Eehehehe a fanculo il sangue è fantastico XD
Ok, oratielenco la mia parte preferita :Erano le 23.04 quando arivammo a Whitechapel.
Attraccammo la barca al primo spazio libero del porto e ci dirigemmo verso l'indirizzo della nostra vittima.
Le luci erano accese. Haha, fottuto bastardo, ti abbiamo preso.
-Ok. Ora, bussiamo e ci nascondiamo, poi lo assaliamo bloccandolo e..a proposito, a che punto sei con la siringa Milko?- Disse Chris.
-Quasi. Pronto.- Disse scandendo per bene le parole.
Premette lo stantuffo per provare che non ci fosse aria e fece un cenno affermativo con la testa.
Devo ammettere che la tuta nera stava bene con il biondo/bianco dei suoi capelli.
Sembrava il tizio di un cartone di cui adesso non ricordo il nome. Quel tizio che assomigliava a Cosmo dei fantagenitori...bah, che pensieri idioti. Però alla fine scelsi che nessuno poteva niente contro Jack Frost. Basta, Milko è la sua reincarnazione.
Chris si calò il passamontagna e Milko mi passò la siringa dicendo -Vacci forte con quella. Dritta nella carotide.-
-Non preoccuparti, sono abituata a pugnalare le persone, avrò la forza necessaria- Risposi, facendo l'occhiolino.
Mi rivolse un sorriso smagliante che fece notare i suoi canini affilati, poi si calò il passamontagna e si posizionò secondo il piano di Chris.
Bussai e mi nascosi.
Vidi l'uomo che usciva dalla porta per controllare chi avesse bussato.
Alto (che palle, tutti altissimi e io una nana?!?), le spalle robuste e gli occhi verdi.
Milko e Chris sbucarono fuori immobilizzandolo, e appena la loro presa fu salda, conficcai l'ago di 5 centimetri buoni nel collo di Daniel.
-Dormi bene.- Sussurrai, mentre il corpo piombava a terra per l'effetto del medicinale sonnifero.
-Ottimo lavoro. Ora, portiamolo lì.- Dissi, prima di diriggermi verso la campagna sperduta dove tutto sarebbe finito.
Chris' POV
Era mezzanotte passata quando quel tipo si risvegliò legato e imbavagliato a una sedia.
Provò ad urlare (cosa del tutto inutile anche se ci fosse riuscito, in quanto ci trovassimo in una casetta sperduta, cadente e decrepita in una fottutissima campagna deserta), ma il panno bloccò le onde sonore.
-Ti sei svegliato.- Osservò Giò, strappadogli il bavaglio di bocca.
-Chi cazzo sei? Che vuoi da me?- Chiese frenetico l'uomo. Daniel, se ricordo bene.
-Allora Dan.- Disse Giò sedendosi tranquillamente su un'altra sedia difronte a lui.
-Come cazzo fai a sapere il mio nome??- Urlò.
Io e Milko ce ne stavamo seduti in un angolo vicino alla porta.
-Sai perchè sei qui?- Cominciò la bionda.
-Che minchia vuoi da me?- Urlò furioso.
-Ah ah.- Disse Giò alzando un dito, come se volesse dire ad un bambino "no no, non si tocca". -Comportati bene.- Aggiunse. -Te lo ripeto; sai perchè sei qui?-
-No cazzo, non lo so!- Gridò.
-Ho detto che non devi urlare.-
-Vaffanculo!!!-
Giò, irritata, afferrò il coltellino a serramanico dalla tasca della tuta nera e glielo puntò contro.
-Non c'è bisogno che gridi, nessuno ti sentirà. E non ti immagini quali arnesi ho qui nella camera, quindi...- cercò le parole -Rispetta le regole.-
-Fottiti!!- Rispose il tizio legato, dimenandosi.
La ragazza strappò la camicia dell'uomo e praticò un taglio orizzontale e sottile all'altezza dello stomaco e, mentre lo faceva, ripetè -Rispetta. Le. Regole.-
Il sangue cominciò a colare dalla ferita facendolo urlare di dolore, e un sorriso si dipinse sul viso di Giò.
-Bene. Ora che hai capito, ricominciamo. Sai perchè sei qui?-
-No...non lo so.-
-Ewwwr. Risposta errata.- Rispose la ragazza, praticando un altro taglio sulla pancia dell'uomo.
-Cazzo!-
Sentii il pensiero di Milko. Ahi, pensò.
Poverino, probabilmente la gola gli stava andando letteralmente a fuoco all'odore del sangue. Ma sapevo che non si sarebbe mosso, anche lui voleva diventare vegetariano.
-Beh, allora te lo dico io perchè sei qui. Perchè sei uno schifoso bastardo.- Riprese la bionda, buttando via il coltellino.
-Maledetta puttana!!- Gridò l'uomo, facendo sorridere Giò.
-Mhhh...vedo che non ti va di collaborare, quindi passeremo alle maniere forti.- Disse, girando la sedia verso il tavolo degli arnesi.
-Che ne dici, preferisci questa...- Disse, prendendo un paio di cesoie -oppure questa?- Riferendosi stavolta ad una piccola motosega circolare.
-Cerca di non respirare, anche se non respiri più.- Sussurrai a Milko.
Annuì, facendo muovere i suoi capelli bianchi. Cioè biondi, ehm.
-Vaffanculo! Cazzo!- Gridò Daniel, dimenandosi quando capì le sue intenzioni.
-Mhh, hai ragione, le cesoie faranno più male.- Disse col tono di una bambina che alla fine ha scelto il gelato al cioccolato e non le caramelle.
Prese le forbici da giardiniere e si sedette di nuovo sulla sua sedia, girando Daniel verso la grande lavagna con le foto e gli appunti.
Poi prese una bacchetta e cominciò ad indicare le foto.
-Allora Daniel. Conoscevi questo bimbo?-
-No cazzo, non l'ho mai visto in vita mia!!-
Giò sgranò gli occhi e increspò le labbra. -EEEEEWWWRRR.-
Afferrò di nuovo le cesoie e le posizionò per tagliare il pollice della vittima.
Hahaha quasi tutto! Sei EPICA!!!! Ti amo xx |