Edite contest!
Nona classificata:
Pazzia – Ynis
Grammatica: 7/10
Il testo è abbastanza corretto. Di seguito segnalo gli errori che ho trovato:
- errori di punteggiatura (es: "Lentamente, con mosse grevi simili a quelle di un vecchio affondo il cucchiaio di legno" - "Le parole di quando ero bambino, il salmo che la mia anziana balia mi recitava tutte le sere mi vengono alla mente" = questi sono incisi e vanno chiusi: "Lentamente, con mosse grevi simili a quelle di un vecchio, affondo il cucchiaio..." - "Le parole di quando ero bambino, il salmo che la mia anziana balia mi recitava tutte le sere, mi vengono alla mente" es: "Buon giorno William" = qui è necessaria una virgola: "Buon giorno, William"; es: "Sono qui, inerme, dimenticato dal mondo e, solo la disperata invocazione di Dio, mi aiuta a non perdere quel barlume di ragione che spero mi sia rimasta" = qui, invece, ci sono delle virgole in più: "Sono qui, inerme, dimenticato dal mondo, e solo la disperata invocazione di Dio mi aiuta a non perdere quel barlume di ragione che spero mi sia rimasta");
- errori puri e semplici (es: "Mi trascino con passo lento e fiacco, dondolando sulle mia gambe stanche" = mie; es: "Guardo attorno osservando i derelitti qua residenti, sapendo di essere più simili a loro di quanto voglia ammettere" = simile; es: "La mia mente è una cacofonia di suoni senza capo ne coda" = né; es: "... che la mia voce resti inudita e la mia preghierainaccolta?" = ho cercato su più vocabolari e su internet, ma non ho trovato la parola "inaccolto/a"; es: "Non mi do' tregua" = contrariamente a quanto anch'io credevo, do non si accenta, perché si suppone che nessuno confonda do verbo e do nota, esattamente come nessuno confonde re nome e re nota; es: "Tutto ma essere sempre e completamente alla sua mercee no" = mercé);
- in questa frase, penso che tu abbia usato un tempo verbale sbagliato: "Lui crede che oggi io non lo abbia visto ma a mia volta lo ho osservato. Aveva una luce nello sguardo carica di pensieri che non stentai a riconoscere" = il passato remoto è eccessivo, perché si parla del giorno stesso;
- ogni tanto avrei gestito l'andare a capo in modo diverso:
1) "Arrivato a quel punto della recitazione la mia voce fragile e insicura si spezza nel buio come un'onda bianca contro rocce nere e aguzze.
Si disperde, frantumata, spezzata e vinta. Come me" = qui sarebbe stato più indicato continuare di seguito, perché il discorso non è cambiato;
2) "Ma ho terrore di lasciar scivolare tra le dita questa lieve fiammella di pensiero sano che alberga ancora in me.
L'ultimo sprazzo di umanità che mi rimane, l'ultima decenza, l'ultimo pudore. L'ultimo ricordo di una vita umana" = anche qui penso che sarebbe stato meglio continuare di seguito.
Stile e lessico: 8/12
Il problema principale dal punto di vista stilistico sono le frasi lunghe prive di punteggiatura, situazione aggravata anche dalla grande quantità di aggettivi (davvero tanti, piacevoli fino ad un certo punto, oltre il quale risultano pesanti). Esempi:
"Una ciocca di capelli corvini sfugge al cordino che li tiene stretti alla base del mio collo e lo spingo dietro l'orecchio fissando le mie mani un tempo capaci di trarre note sublimi da un pianoforte ridotte a magre cose dalle unghie nere e rotte" - "Lacrimegrandi e salate scorrono libere ed enormi sul mio viso lasciando tracce bianche nello sporco che mi ricopre la pelle e alla fine quando l'umiliante rito è concluso e la mia bocca è insozzata del suo seme lui ride e mi concede il mio pasto" - "Il flebilespiraglio di gioia che aveva posto le sue radici in me avvizzisce come se un grande sole infuocato avesse deciso di splendere d'improvviso sul delicato germoglio della mia speranza seccandolo e bruciandolo".
Inoltre, ti segnalo questa frase: "Tanto valeva dire la verità, non credendomi sarei rimasto il pazzo che sono, al contrario avrei avuto una possibilità di liberarmi della punizione che mi ha inflitto Lui". Ho capito cosa intendevi dire, ma credo che sia costruita in modo confuso e possa essere più chiara.
Rispetto del tema del contest: 9/10
Questo parametro mi ha messo in difficoltà, perché non si tratta di un mio contest, pensato e ragionato da me; per questo motivo, ho deciso di basarmi su quanto richiesto dalla giudice originaria, Aki sama: "Il tema di questo contest è la pazzia. Mandatemi storie dove il protagonista è pazzo d'amore, o è talmente depresso da impazzire, si droga, è un assassino coi sensi di colpa etc. Voglio vedere gente che soffre, insomma" (per quanto continui a sembrarmi una richiesta poco chiara).
Alla luce della sua richiesta, ho assegnato questo punteggio. Questa storia mi piace perché, parola dopo parola, chi legge è testimone del lento e inevitabile scivolare nella follia del protagonista. E la sua discesa nell'oscurità è decisamente agghiacciante, anche se molto affascinante.
Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
Penso che la caratterizzazione del protagonista sia buona; alla fine si tratta di una storia scritta in prima persona, quindi è inevitabile che sia così. Il suo lento e consapevole scivolare nella follia mi è piaciuto davvero tanto.
Ho tolto qualcosina perché avrei voluto che i personaggi secondari fossero caratterizzati un po' di più, specialmente il biondo direttore... Invece mi piace che Lui sia lasciato nell'ombra, trovo che gli si addica.
Gradimento personale: 13/15
La tua storia mi è piaciuta parecchio. Forse non è proprio originalissima, ma mi ha tenuta incollata allo schermo e questo è l'importante. Inutile dire che William e la sua sorte hanno spezzato il mio cuoricino, ovviamente. Ad una prima lettura, sembra che, alla fine del racconto, lui abbia una specie di rivalsa; ma, rileggendo, ho scoperto che non so più come considerarla. Mi ci sono molto affezionata e avrei voluto per lui un lieto fine!
Poiché, per ogni storia, ho scelto delle frasi che mi hanno particolarmente colpito, ecco le tue:
- "Mi rendo conto che ho iniziato a gridare con tutta la voce che posseggo, con tutta la potenza dei miei polmoni stretti in questo abbraccio di tela.
Un grido inumano, simile a quello di un animale ferito e morente.
Dolore e disperazione resi suono.
- "Peonie di sangue sbocciano nella mia mente e il mio viso diventa un ghigno animalesco.
Ma Lui non se ne accorge."
Per un totale di: 45,5/57 |