Recensioni per
The bitter smell of death
di Dahmer

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/06/13, ore 22:48

Buonsalve! 
Ok, questa storia è semplicemente fantastica sia per le tematiche, per lo svolgimento, per il tuo stile e soprattutto per il finale che mi ha lasciata con un groppo in gola, ecco mi ha emozionata come solo poche cose sanno fare.
Mi rivedo abbastanza in questa storia, anche spesso vengo giudicata (come il, credo 99% dei fan di Manson e lui stesso) come Satanista, adoratrice del Diavolo e cazzate varie ma la gente, superficiale com' è, non capisce che spesso la sua musica è l' unica cosa che può aiutare delle persone, nel mio caso se non fosse stato per lui a quest ora sarei tre metri sotto terra, mi ha letteralmente salvato la vita. 
Ok, mi sa che sto divagando e ho perso il filo logico del disorso, che di logico aveva pur poco, ma dopo che leggo storie così... belle e in cui mi rispecchio va a finire che non connetto più e sclero XD
Scusami se ti ho annoiata (sicuramente l' ho fatto) e ancora davvero, davvero complimenti.

Recensore Junior
10/06/13, ore 19:55

Ciao :)
Ho già letto alcun tuoi lavori precedenti in questa categoria, e devo dire che li apprezzati, anche se non ho trovato il tempo di recensire.
Per certi versi, questa tua storia fa riflettere. Queste nuove schiere di giovani vengono viste come aborti, come creature mal riuscite prive di una qualsiasi pietà divina, spirituale o familiare, dir si voglia. È un po' un difetto umano quello di marchiare a fuoco le persone sulla pelle, nelle carni, sempre più a fondo e introdurre un lurido germe nei loro spiriti; una mia grande passione è la psicologia. Sorprendentemente, il più grande pericolo per la nostra salute siamo noi stessi. Al secondo posto, l'opinione che gli altri hanno di noi.
Con Andy hai dipinto una sorta di stereotipo, purtroppo. Rapido cambiamento esteriore, ascolto di testi aggressivi (purtroppo Manson viene ancora reputato un capro espiatorio), problemi in famiglia e avversione verso centri comunitari come chiese, o ritrovi qualsiasi.
È un comportamento comune, ma sbagliato. Anche se sono una fan sfegatata del personaggio, capisco ma cerco di evitare certi livelli di autolesionismo distruttivo, nonostante la vita me ne offra gli spunti :)
Certo, la situazione di Andy era davvero molto infelice, ma dubito che traesse sollievo dal dilaniarsi, come hai ben spiegato. Ho molto apprezzato i fatto che sei riuscita a mettere in luce la sua esasperazione, anche nei confronti del suo metodo di cercare meno sofferenza. Quest'emergenza sociale si sta espandendo a macchia d'olio, solo che la musica non è una causa: è una conseguenza.
Certamente, quando una persona sente un qualsiasi disagio interiore, si rifugia nella musica. Così come ho fatto io, la scelta è caduta su Marilyn Manson. È una persona estremamente facile da amare, ma anche da odiare. Come disse lui stesso, questi due sentimenti sono le facce della stessa medaglia, quindi credo sia sensato, no? :)
Purtroppo la gente non capisce quanto la musica sia solo un modo di trarre sollievo, e non una cosa che ingrandisce la pena.
Comunque scusa, sto divagando in maniera sfacciata e questo non va assolutamente bene :D
Perdona il discorso senza capo nè coda :)
Allora, parlando del tuo metodo narrativo, non c'è molto da dire (in senso buono, ovviamente :D); sei abile nel creare le situazioni, anche se ogni tanto si legge quale tremula forzatura grammaticale. Sono sicura che con la pratica il problema sparirà completamente :D
Parlando della storia fine a sè stessa, ho apprezzato la delineazione de personaggio, ma credo che la parte del suicidio sia stata un po' portata all'estremo. Comunque, non era affatto forzata, visto che una persona nella sua situazione emotiva credo non avrebbe trovato nulla di strano in quello che stava facendo :)
Una sola cosa, che è più un dubbio che una critica, riguarda le prime frasi della tua storia: forse sono io che ho capito male, ma dal testo mi è sembrato che Marilyn adorasse satana. Ecco, è una cosa che molti, anche fra i suoi fan, pensano, ma è sbagliata. Marilyn non è un satanista, il massimo che l'ho sentito esaltare è solo il satanismo spirituale, ovvero una filosofia narcisistica che esalta il proprio io. È stata definita "satanica" perchè non segue, anzi si discosta, dal cristianesimo tradizionale e non ne ammette l'esistenza. Tutto qui :)
Nel complesso mi è piaciuta molto, anche perchè illustra una situazione tristemente comune a molti.
Ti faccio i miei complimenti per lo stile ed per l'idea; mi è sembrato molto verosimile il finale, durante il quale Marilyn va a fare visita alla sua tomba e lascia un biglietto. Non è la prima volta che fa un gesto d'affetto nei confronti di un fan suicida :)
Mi raccomando, continua a scrivere , soprattutto in questa categoria, e io leggerò!! :D
Complimenti ancora e scusa la lunghezza!!
Ciao ciao! ;)
The Queen.