Recensioni per
La nostra ultima estate
di adamantina

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/05/15, ore 17:19

Recensione premio
Ultima recensione che ti devo per il contest "Voglie estive di gustose letture". 
Dunque, che dire? Ho scelto bene la storia, decisamente. L'estate si sta avvicinando e una storia che sa così tanto di mare e di futuro non dovrebbe essere letta in un periodo diverso dell'anno. 
Il tuo stile è semplice, le frasi molto sintetiche e per nulla intricate, cosa che riflette perfettamente anche solo il carattere del protagonista. La vicenda non è originale, ma per questa volta non vi ho dato peso: mi sono innamorata di questa fic, che mi ha ricordato tantissimo un incrocio fra Notte prima degli esami e Immaturi. Non sono film così spettacolari, eppure sanno catturare il cuore di chiunque si sia trovato di fronte a una situazione simile... e si da il caso che il 90% della popolazione si sia trovato di fronte a una situazione simile. I sentimenti del protagonista, come quelli di Diego, sono condivisibili da tutti, tutti li comprendono perché tutti li hanno vissuti. E tu sei stata abbastanza brava da far rivivere quelle emozioni. Hai raccontanto di un'amicizia forte che si è interrotta bruscamente, ma che non si è mai davvero conclusa. Non c'è stato tempo di litigare, di farsi del male, semplicemente le strade si sono divise e, con quelle, le vite dei protagonisti. I due hanno pensieri diversi sulla vita, uno è più ambizioso, forse, l'altro che vuole certezze e sicurezze. Sono persone comuni, senza niente di speciale, eppure sono stati entrambi caratterizzati molto, molto bene. Io mi sono ritrovata in entrambi, forse nella stessa misura. Mi sono emozionata, ho rivisto tutte le mie amicizie finite per gli stessi - o quasi - motivi e tutti i rimorsi per non aver detto quel "ti voglio bene" al momento giusto, troppo presa dall'orgoglio o dallo stupore, un po' come è accaduto a Milo.
No, non è forse una storia di quelle che cambieranno la mia vita, e nemmeno di grandi sentimenti o di grandi vicende: è una storia di tutti i giorni, una slice-of-life che tutti o quasi hanno vissuto o vivranno una volta nella vita... e per questo funziona.
Complimenti ancora e a presto,
Aturiel

Recensore Veterano
01/10/13, ore 19:05

Salve ^___^
lo so, un tantino in ritardo, chiedo venia. Passo subito alle cose serie ^_^
Devo essere sincera questa storia mi ha colpita dal primo momento, anche solo leggendo il titolo nel momento in cui ho aperto la tua mail. Molto probabilmente perché mi sono immedesimata nel protagonista, chissà!
Detto ciò ti lascio la valutazione:

Stile : scorrevole e pulito. Nel leggere si capisce la gioia di un gruppo di adolescenti, di amici, che hanno chiuso un capitolo della loro giovane vita e insieme sono pronti ad aprirne un altro. Si capisce quanto il protagonista sia legato alla sua terra, a quell'isola che lo ha visto nascere e diventare uomo; e quanto sia dura per lui vedere il suo più caro amico andare via, voltare le spalle alla sua terra senza pensarci troppo, senza mai voltarsi indietro. Il protagonista dimostra molta maturità e amicizia verso Diego, nel dire che semmai fosse tornato a “casa” lui era lì ad attenderlo.
Per quanto riguarda errori grammaticali non e ho trovati di rilevanti.

Voto 25/25

Sviluppo della trama: si svolge leggera, ma allo stesso tempo coinvolge il lettore immergendolo in quel paradiso che è l’isola. L’estate, il mare, un gruppo di amici che sa che quella sarà l’ultima estate da “ragazzi”, che sanno che all'arrivo dell’autunno dovranno crescere, la “bella vita” è finita ed ora è arrivato il momento di andare avanti, anche se separatamente. Crescere ed affrontare singolarmente cosa la vita gli offre.

Voto: 15/15

Caratterizzazione dei personaggi: leggendo s’immagina questo gruppo di amici che festeggia, si diverte e si prepara ad affrontare il domani che non è poi così lontano.

Si capisce l’invidia che prova Diego nei confronti del gruppo di giovani che incontrano. Si capisce che vorrebbe prenderli e parlargli di petto, dirgli che devo apprezzare quel che hanno, mentre lui sulla sua isola natia si sente come chiuso in una prigione. E cosa più importante si capisce l’amore che il protagonista prova per la sua terra. Cosa molto apprezzabile.

Voto: 13/15

Originalità: scrivere una storia su un gruppo di giovani che si affacciano alla vita da adulti è stata davvero originale. Capire come vivono questa fase della loro vita e immedesimarsi in loro.
Cosa poco originale è stato il modo in cui sia il protagonista che il suo migliore amico si sono resi conto che quello che avevano non era più quello che volevano. Il modo in cui il personaggio si rende conto che in fondo Diego non è poi così egoista come all'inizio crede. Certo uno si è lanciato ed ha affrontato il mondo mentre l'altro è rimasto indietro timoroso di scoprire cosa il mondo avesse in serbo per lui, ma alla fin fine non saprà mai cosa ci fosse per lui al di fuori di quell’isola.

Voto: 15/20



Gradimento personale: Il racconto mi è piaciuto. Ho apprezzato molto l’idea dei ragazzi che si godono la loro ultima estate insieme, prima che ognuno di essi prenda una strada diversa. Chi per lavoro, chi per frequentare l’università e chi perché lascia tutto e tutti e va via dal proprio luogo natio.

Cosa che non ho molto apprezzato è il TROPPO attaccamento del protagonista alla sua terra, sembra quasi morboso, lo hai descritto come una persona a cui non piacciono i cambiamenti. Una persona che è disposta a mettere da parte i propri sogni e desideri pur di non lasciare il luogo in cui è nato e cresciuto… Lui ha deciso di restare a “casa” nonostante si sia reso conto che provava gli stessi sentimenti di Diego nei confronti di quei turisti, ha trovato un lavoro, si è creato una famiglia… sempre e comunque speranzoso nel ritorno del suo miglior amico. Forse un po’ troppo egoistico da parte sua.

Oddio certo, non sto dicendo che doveva mollare tutto e tutti e sparire senza lasciare traccia, ma almeno aprirsi al mondo e prendere in considerazione l’ipotesi di vedere cosa c’era al di fuori di quel spicchio di terra dove è nato. Insomma aprirsi a nuove prospettive di vita. Come secondo punto non ho molto apprezzato la negatività con cui lo hai descritto… quando dici “come potevano essere felici di vivere in un luogo freddo, senza il mare, con luci troppo forti perché si potessero vedere le stelle?” certo potrebbe essere anche romantico, ma a mio avviso leggermente lagnoso.

Terzo punto… “Mi adattai a quella vita diversa perché era sempre casa: ogni volta che pensavo alla remota, irreale possibilità di andarmene, il timore mi frenava. No, l'isola era il posto a cui appartenevo, non sarei fuggito – perché poi ero certo che avrei finito per tornare, e allora sarebbe stato ancora peggio.” Con queste parole mi hai reso il personaggio antipatico.

Forse la penso così per mio carattere. Personalmente avrei affrontato il viaggio alla scoperta del mondo e nel caso di non riuscita, sarei ritornata a casa senza rimpianti.
Voto: 23/25
Totale: 91/100

Che altro dirti se non BRAVA!
ledy

Recensore Junior
27/06/13, ore 17:11

Ok ho pianto come un'idiota. Più che altro, perchè mi ricorda tantissimo come passavo le estati al mare fino a una decina d'anni fa e quindi figurati, nostalgia a go-go. Mentre leggevo, mi immaginavo il paese dove io andavo in vacanza e i volti dei miei amici.
Splendida, davvero.

Recensore Veterano
27/06/13, ore 09:54

Ciao :)
Passo finalmente a lasciarti la prima recensione premio per il contest "There must be someway out of here" (ho cambiato nickname).
Bene, ho adorato questa storia dalla prima all'ultima riga. Nonostante i personaggi siano un po' abbozzati, descritti solo con pochi tratti, sono riuscita a figurarmeli tutti in modo più o meno preciso, in quanto ho ritenuto che questa scelta si ricollegasse in qualche modo alla scena delle foto, in grado di catturare un unico istante. Bene, prima considerazione sconclusionata, passiamo alla seconda xD
La cosa che mi è piaciuta di più, in questa storia, sono le ambientazioni, perché anche qui, senza dilungarti in alcun modo, hai descritto perfettamente l'ambiente in cui i personaggi si muovono: a me l'isola ha ricordato molto qualche paesino della Costiera Amalfitana, ed è stato davvero piacevole.
Inoltre, dato che ho vissuto una situazione simile (anche se in un contesto completamente diverso), sei riuscita quasi a commuovermi.
L'unica pecca da me riscontrata è il fatto di non descrivere approfonditamente la sensazione del protagonista quando i suoi amici provano invidia per i turisti: tutta quella parte mi è sembrata un po' affrettata e sarebbe stata piacevole anche una descrizione più approfondita dei ragazzi che erano in vacanza sull'isola. Molto suggestive, invece, le descrizioni della fiera e l'idea dei braccialetti, specialmente per quanto riguarda la scena finale.

Nuovo recensore
11/06/13, ore 00:01

Ma che hai fatto, spiegami, mi hai letto nel pensiero, giovane ammaniti?? :(
A parte le sensazioni personali, mi ha ricordato molto lo stile di Niccolò Ammaniti, Io non ho paura, Ti prendo e ti porto via.. queste isolette un po' soffocanti, ma che nello stesso tempo tu hai saputo rendere magnifiche, questa fine di adolescenza, la preoccupazione per il futuro.. Vabè, sai benissimo che mi sento molto coinvolta sentimentalmente in questa storia, ma la trovo comunque una piccola perla, piacevolissima, triste tanto triste come deve essere, e scritta perfettamente come al solito. *sospiro*

Nuovo recensore
10/06/13, ore 15:20

(Valutazione seguita per il contest l'orologio delle fanfic)

Errori: 10/10
Non ne ho trovati, ma è anche possibile che mi sia fatta prendere troppo dalla lettura per notarli.
Originalità, stile, effetto generale: 40/50
Semplice e lineare si segue molto bene. Le descrizioni sono ben fatte e dipingono perfettamente persone e luoghi.
L’isola di cui parli è talmente ben definita che sembra di doverla trovare sulla cartina geografica, non è mai pesante. In alcuni punti, specialmente all’inizio, mi sembra tanto “notte prima degli esami”.
Prompt: 10/10
Il prompt obbligatorio c’è e hai cercato di dargli una certa rilevanza.
Bellissimo il modo in cui hai utilizzato le citazioni. Quella di Roland Barthes è talmente ben inserita che, in un primo momento, ho pensato fosse tua!
Bonus prompt facoltativi: +3
Gradimento personale: 30/30
Mi è piaciuta molto. E’ riuscita a farmi commuovere senza andare su temi strappalacrime o tragedie e crudeltà di vario tipo.
Credo che la capacità di far ridere e piangere il lettore insieme ai propri personaggi, di farli affezionare a loro, sia importante quando si scrive.

Generale: 93/100

Recensore Master
08/06/13, ore 18:07

Giudizio ottenuto dalla storia al secondo girone del contest Pop VS Metal indetto dalla sottoscritta:
Grammatica e lessico: 10/10.
Stile: 10/10.
Originalità: 12/15.
Caratterizzazione dei personaggi: 13/15.
Uso della canzone: 10/10.
Gradimento personale: 5/5.
Punteggio totale: 60/65.
Giudizio:
Bella, davvero bella questa one-shot. Malinconica, poetica… probabilmente è il genere che più mi piace in una fanfiction (o originale amatoriale che sia).
Non ho nulla da dire su grammatica e lessico, se non che erano ottimi e che non ho trovato nemmeno un errore o una scelta lessicale poco felice, brava ^^ anche lo stile mi è piaciuto parecchio, come potrai notare dal punteggio: l’ho trovato molto evocativo. Le tue descrizioni, che costituiscono buona parte della storia, sono davvero ben fatte, curate senza però diventare pesanti. Le immagini che vuoi mostrare al lettore vengano quasi visualizzate di fronte ai suoi occhi in maniera molto chiara e hai reso benissimo l’atmosfera di un’isola dell’Italia meridionale. Naturalmente anche i dialoghi e l’introspezione sono gestiti bene: lasciano sempre qualche sottile dubbio in chi legge, incuriosendolo senza risultare troppo vaghi o confusi. Bel lavoro ^^
Diciamo che la tematica principale della tua storia non è di certo nuova, anzi, credo funga da incipit a una grandissima porzione di racconti: un protagonista si sente stretto nel luogo in cui si trova e perciò decide di andarsene – e da qui si parte per avventure e altre cosine di questo genere. Ho comunque voluto premiarti, togliendoti meno punti di quanto non avessi fatto all’inizio, per una serie di motivi: per prima cosa, in realtà nel tuo caso non è il protagonista a sognare di andarsene. Milo sta bene dove sta, è legato alle sue abitudini e al passato felice che ha vissuto nel luogo in cui è cresciuto. Ama la sua quotidianità e non si lascia troppo influenzare dall’attrattiva della vita di città; certo, ha i suoi dubbi, ma l’avrei trovato un po’ inumano se non ne avesse avuti. Ho apprezzato anche che Diego non parta per amore ma semplicemente per se stesso, sei stata brava ad evitare di inserire un enorme cliché nel cliché. Infine, gli altri personaggi secondari partono per un motivo concreto quale è l’università e la voglia di coltivare i propri studi: l’ho trovato molto plausibile. Insomma, ci sono queste piccole trovate che mostrano come tu abbia saputo gestire bene una trama se vogliamo classica, rendendola piuttosto interessante in poche pagine. Non me la sono proprio sentita di darti il massimo, mi dispiace, perché in fondo grandi colpi di scena o svolte davvero incredibili non ce ne sono, ma ci tengo a sottolineare che ho apprezzato molto il tuo lavoro da questo punto di vista.
I personaggi sono ben caratterizzati. Mancava in loro qualche tratto caratteriale più particolare o approfondito che li facesse spiccare di più, rendendoli un po’ più vivi, il che non mi ha permesso di darti il massimo, ma il punteggio è comunque molto alto. Diego e Milo non sono mai incoerenti: nel primo si nota subito una certa inquietudine, nell’altro sono ben chiare la voglia di tranquillità e forse la paura nei confronti del cambiamento che fanno parte del suo carattere; in entrambi tutto è mascherato dagli scherzi e dal divertimento estivo, più che comprensibile in ragazzi della loro età. Mi è piaciuto anche come hai reso il carattere più “mondano”, se vogliamo, del gruppo di ragazzi del nord… temo di essermi un po’ rivista in loro e questa è una buona cosa per te, visto che sono veneta. Ma chiudo qui questa parentesi che puoi anche ignorare, ho paura di farti una brutta impressione come persona XD
Tornando a noi, all’utilizzo della canzone ho dato punteggio pieno perché l’atmosfera della storia mi ricordava proprio quella evocata dalla musica di Madonna; inoltre il tema dell’addio è senza dubbio presente nel tuo lavoro. Non si tratta di un addio tra innamorati, ma ha comunque la stessa intensità e le stesse caratteristiche – senza contare che alle slashers compulsive come me qualche dubbio su Milo e Diego viene XD scherzi a parte, sebbene nel racconto non ci siano citazioni pari pari dal testo della canzone, la si sente comunque e questa è una gran cosa. Non saprei spiegarlo più chiaramente, è semplicemente così: l’idea che non ci sia più nulla da perdere o tentare, il dolore che rimane ma che va semplicemente lasciato lì a cicatrizzarsi… mi sembrano richiami molto chiari.
In conclusione, come dicevo all’inizio, la tua storia mi è piaciuta. Credo che un maggiore approfondimento di alcuni passaggi (ad esempio, qualche descrizione dettagliata delle cavolate dei protagonisti) le avrebbe donato qualcosa in più, ma d’altronde nei contest c’è un limite di pagine e ci si deve sempre un po’ frenare; penso però che se volessi, per caso, trasformare questa storia in una long più ampia ne verrebbe fuori un ottimo lavoro, anche se è già una lettura più che godibile così com’è ^^

Recensore Junior
08/06/13, ore 14:21

Lessi questa storia appena arrivata a fine Febbraio; la nostalgia mi ha colta fin dalle primissime righe, sia perchè leggere del mare in pieno inverno mi faceva ripensare a quella appena trascorsa, sia perchè mi sono ritrovata subito nella tua storia... coincide quasi tutto, il mare (che d'inverno è un po' brutto a dire il vero, ci ho vissuto anni appiccicata, mi bastava affacciarmi dalla finestra per vederlo insieme ai tristi chalet vuoti), gli amici, i turisti, la festa (del nostro quartiere, quello della città è a Fine Ottobre), le altalene... solo il falò mi manca (e quanto avrei voluto farlo); abbiamo fatto l'alba la notte di Ferragosto più di una volta, mi sono presa diverse (due) cotte per dei turisti che tornano ogni anno (e torneranno anche quest'anno, come sempre) e soprattutto mai e poi mai me ne andrò via da qui... ora mi sono trasferita un po' distante, il mare lo vedo ancora se mi affaccio in certi punti della città, ma quello che adoro della mia zona oltre al mare è la montagna che ce l'abbiamo a quattro passi (se il mare ce l'abbiamo a due passi)... scusa se mi sono dilungata così a lungo, era solo per farti capire quanto questa storia mi sia piaciuta e quanto io mi ci sia ritrovata... ^_^
Ora ti copio la valutazione:

Grammatica: 13/15 punti
Ci sono pochi errori che ti segnalo:

sue scollatura → sua
Non capii di cosa si trattava → trattasse
se fosse dovuto restare lì → avesse dovuto
Mi mancavi, Diego, non potevo negarlo. Ci pensavo ogni volta che passavo vicino a casa tua, o quando capitavo sugli scogli dove eravamo soliti sederci insieme per lanciare sassi nel mare sottostante. Ripensavo al nostro ultimo saluto, davanti alla sua porta, e alle parole che non avevo saputo pronunciare. → questo periodo inizia parlando a una seconda persona singolare, di conseguenza “sua” è sbagliato, l'aggettivo corretto è “tua”

Inoltre c'è un uso scorretto della “d” euforica (che come dice la regola va messa solo se la parola che segue inizia con la stessa vocale della parola in questione) in questi punti: “ad un gruppo”, “ad osservare”, “ad incrociare”, “ad incrociare”, “ad un mezzo sorriso”.
Ti segnalo infine due parole che mi segna come errore e non sono riuscita a trovare in nessun dizionario, ma per cui non ho tolto punti: “esistenzialmente” e “torpiloqui”.

Stile: 15/15 punti
Uno stile davvero molto buono, adatto perfettamente alla scena narrata. Ci sono solo alcuni punti che non mi suonano bene:

Ma ero giovane, felice, spensierato → al posto della seconda virgola metterei una “e”
Memorie colorate di pomeriggi passati a rincorrersi per le stradine dell'isola, da bambini → non sai quante volte ho riletto questa frase, a volte quella virgola mi sembra superflua e a volte no; allo stesso modo in altri punti sembra esserci un uso eccessivo della virgola
ma col senno di poi so che → non mi piace quel “so”, io lo sostituirei con “ho capito” o qualcosa del genere

Ripeto, queste sono solo mie osservazioni, a te se accettarle o ignorarle.

Originalità: 13/15 punti
E' una storia molto originale dal mio punto di vista, non ti ho dato il punteggio pieno solo perché (per me intendo) è qualcosa di già conosciuto come dico nel gradimento personale.

Caratterizzazione dei personaggi: 15/15 punti
Punteggio pieno. Ho trovato i personaggi ben caratterizzati, per come li hai descritti mi è sembrato quasi di trovarmi in mezzo a loro; forse anche qui (come leggerai poi nel gradimento personale) sono stata influenzata dalla mia esperienza personale, ma mi sono trovata sul serio nelle tue parole.

Gradimento personale: 25/25 punti
Questa storia mi è piaciuta un sacco, avessi potuto avrei dato anche di più per un semplice motivo: mi sono ritrovata molto nella storia, sembra descrivere pezzi della mia infanzia (pur non abitando in un'isola ma su una città costiera, per il resto c'è tutto: lo chalet di Mario e del figlio Antonio, la festa di quartiere che da noi si tiene tra Giugno e Luglio, gli indimenticabili braccialetti di stoffa e i turisti provenienti dal nord tra cui figurano il mio primo amore e il mio ex). Leggerla è stato un po' come tornare indietro nel tempo e un po' come leggere la realtà di qualcun altro che poteva essere il mio vicino di casa o comunque qualcuno che conoscevo. E questa impressione non me l'ha data solo il contesto della storia così simile alla mia infanzia, ma anche il modo in cui lo descrivi.
Mi è rimasta molto impressa questa frase:
Non mi sembrò molto interessante: come potevano essere felici di vivere in un luogo freddo, senza il mare, con luci troppo forti perché si potessero vedere le stelle?
E' la stessa cosa che penso anch'io, motivo per cui adoro la mia terra e per cui non me ne andrò mai.

Bonus: 4/15 punti
Per aver indovinato 3 numeri.

Totale: 85/100 punti