile, di aggiungere qualche piccola parte introspettiva, qualche breve paragrafo un po' più riflessivo e profondo, per rendere il tutto un po' più profondo e commovente.
Insomma, in poche parole, ad esempio, il finale secondo me doveva presentare uno stile riflessivo un po' più marcato, in modo da commuovere ancora di più il lettore (con me ci sei arrivata vicina, ma sentivo che mancava qualcosa, nonostante la situazione fosse molto triste e drammatica.)

3) Originalità: diciamo che ho trovato la storia abbastanza originale: di storie LGBT ambientate nei '60\'70 ne conosco parecchie (è lì che è iniziata la cinematografia apertamente gay), di storie d'amore di quel tipo con quel genere di finale tragico anche (quasi tutte a tematica lesbica, però – leggasi "sindrome della poiana") e anche di racconti – anche storie vere – di persone affette, purtroppo, da quella terribile malattia che è il tumore.
Non avevo mai visto, però, tutte e tre le cose insieme. Inoltre, devo aggiungere che hai saputo mescolarle e giostrarle in modo quasi perfetto – qualche imprecisione e qualche mancanza c'erano – facendole collidere in un finale un po' inaspettato e molto triste.

4) Attinenza al tema: e qui c'è qualcosa che non va ... penso che ti sei incentrata un po' troppo sul fattore "malattia" e un po' troppo poco sul fattore "queer". Le esperienze dell'autoaccettazione, dell'omofobia, del coming out, della paura di essere scoperti ecc. secondo me andavano considerati in modo più approfondito, perché era questo quello che desideravo leggere.
Nella tua storia, purtroppo, occupano una parte troppo piccola e troppo poco importante, rispetto al tema della malattia, che diventa l'elemento predominante, con questo finale così drammatico.
Come avevo accennato nel bando, non bastano due uomini che si amano a rendere una storia LGBT, ma è tutto ciò che fa parte di quel mondo: si potrebbe scrivere un racconto queer anche senza una storia d'amore, persino ambientando il tutto solo nell'età infantile.
Sinceramente, quando ho letto che era una storia ambientata negli anni '70, mi aspettavo di leggere qualcosa di più su come si viveva la realtà omosessuale all'epoca, magari facendo riferimento a fatti realmente accaduti in quegli anni – visto che è allora che è iniziato il movimento per la rivendicazione dei diritti dei gay – o anche ai famosi giornali di stampo omosessuale (all'epoca ne esistevano più di oggi, pensa).
Insomma, avrei preferito qualcosa di più specifico, anche se la storia era molto bella :-).

5) Credibilità della trama: allora, allora, allora ... per cominciare, mi complimento con te per le molte correttezze storiche che ho riscontrato, prima ancora di leggere le note finali e che già avevo notato. Nonostante tutto, però, ci sono alcune imprecisioni di 2 tipi: reazioni umane e imprecisioni mediche.

- Quando dico "reazioni umane", mi riferisco quasi esclusivamente al pezzo in cui Amedeo, dopo aver visto L e J baciarsi, li capisce e li accetta quasi immediatamente, dopo un breve discorso di due frasi di J.
Nella mia esperienza e anche in quella di miei amici gay e lesbiche, posso dirti che non è così semplice: quando uno ha pregiudizi omofobi radicati come Amedeo (come hai lasciato intendere nella prima parte) è davvero difficile fargli cambiare idea e convincerlo che l'omosessualità è una cosa normale. Non basta vedere che 2 persone sono felici insieme, credimi: il percorso è molto più lungo – o quantomeno non così immediato – e talvolta anche "doloroso".
Insomma, è successo in modo troppo brusco e rapido, secondo me: un attimo prima li disprezzava, un attimo dopo li accetta. Sinceramente, mi sembra alquanto irreale e forzato: sarebbe stato meglio descrivere un percorso più lungo, dettagliato e "a tappe", sul tema dell'accettazione.

- Parlando di "imprecisioni mediche", invece, mi riferisco alla malattia di L: lo so, nelle note hai già scritto che ti sei presa qualche "licenza poetica" (anche se non si chiamano così, quel termine si riferisce solo alle libertà linguistiche) che posso anche accettare, tuttavia ci sono diversi elementi troppo irreali.
Prima però è necessaria una premessa: non ho mai studiato medicina, ma avendo avuto diverse esperienze personali – anche se indirette – con le patologie oncologiche, ne so abbastanza: diciamo che la lotta a questo genere di malattia è iniziata più o meno dopo il 1971, quando si è iniziata ad avere una percezione più corretta e precisa di questo male.
Ora, tenendo presente questa data, se non sbaglio, la storia è ambientata nel '73: quindi, il fatto che J alla parola "reparto oncologico" capisca subito di cosa si sta parlando, mi sembra alquanto improbabile: la prima persona che ho conosciuto affetta da tumore è morta nel 2002, quindi in tempi piuttosto recenti, eppure, prima della diagnosi, nessuno di noi in famiglia aveva mai sentito il termine "oncologia" e non sapevamo assolutamente niente di tumori, nonostante viviamo in una zona non ad alto rischio, ma quasi.
Insomma, mi sembra strano che J sia così informato, considerando che nel '73 la lotta ai tumori era relativamente "neonata".
Anche il fatto che L lo sapesse da 5 anni è troppo strano: la persona di cui ho parlato prima è morta in soli 4 mesi, dopo la diagnosi, e ti ricordo che era il 2002, quando già l'aspettativa di vita era molto maggiore, rispetto agli anni '70.
Mettici pure che L non faceva la chemio: in quelle condizioni e in quel periodo storico, con un tumore alle vie respiratorie non sopravvivevi più di qualche mese, con o senza la chemio, tranne in casi estremamente rari, ma comunque con la chemio.
Inoltre, mi sembra improbabile che L sia riuscito a nascondere il tumore a J per tutto quel tempo: si tratta di una malattia progressiva, che uccide lentamente, ma con costanza, ed è pressoché impossibile trascorrere quasi un mese a stretto contatto con una persona e non accorgersene: la debilitazione è lenta, ma molto evidente.

6) Caratterizzazione dei personaggi: diciamo che i personaggi sono resi abbastanza bene, anche se li trovo un po' "sbiaditi" e dai contorni poco netti. Si può rendere perfettamente il carattere di un personaggio con pochissime frasi, conferendogli indirettamente anche un aspetto fisico che gli corrisponde.
Oppure, al contrario, si può fare una descrizione talmente appropriata, emblematica e magari anche allegorica di una persona da permetterti di intuire immediatamente la sua personalità.
Qui, nonostante ho trovato il personaggio di L molto ben caratterizzato, J mi sembra abbastanza incolore, tanto che nemmeno riesco a figurarmelo fisicamente e Amedeo quasi un'ombra.
Manca qualcosa, insomma, un po' più di "personalità", qualche tratto distintivo in più.

7) Gradimento personale: nonostante le varie imprecisioni, mancanze ecc. devo dire che la storia e il modo in cui è stata scritta mi sono piaciuti: l'atmosfera è resa in modo davvero impeccabile, il linguaggio – per quanto semplice – è preciso e limpido, la grammatica ottima, il finale molto commovente e gestito abbastanza bene e l'idea di fondo abbastanza buona.
Devo aggiungere, però, la quasi assenza dell'elemento "queer", l'irrealtà di alcune situazioni e un'eccessiva "rapidità globale": mi spiego, secondo me, questa storia meritava più capitoli e più approfondimento, con un ritmo più cadenzato e meno rapido, per darti il tempo di affezionarti maggiormente ai personaggi, in modo da rendere il finale ancora più commovente e memorabile.
In conclusione, molto bene, ma si può ancora migliorare.

Lilith

Recensore Veterano
16/06/13, ore 16:52

Ciao credo sia la prima storia che ti recensisco...
Mi piace il modo fluido con cui scrivi creando le atmosfere giuste... almeno secondo il mio modesto parere.
Nonostante sapessi come sarebbe andata a finire già dall'inizio, l'ho letta comunque e l'ho trovata davvero tenera e ricca di tristezza e sentimento.
A dirla tutta, a volte mi sono dovuta fermare per asciugare le lacrime che offuscavano la vista e mi impedivano di leggere il continuo, o a volte mi sono imposta una pausa solo per riprendere fiato e scacciare il senso di vuoto e il magone che si creavano andando avanti.
Sai la loro segretezza dovuta all'epoca mi ha ricordato un po' il film 'I segreti di Brokeback Mountain' nonostante questo sia ambientato almeno vent'anni prima se non sbaglio... che tristezza...
Va beh, comunque ti ringrazio e complimenti davvero sinceri per aver ideato una storia così appassionante... ti perdono per la licenza poetica che ti sei presa xD!
Alla prossima!

Recensore Master
12/06/13, ore 11:14

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Il motivo principale per cui segnalo questa One Shot per le scelte è il fatto che, sebbene sia una storia dal finale triste, riesce a raccontare alla perfezione l'amore in tutte le sue forme, anche quando questo diventa troppo.
Infatti, l'amore che Lorenzo prova per la musica, per il canto, è più forte di quello che prova per Jacopo. Il pensiero di non dover cantare lo destabilizza a tal punto da farlo decidere di togliersi la vita.
E' una storia che ci insegna tanto su quanto siamo disposto a lasciar andare di noi stessi per inseguire un sogno, e quanto cadiamo in basso quando questo diventa irraggiungibile.
Nonostante per me il suicidio sia un gesto incomprensibile, questa storia mi ha fatto vedere che purtroppo non sempre c'è un'altra soluzione, nella mente di chi compie questo gesto.
Questo, unito all'ottimo stile dell'autrice, mi ha portata a scrivere questa segnalazione.
Un saluto,
Serelily

Recensore Master
01/06/13, ore 16:27

Non mi sono dimenticata di recensire, ma non volevo farlo,
perché questa storia è tanto bella quanto triste e tu sai quanto a me non piacciano le ff che non hanno un happy ending.
Non rimanerci male, perché lo sai quanto amo il tuo modo di scrivere e la tua fantasia,
altrimenti non ti avrei mai scelta come mia beta per sistemare i casini che combino nella mia storia,
ma davvero ho pianto tantissimo quando ho capito cosa aveva intenzione di fare Lorenzo
e come protesta, mi ero imposta di rimanere in silenzio stampa,
ma per stavolta ho fatto un'eccezione e ti dico cosa penso.
Una storia molto profonda, piena di amore e consapevolezza delle proprio scelte,
scelte che Jacopo sosteneva con molto coraggio,
proprio perché negli anni 70 era molto difficile esternare la propria omosessualità
e riuscire a vivere in mezzo alla diffidenza e il razzismo bigotto della gente,
ma grazie all'amore che provava per Lorenzo, riusciva a vivere la sua diversità senza pentirsene.
Poi, con l'aiuto di suo cugino, anche se ha dovuto metterci un bel pò per farsi accettare,
ha potuto approfondire ancora di più la sua relazione arrivando ad unirsi a Lorenzo fino in fondo.
Ma, come sempre accade nelle tue ficcine, ecco la mazzata che rompe la felicità che c'è tra i protagonisti.
Quando Lorenzo ha acconsentito a farsi operare ho pensato subito che la sua decisione era presa solo per far contento Jacopo
e che non sarebbe mai durata, ma un epilogo così è davvero stato brutto.
Il mio giudizio è positivo, perché nonostante tutto la storia è bella, ma ho un magone che rimarrà per un bel pò.
TVB Ila, un bacione e alla prossima.

Recensore Veterano
31/05/13, ore 11:02

 ç_________________________ç ma ma....NUUUUUUUUUUUUUUUU  ç_ç

Bè però almeno poi si sono ritrovati ^^ io e la mia vena romantica prendiamo il sopravvento XD  ^^

Davvero mi sono commossa......

La storia è ben scritta, è scorrevole, e piena di sentimento, molto dolce, diciamo un finale agro-dolce.... bella^^

la lemon è stata molto bella, anche nelle sensazioni descritte, anche a me il cicaleccio delle cicale mi fa un pò rattriistire o cmq mi fa venire un pò di malinconia... ^^

Davvero una bella storia, molto bella, piena di emozioni, brava^^

Un saluto affettuoso^^
Yoite^^

Recensore Master
23/05/13, ore 13:28

Ed eccomi finalmente a commentare questa nuova OS.

Che cosa dire, è molto bella, malinconica, fra tutti i tuoi lavori forse è quella che mi piace di più. Non so forse è dovuto all’atmosfera, mi fa pensare a quei giorni di fine estate, dove si è allegri perché ci sono ancora le ferie, eppure si avverte la tristezza visto che si è consapevoli che l’autunno sta arrivando. Non so se sono riuscita a spiegarmi bene, ma è quello che ho provato leggendola. Sin dalle prime battute ho immaginato che non fosse una storia allegra, quel paragone con le cicale mi ha fatto capire tutto, ma al tempo stesso mi sono preparata psicologicamente e alla fine non ho pianto.

Jacopo mi ha fatto veramente tristezza, dopo aver combattuto per quel ragazzo, per farsi accettare dai suoi genitori, dopo essere finalmente riuscito ad avere la comprensione del cugino, perde quel suo primo amore.

Lorenzo per un verso lo capisco, la musica è la sua passione, la sua vita. Ci sono alcune cose, alcune passioni che vengono prima di ogni altra cosa, per quanto fosse innamorato di Jacopo, non sarebbe mai riuscito a vivere senza musica, senza poter esprimere i suoi sentimenti attraverso le sue parole. Con il tempo probabilmente quell’amore, si sarebbe trasformato in odio, perché Jacopo lo ha fatto scegliere me o la musica. Lorenzo ha scelto Jacopo, ma dopo si è reso conto che anche lui veniva dopo, è proprio come le cicale, non poteva far a meno di cantare.

Bellissima OS.

 

-Erika-

Recensore Master
21/05/13, ore 13:37

Ho visto nascere e crescere questa storia da quando hai avuto l’idea, quindi devo ammettere di essermi affezionata a Jacopo e Lorenzo…
E’ strano ora vederla su EFP e finalmente poterla recensire come merita. Devo dire che, secondo me, è uno dei tuoi lavori migliori.
Sarà l’atmosfera retrò, saranno le difficoltà dei protagonisti… ma c’è qualcosa che mi sa di magico. Forse sono le cicale a farmi sentire così.
E’ una storia con un finale un po’ amaro, e per questo forse è ancora più bella. Purtroppo non tutti gli amori finiscono bene, come in questo caso.
Ma la società non c’entra, per una volta. C’è solo un ragazzo che deve scegliere tra il vivere una vita a metà senza il poter cantare oppure cantare fino a morire.
A freddo tutti saremmo capaci di dire che Lorenzo doveva scegliere Jacopo e la vita, facendosi operare, ma non sono sicura fino in fondo di questo.
Siamo disposti a vivere tutta la nostra vita rinunciando per sempre ad una parte di noi che ci rende unici e speciali? Siamo disposti davvero a vivere a metà, a rinunciare a noi stessi? Basta l’amore di qualcun altro per compensare la perdita di una cosa così importante come la voce per Lorenzo?
La storia ci pone questi interrogativi, e lo fa mostrandoci un punto di vista non comune, non solito. Ossia di colui che no, decide che non riesce a vivere quella vita a metà, convinto che Jacopo resterà con lui solo per una sorta di spirito da crocerossina.
La scelta di Lorenzo non è per niente facile, e credo abbia ponderato a lungo prima di farla.
Come dicevo, un punto di vista non comune ma interessante da analizzare.
Il suo sacrificio ha, comunque, portato a qualcosa di buono; Jacopo ha realizzato se stesso, dopo la perdita del suo amante.
Mi piace pensare che si siano riuniti, in una sorta di scena alla Titanic dove sono entrambi giovani e felici in un mondo di musica.
Complimenti davvero.
Serelily.

Recensore Master
21/05/13, ore 00:07

Sto piangendo tutte le mie lacrime, sappilo.

Insomma, la storia è bellissima, stupendamente scritta e piena di emozione, ma ammetto che il finale mi ha fatto piangere...
Se di tristezza o di qualcos'altro non ne ho idea.
Da un lato credo che Lorenzo sia stato un egoista, posso capire che per lui la sua voce sia tutto ma ciò non toglie che ho perso un battito quando si è suicidato.
Non potevo credere che l'avesse fatto.
Pur usando tutta la mia empatia per capirlo (e ti assicuro che ne ho parecchia) non sono riuscito a giustificare una cosa del genere.
A parte lui per i motivi sopracitati ho adorato ogni singolo personaggio.
Jacopo è quello con cui mi sono più legato emozionalmente, semplicemente fantastico.
Amedeo all'inizio era un problema ma poi ha accettato il cugino e quindi è ritornato in vetta alle preferenze.
Infine Sara, che nel suo piccolo mi è piaciuta moltissimo.
...
Mi sa che ho scritto un "Da un lato..." senza concludere, lo faccio adesso.
Dall'altro lato so che ora si riuniranno, ma è una magra consolazione...
Bravissima comunque SNeppy.

Recensione modificata su richiesta dell'amministrazione per evitare l'eccessiva diffusione delle immagini in questo contesto.
Come recensore invito a non utilizzarle esprimendo invece con le parole le emozioni provate leggendo il testo.

(Recensione modificata il 17/11/2013 - 03:31 pm)