Recensioni per
Pazzia
di Nemainn

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/09/15, ore 23:02
Cap. 3:

E'... E'... E' asssssolutamente stupenda!
Dio quando alla fine è esploso in tutta la sua rabbia e frustrazione repressa ho goduto con lui!
Una persona che avrebbe dovuto aiutarlo che abusa di lui, un "Angelo" che tanto angelo non è!
La liberazione se l'è creata da solo e Viva Dio!
Stavo soffocando con lui, ogni volta che ingoiava rospi ed amarezza mi sentivo male...
Era talmente tanto rassegnato che stava impazzendo anche lui realmente ed alla fine è diventato IL Pazzo per eccellenza!
Sei fantastica! La storia è fantastica!
Mi hai consigliato benissimo!
Un bacione
Linda ^-^

Recensore Veterano
22/02/15, ore 02:29
Cap. 1:

Per ora hai scritto tutte cose che mi lasciano a bocca aperta sia per il significato, sia perché io penso ma lei e una donna veramente saggia da scrivere queste cose e sia perche... Non so il perche precisamente ma mi lascia senza parole molto spesso... Bravissima

Recensore Veterano
23/11/14, ore 22:40
Cap. 3:

Edite contest!
Nona classificata:

Pazzia – Ynis


Grammatica: 7/10
 
Il testo è abbastanza corretto. Di seguito segnalo gli errori che ho trovato:
- errori di punteggiatura (es: "Lentamente, con mosse grevi simili a quelle di un vecchio affondo il cucchiaio di legno" - "Le parole di quando ero bambino, il salmo che la mia anziana balia mi recitava tutte le sere mi vengono alla mente" = questi sono incisi e vanno chiusi: "Lentamente, con mosse grevi simili a quelle di un vecchio, affondo il cucchiaio..." - "Le parole di quando ero bambino, il salmo che la mia anziana balia mi recitava tutte le sere, mi vengono alla mente" es: "Buon giorno William" = qui è necessaria una virgola: "Buon giorno, William"; es: "Sono qui, inerme, dimenticato dal mondo e, solo la disperata invocazione di Dio, mi aiuta a non perdere quel barlume di ragione che spero mi sia rimasta" = qui, invece, ci sono delle virgole in più: "Sono qui, inerme, dimenticato dal mondo, e solo la disperata invocazione di Dio mi aiuta a non perdere quel barlume di ragione che spero mi sia rimasta");
- errori puri e semplici (es: "Mi trascino con passo lento e fiacco, dondolando sulle mia gambe stanche" = mie; es: "Guardo attorno osservando i derelitti qua residenti, sapendo di essere più simili a loro di quanto voglia ammettere" = simile; es: "La mia mente è una cacofonia di suoni senza capo ne coda" = né; es: "... che la mia voce resti inudita e la mia preghierainaccolta?" = ho cercato su più vocabolari e su internet, ma non ho trovato la parola "inaccolto/a"; es: "Non mi do' tregua" = contrariamente a quanto anch'io credevo, do non si accenta, perché si suppone che nessuno confonda do verbo e do nota, esattamente come nessuno confonde re nome e re nota; es: "Tutto ma essere sempre e completamente alla sua mercee no" = mercé);
- in questa frase, penso che tu abbia usato un tempo verbale sbagliato: "Lui crede che oggi io non lo abbia visto ma a mia volta lo ho osservato. Aveva una luce nello sguardo carica di pensieri che non stentai a riconoscere" = il passato remoto è eccessivo, perché si parla del giorno stesso;
- ogni tanto avrei gestito l'andare a capo in modo diverso:
1) "Arrivato a quel punto della recitazione la mia voce fragile e insicura si spezza nel buio come un'onda bianca contro rocce nere e aguzze.
Si disperde, frantumata, spezzata e vinta. Come me" = qui sarebbe stato più indicato continuare di seguito, perché il discorso non è cambiato;

2) "Ma ho terrore di lasciar scivolare tra le dita questa lieve fiammella di pensiero sano che alberga ancora in me.
L'ultimo sprazzo di umanità che mi rimane, l'ultima decenza, l'ultimo pudore. L'ultimo ricordo di una vita umana" = anche qui penso che sarebbe stato meglio continuare di seguito.

 
Stile e lessico: 8/12
 
Il problema principale dal punto di vista stilistico sono le frasi lunghe prive di punteggiatura, situazione aggravata anche dalla grande quantità di aggettivi (davvero tanti, piacevoli fino ad un certo punto, oltre il quale risultano pesanti). Esempi:
"Una ciocca di capelli corvini sfugge al cordino che li tiene stretti alla base del mio collo e lo spingo dietro l'orecchio fissando le mie mani un tempo capaci di trarre note sublimi da un pianoforte ridotte a magre cose dalle unghie nere e rotte" - "Lacrimegrandi e salate scorrono libere ed enormi sul mio viso lasciando tracce bianche nello sporco che mi ricopre la pelle e alla fine quando l'umiliante rito è concluso e la mia bocca è insozzata del suo seme lui ride e mi concede il mio pasto" - "Il flebilespiraglio di gioia che aveva posto le sue radici in me avvizzisce come se un grande sole infuocato avesse deciso di splendere d'improvviso sul delicato germoglio della mia speranza seccandolo e bruciandolo".
Inoltre, ti segnalo questa frase: "Tanto valeva dire la verità, non credendomi sarei rimasto il pazzo che sono, al contrario avrei avuto una possibilità di liberarmi della punizione che mi ha inflitto Lui". Ho capito cosa intendevi dire, ma credo che sia costruita in modo confuso e possa essere più chiara.
 
Rispetto del tema del contest: 9/10
 
Questo parametro mi ha messo in difficoltà, perché non si tratta di un mio contest, pensato e ragionato da me; per questo motivo, ho deciso di basarmi su quanto richiesto dalla giudice originaria, Aki sama: "Il tema di questo contest è la pazzia. Mandatemi storie dove il protagonista è pazzo d'amore, o è talmente depresso da impazzire, si droga, è un assassino coi sensi di colpa etc. Voglio vedere gente che soffre, insomma" (per quanto continui a sembrarmi una richiesta poco chiara).
Alla luce della sua richiesta, ho assegnato questo punteggio. Questa storia mi piace perché, parola dopo parola, chi legge è testimone del lento e inevitabile scivolare nella follia del protagonista. E la sua discesa nell'oscurità è decisamente agghiacciante, anche se molto affascinante.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
 
Penso che la caratterizzazione del protagonista sia buona; alla fine si tratta di una storia scritta in prima persona, quindi è inevitabile che sia così. Il suo lento e consapevole scivolare nella follia mi è piaciuto davvero tanto.
Ho tolto qualcosina perché avrei voluto che i personaggi secondari fossero caratterizzati un po' di più, specialmente il biondo direttore... Invece mi piace che Lui sia lasciato nell'ombra, trovo che gli si addica.
 
Gradimento personale: 13/15

La tua storia mi è piaciuta parecchio. Forse non è proprio originalissima, ma mi ha tenuta incollata allo schermo e questo è l'importante. Inutile dire che William e la sua sorte hanno spezzato il mio cuoricino, ovviamente. Ad una prima lettura, sembra che, alla fine del racconto, lui abbia una specie di rivalsa; ma, rileggendo, ho scoperto che non so più come considerarla. Mi ci sono molto affezionata e avrei voluto per lui un lieto fine!
Poiché, per ogni storia, ho scelto delle frasi che mi hanno particolarmente colpito, ecco le tue:
- "Mi rendo conto che ho iniziato a gridare con tutta la voce che posseggo, con tutta la potenza dei miei polmoni stretti in questo abbraccio di tela.
Un grido inumano, simile a quello di un animale ferito e morente.

Dolore e disperazione resi suono.

- "Peonie di sangue sbocciano nella mia mente e il mio viso diventa un ghigno animalesco.
Ma Lui non se ne accorge.
"

 
Per un totale di: 45,5/57

Recensore Veterano
15/08/14, ore 14:45
Cap. 3:

Hola,
come promesso ho finito di leggere, approfittando del ferragosto. L'ho trovata divertente, molto rilassante da leggere. Certo, so che i tuoi intenti erano altri, ma ormai sei piuttosto consapevole di che bestiaccia nera io sia, quindi ci vuole ben altro per scuotermi XD. Il tuo protagonista mi ha fatto tenerezza, e sono contenta che nel finale abbia trovato un po' di "consapevolezza", se tale si può definire. Ha cessato di essere vittima e, in un certo qual modo, ha imparato a riconoscere la propria forza e a diventare carnefice. Sarei curiosa di vedere che ne è stato di lui; cosa farebbe una volta fuori nel mondo (ammesso e non concesso che ne esca... :3 ).
Ho apprezzato in particolar modo l'assenza di una romance, e dell'ormai stra-abusata e spesso mal interpretata sindrome di Stoccolma. Il tuo protagonista odia quel che gli viene fatto, indipendentemente da chi glielo fa, sia il fantomatico Lui (che fa la fine che merita), o il "biondo angelo" che, forse, avrà un destino persino peggiore.
Piccolissima nota: i manicomi continuarono ad essere dei posti orribili anche ben oltre l'ottocento. Per quel poco che ne so ci furono processi anche sino agli anni settanta del '900 che condannavano le barbare pratiche al loro interno, quanto meno in Italia. Se ben ricordo se ne vede qualche stralcio nella "Meglio Gioventù", ma devo ammettere che ricordo solo Lo Cascio, quindi potrebbe anche essere qualcos'altro nella sua filmografia.
Ho letto questa storia piuttosto che altre perché il tema mi incuriosiva molto e perché non è fantasy, ma appena avrò tempo spulcerò meglio la tua pagina autore. Mi piace come scrivi e le idee che hai, quindi ti terrò d'occhio.
I miei complimenti, cara partner in cristalline atrocità!
Un bacione,
Ros.

Nuovo recensore
08/05/14, ore 18:02
Cap. 3:

Davvero bella e scritta bene, brava.
Di errori ortografici non ce ne sono che due o tre e lo stile con cui l'hai scritta è scorrevole.
Complimenti =D

Recensore Junior
20/01/14, ore 00:15
Cap. 3:

Mamma mia che pugno allo stomaco! Ahahahah fantastica!
Davvero, mi è piaciuta tanto. Padroneggi con maestria la capacità di evocare immagini, sensazioni, stati d'animo e tutto il resto. Nessun errore grammaticale, praticamente tutto perfetto dal punto di vista strutturale. Per quanto riguarda la storia, hai affrontato egregiamente un tema molto delicato a mio parere, che tuttavia, come hai giustamente specificato tu, funge solo da contesto ad una storia, una bella storia però.
Io devo assolutamente buttare fuori comunque quel che ho provato nei momenti più crudi perché rischiavo davvero che mi partisse il ventricolo destro ahahah xD A parte gli scherzi, mi sono immedesimata assolutamente con William e come una polla sono caduta in ogni trabocchetto: dalla sperata salvezza nel nuovo direttore, al sogno. Sei riuscita ad ispirarmi e a liberare le sensazioni più sgradevoli di fronte alla sofferenza del protagonista, il che significa che hai pienamente centrato l'obiettivo di una buona narrazione.
La conclusione la trovo purtroppo degna della storia ed inevitabile, insomma...non potevo certo aspettarmi un finale allegro. Ferite di quel genere non si cancellano, c'è poco da fare >.<
Nel complesso una storia moooolto drammatica, cruda, introspettiva, ma forse proprio per questo molto originale, così come la trovata del "Lui": il solo non nominarlo mai direttamente lo circonda di un'aura di terrore e oscurità, costringendo quindi il lettore ad adottare il punto di vista del protagonista, col risultato di "vivere" a fondo la storia. Ripeto, mi è piaciuta molto e ti faccio tantissimi complimenti sia per l'originalità, che per il tuo stile, che adoro davvero. Ragion per cui sto leggendo anche l'altra tua storia "Luna Blu", che per inciso, già sto apprezzando come questa xD
Bravissima, alla prossima ;)

Recensore Master
19/12/13, ore 09:31
Cap. 2:

Una minilong davvero molto bella, sarà che mi sono appena rivista 2 Qualcuno volò sul nido del cuculo ", ma l'ho molto apprezzata
c'è sempre quest'aria, non di follia ma ... di camminare sul baratro, a metà tra il tentativo di mantenere una parvenza di umanità e quello di lasciarsi cullare dalla follia, e devo ammettere che la cosa mi è piaciuta molto
è tutto ben descritto, scarno ma essenziale
veramente veramente bella, complimenti perché ti è riuscita splendidamente
post scrittum: sono il tuo Babbo Natale segreto

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love].

Recensore Master
07/10/13, ore 14:17
Cap. 3:

Sei un MOSTROOOOOOOOOOOOOOO come puoi illudermi e prendermi in giro così!
Ti odio profondamente, io ero già lì che saltellavo felice e contenta perché lui era a casa, finalmente libero, tranquillo e curato come si conviene…e invece è un sogno dopo l’ennesimo abuso.
Tizio che hai sostituito il prete, chiunque tu sia, mi hai profondamente DELUSO!
Vergogna!
Ecco si, anche se lui dice che la sua situazione è migliorata, che adesso è pulito, mangia e non lo picchiano più, sono fermamente convinta che non si questo il modo di trattare un “malato”.
Ci credo che poi il poveretto quando vede il suo vecchio direttore impazzisce di paura e lo uccide!
Cioè non è che impazzisce, lui non è pazzo, ma si difende, ha paura e reagisce.
Poveretto mi fa un gran pena il povero William.
Eh si perché adesso sappiamo anche il nome.
Bene Cara Nemainn, alla fine te lo devo dire, sebbene parti un po’ lenta e con un po’ di fatica alla fine dai lo stesso il meglio di te con un storia non leggera e non semplice.
Ma molto emozionante, complessa e scorrevole.
BELLISSIMA! Certo l’argomento è duro da trattare… vorrei io stessa saperne di più, ma è meglio evitare.
Limitiamoci a romanzarlo, và.
Ti adoro, Faith.

Recensore Master
07/10/13, ore 14:16
Cap. 2:

Ciao Nemainn, rieccomi, dunque questo capitolo, invece, a differenza del primo è introspettivo ed emozionante, ti cali proprio nella parte del protagonista e né vivi le ansie e il tormento.
Una cosa che mi lascai il dubbio è se è davvero pazzo e quale sia stata la sua “perversione” iniziale, da questo capitolo sembra un giovane normalissimo, solo molto emotivo.
Ecco, invece, il prete è esattamente l’ORCO CATTIVO che tutti si immaginano possa esser eil prete di un manicomio. Lo odio!
E far pure il sarcastico, possibile che una persona simile sia diventata sacerdote? O lo è diventato proprio perché lo era?
Mille domande, mille dubbi e la paura del finale.
Brava questo capitolo anche se un po’ più lungo rispetto al primo è molto più coinvolgente!
La parte della preghiera poi è sconcertante, mi piace molto.
Non so dove tu l’abbia trovata ma è un’idea geniale!
La scena di lui che subisce la punizione è il giusto coronamento allo slash che mi aspettavo, non proprio slash ma … Ben fatto.
E il finale? Cioè voliamo spazzare una lancia in favore di questa dipartita in favore di un angelo biondo?
Che sia la via d’uscita del protagonista? Che finalmente avrà quello che si merita invece di essere maltrattato?
SO che sei sbdola e che quindi non devo illudermi, ma a questo punto qualsiasi lettore LO SPERA!
E per le NDA, tranquilla si è capito che è una vicenda romanzata, in fondo nomi, date e luoghi non né metti, quindi può essere ovunque, chiunque, comunque.
Faith

Recensore Master
07/10/13, ore 14:15
Cap. 1:

Ciao Nemainn, come promesso ho letto questa tua mini long di tre capitoli e adesso ti lascio un paio di frasette.
Allora Inizialmente ti confesso che il titolo mi ha incuriosito moltissimo, anche la premessa, piazzata in cime da un idea del cosa.
L’argomento mi ispira parecchio e sapendo anche la tua predisposizione all’originale Slash, non posso che essere curiosissima su “dove vuoi andare a parare”
L’inizio però è un po’ piatto, va bene che è l’inizio ma non so mi lascia un po’ di dubbi… e fino alla fine del capitolo non ho capito qual’ era il tuo scopo finale, quello forse lo capirò nel capitolo dopo, ma volevo fartelo presente.
Sembra che manchi quasi, un qualcosa, una scena importante che non hai messo.
Ciò nonostante, e forse proprio per l’argomento in se sono curiosissima di leggere il seguito e quindi continuo a leggere!
p.s. inizi del novecento, non è proprio il mio periodo storico, potevi ambientarla un secolo prima, no?
Certo che tra lo zio e il prete, si quello l’ho capito, non so chi sia peggio. Poveretto.
<3 Faith

Recensore Junior
21/08/13, ore 02:08
Cap. 1:

Premessa: letta senza problemi di vomito o simili.
Forse perchè mi ha ricordato molto Alice: Madness Returns, dove una Alice psicokogicamente instabile ed orfana viene mandata al manicomio di Rutledge dove impazzisce, appunto.
La tua storia... non so, e' strana. In senso positivo, sia chiaro!
"Camicioni grigi e informi che abbracciano i nostri corpi spesso segnati dai segni violacei e sanguinanti delle cure che definirei torture, corridoi spogli e cosparsi di corpi vivi ma senza coscienza. Abbandonati come abiti smessi, sbavanti o urlanti. Rinchiusi nei loro personali incubi."
Ho amato questa frase, rappresenta appieno un manicomio.
Mi piace come il tempo della storia sia fermo.
Non ha una trama ben definita.
Cioe', e' un susseguirsi di fatti ma senza epilogo. Il che e' interessantissimo.
Il clichè dello zio stronzo ti ha penalizzata un po', ma ripeto, forse sono io che leggo storie molto simili al tyo stile poiche mi piacciono molto, e uindi personaggi simili tra loro, beh, e' normale che capitino, infatti, saró ripetitivo come la Chataeu D'Ax, ma (in Alice: MR a volere l'eredita' e' un avvocato! Ci sono molte cose in comune, il che e' fantastico.
L'unica parte un pó creepy e' la parte delle dita e del musicista.
Oh, non fraintendere, in sè e' spaventosa come storia, ma non sono una persona molto impressionabile :')
Complimenti ancora.

E ritiro tutto cio' che avevo detto con la prima storia, e due storie lette stanotte (pazzia e memoria) mi hanno colpito per i finali aperti, quasi incomoleti. Aspetto interessante come in generale molti aspetti di entrambi i racconti.
Doni ottimi spunti di riflessione, e te lo dice un sedicenne che va al liceo e ci sta facendo i calli con gli spunti "interessanti" estraibili dai Promessi sposi -.- ma non esprimiamo opinioni in merito ahaha
in generale i temi che tratti sono molto poco usati, prima di stanotte dubito avrei mai pensato di scrivere di proatiruzione maschile per esempio, ma quasi quasi...
Grazie mille per avermi consigliato le due storie, è stato molto piacevole :)

P.S. - Io preferisco quella dei barboni gay, anche se qua hai otto recensioni e all'altra due compresa la mia ahahahah

Recensore Veterano
11/08/13, ore 19:27
Cap. 1:

Woah! Un pezzo accurato, che disegna uno spaccato molto dettagliato di cos'era un manicomio. Il motivo per cui, in molte zone retrograde, il medico dei pazzi e il manicomio erano decisamente mal visti.

È un pezzo carico di Pathos, mi è piaciuto molto.
Forse mancano solo qualche virgola, ma ormai è risaputo: io vedo virgole mancanti ovunque.

Recensore Junior
19/07/13, ore 02:56
Cap. 3:

Ho pianto come una disperata quando è arrivato l'angelo biondo nel secondo capitolo. Poi ho smesso, sono tornata a piangere all'inizio di questo. So di essere troppo emotiva su determinate cose, ma abbi pietà, sono capace di affezionarmi velocemente ad alcuni personaggi e William era uno di questi.
Ed è strano dirlo, ma è come se quel che tu avessi scritto in questi tre capitoli lo sentissi mio, personale. Sarà che anche io sto trattando l'argomento, è una sensazione stranissima ma molto bella. Questo dovrebbe farti capire che ho amato il modo in cui tu l'hai scritto e, soprattutto, il modo in cui hai scelto di terminare questa storia.
Quando hai iniziato a parlare di sangue e morte, del suo vedere tutto color cremisi e nero mi si è fermato il respiro: riuscivo a vedere quel che William ha visto, ho sentito quel che ha sentito lui chiaramente.
Sono davvero impressionata dal tuo scritto, se anche a me uscisse qualcosa di tanto bello ne morirei.
Metto questa storia nelle preferite perché non ho davvero alternative.
Grazie per aver condiviso con, in questo caso, me un racconto del genere.

-Herondale.

Nuovo recensore
12/07/13, ore 20:33
Cap. 3:

Ho letto questi tre capitoli senza neanche una pausa. Ti faccio innanzitutto i complimenti per come scrivi e proseguo dicendoti che la tua storia è stata quasi inquietante ma mi ha preso davvero tanto. Non sarei mai stata capace di descrivere le brutture di un posto come il manicomio, o forse si, ma credo che non sarei stata brava come te.
Speravo in un lieto fine e quando ho letto del sogno credevo davvero che fosse di nuovo a casa, ma la pazzia ha trovato anche lui...Nonostante questo mi è piaciuta davvero la tua storia, sono poche quelle che mi "attirano" qui su efp purtroppo X(...Un bacione e ancora compliementi.
Passa da me se ti va, mi piacerebbe ricevere il tuo parere :D

Recensore Master
12/07/13, ore 14:09
Cap. 3:

AH AH AH! Mitica!Vendetta! Anzi parziale giustizia! Bellissima!Anche se mi fai paura ah ah ah!però davvero bellissima complimenti. Del resto in un posto dimenticato da Dio ci si deve fare giustizia, anche se da soli!

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