Recensioni per
Al di là del fiume
di Ghevurah
Thò, chi si rivede! Ho trovato per puro caso questa fanfiction e mi ha intrigata sin dalla presentazione. Solo dopo aver finito di leggere ho visto che portava il tuo nome e tutto mi è stato chiaro. Perché una storia angst così riuscita da farmi contrarre i muscoli del braccio che regge il cell, così riuscita da farmi trattenere il fiato fino alla fine, non poteva che essere tua. Bellissima, davvero. Ogni volta che leggo una tua storia rimango sempre senza parole, non so mai esattamente come recensirla. Mi sembra di dire sciocchezze e la fic non se le merita. Ti posso dire, però, che per me hai dipinto perfettamente i personaggi e le emozioni di Hashirama, facendole quasi sentire mie. Mi hai proprio ammaliata, di nuovo. Per quanto io non sia una fan della HashiMada, questa shot l'ho trovata molto bella e azzeccata, perché probabilmente il sentimento di perdita che l'Hokage deve aver provato non deve essere stato troppo dissimile da quel che hai narrato tu. Beh, ancora complimenti. |
Ciao! :D |
Davvero bella...una vera e propria poesia. |
Che bella. Veramente, veramente bella, e scusami se ho poche parole, ma... anche se parlassi all'infinito, non direi altro che tante ma tante frasi che si potrebbero racchiudere soltanto in "bellissima". |
Sarà l'atmosfera soffusa di questo pigro sabato sera post-studio-pre-esame, ma questa storia mi ha letteralmente... catturato. Lo stile è avvolgente e scorrevole e ho apprezzato davvero da morire l'uso del discorso indiretto libero! Di questo brano ho amato tutto: l'impostazione generale, l'uso dei termini giapponesi (l'irori!), le descrizioni dei luoghi. Non c'è niente fuori posto, penso che non avresti potuto fare un lavoro migliore per dipingere Hashirama e il suo rapporto con gli altri personaggi. E' una storia che scava nel suo animo, andando in profondità, ma con delicatezza. Ho immaginato ogni scena benissimo: il fiume all'inizio, il risveglio di Hashirama nella notte e nel buio della sua casa, la presenza gelida e tagliente di Tobirama, la mancanza di Madara... E poi il rimorso, il rimpianto, la solitudine. E' davvero tutto bellissimo. Persino il modo in cui racconti della realizzazione delle statue nella Valle dell'Epilogo. Di come Hashirama parli agli operai, delle difficoltà quando l'acqua si fa abbondante... Hai pensato proprio a ogni piccolo dettaglio. Mi hai fatto quasi avvicinare un po' di più al protagonista, facendomi percepire ogni sua minima sensazione. Una lettura davvero piacevole. Posso solo farti i miei complimenti, perché è bellissima. |