Recensioni per
Feel
di Mrs Teller

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/11/13, ore 01:11
Cap. 6:

Sono in ritardo, I KNOW! * fa puppy eyes * Ma questo capitolo l'ho cosi aspettato che ho dovuto rileggerlo più di una volta per fare una recensione degna di questo nome. Non posso prometterti che non ci saranno versi confusi e senza senso perché è veramente impossibile ma posso provarci * wink * * recupera la bava dal pavimento * La conversazione iniziale tra Alec e Jack è la cosa più erotica che potrebbe capitarti di leggere.. Ho amato il tuo Jack anche quando aveva solo questo: un nome. Diciamo che ero andata in paranoia addirittura e ora che l'ho visto e assaggiato è anche meglio di come lo avevo immaginato. Di questo ne ero certa, perché te lo ripeterò fino all'infinito: questi personaggi sono tuoi, sono in tuo possesso, li manovri a tuo piacimento e nulla che esce dalla tua mente e dalle tue dita può essere meno che meravigliosa. Ok, sarò di parte ma sono anche sincera: non credevo che qualcosa potesse piacermi cosi tanto, che potesse emozionarmi e farmi andare su di giri. I tuoi James e Q mi ci hanno fatta andare, i tuoi Jalec, i tuoi Jack e Alec, tutto il pacchetto insomma. Sai quanto amo Alec, ma ora voglio dirti quanto amo anche il tuo Jack. Cosi sfuggente ma anche totalmente caldo. Il paragone con Q viene spontaneo ma secondo me non si avvicinano nemmeno al paragone e non solo perché sono due personaggi conosciuti in circostanze diverse ma perché hanno due modi di approcciarsi al loro partner completamente diversi. Se Q ha una faccia da schiaffi, Jack è più subdolo, più penetrante. Mi piace la sua maniera di rispondere ad Alec ma di dargli quello che vuole. Non lo sta ' rifiutando ' come qualcuno potrebbe pensare ma lo sta 'accettando '. Ecco, questa sua maniera cosi diversa e graffiante di dire si mi eccita moltissimo.
Alec.. ALEC! Ok, sto già iniziando a dare segni di cedimento.. Ricomponiamoci! ehm.. * coff coff * Alec è meraviglioso e mi si è impiantato nel cervello proprio vicino a James, e ci resterà per moolto tempo. Alec in genere è meraviglioso ma in questa tua fic e specialmente in questo tuo capitolo, mi scava dentro. Non solo perché un Alec perverso e dominante è la cosa più bella e più eccitante che abbia mai letto - you know that .- ma anche perché vedo attraverso i suoi occhi, viaggio nella sua mente. Sai come la penso su Alec, sai cosa la penso nel lasciare che lui sia sempre l'outsider, sai quanto ti ho incitata verso questa direzione, nel regalare anche a lui un piccolo angolo di felicità, qualcosa che fosse solo suo anche se non perfetto, anche se fatto di buchi e stranezze, ma suo e di nessun'altro. Ador all'ennesima potenza il fatto che lui faccia parte della famiglia di James e Q, io li vedo come una famiglia unita e particolare ma per quanto riguarda i sentimenti, ha bisogno di crearsi una sua strada, un suo percorso, una sua indipendenza perché l'amore che ti può dare un fratello, non è l'amore che ti può dare la tua anima gemella.
Alec e James molte volte sono cosi simili da star male. Il loro pellegrinaggio nel mondo, il loro sentirsi parte integrante della morte, il loro mascherare e mascherarsi agli occhi del mondo. Però James per me è molto più vecchio in questo gioco, in questo duello della sofferenza, di Alec. Se James non riesce a perdonare se stesso, se crede di non poter più tornare indietro, se è schiacciato dai sensi di colpa, beh Alec non è schiacciato. Non che non abbia sofferto per la sua perdita ma non si crogiola in quello che è e in quello che fa. Lui è quello che ha deciso di essere, quello che sa fare meglio. Le sue mani odorano di fumo e morte ma è un destino a cui non vuole sfuggire, un destino che lo scherma agli occhi del mondo e da qui c'è la mia considerazione che nei sentimenti, Alec sia più giovane di James perché non si sarebbe mai immaginato l'effetto che un singolo uomo, ancor più se sottomesso potesse fare al suo destino, alla sua mente. Non fraintendermi, Alec non è nuovo a questo gioco, ma è nuovo se il gioco è applicato a se stesso. Non si tira indietro nello spingere James nelle braccia desiderate di Q e sa benissimo di cosa il suo migliore amico ha bisogno ma in quanto a quello che le sue braccia desiderano, beh questo è un altro paio di maniche!

Nessuno dei sottomessi presenti riesce ad attirare la sua attenzione semplicemente perché nessuno di loro è Jack. Ciò che temeva si sta realizzando sotto i suoi occhi e Alec non può farci un cazzo di niente. Non si è mai sentito così impotente in tutta la sua vita.

Me lo immagino sullo sgabello, a gambe aperte, con la postura da dominante, i suoi occhi azzurrissimi che viaggiano attraverso la sala, tra corpi e menti diversi cercando di non vederlo, di non sentirlo nella pelle, di non ascoltare il proprio cervello che come un calamita lo lega a Jack. Ecco, un'altra cosa in cui lui e James sono simili, è questa: l'essere attratti come un calamita verso la loro anima gemella e ancora una volta, neanche Alec quando se ne rende conto può fare, cito, " un cazzo di niente "
C'è qualcosa di poetico nel rendersi conto di essere impotente e allo stesso tempo rimanere in quello sgabello, con le gambe ferme e i pugni stretti.

Ricorda lo sguardo di Jack addosso mentre gli legava mani e piedi e quello sguardo bruciava sulla sua pelle nuda, coperta di lividi e cicatrici di ogni tipo. Bruciava come un laser che taglia i tessuti e arriva fino in profondità, cauterizzando e purificando. Bruciava come se Jack stesse cercando di capire chi è e cosa fa semplicemente studiando la mappa di cicatrici offerta dal suo corpo. Ma quello sguardo è stato accompagnato dal silenzio e dalla discrezione e Alec ha provato gratitudine per questo. Nessuna domanda implica nessuna menzogna e mentire a Jack gli sarebbe costato troppo. Ricorda il desiderio - improvviso ed inquietante- di marchiare e reclamare come proprio ogni singolo centrimetro di quella pelle morbida ma non con le corde. Con i propri denti e le proprie dita per dare vita a segni che fossero solo suoi. Ricorda ogni morso, ogni graffio, ogni abrasione che ha lasciato sul petto e sull’addome di Jack, fino a coprire con le proprie impronte buona parte dei segni di corda sul suo corpo. Cancellare l’appartenza ad altri e rivendicarlo solo e soltanto per sé. Mio. Mio. Mio.
Ricorda ogni gemito e mugolio di dolore che ha strappato a Jack, soprattutto quando gli ha sollevato di forza il bacino facendogli tendere le gambe fino allo spasmo e l’ha scopato ripetutamente ai limiti della violenza. La prima volta senza neanche toccarlo ma facendolo venire lo stesso solo colpendogli la prostata.


E' qualcosa di cosi eccitante e famelico da far fare la samba alle mie ovaie, non so se te ne rendi conto.. xDD E' qualcosa di destabilizzante, di famelico, di perverso, di passionale, di sconvolgente vedere Jack e Alec insieme in questo modo. E' questo che mi piace di come scrivi, di come riesci a collegare due coppie pur essendo cosi diverse. Il rapporto di Jack e Alec è diverso rispetto a quello di James e Q. Tutto cambia: la frenesia, il modo in cui si conoscono, in cui parlano, in cui le loro menti entrano in contatto e in cui si baciano. Se l'immagine di un Jack steso a letto e con mani e piedi legati fa uscire fuori di testa, beh quella di un Alec che morde, lecca e bacia senza controllo, fa letteralmente svenire. La cosa che più mi piace è la maniera totale in cui Jack è nella mente di Alec, in cui lo possiede, in cui lo controlla. Alec è dominante, sa dove vuole essere e sa benissimo come ottenerlo ma Jack sa quando è ora di offrirsi e quando è ora per Alec di sottostare a un suo ordine. E' un sottomesso dominante ed è la cosa più bella del mondo. Alec non ha mai avuto qualcuno che lo impegnasse cosi tanto a livello umano e a livello inconscio. L'appartenenza che sente nel cuore quando tocca la pelle bianca di Jack è pari all'euforia che sente quando è sul campo di battaglia, quando l'adrenalina muove il suo corpo e le sue braccia. Jack è il suo campo di battaglia, ma riesce a diventare anche la sua arma, i proiettili della sua pistola. Non gli offre solo un posto per essere quello che è sempre stato, ma lo fa esplodere nella sua essenza, gli da un posto nuovo dove reinventarsi e dove può non nascondersi, dove Alec non è un nemico, non è qualcosa di inumano, dove è libero. Jack oltre questo è anche altro, è anche l'infermieria, le bende, la patria e la casa. Jack gli offre la dannazione ma lo salva quando Alec è al limite, quando è a pochi passi dallo svenire, quando è fine giornata ed è tempo di rimettere a posto il fucile, di buttare i bossoli e di stendersi sul divano per tornare a vivere. Jack diventa in poco la sua anima gemella perché non solo gli dà l'euforia di manovrarlo come vuole ma sa imporsi nella sua mente, sa farlo tornare. E' questo che lo rende il primo tra i sottomessi e primo nel cuore di Alec: perché sa quando può osare e quando deve aspettare che sia Alec a venire da lui. Fammelo dire, tutti questi sentmenti, questo sconvolgimento è da capogiro, sul serio.
E poi arriva Megan. Megan è un po' il grillo parlante della situazione. Dominante che chiama dominante e che, si posa sulla sua spalla per farlo muovere perché Alec sa già che Jack è quello giusto, ma c'è qualcosa, una scintilla di cui ha bisogno per muoversi, per reclamare ciò che è suo di diritto. Inizialmente, credevo mi avrebbe dato fastidio questa new entry ma non mi sono posta limiti, ho imparato a fidarmi di te a riguardo. Se tu dici che mi piacerà, allora mi piacerà, punto.

La presa sul bicchiere di whisky si stringe così tanto che le nocche dell’agente iniziano a sbiancare, di pari passo con la rabbia che gli pulsa sempre più forte nelle giugulari. Giocare col fuoco può essere molto pericoloso e prima o poi si finisce sempre per restare scottati. La prospettiva che una cosa del genere accada a Jack è abbastanza per fargli inondare la gola di acido. “Beh dovrebbe stare attento a chi sceglie, allora. Le persone pericolose spesso sono capaci di fare male per il puro gusto di farlo.” Megan scuote appena il capo bevendo un altro sorso di Long Island. “Pericoloso non è sinonimo di cattivo, anche se in un mondo come il nostro è vero che spesso la differenza sfuma fino a diventare molto sottile. Un dominante pericoloso sa fare molto male e trae piacere nel farlo, però sa che esiste una linea oltre la quale non può e non deve andare. Un dominante cattivo, invece, varca questa linea di proposito e non si cura di ciò che si lascia alle spalle.”  Se Megan gli avesse assestato una ginocchiata nel basso ventre probabilmente Alec avrebbe sentito meno dolore di quanto ne prova adesso il suo orgoglio. Ha passato così tanti anni ad uccidere e creare caos che non si è mai posto il problema di distinguere tra quei due concetti. Perché distinguere quando hai sulle mani il sangue di innumerevoli vite? Ha sempre dato per scontato che si fossero sovrapposti ormai, posandosi sulla sua schiena come una lastra di marmo con incisa a caratteri cubitali la scritta cattivo. E ora, davanti a quella ragazza con almeno dieci anni meno di lui, Alec non può fare a meno di sentirsi un idiota perché Megan ha ragione e lui ha sbagliato tutto. Forse è esattamente questo che Jack ha visto in lui, qualcosa che neanche lui stesso aveva visto: un uomo pericoloso, certo, ma non cattivo.

E' questo il pezzo che mi ha fatto girare la testa più di tutti, la parte che ho sottolineato e su cui mi voglio soffermare perché quel concetto mi è entrato in testa e non è andato più via.
" Pericoloso non è sintomo di cattivo " ed è vero, sopratutto in un mondo come il loro, dove la morte è il cuscino sopra cui poggiano le loro teste. Ed è qui che vedo delle differenze tra James e Alec perché secondo me James è sempre stato a conoscenza della distinzione. Non fraintendermi, James ha un sacco di senso di colpa dietro, ha creduto per un sacco di tempo di non essere una compagnia rispettabile, di non poter aspirare niente a parte morte, ferite e distruzione ma sa comunque di non essere ' cattivo ', sa di non fare male perché vuole ma perché deve. James non ucciderebbe mai qualcuno a sangue freddo e con l'odio neglio occhi, non senza una dovuta e valida motivazione. James sa di essere pericoloso, di essere dannato, di essersi sporcato cosi tanto le mani da non riuscire più a vedere il bianco sui palmi ma sa di non essere cattivo e né spietato. Lo abbiamo visto nei film, in ogni scena, in ogni sguardo fugace, in ogni ghigno, in ogni movimento del corpo. Mentre Alec non lo sa, o meglio sa quello che non è: una persona viva, che può respirare la stessa aria degli altri, che può avere una vita al di fuori di quella che fa. Lo ha detto anche a James e la sicurezza nella sua voce fa capire che Alec non lo sa, non si rende ancora conto che, per quanto la sua anima sia sempre più sporca andando avanti con gli anni, non è spacciato, non ha superato il limite che designa 'pericoloso ' da 'cattivo'. Perché è qualcosa che semplicemente non puoi fare, qualcosa che non puoi diventare dal giorno alla notte e non importa quante vite ti prendi, con quanto terreno la tua faccia si sporchi, cosa ti entra nel cuore insieme alle schegge e ai proiettili. C'è sempre qualcosa, una scintilla, un pezzo più duro degli altri, una frase, una storia, una scena, a renderti cattivo, a farti superare il limite e a lasciarti dietro la tua anima, per sempre. Alec non è mai diventato cattivo, in parte perché la vita gli ha dato James e tu lo sai cosa penso e non finirò mai di ripeterlo in ogni cosa che scriverai. James è stata l'ancora di salvezza di Alec, qualcosa a cui appigliarsi nei momenti difficili, quando la vita era più pesante e quando non gli importava niente tra essere ' pericoloso ' e 'cattivo ', dove era solo un miscuglio di aggettivi, di roba, nel calderone della loro vita, del loro sangue. Ma, secondo me, non è stato solo quello. E' stata anche la sua altra anima gemella, perduta per il suo lavoro tra l'altro * inserire singhiozzo qui *. Quelle che per qualcuno potrebbero essere motivazioni per perdersi, per Alec sono perle per non superare mai quella linea.
Alec non è diventato cattivo anche perché non è mai stato una carne portata al macello, un essere che distrugge tutto quello che incontra. Forse Alec, nel fare quello che fa, si diverte più di James, può esserci anche più adrenalina in circolo ma sa fermarsi e è proprio perché riesce a farlo che non diventerà mai cattivo.
E stessa cosa nella sua parte dominante. Alec sa di cosa ha bisogno, sa che a volte ha bisogno di spingersi oltre, sa che a volte ha bisogno di fare male, di farsi male, di sentire la cinghia che gli stringe il collo, più leggera. Sa che ha bisogno di esercitare quel potere che rendere la sua natura cosi dominante ma proprio perché lo sa, proprio perché non lo è  in battaglia, non sarà mai cattivo. Le due cose vanno a braccetto: un agente segreto pericoloso ma non cattivo, non potrà mai tramutarsi in un dominante cattivo. Quello che lui sfoga sono cappi al collo della battaglia ma Alec non diventerà cattivo, non solo perché non vuole nutrirsi della cattiveria e non sa cosa farsene ma perché ama troppo la vita, anche quando dovrebbe odiarla, perché proprio attraverso la vita può liberarsi, perché se avere visto per cosi tanto tempo la morte, non ha fatto uscire la sua cattiveria, nient'altro potrà più farlo.

L’attesa finisce all’improvviso, prima di quanto si aspettasse.
 
E’ una frazione di secondo, così rapida che potrebbe perderla se il suo sguardo non fosse incollato addosso a Jack senza spostarsi di un millimetro.
 
Ma Alec non distoglie mai lo sguardo dalla sua preda, in nessun caso, e questo gli permettere di cogliere l’istante in cui gli occhi gli Jack lo raggiungono.
 
La gioia che illumina quegli occhi è così acuta e profonda che gli stomaco gli si attorciglia in una morsa.
 
E non importa che il lampo duri pochissimi secondi prima di sparire dietro una maschera di controllo, perché Alec l’ha visto ed è la sensazione più bella che abbia mai provato da tanto tempo a questa parte.
 
Jack è felice di rivederlo e la consapevolezza lo colpisce come una sprangata sulla nuca.
 
Non si tratta della semplice soddisfazione di poter passare di nuovo la notte con il partner sessuale perfetto.
Non si tratta di desiderio.
 
E’ qualcosa di molto più brillante e luminoso: un baratro di pura emozione in cui Alec ha paura di guardare perché potrebbe perdersi senza possibilità di ritorno.
 
Tutto ciò che accade dopo è come se fosse una proiezione a rallentatore e lui la guardasse da fuori.
Jack che beve l’ultimo sorso di drink lasciando il bicchiere vuoto sul tavolino.
Jack che si volta verso l’uomo seduto accanto a lui e gli parla per un paio di minuti prima di alzarsi.
Jack che punta verso la tenda e si ferma lì davanti guardandolo ancora una volta ed invitandolo a seguirlo con un gesto della mano e un sorriso, prima di sparire all’interno.
 
Nulla di tutto ciò lo colpisce davvero perché la sua mente è dominata da altro.
Jack è felice di rivederlo.
Non solo lo vuole ma è felice di poterlo avere di nuovo.
 
Mentre percorre il locale con passi rapidi, la bestia dentro di lui non smette di fare le fusa.


E Jack è il figlio di puttana più adorabile del mondo. E' sempre Jack ad azionare il mondo di Alec, ad abbassare le sue difese e farlo partire all'attacco. E' lui a far capire ad Alec che è facile alzarsi e raggiungerlo, che ha tutto quello che desidera e che quello che deve fare è solo allungare le mani e prenderselo. La psicologia è cosi bella da farmi trattenere il respiro perché Jack è cosi equilibrato, parla con i gesti, parla con gli occhi, con i movimenti, parla con lo spazio attorno a lui. E' capace di azionare l'aria di una sala per rizzare i capelli sulla nuca di Alec con il solo scopo di farlo accorrere da lui. Ed è questo che mi fa amare questi due e il tuo Jack, la sua maniera di girare intorno ad Alec, il suo equilibrio che si trasforma nel ' loro ' equilibrio.

Credo che tu abbia messo i mie migliori kink dritti nel personaggio di Alec. Dominante va a pari passo con ' la bestia che è dentro di lui '. E' qualcosa che fa andare fuori di testa, avere una vera presenza istintiva dentro di sè, non qualcosa che si unisce ma qualcosa a parte, che tieni in gabbia e che sai gestire, sai come liberare. Un altro segno di come Alec non diventerà mai cattivo.

Rumore metallico alle tue spalle.
Cardini che cigolano.
Privacy violata.
Intrusione.
Pericolo.
Agisci.
Subito.

In una frazione di secondo Alec è già voltato verso la porta, con la mano sinistra che istintivamente si muove verso la sua schiena per tenere Jack al sicuro.

Nascondilo.
Proteggilo.
E’ tuo, devi preservarlo.

L’adrenalina cattiva si sostituisce all’adrenalina buona e gli fa schizzare i battiti del cuore nelle carotidi.
L’istinto del killer -pronto ad eliminare sistematicamente ogni minaccia- urla e gli fa formicolare le mani, ma lui sa come controllarlo.
Almeno per il momento.
 
Il tizio che era con Jack fino a pochi minuti prima lo sta fissando dal fondo della stanza, con gli occhi lucidi per l’alcol e l’orgoglio evidentemente ferito.
Ma non è lui che sta puntando e Alec lo capisce con un secondo di ritardo, quando l’uomo fa un passo avanti con un braccio teso.
“Jack vieni qui immediatamente..”
 
L’addestramento fa il suo corso automaticamente e tocca a lui, ora, avanzare di un passo.
Ciò che Alec non si aspetta è la mano, piccola ma decisa, che va a posarsi sul suo petto e lo accarezza piano, bloccandolo esattamente dove si trova.
Jack è sgusciato via dal bozzolo di protezione che gli aveva offerto con il suo corpo e ora è  davanti a lui, con un sorriso rassicurante che si unisce al tocco lieve delle dita.
“Ci penso io, rilassati..”
L’unica cosa che Alec può fare è rimettere in gabbia la bestia e osservare.
Lasciar fare.


E si, hai capito benissimo. E' questa è una delle parti di Alec che preferisco, che mi infiamma alla stessa maniera in cui infiamma lui. Il fatto che ci sia un'altra presenza dentro di lui, il cuore che batte è uno solo, ma la voce istintiva, animalesca, è un'altra, quella irrazionale, quella che vuole comandare ma che non può, quella tutta unghiate, possesso e istinto.
Il fatto che non ci sia solo Alec a volere Jack ma anche la ' bestia. Ben due essenze che sono nello stesso corpo, vogliono Alec. Ed è questo che gli fa capire che Jack non è un amante di qualche sera, non è solo senso ma è istinto, amore, pelle, cuore, e eternità. Ho sempre visto in Alec questa seconda essenza tanto che mi è sempre piaciuto esplorare in una futura fic la sua anima animalesca ma questo va al di là delle mie previsioni. C'è Alec e la bestia, in tutti i suoi rapporti è stato bravo ad incatenarlo e a dividere le due cose ma non in questo, perché Alec vuole Jack cosi disperatamente da farlo accettare anche dalla sua parte pericolosa, anche da quella che silente vive in lui, anche da quella che vuole morsi e pelle ed è la cosa più erotica che potrebbe capitarti di leggere.
E oltre a questo, c'è forse qualcosa di migliore, nel rendersi conto che Jack è il degno compagno della sua parte animalesca? Se è già un dono per Alec, poter avere uno come Jack al suo fianco, cosa deve essere vedere qualcuno come lui che non solo accetta il demone, la bestia ma che addirittura la ama. Jack non solo viene accettato da quella parte ma la ama e la venera come nessuno ha mai fatto prima e non solo, ha i trucchi per calmarla, per farle le fusa e per dirle che, è compito suo, dimostrarle che se lo merita.

Dita che si chiudono.
Mano che si solleva.
Pugno in arrivo.
REAGISCI.

La bestia ulula e si agita quando il pugno impatta sulla sua mascella.
Alec fatica a tenerla sotto controllo stavolta, ma sa che non dovrà farlo ancora a lungo e l’idea gli torce le labbra in un ghigno che il sangue rende ancora più grottesco.
 
Gli sarebbe bastato alzare una mano, afferrare quel pugno e torcere il braccio: un movimento banalissimo, che potrebbe fare anche bendato.
 
Ma questo lo avrebbe messo nella condizione di arrecare dolore per primo e non è ciò che vuole.
 
La bestia lo vuole. Lui no.
 
Lui preferisce assaporare il sangue in bocca e sentire due gocce che gli scendono lungo il mento dalla spaccatura sul labbro inferiore.
Lui preferisce alimentare la bestia con l’odore della violenza e costruirsi un alibi per poter aggredire impunemente.

Attacca.
Puoi farlo.
Jack non penserà che sia stata colpa tua.

La bestia è comprensibilmente compiaciuta per quel programma.
 

Afferra il polso.
Gira all’indietro il braccio.
Colpisci le ginocchia.
Sbatti il volto a terra.
Pericolo eliminato.
Il crack della fronte che si infrange sul pavimento e le urla dell’uomo suonano come musica alle orecchie della bestia e Alec le accompagna con una risata gutturale.
“Chi è adesso l’idiota? Amo quando mi mettono nelle condizioni di poter reagire.”
 
Il sangue esce copioso e imbratta il viso dell’uomo ancora distorto dal dolore.
 
La bestia ne vuole ancora e Alec lo sa, ma sa anche come ricacciarla indietro e metterla a tacere.
Non è la bestia che deve vincere.
Soprattutto in serate come quella.

Pericoloso e cattivo non sono sinonimi.


E sembrerà strano ma, io posso quasi vedere davanti a me, Alec che allenta le manette della bestia, togliendole la museruola e permettondele di sbavare, anche solo un po'. C'è un momento dove la voglia della bestia e il desiderio dell'uomo vanno a braccetto, dove le parole di uno servono solo per alimentare la vendetta e il sangue dell'altra.
Alec desidera cosi tanto non essere un danno per Jack, non vuole che quello che lui è, lo spaventi, che lo porti lontano, che gli faccia credere di non essere abbastanza, di essere troppo pericoloso anche per uno come lui.
E' questa la forza di Alec, quella cosa che te lo fa amare, che ti fa stringere il cuore e ti fa entrare nella sua mente, a fondo di se stesso.
Le parole di Megan che rimbombano nella sua mente e che gli fanno trovare quella briciola di autocontrollo, che gli fanno ripetere che deve solo giocarsela bene, per far si che Jack non scappi, che stia lì con lui, per sempre.


“Sono un po’ deluso, sai?”
 
Qualsiasi reazione Alec si aspettasse, di certo non era questa.
Aveva messo in conto qualsiasi cosa: paura, terrore, orrore, compresa una fuga il più veloce possibile e il più lontano possibile da lui.
Era preparato al peggio e avrebbe accettato qualsiasi cosa nonostante tutto, perché avere a che fare con la sua natura è spaventoso e lo sa.
Tutto ciò che può fare è cercare di tenerla a bada ma non può cambiarla, e non avrebbe senso nascondere ciò che è e che sarà sempre.
 
Era già pronto a vedere Jack fare qualche passo indietro, puntare verso la porta e uscire dalla sua vita definitivamente.
 
Sarebbe stato giusto e comprensibile, dopo tutto.
I ragazzini non dovrebbero avere a che fare con le bestie come lui.
 
Gestire un coglione che si diverte a fare più male del dovuto è un conto.
Gestire un assassino tenuto insieme solo dall’adrenalina e dalla voglia di sangue è un altro paio di maniche.
E Jack è sveglio abbastanza da intuire la differenza pur senza sapere, senza conoscerlo.
 
Per questo motivo Alec si è voltato con la convinzione che quello sarebbe stato l’ultimo momento in cui avrebbe visto quel piccolo, grande, ragazzino, impegnato a fare i conti con qualcosa molto più immenso di lui.
 
Non era pronto a trovarsi davanti uno sguardo divertito, un sorriso appena accennato e un’erezione crescente nel cavallo dei pantaloni.
Non era pronto a trovarsi davanti qualcuno capace di restare controllato e tranquillo davanti al suo vero volto.
Come se fosse normale assistere a cose del genere.
 
Non era pronto a trovarsi davanti qualcuno in realtà eccitato dalla sua parte animale e selvaggia.
 
Aveva dato per scontato di essere lui l’anima più oscura in quella stanza ma ora non ne è più del tutto sicuro, perché Jack sembra venire dallo stesso posto da cui provengono lui e James: le ombre. [5]
 
La bestia risponde immediatamente facendo le fusa.
Mio. Mio. Mio.
 
“Cos’è che ti ha deluso?”
“Mi aspettavo che il braccio glielo rompessi.. O quanto meno un polso. Se lo meritava.”
“Se lo meritava?”
“Sì, se lo meritava.. Non si interrompono le persone in quel modo. Lo avrei fatto io ma non ho le capacità fisiche e tecniche per farlo..”
“Stai scherzando, vero?”
“Ti pare che abbia la faccia di uno che sta scherzando?”
“In effetti no.. Tu sei completamente folle, lo sai sì?”
“Lo so, ma detto da te suona come un complimento.”
 
La risata fluisce spontanea dal petto di Alec ed è la cosa più liberatoria che abbia provato nel corso delle ultime due settimane.
Ancora più catartica di sbattere la faccia di un uomo a terra fino a ridurlo ad una maschera di sangue.
 
Probabilmente non era di quello che aveva bisogno per iniziare a lasciar fluire via la tensione, ma lui non l’aveva capito.
 
Lui no. Jack sì.
 
Il sorriso luminoso e soddisfatto che gli illumina il viso mentre lo guarda ridere è la conferma che le cose stanno andando esattamente dove Jack voleva che andassero, e Alec non può fare a meno di chiedersi quanto in profondità quel ragazzino gli abbia letto.
 
E’ il suo lavoro studiare gli altri come se fossero un libro aperto ma non ha trovato mai nessuno, a parte James, che sapesse analizzare lui e la sua anima con la stessa disinvoltura.
Una persona capace di captare i suoi bisogni più intimi prima ancora che li capisca lui stesso.
 
E tutto ciò è prezioso.
Prezioso e pericoloso allo stesso tempo.
Perché se hai qualcosa, vuol dire che hai qualcosa da perdere.
 
Jack è la cosa più spaventosa che la vita gli abbia mai messo tra le mani ma non ha alcuna intenzione di lasciarsela scappare.
Non può lasciarsela scappare ormai.
Perché è intossicante la sensazione di sentirsi capiti ed accettati nel profondo e Alec non crede che riuscirà più a farne a meno.
 
“Ammettilo: ti piaccio anche per questo.”
“Sì.. Dio mi aiuti, sì.. Vieni qui.”
 

L’istinto del killer è completamente sparito quando Alec afferra di nuovo Jack per i capelli e lo attira a sé, riprendendo il discorso esattamente da dove l’avevano interrotto.

Ed è questo quello di cui parlavo prima: della maniera di Jack di essere dovunque nella testa e nel cuore di Alec. Jack non parla ma agisce, anche quando Alec non sa come reagire e cosa fare, anche quando Alec si ripete che nessun ragazzo può stare eretto e tranquillo accanto a lui, senza il minimo segno di disturbo. Jack annienta le sue difese, le sue reazioni, le annienta e le ricostruisce dicendogli che non c'è niente di male al mondo ad essere come lui, a fare le cose che fa lui, che chi la vuole la normalità, chi vuole qualcuno che non è un po' bestia dentro, che non ringhia appena toccano qualcuno che sente suo, che non si incazza, che non attacca per non essere attaccato. Jack lo capisce non solo perché in parte anche lui è cosi ma perché lo comprende, perché dal momento in cui ha sentito i denti di Alec mordergli la pelle, ha saputo qual'era il suo posto. E' un test per Alec, per se stesso, per la loro bizzarra sensazione, per sapere se erano pronti a quello, a vivere e a entrare l'uno nei panni dell'altro.

E credo che neanche lo stesso Alec se ne rende conto, intendo dell'aver bisogno di qualcuno che non sia il suo migliore amico, di qualcuno che sia di più della spalla su cui piangere o delle battute in russo, o dello spallarsi in missione. Ha bisogno di qualcuno da baciare, capelli dove le sue dita possano rifugiarsi, qualcuno che emani la stessa pace e comprensione di James ma con qualcosa di diverso.

Qualcuno che sia il suo angolo di inferno e paradiso personale. Ne ha bisogno come l'aria, qualcuno che non sia la famiglia che gli regala James, ma neanche l'amicizia di Q, qualcuno che sia solo per lui, qualcuno che non lo faccia sentire straniero nella sua pelle, nei suoi sentimenti, che non lo faccia sentire solo e Jack, è tutto quello che non hai mai detto ad alta voce, per paura, per titubanza, perché non era ancora pronto, non cosi. Qualcuno che fosse spaventoso cosi come lo è il campo di battaglia, qualcuno che lo facesse rigare dritto ma anche che lo lasciasse affondare in lui senza negarglielo, dicendogli solo " Sono qui, devi solo allungare le mani e prendermi " e fa commuovere. E' come vedere il tuo bambino che cresce, vederlo migliorarsi, vedere il suo coraggio che esce fuori da lui, capire che se lo merita, dei, eccome se se lo merita.. * si commuove*


I pantaloni scivolano alle caviglie e i boxer li seguono a ruota l’istante successivo.

Le labbra di Jack sono già pericolosamente vicine alla sua erezione quando gli afferra i capelli corti con una mano e tira all’indietro con forza.
Non ha la pazienza né la voglia quella sera di fare giochetti o prendere le cose con calma e Jack deve saperlo.
 
Ma forse Jack ci è già arrivato da solo, a giudicare dalla luce torbida che gli illumina le iridi azzurre.
 
“Alec..”
 
C’è tutto in quella singola parola, pronunciata con un tono così intimo da fargli affondare il cuore nella gabbia toracica.
C’è essenzialmente una richiesta di fiducia che Alec è ben deciso a concedere.
L’unica cosa che può fare è lasciare la presa sul capelli di Jack e affidarsi a lui completamente.
 
Jack ha capito.
Non c’è esitazione mentre chiude deciso le labbra sulla sua erezione, succhiando con vigore la punta e passando la lingua esattamente sul punto che lo manda fuori di testa.
Nessuna provocazione, nessun temporeggiamento.
Attimo dopo attimo la bocca di Jack scende sempre più giù, inglobando una porzione sempre maggiore della sua erezione fino a raggiungere quasi la base.

Il mugolio che gli esce dalle labbra può essere definito solo come estatico.

E' questo quello di cui parlavo prima: della maniera in cui Jack capisce. Sa che è il momento di prenderlo e basta, che è quello di cui Alec ha bisogno, che non vuole fare giochetti, ma che ha bisogno di annullare i sensi, di sentirsi divorato, non di calma, di tentazioni, ma solo di puro e estremo piacere. C'è amore e dedizione nelle cure di Jack ma non rifiuto ed è per questo che è la sua anima gemella. Perché riconosce i segnali, perché anche nel rifiuto per gioco, c'è la più totale e estrema accettazione dell'altro.

Lo schema va in frantumi senza che Alec se ne renda conto e quando lo capisce è già troppo tardi perché Jack ha allungato il braccio sinistro libero e lo ha stretto intorno ai suoi fianchi, affondando le dita all’altezza del suo bacino.
Non è così che funziona in quel mondo ma ormai le regole non contano più.
Anzi è quasi naturale che Jack raggiunga l’orgasmo in quel modo, abbarbicato alle sue gambe e col mento posato sulla sua coscia.
Perché quella cosa che sta nascendo tra lui e Jack ha già travalicato ogni tipo di confine e l’unica cosa che possono fare è lasciarla libera di esplodere.
 
Quando Jack viene, stringendosi ancora di più alle sue gambe e affondando i denti sopra l’osso del suo bacino in un bacio violento, Alec non sta più guardando la sua erezione ma lo sta guardando negli occhi.
C’è adorazione in quelle iridi azzurre; la stessa adorazione che sa colorare le sue iridi verdi.
 
Non c’è più spazio per tornare indietro, ormai.
Per nessuno dei due.
Ed è la cosa più giusta del mondo.


Jack lo vuole tanto quanto lo vuole Alec e l'immagine del ' bacio violento ' è totalizzante e inebriante. E' come se lo marchiasse, se gli facesse una cicatrice di appartenenza, come un allarme di sorveglianza.
Jack è pace e libertà su Alec, su quello che gli dà, sul piace condiviso e ricambiato. Sono nello stesso spazio, si cercano come anime affamate, come bellezza diverse ma complementari. C'è la cosa più bella: sapere di non essere più soli perché l'altro è nella stanza.

Non so che dirti, se potessi farti capire quanto e come mi è piaciuto, lo farei ma più di questo non riesco. Vado a letto con l'emozione che mi hai lasciato, ancora e ancora. Di questi due e della tua capacità di manovrarli, con l'amore che la tua storia mi regala.
Mi evochi una miriade di immagine e io posso solo ricompensarti con quella delle parole, sperando di lasciarti un minimo delle sensazioni che tu lascia a me.
Ti abbraccio allo stesso modo in cui un James abbraccia il suo Alec.

Love you.

Captain <3

* se la slinguazza a dovere *
 

Recensore Veterano
08/10/13, ore 23:52
Cap. 6:

Eccomi qua, in super-ritardo, ma tu sai.
Solo che, dopo averlo riletto, non so bene cosa dire. Cioè... Alec. Alec è il nuovo personaggio più straordinario che sia venuto fuori nel fandom di recente, io e te siamo state le prime a innamorarcene, solo che tu lo hai preso e gli hai dato VITA.
E' un capitolo bellissimo: quest'uomo è analizzato nel profondo, è mostrato a noi per quel che è (o per come io immagino che sia)... simile a James per alcuni versi - il lavoro, le ferite del passato, il modo di gestire lo stress e le brutture di quel che fa - eppure così diverso. Alec ha meno dubbi di James, o per lo meno ci si crogiola dentro in maniera diversa. Gli basta poco per capire di volere Jack in un altro modo che non sia il sesso puro, quello grazie a cui tutto è cominciato. Alec è più diretto, brusco, fa il percorso inverso. James capisce gradualmente di volere Q senza ancora averlo quasi sfiorato, Alec parte invece da un incontro sadomaso con questo ragazzino sfidante, impertinente, sottomesso ma non domato, e rifiuta con tutto sé stesso il ricordo del sapore che gli ha lasciato... salvo non poterne fare più a meno e correre da lui immediatamente dopo la fine di una missione.
Ed è un passaggio bellissimo, così come lo è il personaggio di Jack. PEr non parlare della magistrale scena di sesso che, credimi, io non riuscirei a scrivere nemmeno in sei mesi (ma si sa che ognuno ha le sue eccellenze nel proprio campo, e Thank, god!, questo è il tuo, insieme a tanto altro). Senza nulla togliere all'intensità degli altri, ma questo è IL capitolo.
Alec, il tuo Alec, è il MIO amore e voglio vederlo felice. Me lo hai fatto vivere e immaginare, ho proprio visto le sue espressioni pensose e tristi dipinte sulla faccia di chi sappiamo noi, e mi si è sciolto il cuore. Mi ha resa felice. 
Aspetto l'epilogo con entusiasmo e AWWWNNN estremo, e sono sicura che sarà devastantemente splendido.
Un ottimo lavoro, sys. Eccellente.
E, ovviamente, non può mancare un eloquente AAJHDSHDASSHDSAHFVGSAVGHJ finale per sottolineare il tutto.
Un abbraccio

Recensore Master
07/10/13, ore 14:25
Cap. 6:

Lo sai che io ci metto un po', ma alla fine arrivo sempre (sono come una piccola zecca, una dolciosa ma tenace zecca u.u). E' un periodo in cui sono davvero stanca e questo dannatissimo maledetto raffreddore mi fa a) dimenticare le cose e b) strisciare come un serpente antropomorfo. Ma oggi combatto tutto, combatto la stanchezza, combatto il mio cervello che non riesce a mettere i verbi nel posto giusto e combatto il raffreddore, per dirti che OH MIO DIO QUESTO CAPITOLO. Partiamo dal fatto che già avevo amato, come ben sai, l'OC Jack, e non vedevo l'ora di vederlo in un capitolo tutto suo (beh... loro u.u). Sono contenta che tu abbia deciso di spezzare anche questa parte, sì, dovremo aspettare di più per leggere il finale, ma come hai ben detto tu, Alec e Jack si meritavano uno spazio proprio, e hai fatto la scelta più giusta. Parto da Jack, perché è TUO, un personaggio TUO e stupendo, in un solo capitolo sei riuscita a dare forma a una persona in carne e carta, si può dire XD, che potesse adattarsi in maniera perfetta a quell'Alec di cui mi sono tanto innamorata con questa storia! Mi ha dato una sensazione di completezza, leggerli insieme, che non riesco neanche a spiegarti, sono fatti per stare insieme, come se la Jalec (... James e Alec? MA ANCHE NO, JACK E ALEC, ECCO, ECCO *sbrodola male*) sia sempre stata Canon e non un solo nostro mero desiderio. Hai plasmato un personaggio cercando di farlo diventare la metà della mela di quell'uomo spezzato che è Alec, avvicinandoli a metà fra la dolcezza e la possessione (che sì, hai fatto una specie di vedo e non vedo, e DIO SJDSNDKSMDOSJD8EIHISJKSDJS), fra l'amore a cui nessuno dei due vuole arrendersi e la passione che non riescono a frenare, ed è qualcosa che ti prende alla gola, che non ti fa respirare. E' un capitolo pieno di suspance, di paura e rimorso e tutte quelle cose che una persona come Alec può provare, perché non tutti possono accettare COSA lui sia. Ma Jack sì, Jack è tranquillo, e lo aspetta per tutto il tempo che serve ad Alec per accettare che... non è più solo. Non c'è solo James, per quanto sia difficile digerire questo. Ci sono così tanti sentimenti, così tante sfaccettature che è davvero difficile riuscire a spiegare come mi hai fatto accartocciare lo stomaco con questo capitolo, quanti spasmi e ansia ho avuto (non so perché proprio l'ansia... forse perché davvero, Alec è un personaggio particolare e mi sembrava davvero che potesse cambiare strada da un momento all'altro). Mi sento così vicina ad Alec che mi sono immedesimata tantissimo in lui, nel suo modo di affrontare la vita di petto ma anche nel terrore di avvicinarsi a qualcuno per paura di perdere di nuovo... sei riuscita a creare un Alec magnifico, vero, in carne e ossa, lo vedevo dietro le righe e davanti ai miei occhi ed è un dono, un dono che voglio ti leghi alla pelle, perché secondo me non ti rendi conto di COME scrivi, non te ne rendi conto e ti sottovaluti. Questo il capitolo e il precedente, sono due delle opere più belle che ho letto in tutti i fandom in cui sono stata, e voglio che tu lo sappia, voglio che lo tieni presente quando ti vengono i dubbi su quello che sai fare o non fare.
E' una delle relazioni più fantastiche che io abbia mai visto, non solo perché hai tratteggiato Jack come la metà perfetta per Alec, ma perché hai dato vita a entrambi, in un modo tutto particolare, tutto tuo, buttandomi in mezzo alla loro relazione e facendomi vedere attraverso i loro occhi. Sono imperfetti, hanno più difetti che pregi, ma è esattamente questo che li rende... reali. Ed è la cosa più bella che una scrittrice possa fare e riesca a dare a un lettore: creare un film nella sua mente, ed è esattamente questo che tu hai fatto con me.
Che altro posso dirti? Che sei fantastica già te l'ho detto, che questo capitolo è LA MORTE IN TERRA pure, e che non vedo l'ora di leggere l'ultimo capitolo è scontato... XD mi mancheranno tanto Alec e Jack, ma ancora di più mi mancherà questa storia. Ma i piagnucolamenti li lascio al prossimo, non voglio pensarci per ora ù.ù ti mando un abbraccio e tutti i miei più vivi complimenti, perché sì.


Ps. Un piccolo omaggio va anche a quella donna di Meg che per me ha i tratti di Rachel Miner XD ti dirò la verità, spero che di poter leggere ancora di lei, mi incuriosisce da morire (anche se l'ho insultata, all'inizio, ma ho cambiato subito idea, santa lei u.u").


Jess

Recensore Master
04/10/13, ore 15:09
Cap. 6:

Ciao, ho scoperto questa storia per puro caso, improvvisamente mi è venuta voglia di leggere una storia slash tra James e Q (anche se non so dire da dove arrivi questo desiderio), conosco tutta la saga di Bond, ma non l'avevo mai vista sotto quest'ottica... In sostanza, sono venuta a fare un giro e la tua era la prima storia in elenco. E mi è andata davvero di lusso, perché è davvero bellissima. L'intensità con cui hai gestito l'introspezione, è davvero grande. James e assolutamente IC e lo stesso vale per Q, insomma me li sono immaginati in ogni singola mossa e non potevo non lasciare un commento. Perché mi piace molto anche come stai gestendo il loro innamoramento, di quelli che vengono fuori lenti, alla distanza, ma poi quando entrambi comprendono che amano, allora non si lasciano più. Alec, personaggio azzeccato, anche nel riferimento a Justin Taylor, da amante di QAF ti posso dire che ho apprezzato la somiglianza con Sunshine ^.^

Insomma, un buonissimo lavoro, mi è quasi dispiaciuto che non fosse ancora completa...
Vorrà dire che aspetterò con pazienza il prossimo capitolo.
Baci
_Koa_

Recensore Master
30/09/13, ore 21:59
Cap. 6:

Ma questo capitolo?! *sclera male* Oddio, per me puoi allungarti quanto vuoi, specialmente se poi crei capitoli come questo e approfondisci la figura di Alec, che ho imparato ad amare proprio grazie alla tua storia. Che dire, intanto nel capitolo precedente mi ero sciolta nel leggere la sua conversazione con Q e come tra i due si crei alla fine un rapporto pacifico e anche complice: imparano ad accettarsi a vicenda per la felicità di James, perché entrambi e in modo diverso lo amano e vogliono solo che riesca ad essere felice, dopo una vita piena di rinunce e dolori... come si fa a non aweggiare di fronte a tutto questo? Poi in questo capitolo hai scavato ancora più a fondo e ci hai mostrato un lato di Alec molto oscuro, una belva che lui deve sempre tenere sotto controllo ma che al contempo è parte fondamentale del suo essere. Un'altro lato comunque molto interessante da esplorare, assieme a quello più spigliato e goliardico e giocoso che abbiamo imparato a notare in precedenza. Poi beh, c'è il lato passionale e sentimentale che qui esplode grazie alla conoscenza con questo ragazzo diverso da tutti gli altri e che riesce a stupirlo e conquistarlo con solo un incontro. Davvero bello e coinvolgente.. ti dico solo che ora vorrei una fanfiction solo su loro due, per quanto li ho adorati insieme xD E niente, sono proprio contenta che tu abbia deciso di aggiungere questo capitolo e dare anche ad Alec un po' di felicità e amore, perché se lo merita e di certo non toglie nulla alla storia, anzi, la arricchisce molto. Sono curiosa di scoprire a questo punto come si svolgerà l'ultimo capitolo, se James verrà a sapere di questa storia e come reagirà e boh, non so cos'altro dire se non che continuo a leggerti sempre con grandissimo piacere (nonostante ci metta sempre una vita a recensire, e di questo mi scuso in tutte le lingue del mondo). Ancora tanti tanti complimenti. Un abbraccione <3

Recensore Junior
08/09/13, ore 01:01
Cap. 5:

Ciao Amor.. io arrivo con calma ma arrivo eh?!
Mi hai ucciso, destabilizzata, tagliato le gambe e fatto diventare una melma informe ma andiamo per gradi perché descrivere tutte le emozioni che mi hai dato non è facile ma proverò a fare il mio meglio, per farti capire che sei semplicemente eccezionale.
Questa riflessione introspettiva su Q l'ho adorata perché se da una parte sappiamo come ragiona James, quello che prova e la difficoltà nel provarlo, dall'altra abbiamo bisogno di esplorare i sentimenti di Q, di sapere quanto ci sia di reale nel suo sangue freddo, nel suo tranquillizzare James.
Tu sai che io adoro il modo in cui muovi James, mi fa semplicemente tremare ma devo ammettere che mi piace moltissimo come riesci a gestire Q e come riesci a calibrare cosi bene i loro sentimenti e le loro paure.
Ed è proprio questo che amo di Feel: il loro mettersi alla prova pur non essendo completamente pronti, il loro rendersi conto di essere pronti solo una volta che la vita o loro stessi li mettono alla prova. E' successo con James, il dolore e i sensi di colpa l'hanno guidato per un sacco di tempo facendolo diventare un morto che cammina e solo quando ha incontrato gli occhi di Q, le sue labbra rosse, la sua maniera schietta di parlargli, è riemerso in superficie capendo che è tutt'altro che morto, che è vivo e che vale la pena di esserci, che c'è qualcosa di più che essere vivi solo a metà. E' successo anche con Q: con la sua maniera settica di lavorare, il rinchiudersi solo sul lavoro, aver paura di vivere. Ecco, credo che se dovessi paragonarli direi che sono l'uno l'opposto dell'altro: uno ha paura di vivere troppo e l'altro sa cos'è vivere e sa cos'è morire e sceglie la seconda perché ne è immerso, perché è casa, perché tornare a vivere è qualcosa che non sa più fare ed è meglio tornare indietro, immergersi in quello che è alla fine. Li amo per questo, perché potrebbero non congiungersi, scegliere di vivere come hanno sempre fatto e invece scelgono l'altro perché attratti come una calamita, perché semplicemente non possono fare altro.
Non è da Q fare una proposta come questa, proporgli una vita intera, piena di compromessi, di promesse rubate e, quasi sicuramente, di litigate ma vuole esserci anche se non gli è andato mai bene niente prima, anche se non sa esattamente come si fa. Si immerge nell'amore che legge negli occhi di James e sceglie lui, sceglie di vivere intensamente e non solo di stare in panchina e guardare la vita scorrergli davanti.
La saggezza di Q non sta tanto nel capire che è dura per James, nel credere che si rifiuterà di mettersi in gioco ma nell'accettarlo comunque, nel capire quanto la bellezza di James sia in questo, nel rispettare il suo non riuscire a mettersi in gioco. 

Ogni volta che James si è legato a qualcuno, consapevolmente o meno, quel qualcuno è morto andando ad allargare ulteriormente il buco nero che lo divora dall’interno.
Vesper, Mathis, M: ogni persona con cui James aveva stabilito una connessione, per cui si era permesso di provare qualcosa e lasciare che questo qualcosa lo legasse, è svanita dalla sua vita in modo doloroso.


Ho aspettato di riuscire ad avere la concentrazione necessaria per commentarti questo pezzo, nello specifico queste frasi, perché sono il riassunto profondo di quello che è la personalità di James. Scherzando si dice che James sia molto sfigato nei rapporti e anche noi ci abbiamo scherzato molte volte ma scavando capiamo che la sua anima è molto particolare, quasi infetta ma non solo perché ha la licenza di uccidere e questo rovina la maggior parte dei legami, ma perché il suo passato e il suo mestiere non fa altro che definire chi è ancora prima che lo faccia lui. James non è mai solo James nei suoi rapporti ma è sempre Bond. Non è prima l'uomo e poi un mestiere ma è esattamente il contrario ed è questo che fa morire tutte le persone con cui ha avuto un legame. Chiunque, che sia dalla parte dei ' buoni ' o dei ' cattivi ' conosce James per essere Bond, lo conosce per le sue qualità sul campo e alla fine, si sentono spinti all'angolo, in una morsa. Chi sarà dalla parte sbagliata sceglierà qualcosa che gli converrà sempre e chi sta dalla parte giusta si ritroverà ucciso prima del tempo perché la maniera migliore di uccidere un nemico, è arrivare al suo cuore.
Credo che sia la cosa migliore che qualcuno abbia detto su James e che mi spinge a parlarne ancora e ancora. 
I motivi per cui fino adesso ha rifiutato di sentire e di provare di nuovo l'amore è il dolore perché nella sua grande esperienza di vita, ha collegato l'amore con il dolore, con quello che fa, con quello che tocca. E' una maniera di difendersi ma anche di difendere perché se abbiamo visto la macchina da uccidere e l'abbiamo amata comunque, abbiamo visto anche l'uomo che decide di non uccidere, che si sente in grado di fare una scelta. Non è sbagliato pensare che, se James è cosi intelligente da pensare con il proprio cervello, è in grado anche di fare la stessa scelta sul proprio cuore.

L’unica persona che è sempre rimasta - l’unica costante fissa in questa sequenza di morte- è Alec.
Ma Alec è un’altra storia e Q lo sa bene.

Alec è l’unico legame davvero inevitabile nella vita di James perché affonda le sue radici in un tempo in cui nessuno dei due era l’uomo disilluso e provato che è adesso, e c’era ancora spazio per decidere di legarsi.
Un tempo in cui la vita era più semplice e la sofferenza era meno conosciuta.
Un tempo in cui si poteva ancora osare e percorrere la strada dell’affetto.
Alec non deve essere scelto perché la vita stessa li ha scelti l’uno per l’altro tantissimi anni prima ed è ormai una presenza indiscutibile, irrinunciabile, qualsiasi cosa accada.

Non ci può essere dubbio sul fatto che dove sarà James lì sarà anche Alec, ed è giusto che sia così.
Tutti gli altri, invece, sono stati scelti da James e ogni volta la scelta si è rivelata sbagliata.
Ogni volta James ha finito per perdere.


E io riesco di piangere questa volta perché questo pezzo - non solo quello sottolineato - è cosi bello da star male, da chiudere gli occhi, alzare il viso e ringraziare per aver avuto la fortuna di leggere qualcosa di cosi bello e importante. Sento sulla mia pelle i Jalec, forse perché ci rivedo noi o forse perché ci vedo qualcosa di cosi puro, qualcosa che non può essere toccato da nessuno, qualcosa che puoi solo ammirare.

Definire Alec come l'unica costante fissa in questa sequenza di morte è qualcosa di oltre, qualcosa che supera le barriere e ti arriva nel cuore, concima dentro e sboccia come il fiore più bello di tutti. Sai cosa provo per Alec, sai come mi fa sentire e sai cosa mi fa dire.
Alec è l'unica variabile fissa nella vita di James. Alec c'è sempre stato quando tutti gli altri se ne sono andati, in un certo senso è stato quello che è ora Q ma non in senso romantico, è stato qualcosa di cosi travolgente e sicuro da non aver bisogno di nient'altro. Alec è più forte del tempo stesso, le sue radici sono arrivate nella mente di James quando ancora non sapeva esattamente cosa volesse dire, cosa significasse amare qualcuno cosi tanto da essere certo della sua fedeltà. Alec ha messo le radici in un tempo in cui il cuore di James era ancora intatto, in cui la morte non aveva preso cosi tanto piede, in cui dare la vita non era la stessa cosa di dare la morte, in cui riconosceva la differenza e non ne aveva paura.
Ma è vero in entrambi i sensi.. Oserei dire che le anime di James e Alec si sono unite ancora prima di conoscersi, hanno avuto solo bisogno di tempo, di conoscersi anche senza guardarsi negli occhi, anche senza combattere per lo stesso motivo, soffrire per la stessa causa, capire cosa volesse dire morire e non essere più gli stessi,
Non sono stati l'uno per l'altro solo un rifugio, sono stati un cambiamento, una scelta che non aveva bisogno di parole. Se è vero che la vita li ha scelti senza dare a loro questa responsabilità, è vero anche che non si sono imposti nella vita dell'altro. Non hanno chiesto il permesso, questo è vero, ma non sono mai stati un'impedimento l'uno per l'altro. Se esistesse una metà della mela in senso cosi platonico, affettivo e assolutamente non romantico, loro sarebbero la mela dell'altro e Q lo sa. Sa benissimo che l'unica persona che avrebbe potuto impedirgli di avvicinarsi a James, è Alec e proprio per questo sa che non l'avrebbe mai fatto. Lo sa perché non si può essere qualcosa di cosi perfetto per qualcuno per cosi tanto tempo e non capire quando è il tuo momento e quando no. Lo sa perché conosce James e non c'è una maniera più perfetta di amarlo se non quella di accettare le sue scelte, stare dalla sua parte e guardare quello che la vita ha in riserbo per lui. Lo sa perché Q vale quanto vale Alec, solo in modo diverso. Lo sa perché anche per lui non c'è una maniera diversa di amarlo, di esserci per lui.
Se tutti gli altri sono stati solo una perdita, beh, Alec è sempre stata una vittoria. Non una di quelle che finisci per dimenticare, no, non riesci a dimenticarti il gusto, il modo in cui hai conquistato qualcosa di cosi prezioso. Alec e Q si sono riconosciuti in questo, nel rispettare e nel volere per James quello che ci può essere di meglio e l'uno sa che è l'altro il meglio. E' questo a farli andare d'accordo, a sussurarli di fermarsi e di aspettarsi a vicenda.
Q sa benissimo che se non fosse per Alec, ora James, non ci sarebbe. Probabilmente con il corpo si, perché è sempre stato forte, ma non con la mente, non ci sarebbe niente di intero nella sua mente, non ci sarebbe affetto e non ci sarebbe fiducia né amore. Q conosce Alec da poco ma deve a lui tutta la sua vita perché ormai James è il suo nucleo e lo ha tenuto in pezzi per tantissimo tempo, un tempo in cui Q ancora non esisteva nella vita di James.
Alec ha avuto la stoffa, la bastardaggine e la sicurezza, di salvare James anche quando non voleva essere salvato. Lo fermava per salvarlo ma mai per impedirgli di fare i suoi sbagli o di andare verso quella che per lui era la direzione giusta.
Non potrebbe esserci maniera più giusta di essere nella vita di una persona, come quella di Alec e James.

Nonostante Q sia fiero che la vita abbia dato a James una persona cosi importante, proprio per questo, ha paura che lui si rifiuterà di scegliere. Q è un'altra scelta dolorosa infondo, qualcosa che potrebbe evitare, qualcosa che potrebbe farlo stare peggio ma Q è un altro Alec, qualcuno che la vita gli ha dato senza che si rendesse conto, qualcosa di cui non credeva avesse bisogno ma che ora riempie le sue giornate come nessun'altro potrebbe fare. In fondo, Q e Alec non sono cosi diversi, sono le uniche persone che potranno salvare James e le uniche che la vita gli ha fornito senza batter ciglio. James è stato guidato verso Q nella stessa maniera in cui Alec è stato guidato verso di lui. Hanno ruoli diversi nella sua vita ma non per questo meno importanti.
Nonostante questo, James ha solo bisogno di una spinta, di sapere che non farà del male a Q, che come gli ha detto un amico molto fidato, l'altra scelta sarebbe peggiore e che bisogna scegliere il male minore. Q l'ha già ingabbiato, quella di James è solo una conferma perché il pacco dentro di lui è già stato recapitato e assorbito.

Il rapporto tra Q e James è una grandissima bolla, ma non è qualcosa di pericoloso, qualcosa che sta per scoppiare, ma anzi, è qualcosa solo loro, qualcosa che gli appartiene. James per la prima volta riesce ad essere se stesso ma un se stesso completamente diverso. Non è l'assassino, non è l'uomo che va a caccia di donne, non è neanche qualcuno che cerca di sopravvivere, è qualcosa di suo e basta. Q gli permette di appartenersi, di essere suo in una maniera diversa, come non lo è mai stato.

Il pensiero non riesce a transitare dalla testa alle corde vocali perché due mani callose gli afferrano il viso e lo sollevano imperiosamente verso l’alto, finché le sue labbra arrivano a sfiorare dolcemente quelle di James.
Il secondo successivo la lingua dell’agente gli invade la bocca e Q si abbandona al bacio sfiorando a lungo il palato e la lingua di James con la propria.
L’ultima traccia di dubbio svanisce quando una mano di James inizia a scendere lungo la sua spina dorsale per fermarsi suoi suoi glutei, premendo per avvicinare i loro bacini.
James lo vuole, in tutti i significati che questa parola possa assumere, e a Q non serve sapere altro.


Credo sia la risposta migliore che mi aspettassi. Il fatto che Q voglia proteggere James da qualsiasi impegno, da qualsiasi significato possa attribuirgli James, mi ha fatto sciogliere. Credo anche che quando James arriva al punto di essere innamorato di Q, capisce che vuole mettersi alla prova. E' qualcosa che nasce spontaneo, qualcosa che non ha bisogno di libretti d'istruzioni, qualcosa che sai. Se l'altro c'è, ci sei anche tu.

Il non comunicare è ormai l’unico scudo che gli resta a disposizione per difendersi dal mondo.
Ma con Q è diverso, e non solo perché Q riesce a sondargli l’anima come se questa fosse una superficie trasparente e nuda davanti ai suoi occhi.
Con Q è diverso perché Q merita una risposta, merita lo sforzo di combattere contro sé stesso e merita di sentirsi dire la verità.

Glielo deve, con tutta la forza dell’amore che prova per lui.


Ed è proprio questo quello che intendevo prima.James si mette a nudo con chi può farlo. Ha paura ma è anche sicuro, sa benissimo che chi lo sta guardando lo ama alla stessa maniera, che non scapperà a gambe levate, che aspetterà i suoi respiri, le sue prove e lo aiuterà.
Per James non è mai stato facile parlare, né mettere a nudo i suoi sentimenti ma cosa puoi dire a qualcuno che vede le tue paure ancora prima di te? Puoi negargli forse qualcosa? E credo che nell'attimo in cui sono uscite quelle parole dalla sua bocca, ha capito che non è stato cosi difficile, che può e deve mettersi in gioco.
A Q, basta questo. Basta il provarci, basta il sentire che sono in questa cosa in due, che nessuno deve sovvracaricarsi, ma che ognuno può portare il suo peso e renderlo unico, alla fine.

Q si rende conto di non essere solo, di avere qualcosa che James non ha dato mai a nessuno, di avere un diamante allo stato grezzo tra le mani. Sarà imperfetto e pieno di graffi ma è completamente suo. Sa di appartenere a quello che ha davanti e vedo la scena con gli occhi di Q ed è come il raggiungimento di un sogno.

La parte di Alec e James non la commento, ma non perché non sia divertente, anzi, lo è tantissimo ma perché è perfetta cosi com'è, non riesco a commentarla, posso solo dire quanto siano eccezionali, quanto siano un duo perfetto anche in queste cazzate. Sono qualcosa di complementare e le faccine, cazzarola. James, Q ti ha proprio rovinato dall'interno <3

Alec e Q. Credo di aver aspettato il confronto dall'inizio della fic e di essere stata felice per come hai deciso di calibrare le cose, di come hai voluto mischiare serietà e umorismo. Credo che siano due personaggi complessi e profondi e che il loro amore per James li porti a confrontarsi e a scontrarsi più e più volte ma credo anche che questo lì porti ad un compromesso. Ho sempre visto il loro rapporto come un'amicizia sincera, su un livello diverso di quella che hanno Alec e James ma perché quella che hanno loro non può replicarsi, ma comunque leale. Quella chiamata è per James, non è per nessun'altro se non per lui, perché entrambi vogliono che funzioni. Q vuole che il loro amore cresca e diventi un rapporto solido e Alec vuole vedere James sorridere ancora, avere gli occhi sorridenti ed essere felice come non lo è mai stato.
E' questo che smuove le acque, questo che gli fa avvicinare e confrontare: l'amore immenso che hanno per James, per un uomo che ha fatto il meglio con quello che aveva e che è diventato un uomo e non solo e unicamente una macchina ben addestrata.

Ok, credo di aver veramente esagerato questa volta ma non potevo fare veramente di meno, perché qualcosa di cosi complesso e profondo ha bisogno di più chiavi di lettura.
Sei meravigliosa ma questo già lo sai. Ribadisco quello che ti ho detto in privato e cioè che, questi due sono incisi nella tua pelle, li muovi come vuoi, sono plasmati nella tua mente nel tuo cuore e io sono cosi fiera di poter leggerti cosi, senza forzature, con trasparenza e poter gustarmi parola per parola, lettera dopo lettera, sentimento dopo sentimento.
Sai che cosa aspetto, sai per che cosa fremo e me lo devi * inserire minaccia qui *

Hai dato inizio alla Jalec più bella che potesse esserci, mi hai fatto innamorare di un personaggio come mai nessuno prima d'ora e mi hai spinto a plottare qualcosa di altrettanto nuovo e sorprendente.
Se potessi amarti più di quanto sto facendo lo farei, ma non credo sia possibile.

Non vedo l'ora di potermi ubriacare delle tue parole perché la morbidezza della tua storia mi colpisce in pieno. Sono come le labbra rosse di Q. Ogni volta che ti leggo, sento il pollice rude e gentile di James solleticargli le labbra e dimostrargli quanto lo ama e quanto sia la sua luce in fondo al tunnel.


Love you so much, amor.

Commander!



GH

 

Recensore Master
07/09/13, ore 13:06
Cap. 5:

A volte mi domando quanto posso essere rincoglionita scema perché ero convinta di averti già recensita, già scritto tutto quello che dovevo scrivere e dirti tutto quello che, in effetti, ti ho detto, anche se in privato. Il bello delle recensioni è che per lo meno puoi spaziare come ti pare e scrivere di tutto e di più, ed è esattamente quello che ho intenzione di fare, per cui mi perdonerai se non mi soffermerò solo su una cosa ma su tutto.

Inizio col dirti che sono non felice ma DI PIU' che hai spezzato il capitolo in due parti, perché se avessi fatto tutto insieme non avresti dato spazio alle questioni irrisolte. Presto o tardi ti saresti resa conto che era troppo lungo, non va bene, tagliamo qua e tagliamo là e non va bene, sarebbe stato uno sminchiamento totale di tutto quello che avevi costruito prima e con tutto la passione, LA BELLEZZA, di quello che hai scritto prima, sarebbe stato un vero peccato.

Per cui, non so, credo sia uno dei capitoli PIU' BELLI che tu abbia mai scritto, quello più toccante. Il rapporto fra James e Alec è qualcosa che proprio si sente NELL'ARIA, persino attraverso un sistema meccanico e freddo come può essere WA (a parte le risate XD) sei proprio riuscita a far trasparire anche da lì, quel senso di amicizia e protezione e AMORE (nel senso più puro del termine, come stavamo dicendo ieri) che c'è fra loro, l'essere sempre e comunque fratelli, oltre tutte le decisioni e le scelte, sbagliate o giuste che siano, la paura di deludere l'altro... è quell'affetto che comunque non ti abbandona, quell'amicizia che dura oltre tutti gli ostacoli, e James e Alec mi danno la stessa sensazione di famiglia che provo quando guardo Sam e Dean. Penso sia uno dei rapporti PIU' belli che ho mai letto in una fanfiction, mi ha fatto emozionare, mi ha fatto anche piangere in una maniera che non puoi nemmeno capire, credimi.

Paradossalmente, James e Q è frizione pura. Non so come spiegarlo, ma il modo in cui scrivi di loro due insieme (o separati, l'uno che pensa all'altro) scatena scintille. E' come quando sfreghi in continuazione due pietre focaie fra loro e, prima dell'incendio, vedi proprio le stelline. TU mi fai vedere le stelle quando scrivi di loro due, mi fai vedere le stelle quando entri nella testa particolare di Q e in quella totalmente diversa di James, mi fai vedere le stesse quando li fai baciare, in un modo languido e dolce, o in modo più appassionato.
Sono due anime che si completano e tu riesci a farmele vedere FUSE INSIEME. E' una cosa che non mi capita con tutti, e puoi capire quanta fatica faccio a farmi coinvolgere da quello che leggo, ma con te è naturale e bellissimo, anche quando scrivi scene Crack (DIO LA VIDEOCHIAMATA DI Q E ALEC *muore ripetute volte e non si rialza mai più*) non le vedo come Crack, le vedo come un evolversi di quello che tu hai scritto prima, perfettamente in linea con i personaggi, con quello che TU hai creato e mosso.

Il legame che si è instaurato fra Q e Alec è quello di due persone che si scrutano a vicenda, che si girano intorno come fanno i cani e James è il loro punto di incontro. E io boh... di solito non ci avrei nemmeno fatto caso, perché è comunque una """"relazione""" non-primaria, ma...
Sei riuscita a farmi shippare piacere la coppia Alec/Q che non ha il minimo fondamento pratico, a farmi amare Alec tanto da pensare di inserirlo in una OS senza che io abbia mai letto ALTRO su di lui, a farmi amare un personaggio secondario come Jack, che cacchio, poteva passare pure inosservato, perché è comparso pochissimo...
DAI. Questo ti dovrebbe già abbastanza far intuire quanto sia fantastico il tuo modo di muovere i personaggi, e un mondo che comunque non hai creato tu ma è come se l'avessi fatto. Hai il dono di animare una trama articolata, particolare e per niente noiosa, e di riuscire - nel frattempo - a muovere delle persone (perché me li fai amare come se fossero PERSONE REALI e forse anche di più), concentrandoti sui loro sentimenti, su quello che amano, sul loro carattere, senza lasciarli troppo andare o senza costringerli. 

E' difficile, molto difficile farlo, perché quando già hai abbastanza pensieri sul "mandare avanti una trama di senso compiuto" è difficile muovere anche i personaggi come se fossero REALI ma tu fai apparire tutto come se fosse facile, ed è esattamente questo che fa uno scrittore. Non fa capire al lettore quanto DIFFICILE sia muovere una fanfiction nel senso giusto, ma fa in modo che se la gusti, che senta tutto quello che c'è da sentire, che la faccia propria, e tu hai il dono di riuscirci, con poche parole e poche righe. 
Se anche scrivessi capitoli da ventimila parole, io le leggerei con la stessa ingordigia di quando ne scrivi due, e sarebbe comunque bellissimo. 

Feel è una di quelle cose che ti capitano fra capo e collo e tu sei costretta a leggere fino alla fine, è una di quelle cose da cui non puoi staccarti e di cui aspetterai la conclusione a occhi sbarrati fino alla fine dei tempi. Che è più o meno come sono io in questo momento. 

Io penso sinceramente che Feel sia una delle tue migliori storie, una delle migliori ma non l'ultima, perché ce ne saranno altre bellissime che spero di poter leggere presto, visto che io sarò sempre qui sul monte *si siede guardando il fiume dall'alto* nel frattempo aspetto il prossimo capitolo, da brava bambina SLDMSLD,SODKEOIJE8HFUSHBDJSNBDJSB OPWIRKOERI9EUR384U9WIPSA,LDJ FAàò.SòAKDSIJ 

... ti dirò sinceramente che non ho la minima idea di cosa ho scritto sopra, credo di essermi lasciata TROPPO andare. Ma la sostanza è che sei fantastica, che mi hai fatto emozionare e piangere come se non ci fosse un domani, che Feel mi ha distrutto e che mi distruggerà dirle addio, anche se arriverà presto il seguito (... perché arriverà presto, VERO?).

I LOOOOOVVVVVVEEEEE YYYOOOOUUUU... so much.




Jess 
(Recensione modificata il 07/09/2013 - 01:13 pm)

Recensore Master
03/09/13, ore 23:00
Cap. 5:

Ok, non mi sembrava il caso di lasciarti quella recensione pietosa che ti avevo scritto con il cellulare. Ora, ho avuto la possibilità di accendere il computer e posso provare a fare di meglio. 
Dunque, parto dal fatto che sono felice della tua decisione di spezzare il capitolo; non perché sia troppo lungo, ma perché così avremmo altro da leggere. Ti ripeto, - ora con un pochino di coscenza in più -, quanto io ti trovi perfetta all'interno di questo fandom. Le tue storie scivolano, non c'è niente che ne inceppi gli ingranaggi e James e Q sono perfetti. 
In questo capitolo, molte cose mi hanno fatta sorridere e molte mi hanno scaldato il cuore. Vedere Q, fermo a pensare, su quel tetto penso che sia una delle cose più belle e dolci che tu abbia scritto. Mi si è stretto il cuore e ho provato una strana stretta e una bellissima sensazione di calore, quando è arrivato James. Non c'era bisogno che venissero sprecate parole, era già tutto chiaro. Nonostante i dubbi di Q, nonostante le paure di entrambi, è chiaro che sono fatti per stare insieme. Come ti ho già detto, sono una di quelle coppie che si completano perfettamente. Sono così diversi tra di loro, che non potrebbe essere altrimenti. 
Adoro il modo in cui hai sviluppato la conversazione tra Alec e Q, mi ha trasmesso una bella sensazione di tranquillità e divertimento, quasi di complicità. 
Quando sono arrivata qui, poi, penso di aver ampiamente sorriso: "Non serve essere Sherlock Holmes per fare le opportune esclusioni logiche."
E' bellissimo che l'abbia citato. Anche se, arrivando qui: "Te ne devo una, allora." , mi è venuta la pelle d'oca per un attimo.
Splendido, davvero. Non ti smentisci mai quando si tratta di questi personaggi. Posso solo rifarti i miei complimenti e aspettare il tuo prossimo aggiornamento. :)

Recensore Veterano
03/09/13, ore 17:22
Cap. 5:

L’altra volta la mia recensione ha fatto schifo, corta e brutta a causa del tempo ristretto, ma stavolta cerchiamo di fare le cose un po’ meglio.
Cominciamo dall’introduzione di Q che riflette sul tetto e fa paragoni azzardati, nello specifico tra ciò che è Alec per James, e ciò che è lui. Ed è questa differenza che gli fa temere che James lo respingerà, bruciato troppe volte dalle cocenti delusioni che la vita gli ha riservato. Invece Alec è diverso, non lo ha mai deluso, è cresciuto con lui, sono diventati insieme quello che sono. Q, invece, è la novità che può portare gioia, ma anche dolore. E soprattutto non è un amico. E’ ben altro. Tutto questi si dipana nel pezzo bellissimo della riflessione che culmina con il sorprendente, e sicuro, abbraccio di James.
Da qui, il bel chiarimento senza parole, una delle cose che preferisco in assoluto. Una stretta forte, una sigaretta divisa in due, il silenzio… e la certezza che tutto è compiuto, che le scelte sono fatte e che è giusto, sacrosanto e BUONO così. Senza farsi mancare nemmeno il particolare di James distratto (come noi *deglutisce*) da quelle labbra rosse che si arricciano intorno alla sigaretta.
Al primo chiarimento fondamentale, segue subito l’altro – doveroso – di Q con Alec, dopo una roba di scambi su whatsApp tra i due Double oh (Non esiste una faccina che sospira con le mani in faccia, vero?) che mi ha fatta rotolare per terra. Credo di essere morta, l’ho letta almeno 5 volte.  
Insomma, non può andare da nessuna parte, Q, se non ha anche Alec alle spalle, e lo sa.
Essere in disaccordo con lui ferirebbe James: alla fine nemmeno il Quartermaster lo vuole, visto che sta cominciando a conoscere questo rude russo che tutti adoriamo, e si rende sempre più conto di quanto sia profondo il suo legame e il suo affetto per James, e di quanto sia egli stesso una bella persona. James sarà sempre un po’ più al sicuro, finché c’è Alec: e se ci saranno entrambi - INSIEME - per lui, James sarà al sicuro doppiamente.
Splendida la loro conversazione e l’intesa che si crea alla fine, compreso il modo di scherzare finale che sdrammatizza il precedente momento intenso e pieno di emozione, quando entrambi ammettono cosa è James per loro…. *brividi*
E infine, grazie per la citazione della vodka, che spero vorrai sviluppare in futuro in una piccola shottina crack che racconti quella famosa missione in Russia, così muoio definitivamente dalle risate e amen!   
Aaaah! Sono soddisfatta e satolla come un gatto che ha appena fatto il pieno di aringhe! Adesso manca solo una cosa per la strada della perfezione:
IL PORN!!!
Non dico niente, ma vediamo di MUOVERCI, EH?
Bellissimo capitolo, un bacio
Cla

Recensore Junior
25/08/13, ore 16:35
Cap. 4:

Oggi è giornata di rileggere bellissime cose e come può non rientrare una tua storia tra queste? Perdonami per il ritardo, tu lo sai come sono fatta e mi prendi anche in giro per questo, maledetta ma sono lenta come un bradipo sotto il sole il giorno d'agosto .__. 
Tu lo sai che io adoro la tua storia, la trovo cosi bella da farmi male certe volte e che hai fatto nascere in me una sorta di dipendenza da Alec.. cosi tanto che potrebbe pure spuntare da qualche angolo quando meno me lo aspetto.
Ma andiamo per ordine che altrimenti qua mi perdo qualche passaggio importante.
James e Q hanno sempre il potere di lasciarmi senza parole, li amo e adoro come tu nello specifico li muovi ma James, cazzarola, James è qualcosa che mi fa fisicamente male. Avverto uno spasmo, ci credi? Te l'ho già detto nello scorso capitolo perché amo questo James cosi tanto, perché in qualche modo sei riuscita a migliorarlo, a renderlo ancora più innamorato, come se lo avessi immerso in un universo dove c'è solo Q: le strade, i colori, le parole e le persone.
James ha paura di tante cose anche se non lo vuole ammettere, dell'impatto che la loro relazione avrà su Q, del peso dei suoi sensi di colpa, del suo lavoro, delle sue mani piene di morte, ma ha paura di perdere più di tutti Q. Perché se hai qualcuno che fa da catalizzatore a quei problemi e sensi di colpa, allora la vita può essere affrontata, non è poi cosi pensate andare avanti e scacciare le immagini di sangue e morte. Q è l'infinito, un pianeta cosi luminoso che James può solo amarlo e esserne attratto.

Gli occhi verdi di Carlton che lo fissano diventano all’improvviso sfuocati, e James impiega qualche istante a capire che ciò dipende da una patina di lacrime.
Conosce un solo modo, al momento, per combatterle e ricacciarle indietro insieme al terrore.
Istintivamente allunga le mani sulle guance di Q e lo attira a sé, cercando le sue labbra e costringendolo ad aprirle quasi con ferocia per far strada alla propria lingua.
Non gli importa che il sangue di Q gli stia colando sulle mani e sui polsini della camicia, né gli importa di cosa potranno pensare le persone intorno a loro.
Ammesso che li notino, ovviamente.
Al momento tutto ciò di cui ha bisogno è sentire la lingua di Q che si muove insieme alla sua, le sue labbra carnose premute contro le proprie più sottili, il suo respiro sempre più corto ma forte, il suo cuore che batte così veloce da poter essere quasi udito.
E’ solo questo ciò che gli importa e per un lungo, interminabile, minuto, sono solo labbra e lingue e mani e ansimi.

Vita che torna a scorregli nelle vene.

Permettimi di dire che l'immagine del sangue di Q che gli cola sulle mani e sui polsini della camicia è una delle cose più belle e eccitanti che ho letto e che mi hanno provocato un quasi svenimento.. E' qualcosa di cosi poetico e doloroso che mi fa sorridere come una scema..
E' intossicante l'amore che James prova per Q, è cosi bello, naturale e libero che vorresti per qualche ora sentirlo sulla tua pelle, viverlo attraverso quei baci e quello sguardo.
Con questo non voglio dire che Q non lo ami, anzi, l'amore di Q è meraviglioso ma James, oh.. io non ce la faccio proprio quando parli cosi di lui e mi viene da sorridere come una scema perché è cosi bello, è cosi giusto, è cosi palpabile la sensazione che sente, gli occhi che scavano nella sua anima e la sua maniera di urlargli nella mente " Ti prego, non abbandonarmi, non lasciarmi ". L'immagine è cosi potente che è come se fossi nella stessa stanza, nascosta, per non disturbarli, sapendo che loro si riconoscono ovunque, anche attraverso le macerie, il sangue e il dolore.

“Io.. me ne posso andare se vuoi..”

E' qualcosa di semplice, una frase come ce ne possono essere altre ma detta da James a me uccide. Lo continuerò a sostenere sempre quanto quest'uomo sia la persona più fragile e innocua dell'universo. La sua licenza di uccidere non è niente in confronto alla sua persona, alla sua anima. Le sue mani hanno ucciso cosi tante persone da non tenere più il conto. A volte ti viene da chiederti qual'è la prima persona che ha ucciso, non la seconda o l'ultima ma la prima. La prima ti fa capire come ti sentirai con le successive, ti dà un senso di potere ma ti leva tutto l'altro.. Ti leva la sensazione di poter essere chi vuoi, di poter dormire la notte nel tuo letto conscio di aver fatto la cosa giusta. Credo che lui non sia mai andato a letto con l'anima tranquilla che gli riposava accanto, mai, e qui, proprio qui arriva Carlton.
Questa frase racchiude la tranquillità delle sue notti da quando è arrivato nella sua vita.
James se ne sarebbe andato in un altro contesto, avrebbe ucciso, forse ma mai chiesto o almeno è questa la mia opinione, ma non con Q. Carlton lo mette alla prova, non gli fa prudere le mani, non gli fa venire voglia di ritornare nel campo di battaglia, di impugnare la pistole e sparare fino a non avere più pallottole.
Q gli fa venire voglia di chiedere, di sapere, per il semplice fatto che per la prima volta nella sua vita ha una scelta, qualcosa che sia solo suo, che possa richiamare la sua vera identità. 
L'altra cosa che mi ha fatto restare ammutolita è stata Q e il suo assaporare la morte per la prima volta. L'ha vista davanti ai suoi occhi, l'ha sentita come un rombo di motore nelle sue orecchie e l'ha capita, ma ancora di più, ha capito James. Forse non c'è traccia di felicità in questo ma io la vedo e mi fa essere felice.
E' vero che per James questo è sintomo di malessere, non vuole trascinarlo in questa valle di paure e ansia ma io non riesco a non trovare bellezza in qualcosa di puro come lo è Q, al momento di fargli capire che va tutto bene, che ha avuto paura, si, ma che va tutto bene finché James sarà al suo fianco, perché anche se è sotto shock, la morte in faccia gli ha fatto capire ancora più James e se c'è un lato positivo in qualcosa di cosi terribile è proprio questo.
La parte che ho amato più di tutte però è stata l'entrata in scena del 'mio ' Alec. Tu lo sai ma è meglio ribadirlo: QUANTO AMO ALEC? QUANTO? In una maniera viscerale proprio e quanto amo James e Alec insieme? Credo che loro siano la trasposizione di noi due, sai? Ok, rischio di essere sdolcinata ma non so, mi commuovono cosi tanto, riesco a capirli: amanti platonici di vita, si, è cosi che li vedo. Se Q e James sono l'amore viscerale, le anime gemelle che si abbracciano, James e Alec lo sono nell'altro senso, completamente. Sai come la penso, non vedo e non ci vedrò mai qualcosa di fisico, neanche per gioco, neanche senza sentimenti. James e Alec sono l'amore platonico che Q e James non sono. Sono qualcosa di oltre, qualcosa che non può essere spiegato, realizzato, qualcosa che non rompe le barriere che lo 00Q ha rotto e tu lo sai perché lo vivi sulla tua pelle * wink *
E' per questo che mi piacciono cosi tanto, per questo sento di esserli cosi vicina e di farmi prendere e portare via dalla corrente per loro.
Alec che minaccia velatamente Q per vedere di che pasta è fatto, che dà la sua approvazione anche se non ce n'è bisogno, che lo difende ancor prima di fargli capire che deve essere difeso. Come potrei non amare qualcosa di cosi ancestrale, profondo?

C'è complementarietà tra l'affetto eterno che James prova per Alec e l'amore supremo che prova per Q. Non ci vedo necessariamente amore perché credo che qualcosa del genere si può ottenere solo una volta nella vita, come nel caso di James e Q.

“Se c’è un idiota qui in mezzo sei proprio tu! Il fatto che io al momento preferisca non avere relazioni sentimentali non vuol dire che non capisca, o che abbia dimenticato. Ho portato Jessica con me proprio perché avevo bisogno di quel tipo di amore che solo un compagno di vita ti può dare. Ci sono cose che l’amore di un fratello, di un amico, o anche di una madre non possono dare. Io al momento sento di non averne bisogno perché la mia ferita è ancora fresca, ma so benissimo di cosa parlo e non escludo che in futuro tornerò ad averne bisogno. Non lo posso sapere e per ora sto bene così, ma capisco cosa provi. L’amore che ti può offrire un fratello è diverso da quello che ti può offrire un compagno e tu al momento hai bisogno anche di questo. E’ molto più semplice di quanto volessi farla sembrare, James.”

Credo che questo racchiudi perfettamente quello che provo riguardo Alec.. La penso esattamente cosi e ti dirò che questo pezzo mi ha fatto emozionare come poche cose.

So che James ha Q, che lo avrà sempre ma sapere che avrà Alec mi fa commuovere anche di più. So che è stupido, lo so benissimo ma non essere soli in quel modo, è cosi bello che ti fa sentire a casa.
So che comunque andranno le cose, Alec darà sempre il bentornato a James, qualunque cazzata possa fare.

“Secondo te si merita di vivere parlandoti tutti i giorni, guidandoti sul campo, vedendoti qui dentro ma non potendoti avere? Si merita di vivere avendoti tra le mani ma non potendoti prendere come vuole perché tu hai paura di farlo soffrire? Io capisco che non ti sembri abbastanza ciò che hai da offrire ma è quello che lui vuole e lo faresti soffrire di più girandogli intorno e sfuggendo da lui. Senza contare quanto soffriresti tu vedendolo magari uscire con qualcuno un giorno, quando si sarà stancato di aspettarti. Perché prima o poi succederà, lo sai, e Q è troppo bello per restare solo a lungo. La strada meno dolorosa James, ricordatelo. E’ questa la strada meno dolorosa: non sarà facile amarti e stare con te, ma sarà sempre più facile del non poterti avere. Soffrireste di più entrambi se tu ora scappassi da lui. E comunque neanche vuoi farlo, ti conosco troppo bene. Hai solo bisogno di una spinta.”

La strada meno dolorosa James.. 
Dei.. quanto posso amare il tuo Alec? Questo Alec cosi vero, sincero, a volte spaccone e cosi saggio e profondo? Quando ho letto questa frase mi sono sentita le telecamere addosso perché è la stessa cosa che avrei detto io.. La cosa più bella che potesse dirgli in quel momento e che uno come James doveva ascoltare per sentirsi in pace con il mondo.

“Cпасибо брат” [6]
Le vecchie abitudini legate ai loro inizi nella Sezione R di Mosca sono dure a morire e ancora oggi a James spesso viene naturale scivolare sul russo.
E’ come se entrambi fossero più a loro agio parlando in quella lingua.
Alec si sporge a fatica e cinge il corpo di James in un abbraccio, lasciando che passato e presente si fondano.
“Я люблю тебя, James” [7]
“Я тоже тебя люблю, Alec.” [8]
Q può decisamente aspettare un altro paio di minuti.

Mi hai uccisa in questo punto. La prima volta che l'ho letto mi sono venuti gli occhi lucidi e non me ne vergogno perché quel misto di eccitazione - insomma due tori da monta che parlano in russo, parliamone - e amore è immenso e io sono malleabile in questo xD
Sono meravigliosi e sono contenta ogni volta che tu li lasci cosi tanto spazio e descrivi il loro modo di volersi bene, di cercarsi e di esserci per l'altro.
 " Q può decisamente aspettare un altro paio di minuti. " vedi cosa intendevo? Cosa volevo farti capire con ' è una delle cose più belle che posso leggere nel fandom? '
E' questo.. tu ami Q e James in una maniera viscerale e profonda, lo so, ti conosco ma ami loro alla stessa maniera ed è palbabile, cosi tanto che finisce per farmi sbrodolare in maniera stupida e insensata.

Sei meravigliosa e io vorrei soltanto farti capire che lo sei sempre, qualunque cosa tu scriva e in qualunque maniera tu la scriva.
So che a volte posso fracassarti le palle con questo recensire tardi ma tu ti meriti il meglio e io voglio dartelo, fino in fondo. Non sei il mio Alec per nulla, ricordatelo!
Per quanto possa essere stanca e allo stremo, troverò sempre il tempo per recensirti e dedicare amore alle tue storie.
Tu aspettami, io arriverò sempre.

Mi hai annientata e non vedo l'ora di leggere il prossimo perché il mio punto debole oltre a questi quattro sono anche Jack e Alec, che tu renderai cosi tanto canon.


I love you so much my Alec!



GH

Recensore Master
24/08/13, ore 12:19
Cap. 4:

E finalmente ho il tempo di fermarmi un attimo e lasciarti una recensione come si deve. Ho letto il primo capitolo tempo fa, appena l'avevi pubblicato, e volevo vedere come avresti fatto proseguire la storia, prima di recensirla; volevo più elementi da poter analizzare, diciamo così ma, per un motivo o per un altro, non sono più riuscita a leggere il seguito. Questa mattina, finalmente, ho avuto un attimo di tregua per poterlo fare. Che dire, oltre le cose che ti ho già detto recensendo altre tue storie? Sai che amo il modo in cui scrivi di James e Q, te l'ho già detto, ma qui ammetto di aver gradito molto di più l'ultimo. Non so perché, ma penso che sia riuscita a dare un grande spessore al personaggio di Q e a renderlo molto bene, sia quando parli del suo lavoro sia quando descrivi quello che prova. Mi piace tutto, anche quando gli fai semplicemente bere il tè. Poi, come sempre, amo il modo in cui fai "sciogliere", piano piano, James. Lo trovo perfetto. Questi ultimi due capitoli li ho trovati bellissimi, specialmente questo. All'inizio mi è sceso un colpo, dannazione. Spero che aggiornerai presto e sono contenta che questa storia sia diventata così lunga. Posso solo farti i miei complimenti, davvero bella. <3

Recensore Master
15/08/13, ore 19:30
Cap. 4:

Oddio, non so più come scusarmi per l'immenso ritardo con cui arrivo a recensire... purtroppo molte volte trovo il tempo di leggere (e sclerare male) ma non di lasciare un commento, però oggi sono riuscita a ritagliare un momento ed eccoci qua *si inginocchia sui ceci e chiede perdono mentre scrive la recensione*
Che poi, cosa mai potrei scrivere in questa recensione per descrivere gli ultimi due capitoli? Che Q e James sono tenerissimi e dolcissimi? Che Alec lo amo abbestia? Che adoro il rapporto di amicizia tra Alec e James? Che vorrei rapire 006 o clonarmene uno? Insomma, non so da dove cominciare. xD
Q è il giusto mix tra calma, pacatezza, gentilezza ma anche forza, tenacia e intelligenza, mentre James e i suoi dissidi e dubbi sono perfetti, perché quest'uomo ne ha passate davvero tante ed è normale che abbia paura di quello che può avere con Q. Anche per lui valgono le parole "caring is not an advantage", perché è ovvio che con il suo tipo di lavoro avere una relazione fissa difficile, perciò ho trovato il suo dialogo con Alec molto veritiero e la preoccupazione di 006 per il suo amico fondata. Però Alec (eccomi che parto ad elogiarlo, sopportami ti prego xD) è davvero un ottimo amico e finisce sempre per dare il giusto consiglio a James: lo sprona e lo indirizza a fare la scelta non più facile, ma quella che lo renderà davvero felice, anche se questo vuol dire correre dei rischi. Il suo incontro con Q e la sua "approvazione" sono la prova di quanto tenga al suo amico, tanto da voler verificare lui stesso se il gioco che James si appresta a giocare vale la candela, e il suo modo diretto e un pò rude di farlo ragionare mi piace tantissimo. E mi piace molto anche il diverso rapporto che James ha con entrambi: quello col ragazzo che ama e quello col migliore amico, le uniche due persone che riescono davvero a capirlo e a consigliarlo anche senza che lui debba chiedere o spiegare quello che prova.
E poi beh, il tutto è sempre scritto in modo impeccabile perché sei bravissima, perciò non posso che farti sempre tanti complimenti per come scrivi e anche per la tua "creatura" (Alec *-*), che  si sta dimostrando davvero un fantastico personaggio e ed è solo merito tuo che l'hai caratterizzato benissimo. Al prossimo capitolo! 
Un abbraccio <3

Recensore Master
10/08/13, ore 14:01
Cap. 4:

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEECCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCC, AAAAAAAAAAAAAAAAAAALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEC, AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEC!


Ok. Sorry. Adesso mi passa.
...
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEC!

Dicevo. OH MIO DIO. No, davvero, OH MIO DIO. Basta, finito, ciao!

... Non posso scrivere solo "oh mio dio" e "ALEC", vero? No, eh? Va bene, allora mi sforzerò di dire qualcosa che abbia quantomeno un senso decente. Ma ti assicuro che sarà un'impresa. Quando si tratta di fanfiction e libri io entro in fase paranoia, se non mi piacciono i personaggi non riesco ad andare avanti. Sono dodici anni che scrivo - dodici, mi sembra una vita intera - per me i personaggi valgono quasi più della trama, per questo mi concentro più su di loro che su ciò che accade... forse nei miei lavori questo viene fuori molto più spesso di quanto vorrei XD - e ormai ho capito che la prima cosa che guardo è quello. Se non mi piace come descrivi una persona, beh, allora è raro che mi piaccia il resto. Dopo questa doverosa premessa (anche se ho l'impressione di non averti detto niente di nuovo), tu sai quanto io mi sono innamorata di Alec, ed essenzialmente è per come tu l'hai plasmato e reso. Ok, non sei la prima e non sarai l'unica a scrivere su quest'uomo, ma per me è come se fosse tuo perché io non ho mai letto nient'altro che questa fanfiction in cui c'è lui, ed è davvero magnifico. Lo trovo originale, splendido, quell'ironia leggera e a tratti difensiva che usa mi ha ammaliato fin dalla prima volta che l'ho letto, e in questo capitolo me ne sono accorta più che negli altri. Non so come né perché ma ho visto TUTTI i personaggi in questo capitolo prendere VITA - più del solito, almeno -, li ho visti davanti agli occhi come se fossi io uno spettatore nascosto dietro un paravento, e loro la realtà di un mondo che solo io potevo vedere senza che si accorgessero di me. Mi sono venute le lacrime in più di un punto, e sai com'è difficile impressionarmi in questa maniera. I rapporti che hai descritto (fra James e Q, come fra James e Alec e al futuro rapporto fra Q e Alec) sono così... fantastici ma specialmente realistici che a malapena riesco a trovare le parole per farti capire quanto BELLI sono da vedere, da leggere, da sentire. Non sono contenta di veder finire questa fanfiction, ma sarò lieta di leggerti ancora e per tutto il tempo in cui scriverai (e spero sarà davvero TANTO tempo). Ti mando tanto amore, con tutti i miei complimenti e la mia infinita stima, per il tuo lavoro, e per il tuo talento. Baci <3




Jess


Ps. ... forse mi sono un po' lasciata troppo andare con Alec. Spero mi perdonerai.

Recensore Junior
09/08/13, ore 23:53
Cap. 4:

Indipendentemente dal fandom di appartenenza, ci sono tre cose che mi piace trovare in una fanfiction: una buona scrittura, tanto amore per i personaggi descritti e l'originalità. Tu le hai tutte e tre: scrivi molto bene, ami Bond e Q come fossero creature tue e anche quando ti ispiri a un'idea letta altrove (peraltro segnalando correttamente la fonte, cosa che mi ha permesso di recuperare belle letture in inglese ^^) ti sforzi di rielaborarla in maniera tua, tanto che alla fine diventa *davvero* tua, come ad esempio l'Alec che hai inserito in questa storia. Complimenti sinceri, mi viene da pentirmi di essere entrata così tardi in questo mondo. ^^

Recensore Veterano
08/08/13, ore 21:33
Cap. 4:

Sono in ritardissimo, ma tu sai che periodo è questo, per me. Ma non potevo far mancare le mie urla di GIUOIA per questo capitolo che ancora una volta mi fa adorare Alec per il suo essere uno strafigo da schiaffi, e mi fa amare James follemente: lui e il suo innamoramento, le sue paure, le debolezze nascoste sotto la scorza dura del double oh. Li muovi tutti in maniera perfetta e supercoinvolgente, sai far trasparire l'amicizia sincera e i sentimenti più profondi con una chiarezza unica, che tocca il cuore. Non mi dilungo, tu sai già quanto io ami te e questa fic. Speriamo che le vacanze finiscano presto!!!! Baci fangirlosi

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